martedì 26 marzo 2024

Ancora su Vannacci




Ho finito di leggere il libro del generale, su cui francamente non mi interessa scrivere una recensione approfondita, ancora meno attribuirgli un giudizio di merito, pero confesso che non mi è dispiaciuto fino in fondo; nonostante a tratti si percepisce un sentore di Rambismo, e vi si trovano tanti bias generati da esperienze personali promossi a leggi universali con un argomentazione insufficiente per questo genere di operazioni, tuttavia molte delle tematiche trattate al suo interno sono reali ed urgenti, e in quanto tali andrebbero recepite con maggiore serietà.  Personalmente, nel mio piccolo di alcune di queste tematiche ho cercato di discuterne anche su questo diario. 

Semmai, più che le questioni affrontate, ho trovato un po' troppo drastiche, quando non completamente assurde, le soluzioni che lui propone (vedi il suggerimento di non piantumare più alberi ad alto fusto, per risolvere il problema dela caduta piante durante i nubifragi in città).  Ma che un militare proponga soluzioni da caserma per risolvere i problemi non dovrebbe lasciare stupiti. 

Non dovrebbe stupire nemmeno che chi ha idee nettamente diverse da quelle esposte nel libro, faccia perno appunto su queste, diciamo: "soluzioni" per screditare in toto il senso del libro e le criticità in esso evidenziate.

Benché ci stiano provando, non impressiona più di tanto neppure il fatto che la magistratura a tempo debito abbia aperto un inchiesta sui presunti illeciti del generale;  del resto dopo più di vent'anni di Berlusconi, a certi metodi oramai abbiamo fatto il callo.  

 Se devo essere sincero fino in fondo, personalmente non mi meraviglierebbe neppure il fatto che lusingato dalla popolarità acquisita, Vannacci fosse tentato di sfruttare la propria immagine per scopi politici o commerciali; il potere ha corrotto uomini di stazza anche assai maggiore rispetto a Vannacci, per cui, figuriamoci.



Quello che davvero stupisce e un po' fa ribrezzo, e di come chi in teoria denuncia le stesse criticità illustrate da Vannacci, ha precipitosamente preso le distanze dal generale, appellandosi a questioni ridicole come lo stile del libro o a divergenze minime, segni questi che forse chi critica questo stato di cose, più che per una battaglia di principio, appoggia certe idee per il vezzo di andar contro corrente o peggio ancora per una questione di reddito, motivi per i quali, loro principale interesse non è trovare alleati per la battaglia, ma piuttosto salvaguardarne l'esclusività. 

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