giovedì 28 aprile 2022

Interessi nazionali

In Italia e molto forte, complice anche la colonizzazione culturale da parte americana e l'egemonia che questa potenza esercita alle nostre latitudini, ma non solo per questo, come vedremo, la fantasiosa idea che noi europei siamo con gli stati uniti d'America un unico blocco, nessuno pare più ricordare che gli Stati Uniti in vero, sono nati in contrapposizione al vecchio mondo ed ha i suoi valori (eppure la storia dei padri pellegrini che scappando dall'Europa intollerante ed illiberale, erano intenzionati a fondare nel nuovo mondo una "terra delle opportunità" dovrebbe essere conosciuta anche qui da noi), comunque sia è   per questo che non entra nel nostro modo di pensare, la concezione che per salvaguardare i propri interessi nazionali, in realtà, anche noi europei per gli Americani siamo spendibili, se necessario.

Questa mia affermazione non deve essere intesa con un valore moralistico, più semplicemente è così che funzionano le relazioni tra popoli; Napoleone che era di origini italiane ( anche se la cosa non gli faceva granché piacere) ed era seriamente intenzionato a fare di Roma la seconda città dell'impero, non esitò un minuto a regalare Venezia agli Austriaci per raggiungere gli obbiettivi francesi (e suoi), non parliamo poi dello spoglio che la nostra penisola  subì a favore di Parigi, a merito del grand'uomo, solo per citare cose conosciute da tutti.

Ad ogni modo per farla breve, nonostante i dichiarati principi di fraternità, uguaglianza, ecc.  Fu sempre chiaro al Bonaparte ed a tutti i francesi con lui, che nel nuovo ordine la Francia avrebbe goduto del diritto di primogenitura, ed in base a questo diritto; gli interessi delle nazioni sorelle venivano dopo quelli francesi, con tutto ciò che questo comporta.

Ed è meglio sorvolare sulla carestia con relative vittime,  acuita dalle politiche di Churchill nel 1943 nelle zone controllate dall'impero di sua maestà in estremo Oriente, conosciuta come: "carestia bengalese", per garantire riserve alimentari all'esercito ed alla popolazione Britannica già provata dallo sforzo bellico. 

Dovrebbe essere quasi una legge naturale, chiara a tutti, che il primo compito di uno stato è  fare i propri interessi, secondariamente gli interessi degli alleati, ed ancora dopo quelli del resto del mondo, a patto che questi interessi non contrastino con i propri fini, e naturalmente escludendo i paesi nemici, del quale anzi ci si dovrà impegnare per procurargli quanti più guai possibili. 

La cosa strana di tutto questo discorso; è il fatto che una cosa cosi basilare non si riesce a farla capire proprio al popolo italiano; che preso singolarmente è un'individuo largamente egoista, dove l'idea di bene comune riesce a farsi largo al massimo nel raggio del proprio campanile, ma poi  nel suo insieme come nazione, cambia completamente prospettiva,  e sembra non concepire neppure l'idea, che gli altri popoli possano perseguire interessi egoistici, ed è anzi convinto che l'interesse ed il benessere del nostro paese coincida con l'interesse del mondo intero, un effetto collaterale forse,  dell'universalismo romano prima,  cattolico poi. 

E come se la nostra nazione abbia ancora ben radicate in se tutte le caratteristiche di quelle civiltà, che nella nostra condizione attuale ci danno dei malus, e fin qui pazienza; tutti i popoli si trascinano un eredità culturale  che in determinati momenti diventano anacronistici quando non dannosi, e che magari in futuro possono ritornare utili, il guaio è che la nostra nazione oltre ciò:  pare anche come se si sia sforzata e con impegno, di rimuovere quelle caratteristiche che invece potrebbero fornirci dei bonus, facciamo in breve: una selezione naturale al contrario di noi stessi.  

martedì 26 aprile 2022

All'armi, siam piddisti!

Enrico Letta dichiara che il Partito Democratico;  non si è pentito di aver appoggiato, la scelta del governo di sostenere con le armi la resistenza Ucraina; anche gli ex elettori di tale partito, sono certo, non si sono pentiti della scelta di non averli votati..

Peccato che ormai il PD sia la prova definitiva  che la teoria dell'evoluzione funziona; infatti tale partito è così abituato a non vincere che nel corso degli anni ha sviluppato una mutazione che  gli permette di andare al governo  anche quando perde.

Cosi adesso un esecutivo messo in piedi da giochi di Palazzo e non dal consenso popolare, si assegna il diritto di portare il paese verso una crisi economica e forse verso la guerra, guerra per cui il paese è  completamente impreparato; cosa a dire la verità non gravissima, perlomeno qui da noi; dove abbiamo una lunga e gloriosa tradizione nel mandare militari a morire forniti di un equipaggiamento indegno di tale nome. La vera domanda che io mi faccio in realtà è un'altra: ma una massa di cialtroni simili, davvero si reputa  capace di guidare il paese in un'eventuale terza guerra mondiale?

Cioè parliamoci chiaro: un terzo dei parlamentari che attualmente siedono in parlamento sono come le bagasce pur di tenersi il posto per guadagnare, fan passare di tutto, Un'altro terzo dice si, solo per piageria verso l'alleato americano, e per quanto riguarda i parlamentari restanti; ancora non hanno capito cosa diamine stia succedendo. 


giovedì 21 aprile 2022

Lampi di civiltà

Nella storia umana ci sono state delle vere e proprie "esplosioni cambriane' di creatività: l'Atene dei filosofi,  la Firenze del rinascimento, la Parigi dei lumi, la Pietroburgo dei grandi romanzieri e la Vienna della Belle époque.  

Adesso, so bene che queste schematizzazioni sono riduttive e ad essere troppo schematici si rischia di sminuire il contributo dato alla civilta da mondi come quello di Roma o di Londra che sebbene con episodi meno folgoranti, ebbero influenze assai durature ed altrettanto fondamentali, senza dimenticare peraltro  che anche loro ebbero periodi straordinari; come la Roma al tempo di Cesare o la Londra Elisabettiana o ancora quella Vittoriana. Ed ad ogni modo questi periodi non furono oasi nel deserto ma semmai il culmine di una storia ininterrotta; ed emblematica in questo senso fu ad esempio Parigi, che da Abelardo a Sastre non ha mai smesso di produrre cultura. 
Tuttavia questi momenti non smettono di apparire come gioielli di spicco in un diadema che proprio grazie a questi distinguo appare ancora più prezioso e in forza di ciò  fa risaltare  ancora di più questi momenti. 
 
in particolare in questo contesto vorrei soffermarmi sulla Pietroburgo dei grandi romanzieri; appare incredibile come in cosi pochi decenni siano emersi in un ambiente sino ad allora assai povero, contemporaneamente degli intelletti tali  da non sfigurare al paragone con Platone ed Omero, sembra quasi che Dio consapevole delle tribolazioni non solo materiali che avrebbe patito il popolo russo nel secolo successivo, abbia voluto armarli di uomini del calibro di Dostoevskij e Tolstoj.

martedì 19 aprile 2022

Niente

Erano uomini e sono diventati cose, questa è la guerra.

Minimalia prima serie

I minimalia sono piccole riflessioni che singolarmente  non meritano il disturbo di un post dedicato, o semplicemente per il momento non mi va di approfondire il tema,  perciò li sto raccogliendo in una sezione del blog apposito, visto che però il loro numero inizia ad essere cospicuo ho pensato che fosse meglio trasferire in questo post quelli scritti fin'ora, per non appesantire troppo quella sezione ed evitare così di fare un papiro, mi regolaro allo stesso modo per il futuro; quando ne avrò raggruppati un discreto numero li sposterò in un post apposito lasciando quella sezione del blog a mo' di tacquinio provisorio. Vanno dal più recente al più vecchio.

A dire il vero rispetto ai normali post oltre ad essere più brevi, in genere hanno anche un carattere più personale, perciò avevo deciso di rendere privato il blog, poi però ho pensato che visto il numero minimo di lettori renderlo privato era solo un fastidio in più per me, quindi per adesso mi limiterò per scoraggiare "nuovi arrivi" a fare ancora meno revisione dei testi, in futuro si vedrà...
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L'uomo si comporta male ed è cattivo. ma quando é infinitamente più cattiva la vita con l'uomo stesso?

Ed in forza di ciò questo essere non merita forse un po' di comprensione?

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Per quanto i modelli spingono in direzioni contrarie, l'uomo è e sarà sempre  un animale sociale.

L'individualismo in realtà ci ha portati ad avere un tale bisogno di approvazione da parte della società, che ne ricerchiamo l'assenso anche nel desiderio di sovvertirla.

Per questo al giorno d'oggi siamo cosi conformisti.

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Guardando televisioni e riviste, negli ultimi tempi si può notare come si stanno facendo sempre più spazio signorine in carne, tutto ciò lo si deve alle proteste di vari gruppi femministi che si lamentavano per il fatto che a loro opinione tutte queste modelle non sono rappresentative del mondo femminile ma del gusto dei maschietti, così visto il clima da crociata le agenzie di comunicazione si sono affrettate ad esaudire le richieste.

Gli estimatori delle longilinee però non disperino; siccome è  l'abitudine a formare il gusto  mi prefiguro gia che fra qualche tempo, quando le taglie forti saranno considerate più sexy delle magre ( come storicamente è  sempre stato)  troveranno in questi vecchi nemici  dei nuovi alleati, perche saranno gli stessi che oggi si lamentano per le magre  che domani si scandalizzeranno che nella nostra società le donne valgono per quel che pesano  sensa curarsi della salute delle povere sciagurate ed altre cose del genere. 



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Ad ognuno nella propria terra, è forse lì che il Signore Si avverte un po' più chiaramente.

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Non disprezzate le piccole cose, hanno la misura adatta per stare dentro al cuore.

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Sarà l'eredità di Roma, sarà colpa della chiesa, ma il sentimento di universalità dell'italiano e così grande che non c'è proprio modo di convincerlo che l'interesse nazionale, anche per mere  questioni geografiche, spesso diverge ed entra in conflitto con l'interesse del resto del mondo.

Ed è così  che in nome di "presunti interessi superiori", "questioni di principio", "giustizia tra i popoli" ed altre cose del genere, continuiamo ad essere insignificanti, "utili idioti" pronti a correrre in direzione dove ci spinge l'interesse altrui.

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Quando abbiamo un avversario davanti, la cosa più stupida da fare, è domandarsi cosa faremmo noi al suo posto, l'unica domanda possibile è: cosa farebbe lui nel posto dove si trova. Mai dare per scontato che l'altro abbia le nostre stesse vedute, obiettivi, priorità, e valori; nemmeno una goccia d'acqua che scorre su un vetro fa due volte la stessa strada figurasi gli uomini.

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Comprate libri di carta, immodificabili, e possibilmente comprate libri editati in un anno in cui il tema affrontato non sia "caldo".

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Racconta il generale Fabio Mini, che all'epoca era tra i responsabili delle operazioni; che il piano per fermare un eventuale avanzata russa nella pianura padana; consisteva nell'annientarli con l'atomica dalle parti di Udine, con una perdita di civili solo nelle prime fasi approssimata a circa  trecentomila anime, è sempre da quello che riporta il generale; adesso sappiamo che i Russi avevano strateggie simili per contrastare i nostri, da attuarsi in Polonia. mai nella storia umana il valore della vita in sé e per sé è  stato posto cosi in alto come ai nostri tempi, e mai quei valori sono stati considerati come da noi alla stregua di abiti alla moda da indossare o dismettere a seconda delle circostanze. E vero che nei tempi antichi gli esseri umani hanno commesso le peggiori atrocità ma anche per la sua oggettiva precarietà mai si erano sognati di porre il vivere in quanto tale ad un gradino cosi alto, per gli antichi erano importanti altri concetti, come la sacralità della persona o l'onore,  e chi conosce un po' la storia sa che mai per convenienza avrebbero tradito quegli ideali anche al costo di perdere una guerra.

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C'è  questa convinzione che se un regime è democratico, allora manterrà un comportamento sempre corretto con la popolazione. Ne sono convinto anch'io dopo tutto lo sanno anche i muri che a piazza Fontana ci fu un problema con le tubature del gas.

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Se un tizio per quel che dice viene acclamato unanimemente, o è un genio, oppure è funzionale ad uno scopo.

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Tempo addietro ho avuto  una surreale discussione con un tizio che insisteva nel sostenere che: la seconda guerra mondiale non sia stata una sconfitta dell'italia, ma anzi la vittoria del popolo italiano contro il nazifascismo.

C'è qui da noi la strana convinzione che gli sbagli del governanti ricadranno solo sulle teste di chi quel governo appoggia, la nostra fortuna è che per esigenze geopolitiche non abbiamo mai subito una Dresda o un Hiroshima, altrimenti questi signori capirebbero quando questa loro idea sia lontana dalla realtà.

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L'italiano è quel genere di popolo che veramente credeva che mentre la nato in Ucraina metteva una bomba sotto il culo Russo, quest'ultimo sarebbe rimasto buono, buono, per non violare le convenzioni internazionali.

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Newton oltre che di scienza si dilettava a riflettere su molti altri argomenti, a quando si dice in molte di queste riflessioni riportò delle autentiche castronerie anche rapportato ai suoi tempi. A nessuno e concesso essere inteligente in tutto lo scibile umano, invece a molti risulta facilissimo l'opposto.

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Facciamo fatica ad accorgercene ma la verita è che cambiano i metodi, ma ci vuole la stessa fatica per sollevare sia un sasso di 100kg che uno da 1000kg. 

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Spesso per screditare gli individui che portano avanti tesi spinose, si fa leva sul fatto che ognuno di questi "eccentrici" esprime una posizione diversa dall'altro.

In sincerità questo aspetto della faccenda non mi preoccupa, ciò che invece mi mette da pensare è quando sento gli acclamati come savi, i dotti, cantare tutti la stessa cosa, quasi fossero un coro.

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6 aprile 22

Se dovesse cadere Putin la guerra in ucraina probabilmente finirebbe, ma non perché la Russia rinuncerebbe al bisogno strategico di anteporre uno stato cuscinetto tra se e la nato, semplicemente perché la Russia stessa con molte probabilità diverrebbe il cuscinetto tra l'impero Cinese e quello che diverrebbe soltanto un appendice euroasiatica dell'impero americano. Ma a quel punto l'Europa e la sua civiltà finirebbero nell'immondezzaio della storia.

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Giulio Andreotti in un famoso intervento una volta disse che: vi erano due modi di essere alleati degli Americani; sull'attenti o amichevolmente. La nostra  nuova classe dirigente ha trovato una terza via; quella supina, in questo modo quando intervengono dalle nostre parti, potranno evitare i il fastidio di scavalcarci e ci potranno passare direttamente sopra.

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Il più grande pregio degli americani; è che sono completamente disincantati nell'analizzare la loro società ed a individuarne i difetti, non sempre questo gli permette di correggerli, anzi spesso proprio questa caratteristica unita ad un eccesso di zelo puritano gli fa commettere anche passi falsi, ma rispetto agli altri popoli questa loro caratteristica e degna di lode.

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Se c'è una cosa che io ho capito della vita è che; se per assurdo prendessimo otto miliardi di persone e facessimo vivere ad ogni singolo individuò la medesima scena, se ne potrebbe ricavare 8 miliardi di esperienze diverse, e tutte veritiere: la realtà è unica l'interpretazione di essa estremamente soggettiva.

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Spesso si scambia il perfetto adattamento di specifici individui al proprio ambiente  con l'intelligenza, niente di più falso anche una zecca è perfettamente adatta al proprio ambiente, l'intelligenza consiste nella capacità di prosperare anche in situazioni inedite, solo in scenari simili si potrà valutare il valore di un individuo.

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D'istinto ho sempre preferito i libri usati a quelli nuovi, già perche questi ultimi; cosi lindi, senza macchie, appunti, sottolineature, o piegature agli angoli, mi hanno sempre dato  l'impressione di avere la capacita di raccontarmi solo parte delle cose che un libro più maturo sa trasmettere.

Chi vuol risparmiare; davvero, deve comprare libri usati perche raccontano due storie.

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Per crescere bene un figlio non servono tanti balocchi, è nemmeno molte parole, per crescere un figlio come si deve servono buoni esempi. 

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La prima lezione che un professore dovrebbe impartire ai suoi studenti e che spesso molti degli appartenenti a questa nobile professione, sono più fedeli alla propria linea politica d'appartenenza, rispetto che alla verità storica.

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Chi è disposto a cambiare i propri principi in base alle simpatie, e probabile che sia disposto a cambiare anche quest'ultime in base ai propri interessi.

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Grazie alla preparazione scolastica nonché alle nuove tecnologie che permettono di essere sempre connessi, i giovani d'oggi sono molto più brillanti ed arguti rispetto alle generazioni precedenti.

Peccato che nessuno gli abbia mai spiegato che queste qualità servono a far risaltare i contenuti di un discorso, non per mascherare il fatto di non averne affatto.

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Il punto fondamentale sullo stato della  democrazia è che siamo cosi ossessionati da essa quale concetto totemico, che non ci stiamo rendendo conto di quanto in realtà sia calata di livello, al punto che si sta riducendo sempre più ad un fattore estetico invece che sostanziale. personalmente poco mi importa del fatto che io possa gridare al bar o sui social che il nostro governo è costituito da incompetenti , quando poi questi ultimi possono portare avanti i loro propositi infischiandosene della volontà popolare.

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Continuiamo a dire che il peggior male delle civiltà del passato è  stato quello di ritenersi superiori alle altre al punto di definire " barbari" e "primitivi" i popoli che ubbidivano ad altre culture, preferendo perciò la via dello scontro a quella della convivenza pacifica. 

Per questo adesso glorifichiamo noi stessi figli maturi dell'illuminismo, che memori degli errori dei nostri padri chiediamo scusa per cose come le crociate o il colonialismo e facciamo vanto di come la nostra civilta sia diventata inclusiva, libertaria e multiculturale, e convinti di quanto importanti siano questi valori, ci sforziamo in ogni modo per esportare i nostri ideali verso altri popoli in modo che anche quelle società diventino rispettose dei diritti inalienabili di ogni essere umano, non accorgendoci però, che proprio in questo modo stiamo facendo gli stessi errori del passato col pretesto di nuove bugie, si perche al pari dei romani che si auto attribuivano il compito di civilizzare il mondo, o degli islamici e cristiani che ognuno a modo loro si intestarono quello di redimerlo verso la vera fede, anche noi in perfetta buona fede, ma in completa autonomia abbiamo deciso che il nostro modello di società sia quello giusto, e deve essere imposto a tutti gli altri, o con le buone o con le cattive...

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L'economia è la disciplina che studia come gestire le risorse, non come crearle. Il problema dei nostri tempi sta tutto nel fatto che abbiamo dimenticato queste distinzioni, e cosi credendo di aver scoperto la ricetta della felicita abbiamo fatto assurgere gli economisti a campioni della nostra civilta.

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Il difetto della democrazia non è il fatto che  concede a tutti il diritto di voto, il difetto della democrazia è che non impone il dovere di informarsi su quello di cui si vota.

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In politica, certi difetti sono pregi.

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E forse nei momenti dell'estremo disastro che si può scorgere la differenza tra un credende ed un ateo; infatti mentre nel primo una volta accettata la morte, sapendo che fra pochi attimi incontrerà il suo Dio e più facile che scelga di farsi paladino di verita, nel secondo individuo avendo come unico appiglio  la speranza di sopravvivere, trovo sia più difficile che si compì questa metamorfosi; perche la piccola speranza di salvarsi terra in vita con  essa il calcolo  dei meri interessi, nell'evenienza benche remota di un colpo di fortuna e ad ogni modo in quando ateo sa che nel aldilà, che per lui non esiste, per un eventuale cambiamento non gliene verra alcunché.

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L'essere umano è  tale perche sa inserire un momento di raziocinio tra il desiderio e l'azione; per dirla semplice sa contenersi una lezione dimenticata ai nostri giorni dove tutti ci invitano ad "essere noi stessi" e soddisfare le nostre pulsioni senza inibizioni e preoccupazioni verso gli altri, ci vogliono far tornare animali. 

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Solo un cretino si schiera totalmente da una parte, una persona con un minimo di cervello deve riconoscere che c'è qualcosa di buono anche dall'altra parte.

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Dalle democrazie alle dittature; può cambiare il mezzo, ma che si usi l'oro del denaro, il ferro della spada, o le parole della propaganda, il fine del potere è sempre il medesimo: condizionare ed indirizzare le opinioni delle masse.

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Sé nel dire qualcosa bisogna fare prima un sacco di premesse e distinguo: o non si è sicuri di quello che si sta dicendo, o lo si sta dicendo ad una massa di cretini.

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La politica non è una chiacchierata con chi ci va a genio, la politica è un compromesso con chi detestiamo.

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Quello che da noi si fa fatica a capire è che di stati Uniti come potenza egemonica ve ne sono quanto meno due: 

La prima America e quella che va grosso modo dal 45 al primo governo Clinton, dove Washington rappresentava davvero l'alfiere delle libertà.

La seconda america e quella dei giorni nostri dove accecata dalla propria hybris considera se stessa l'unico potere legittimo del mondo e suo inappellabile giudice.

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Una caratteristica dei paesi latini rispetto alle culture protestanti, è che da noi difficilmente, anzi meglio dire mai, si e disposti a considerare chi la pensa diversamente da noi qualcosa di più che un imbecille; siamo completamente refrattari al concetto che una persona inteligente possa avere un punto di vista differente dal nostro, e questo si verifica non solo a livelli bassi ma anche tra i cosidetti intelletuali che generalmente formano delle "monadi culturali"; incomunicabili ed in competizione fra loro. Motivo per cui varcati i confini nazionali il culturame nostrano salvo rare eccezioni è completamente ininfluente.

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L'italia ha una lunga tradizione di populismo; cominciando da esempi nobili come Cesare, passando poi per figure folkloristiche come Masaniello e Cola Da Rienzo, e per finire al giorno d'oggi  con elementi discutibili come salvini. eppure dopo tutti questi secoli i politici non hanno imparato la lezione fondamentale: ad ostinarsi nel voler parlare con la pancia del paese, è  normale che una volta che vi hanno digerito, vi rispondano col culo. 

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Io non lo so se Dio esista o meno, quello che so è che; il mondo, l'uomo funziona esattamente come sta scritto sulla bibbia e se si prova ci si ostina a voler cambiare le cose, la storia insegna che si finisce in una strada senza uscita.

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I computer sono la prova provata che si possono conoscere un mucchio di cose, è restare lo stesso degli inutili idioti: non basta la conoscenza per creare persone di valore serve un guizzo in più; una luce mentale che o la si possiede o non la si può avere. La conoscenza poi servirà alla luce per orientarsi nel mondo e prendere decisioni giuste, e più conoscenza si accumula più si potrà far fruttare quella luce, ma la luce in sé è un altro discorso.

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Durante questa guerra Ucraina, nel mentre che aspetto che ci travolga tutti, visto le mani cui ci siamo affidati,  non mi sono meravigliato che a parlare di ideali,  principi ed altre cose ugualmente astratte, come al solito sono i politici, gente, almeno qui da noi, poco incline ad affrontare le cose da un punto di vista pratico, del resto loro sono comodi sui propri divani a protestare, mica li fuori a morire e per accaparrarsi voti, si sa quanto siano utili le belle parole.

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Fino ad ora l'unico ente a cui sembra interessare la sorte del singolo individuo è la religione; la storia ha dimostrato che  ne sperpera in gran numero, e la fisica se ne infischia  completamente.

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Stiamo andando in guerra convinti di essere alleati con rambo, è non ci rendiamo conto che in realtà è solo sylvester stallone.

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Il problema dei faziosi è che non riescono a rendersi conto che l'ingiustizia che in un dato momento giustificano, a tempo debito potra essere  usata contro di loro.

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Il problema della modernità è che prima ha rinnegato Dio, poi pretende di dare un valore morale alla fisica del mondo.

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Il diritto ad un'opinione comporta il dovere di informarsi.

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La differenza tra un uomo di successo e  un fallito, è che il primo guarda la realtà ed in base a questa gioca le sue carte, il secondo si costruisce un romanzo in testa; una sorta di desiderata, che finisce per  scambiare per la realtà e purtroppo per lui agire di conseguenza.

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Non esistono cose come: "i diritti dei popoli", questo è il pianeta terra non fantascienza, ed in questo mondo contano i rapporti di forza tra le fazioni, quello che c'è da sperare è  che la fazione più forte sia anche la meno brutale e più incline ad un sentimento di civilizazione.

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In politica le affermazioni categoriche sono buone solo per i demagoghi ed i cretini.

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A volte si dice che le guerre scoppiano per cause economiche o motivi del genere, ma la verità è un'altra:  le guerre scoppiano perche è così che è fatto l'uomo.

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Spesso si sente lamentarsi della classe politica, ma anche  lo spadaccino più abile può fare ben poco con una spada di legno, prima di valutare l'operato di un uomo politico faremmo bene ad informarci sul valore umano della popolazione su cui deve fare affidamento.

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Intanto che in Ucraina la gente muore, il mio cellulare mi informa che le borse crollano e lo spread sale.

Che bella, la civilta che vogliamo esportare. 

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Di quanto sia scaduta la nostra democrazia, e facile accorgersene dal fatto che oggi in molti sono convinti: che basti togliere di mezzo il dittatore malvaggio e poi la si potra "esportare" in posti dove non è mai nata, quasi fosse una balla di cotone.

No! Signori miei la democrazia è tra i sistemi di governo quello più fragile e complicato; perche richiede la responsabilità di tutti, per accorgersi  di quanto sia difficile perpetuarla basta già guardare in un paese occidentale come il meridione d'Italia; dove la democrazia è stata scambiata per assenza dello stato, ma in una democrazia chi altro è lo stato se non i cittadini stessi?

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Chi è nato nel novecento non puo non definirsi  americano, solo roma e la chiesa prima di allora hanno raggiunto un tale livello di universalità, il problema è  che a differenza di questi ultimi l'America non sembra interessata a preservare quello che l'ha preceduta. Forse è un difetto dovuto alla  ancora giovane età di quest'impero, ma in un mondo che viaggi velocemente come il nostro è un problema con il quale dobbiamo fare i conti, se non vogliamo trasformare tutto il pianeta  in piccole variazioni del motivo a stelle e strisce.

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Non è  l'intelligenza, tanto meno l'onestà; a fare di un uomo un buon politico, a farlo tale è la sottigliezza, assieme alla capacita di misurare gli uomini

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Una delle cose più difficili da accettare, per chi viene al mondo per il verso giusto, è  di quanto sia provisorio il presente, troppo dolce è l'illusione che il mondo sia andato sempre e sempre andrà così, per come noi lo conosciamo.

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Se uno sceglie di fare il poeta maledetto, bisogna anche che si decida a morire giovane; da vecchio, dentro quei corpi deformati ed osceni che non serbano nemmeno il ricordo delle perdute grazie, si finisce solo con l'apparire ridicoli.

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Un tempo in queste terre si faceva grande sperpero del passato, perche c'era speranza nel futuro, oggi tendiamo a conservarlo, ma non c'è fiducia nel domani 

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Va di moda ultimamente qui da noi il pentirsi e chiedere scusa per ogni cosa fatta, ad una sola cosa pare non vogliamo rinunciare: il considerarci  il metro del mondo

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Volete mandare a monte una buona idea senza avere uno straccio di argomentazione contro? 

Dite che lo facevano già i fascisti.  

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La libertà richiede disciplina, senza si finisce schiavi degli istinti.

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I padroni hanno adottato la schiavitù, sino a quando la tecnologia non ha reso più conveniente assumere operai che spesso venivano trattati peggio . Allo stesso modo i governi hanno applicato la censura alle idee ed opinioni sino a quando la tecnologia ha reso più efficace ridicolizzare il dissenso e le idee non conformi. In entrambi i casi, io non vedo un progresso morale tutt'al più materiale, nel primo caso.  

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Sta prendendo sempre più piede l'idea che la natura sia qualcosa di meravigliosa e benevola. Che sia meravigliosa non c'è dubbio, sul benevole invece nutro qualche perplessità, almeno io non è  proprio cosi che definirei un ambiente dove appena si ha un attimo di debolezza; se si è  preda si finisce mangiati, se si è predatore si muore di fame.

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Ci sono certe persone che acquistano cose che pensano possono servirgli o semplicemente gli piacciono, ma poi per paura di rovinarle finiscono col non usarle, cosi succede sovente; che passato il giusto tempo quegli oggetti finiscono buttati ancora nuovi e addirittura sigillati, dai figli o da loro stessi, una volta che l'oggetto in questione gli è  venuto a noia.

Ultimamente vado osservando molta gente che tiene un atteggiamento simile con il proprio corpo e la propria stessa vita, queste persone si sottopongono a diete severe e tante piccole privazioni, convinti cosi facendo di riuscire a guadagnare qualche anno, che magari guadagnano davvero, ma il rischio è di finire come gli oggetti di cui sopra.

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Discutevo su internet con una persona,  probabilmente giovane  è  rimango perplesso su come  questi ragazzi considerino normale il fortunato periodo di pace che stiamo vivendo, al punto di giudicare  come superate e fasciste cose come difesa della patria o l'idea stessa di nazione.Quello che non capiscono e che l'uomo non è cambiato rispetto al passato, quello che si è modificato e lo status della nostra nazione che avendo perso la guerra, adesso si ritrova soggetta all'egemonia americana che ci fa da ombrello; per fare un esempio che puo chiarire l'equivoco, in questo preciso momento storico ci ritroviamo come nazione nelle stesse condizioni di un bambino verso i genitori; infatti anche per il bambino il mondo e fatto solo di cose belle ed esente da preoccupazioni, il male che gli può capitare e solo quello in cui si caccia egli stesso, ma  questa condizione e un qualcosa di artificiale dovuto al fatto che i genitori si preoccupano di proteggerlo, dovessero quest'ultimi venire a mancare allora scoprirebbe la realtà della vita. Mica credevate davvero d'essere più  furbi degli  statunitensi, perche noi viviamo in pace mentre loro continuano a fare guerre a destra e a manca.

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Il guaio della modernità è che ha illuso molti che la felicita sia un diritto, questo ci ha fatto dimenticare che la vita è tragedia. Con tale definizione  non si vuole invitare a rassegnarsi ed accettare passivamente le disgrazie che ci colgono,  ma un invito a tenere sempre presente che il benessere e la serenità raggiunta,  sono costrutti artificiali che necessitano di costante  manutenzione e impegno per essere mantenuti.   

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A parole uno può definirsi quel che gli pare è al momento della prova che si vede chi ha ragione, cosi un uomo può credersi uccello, ma è  solo quando c'è bisogno di volare che si costatera se riesce a sbattere le ali. 

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Con la relativa efficienza delle istituzioni, nelle nostre nazioni si sta perdendo il senso di appartenenza alla comunità, di cui sentiamo di avere sempre meno bisogno, infatti in caso di ingiustizia ci rivolgiamo ai tribunali, per problemi di salute agli ospedali, eccetera.

Il problema a mia opinione e che le istituzioni si fondano sul senso di comunità: perche ad esempio un politico dovrebbe spendersi piu del minimo necessario per il bene di una nazione se la considera simile ad altre cento nel mondo? Perche un soldato dovrebbe rischiare la vita per difendere dei civili per cui non prova niente di particolare?  perche un industriale dovrebbe costruire la sua attività in quel particolare paese dove i costi sono più alti se quell'altro per cui nutro sentimenti simili, offre condizioni più vantaggiose? 

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Le guerre hanno la cattiva abitudine di scoppiare proprio quando tutti le ritengono improbabili. 

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Manca poco più di un mese allo scadere dei due anni da quando l'Italia è finita in questa pandemia,  tolti striscioni e bandiere, stufi di scrivere che: "andra tutto bene",  smesso di applaudire alle finestre, siamo tornati ancora una volta a fare quello che da tempi immemorabili, a noi italiani ci riesce meglio; dividerci in fazioni ostili è azzuffarci senza pietà. 

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Non è vero che quello italiano sia un popolo vigliacco, la verità è che non avendo alcun attaccamento verso il proprio paese, il suo organo preferito non è il "cuore" ma lo "stomaco", perciò la cosa  per lui più importante è che rimanga sempre al caldo e bello pieno. La tragedia sta nel fatto che è convinto che anche gli altri popoli facciano lo stesso. 

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La più grande dote degli intellettuali italiani, è fiutare da che parte tira il vento.

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L'integrazione non esiste, esiste l'assimilazione o la distanza questo è il motivo per cui in America ad esempio non esistono gli angloamericani, o i tedeschiamericani, ma esistono gli afroamericani, sono esistiti gli italoamericani ma una volta che i locali si sono accorti che tutto sommato erano quasi simili a loro hanno cominciato a scomparire perche assimilati. 

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Spesso si dice che il guaio dell'Italia è la presenza di troppi "furbi", termine che da noi sfuma troppo spesso nel disonesto, quando non nel criminale vero e proprio, contrapposto ai pochi onesti, sempre da noi intesi come ingenui quando non sciocchi veri e propri, in realtà io credo che il problema non sia in questa contrapposizione, quello che manca al popolo italiano tout court è la lealtà;  quel sentimento che ti impone di avere una condotta onorevole e franca verso il prossimo, specie se amici o congiunti, qualità che causa secoli di asservimento ora a questa, ora a quest'altra potenza, nel nostro popolo non è riuscita ad affinarsi, ed alla fine con la carenza d'uso è perita del tutto.

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Gli ideali sono quel tipo di cose, di qui generalmente si discute meglio a pancia piena

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Tralasciando il covid, ultimamente  le notizie che vanno per la maggiore sono quelle che riguardano il toto presidente;  non è un segreto che ad ambire a quel ruolo ci sia anche Silvio Berlusconi.

Tra le varie figure e sopratutto figuri della seconda Repubblica, Berlusconi è l'unico forse che ha realmente avuto tra le mani: i numeri, il potere ed i mezzi per cambiare un po'  le cose; ed invece si è speso per  soddisfare senza per altro  nemmeno riuscirci, interessi di bottega. Nessun disegno politico, nessuna visione; il conseguimento del potere per il mero potere.


Anche in questo suo ultimo capriccio non riesco a vedere niente di più che un voler dire: "io sono arrivato qui ed ho piantato la mia bandiera"  solamente un' ambizione bulimica del comando.

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Per le feste a casa mia si usava fare la pasta a forno, ricordo che mi piaceva particolarmente il primo strato; croccantissimo e saporito, per questo motivo mi sedevo sempre vicino a mio nonno causa l'età, aveva i denti deboli e mi cedeva volentieri quella particolare parte della sua porzione, i miei denti invece a quel tempo macinavano le pietre.

Quasi quarant'anni dopo sto perdendo un dente e devo fare attenzione a curare particolarmente gli altri per evitare che seguono il compagno. Quello che ci inganna è che si invecchia a poco, a poco.

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Gli esseri umani vivono di narrativa; dato un qualsiasi grande condottiero, se privato della narrativa che si è  creato intorno, apparirebbe solo come un macellaio particolarmente assetato di sangue, la differenza sostanziale tra un grande condottiero ed un feroce invasore è  che i feroci invasori  usano la narrativa  appunto per coprirsi, mentre i grandi condottieri sono i primi a prestarvi fede. La differenza relativa tra l'essere l'uno o l'altro, invece dipende dal fatto di essere riusciti a vincere o meno la guerra. 

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In tutta onestà; io, anche per tutelarmi personalmente, non avrei nessun problema se dovessi incontrare un cattivo in paradiso,  è  per gli stupidi, che spero vivamente  sia stato progettato un angolino apposito. 

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L'unico ente presente in europa che ancora persegue un ideale di impero è la chiesa cattolica, il fatto che non tutti colgono  è che essa si muove su coordinate temporali e non spaziali. 

Ad ogni modo se l'Europa vuole preservare l'eredità di Roma per se medesima farebbe bene a pacificarsi con la legittima erede dell'impero d'Occidente, prima che i Russi si dichiarino  gli unici eredi di Augusto e gli europei vengano assimilati dalle forze che si contendono la supremazia, per quando riguarda gli stati uniti non credo che una simile eredita gli interessi benche anche il loro modello si ispiri a roma, hanno sviluppato una propria narrativa imperiale. 

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Che Dio benedica i ladri, le puttane e gli assassini, essi rappresentano per la società  quello che in un organismo rappresenta il testosterone, cioe quella sacca di brutalita e violenza che in certi fraggenti puo fare la differenza tra la vita e la morte.  Provate voi a difendere una civiltà, con un esercito di persone miti e ragionevoli.

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Non è difficile ammettere di aver sbagliato, la cosa difficile è crederlo sul serio.

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Considerata la biologia di questo pianeta, è la femmina che sceglie; sia il tipo di maschio da allevare su, sia il tipo di maschio con cui andare giu... 

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Il fatto che in un paese del g7 la gente adita cause economiche alla crisi demografica, fa capire quanto questo paese sia vittima della propaganda. Quello che veramente manca non sono i soldi, come del resto dimostra il fatto che i paesi poveri sono anche prolifici, ma una NARRAZZIONE valida che spinga le persone ad accollarsi tale impegno, con l'ideologia  attuale se l'economia andasse meglio di adesso, per una donna ragionevole paradossalmente la cosa sarebbe un maggiore disincentivo alla maternità,  e per capirlo basta un minimo di conoscenza di teoria economica.

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Con l'inizio della scuola da parte di mia figlia ho scoperto che i classici "voti"; sufficiente, insufficiente ecc. Suonavano troppo violenti alle orecchie dei pedagogisti del ministero, cosi sono state sostituite da termini come; base ed avanzato. Stiamo giungendo in tempi dove occorrerà trovare giri di parole anche per augurare il buongiorno e l'arrivederci, per evitare di apparire troppo diretti all'interlocutore.  In un mondo dove la religione imponeva che le nostre parole fossero; "si, si; no, no"  questa ipocrisia ha un qualcosa di demoniaco.

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Roma è diventata Roma perche ha conquistato la Grecia. Questo è un concetto che dovrebbero ricordarsi gli esperti, che affermano che nel gioco delle potenze l'Europa ha assunto un ruolo marginale.

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La cosa che più di tutte mi sconcerta ed entusiasma del mondo, è la sua totale assenza di banalita, cerco di spiegare meglio il concetto: quello che voglio dire e che più un uomo intelligente vorra addentrarsi in un settore specifico e particolare, più dovrà riconoscere che approfondendo l'argomento stesso, si dipaneranno davanti a lui un infinità di strade, intrecci e possibilità, al punto che quest'uomo una volta diventato  vecchio ed esperto della materia,  se onesto dovrà riconoscere  che: l'unica cosa certa di cui ha comprensione sull'argomento è  l'infinita di possibilità e vedute che quell'argomento stesso ancora offre a chi vorra occuparsene, e questo vale per la totalità dela realtà.  il nostro è certamente un universo in cui non ci si annoia.

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Di tutte le belle parole che ho ascoltato nella vita, in verita poche ritengo veramente  valide in tutti i contesti, ma tra queste indubbiamente includerei quelle che dicono: che la prole più  che con la parola, và  educata  con l'esempio.

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Una volta si parlava di "invidia del pene"   a guardare gli uomini d'oggi si dovrebbe iniziare a discutere di "invidia della vagina" 

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Da piccolo rimasi addolorato nello scoprire che i cani fossero dotati di una vista in bianco e nero, da appassionato di questi animali come sono, mi dispiaceva sapere che stavono perdendosi cosi la meraviglia dei colori e delle loro infinite sfumature,  fu da grande poi che ho capito che è   meglio non piangersi addosso ed accontentarsi di quello che si ha, infatti ci sono razze ancora più sfortunate; le persone ideologizate ad esempio, quest'ultimi hanno una visione ancora piu miope ed imperfetta delle cose, difatti riescono a vedere solo il bianco o solo il nero, alternativamente, precludendosi cosi anche la scala di grigi.

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La formula è trita pero non né ho trovate di migliori: i lombardi lavorano con l'entusiasmo di chi è  in vacanza e vanno in vacanza con l'impegno tipico di chi lavora.

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Generalmente gli esseri umani preferiscono prendere posizioni di consenso, più che di buon senso.

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Oggi giornata nera; mal di denti, problemi al lavoro e conseguenti perdite economiche. Eppure tornando a casa, passando in mezzo ai campi con il sole che si fa largo tra la nebbia, il verde dei campi e gli aironi cenerini, tutto il resto sembrava poca cosa. 

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Sin da piccolo ho sempre avuto la passione della storia, una cosa in particolare suscitava i miei entusiasmi: e cioè che nonostante l'umanità avesse corso rischi terribili rischiando di finire vittima di mani e menti crudeli e malvagge alla fine quasi per mìracolo riuscissimo a scampare il pericolo, grazie alla vittoria di chi dotato di una visione più giusta della civiltà ha combattuto per la parte giusta.   Grande fu la mia delusione quando scopri che questi fossero i medesimi che quei libri li commissionavano. 

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Tra tutte le creature l'essere umano è di certo il più adattivo  e nel far ciò è anche il più veloce,  in una sola cosa nella comprensione del mondo  gli altri esseri viventi sembrano superarlo; cioè  nel capire che per quanto ci si ostini prima o poi bisognerà cedere il posto cosi faticosamente conquistato. 

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Spesso si dice che a demarcare il confine della libertà di una persona sia la libertà di un altra persona, altrettanto spesso si dimentica  di aggiungere che per attenuare l'attrito tra le due libertà il confine deve essere intriso di tolleranza e rispetto. 

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Se c'è una cosa che mi ha sempre dato l'idea della nostra società come di una società in declino e il fatto che spesso, quando non sempre, non appena si provi ad esprimere una critica alla situazione attuale immancabilmente ci sarà qualcuno che vorra troncare la discussione ricordandoci di quanto prima fosse peggio, cosa senz'altro vera, però se una società vuole progredire non deve confrontarsi con i padri ma con i figli.

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Non ricordo di preciso in quale intervista l'abbia letto, comunque nel pezzo in questione Fabrizio De André affermava che pur avendone avuta occasione si sia rifiutato di incontrare di persona George Brassens, autore di qui era grande ammiratore ed interprete adattando in italiano canzoni come; "il gorilla" per paura di rovinare l'impressione che si era fatto di lui. Il miglior consiglio su come approciarsi ai propri miti personali.

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Io ho interiorizato talmente tanto i valori del comunismo che sono diventato  non cristiano, ma addirittura cattolico. 

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Con lo scorrere del tempo tutti i cambiamenti; di costumi, di caratteri, di cose, ci sembrano peggiorativi, spesso però  la realta è  che ad essere peggiorata e solamente la nostra età.

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Al giorno d'oggi siamo tutti bravissimi a valutare i mezzi tecnici, la forza bruta degli ausili meccanici, in pochi sono rimasti capaci di valutare i mezzi artistici , il talento proprio delle persone. 

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Alcune persone considerano le proprie aspirazioni e i propri interessi come le priorità  per l'umanità tutta, vedendo altre persone attribuirgli meno importanza si considerano più svegli di quest'ultimi, forse in realtà sono solo più egocentrici, in realta per quanto i percorsi siano vari la meta è una sola e  l'unica cosa importante è arrivarci pienamente soddisfatti del proprio itinerario.

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Ho conosciuto tantissime persone che si lamentano di aver pagato troppo per i loro errori, una conseguenza del pessimo modello di educazione in vigore, nella fisica del nostro universo gli sbagli al massimo possono essere contenuti, mai condonati.

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A seguito dell'aumento enorme del fenomeno no-vax molti parlano di mancanza di fiducia nella scienza  e ritorni al medioevo. Rendendomi conto che certe dinamiche sono complesse ed a determinarle sono fattori multipli vorrei lo stesso fare una breve  riflessione:

Questa pandemia ha fatto capire a molti che l'economia non è, e non deve essere  il vertice delle priorità umane, quanto minimo viene prima la salute, chi ha titubanze a vaccinarsi non lo fa per scarsa fiducia verso la scienza, ma per scarsa fiducia che i propri governanti abbiano afferrato il medesimo concetto.

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Di questi tempi salutisti io voglio ribadire nel mio piccolo; che se proprio devo morire di qualche cosa, preferisco per il troppo, che per il troppo poco.  

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La chiesa ha salvato Roma da Roma stessa, invece di cercare finti consensi in un mondo morente ed incompatibile con essa, forse sarebbe meglio che si prepari a ripetersi.

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È incredibile con quanta facilità la gente e disposta ha rinunciare alla propria libertà,  se considerano chi gliela toglie schierato dalla parte giusta, Forse perche considerando l'opressore con bonarieta immaginano questa privazione come un qualcosa di transitorio un prestito sulla fiducia, sciocchi certe cose non si possono prestare si regalano e basta.

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I complottisti generalmente vengono considerati dei paranoici, cioe persone che non fidandosi della società in cui vivono, immaginano trame oscure ed intrighi sulla loro pelle. Io personalmente sono convinto dell'esatto opposto cioe i complottisti sono tali perche confidano troppo nelle capacita e nell'inteligenza degli altri esseri umani ed è invece proprio questo prerequisito il punto debole delle loro teorie. 

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Autunno è stagione di bilanci. 

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Fra tutti i santi cattolici una  sicuramente problematica è  stata Giovanna d'Arco; la veggente incaricata dal Dio cristiano di sterminare altri cristiani, per una banale guerra di potere e patriottismo, santa problematica dicevo, al punto che anche tra molti cattolici a bassa voce si azzarda la diagnosi di schizofrenia. Eppure senza Giovanna che ha dato al paese una monarchia nazionale, mi chiedo che cosa sarebbe accaduto alla Francia dominata da un Inghilterra che da li a qualche decennio avrebbe visto regnare Enrico VIII ,  per non parlare del divampare al di la del Reno della fiamma protestante, chissa senza Giovanna se le guerre di religione francesi avrebbero avuto il medesimo esito  e se Pariggi  sarebbe lo stesso valsa una messa.

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Di questi tempi sembra che l'unica fonte del diritto di cui rimane una certezza; sia il diritto economico, non mi stupirei affatto se da qui ad un po' lo status di persona  non verra riconosciuto più al concepimento,  alla nascita, o al passaggio nell'eta adulta,  le nuove generazioni avranno raggiunto dignita di uomini e cittadini, quando inizieranno ad avere un minimo potere d'acquisto.

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Qualche mese fa nel mio paese d'origine in Sicilia, c'è  stata una mezza rivoluzione perche il comune non pagava l'autobus agli studenti delle scuole superiori che avevano necessita per gli studi di spostarsi in altri comuni, alla fine per placare gli spiriti la regione si è preso l'onere di accollarsi la spesa. Ho raccontato questa  storia a mia moglie  cui l'autobus per la scuola l'hanno sempre pagato i genitori ed è rimasta indignata chiedendomi chi in fin dei conti pagava. Ieri a causa di un temporale sempre nel mio paese si è  sradicato un albero bloccando la strada, sono passate ventiquattrore ed ancora la strada non è  stata liberata, oggi mia moglie ha capito chi pagava.

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Il complottismo è la risposta semplicistica e un po sciocca a questioni complesse, pero attenzione, se la risposta è stupida questo non implicita che lo sia anche la domanda.

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Più che un ritorno del totalitarismo in questi nuovi anni 20 mi sembra lampante che stiamo assistendo al trionfo del conformismo come sistema di potere, i nuovi metodi di coercizione non saranno brutali come il manganello, ma semmai leggeri e insipidi come uno slogan pubblicitario, segno forse del cambio di potere dal mondo politico al mondo economico.

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Sono  i vizi che attestano le virtù , fino a che quest'ultime non si mettono  alla prova rimangono solo belle parole.

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Certi personaggi sono cosi occupati ad evitare di passare per imbecilli è proporsi come persone argute e sottili, che non si accorgono minimamente  che proprio cosi facendo finiscono per sembrare degli imbecilli, conformisti e sempliciotti. 

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Ci sono due tipi di persone integerrime;

Il primo tipo rarissimo è chi cerca di comportarsi in maniera integra per convinzione, non sempre riesce ha seguire l'ideale  ma se lo tradisce è  in buona fede.

Il secondo tipo e piu comune, è quel tipo di persona che si adatta alle regole non perche ci crede ma solo per pavidita, la paura di una punizione se scoperto a trasgredire   lo spinge a comportarsi bene.  Di fatti questo secondo tipo di "buono" è piu difficile da cogliere in fallo, pero alberga dentro sé un animo meschino è  se la condizione gli dara possibilità di agire impunemente non si tirerà indietro. 

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L'italiano spinto dal suo estremo individualismo, è convinto di essere il più furbo di tutti, perciò cerca di tenere un profilo defilato convinto com'è che individualmente sapra meglio che in gruppo far fronte ad ogni evenienza. 

La storia gli ha più volte dimostrato, prendendolo a calci in faccia, che si sbaglia, purtroppo fino ad ora senza risultati, un esempio per tutti di questo carattere nazionale fu il fascismo; la maggioranza del paese si piego alla brutalità del regime lasciando solo un manipolo di coraggiosi ad opporsi ad esso, sperando in questo modo di farla franca finche non fosse passata "a nuttata" ed in effetti la maggioranza di essi personalmente la passo liscia, in questo modo però condannarono i loro figli a patire e morire in una guerra insensata e cialtronesca, perche la storia prima o poi chiede sempre il conto e se a volte ci illudiamo di aver gabbato l'oste molto probabilmente è stato quest'ultimo ad aver messo nel sacco noi.

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Arriva prima o poi durante l'esistenza di un essere umano il momento in cui deve dare un valore ultimo alla  vita stessa.  La questione sta tutta nel capire se fissato quel prezzo, pone fine ad ogni mediazione o se è ancora disposto a trattare.

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Quando si è ragazzi essere imbecilli è un diritto, però  intorno ai vent'anni,  anno più,  anno meno, se uno non arriva a rendersi conto di esserlo,  c'è la seria possibilita che ci resti tutta la vita. 


mercoledì 13 aprile 2022

Autocrazie democratiche

Quando su una persona sola si concentra troppo potere, finisce che quella persona inizia ad identificare i propri desiderata con la realtà; l'abbiamo visto con le monarchie assolute, l'abbiamo visto con Mussolini, l'abbiamo visto con Hitler, lo stiamo vedendo con Putin.

L'autocrate russo era convinto che il proprio esercito, in Ucraina sarebbe stato accolto come un liberatore credendo forse, che l'appartenenza etnico-culturale fosse più forte de rancori storici (holodomor) e delle lusinghe  del capitalismo  ( i miliardi  e le promesse di un futuro in europa, spesi dagli Americani per conquistarsi le simpatie ucraine) perciò ha inviato in guerra cadetti e soldati di leva, ottenendo il disastro militare che è  sotto gli occhi di tutti, ma stiamo sbagliando a nostra volta, se pensiamo  di poter valutare l'armata Russa su questi episodi e sbaglio assai maggiore stiamo commettendo se pensiamo che gli imperi russo e cinese non possono allearsi perche troppo vicini. Putin passa, se passa la Russia noi passiamo con essa, gli Americani no.

Prima di creare una nuova cortina di ferro, o peggio ancora come nell'ipotesi di una disintegrazione slava e caduta delle sue compagini asiatiche sotto l'influenza di pechino, bisogna considerare seriamente  la possibilità che; se l'Europa riesce ad affrancarsi dall'America, e non cadere sotto influenza russa o peggio ancora cinese, in un futuro di indipendenza è neutralità, potrebbe diventare il perno su cui si regge la pace mondiale. Restando agganciati agli Stati Uniti come oggi siamo, resteremo solo i patetici aiutanti dello sceriffo del mondo, almeno fino a quando un bandito più svelto, non gli farà saltare le cervella.

sabato 9 aprile 2022

Classe dirigente!

L'occidente, per quasi tutta la seconda metà del novecento, è stata nel suo insieme capace di esprimere una classe dirigente degna delle sfide che gli si paravano dinnanzi, non priva di qualche inevitabile scivolone, è comunque riuscita ad essere un modello ed un metro di paragone per tutti i governi della terra.

Man mano però che le vecchie generazioni cedevano il passo, confortati dai grandi successi che quasi ininterrottamente riuscivamo a riportare, quella stessa classe dirigente è diventata sempre più autoreferenziale; il culmine di questo processo a mio avviso lo si raggiunge con la fine della divisione in blocchi, fu inorgogliti da questo ennesimo successo infatti che in un eccesso di hybris la classe dirigente smise di confrontarsi col resto del mondo, illusi ora mai che la strada era spianata, ed a loro quali vincitori assoluti non restava altro che gestire il nuovo ordine, in questo clima le nuove leve smisero di essere selezionate per meriti politici ed iniziarono ad emergere per capacita oratorie ed estetiche, sintesi di tutto ciò e rappresentato dalle presidenze Obama prima e Trump poi. 

Il resto del mondo all'inizio parve non riuscire a decifrare questo cambio di paradigma occidentale, ma a prestarsi da cartina tornasole fu la pessima gestione della crisi del 2008, dove si resero via via sempre più  conto che salvo pochi casi, ben poco restava di quella qualità politica  che aveva garantito al nostro blocco uno dei periodi di relativa pace e progresso, tra i più folgoranti della storia universale.

Quanto detto spiega, insieme ad una disastrosa politica estera della Potenza egemone del blocco occidentale, che non ha ben compreso la nuova congiuntura e spera con vecchi metodi di riscuotere nuovi successi, abbastanza bene il revanscismo di Putin e Xi e la loro inedita capacita attrattiva verso paesi terzi. 

Si sbaglia dunque chi vede un declinio degli Stati Uniti ed una tenuta dell'Europa, la cosa é generalizzata a tutto il nostro blocco, tesi facilmente dimostrabile sia dal fatto che in entrambi i lati dell'impero le forze politiche vedono insidiate le proprie prerogative dal settore economico-industriale, sia dall'estrema facilità nonché rapidità con cui gli Stati Uniti  sono riusciti a ricompattare attorno a sé le provincie del grande impero, cosa che sarebbe stata ben più  ardua se anche noi non fossimo afflitti dello stesso male.

domenica 3 aprile 2022

l'insostenibbile leggerezza della realtà

Spesso sento mio nonno, che di anni ha superato gli ottanta, affermare che lui ha sempre tirato avanti con i proverbi;  come dice egli stesso: ne conosce più di mille, e sino ad oggi non si è mai pentito di avergli dato credito.

Mio nonno per un incrocio di ragioni geografiche, ed anagrafiche, è un uomo vecchio stampo, potremmo definirlo analogico, e quello che vuole dire con la frase citata prima è che lui provenendo da un mondo a bassa scolarizazione e bassissima informazione esterna, ha dovuto, come molti della sua epoca, trovare degli strumenti di sintesi per decifrare la realtà. 

Lui ha escogitato, per così dire, degli strumenti di verifica, per capire se i suoi giudizi e il suo agire fossero coerenti col mondo reale, ed il suo metodo appunto consiste nel constatare se la sua decisione è in linea con la saggezza popolare espressa dai proverbi. Il sistema di mio nonno non è certo l'unico; anzi gli esseri umani nel corso della propria storia, hanno sviluppato diversi sistemi in base alle loro esigenze ed al livello di sofisticazione raggiunto, per verificare se la propria rappresentazione  era aderente al vero o meno; il ragionamento logico ed il metodo scientifico ad esempio; sono due metodi molto sofisticati ed efficienti d'indagine. 

Generalmente i due sistemi riportati nell'esempio di prima, ed in particolare il metodo scientifico, non sono necessari nell'esperienza quotidiana dell'uomo comune, che ha bisogno per agire nel suo ambiente abituale di sistemi meno rigorosi ma più rapidi, come ad esempio domandarsi il famoso "qui prodest" romano, per decidere  nell'evenienza  di un evento, chi può essere più interessato nel farlo accadere. 

Ad ogni modo visto che i nostri sensi, ci possono ingannare, i nostri desideri indurci a creare false aspettative e le nostre idee e pregiudizi,  possono farci male interpretare il vero significato di alcune parole o azioni, abbiamo bisogno di questi sistemi, per riuscire a rapportarci  in maniera corretta col nostro ambiente.

Purtroppo però Noi o per lo meno molti di noi non siamo più capaci di comportarci in maniera simile, altamente scolarizzati e sommersi dalle informazioni siamo abituati a farci suggerire dai nostri media di riferimento l'interpretazione corretta di quello che ci succede attorno, e valutiamo la sua aderenza con l'oggettività, non in base a strumenti di verifica sintetica che ci possono aiutare a rapportare l'informazione  col reale, ma in base alla  forza di pervasivita della fonte, concetto sintetizzato dal famoso motto " il media è il messaggio" di mcluhan,  e se questo requisito ci soddisfa  accettiamo questa visione  in maniera acritica.
 

Essendo una società ricca e al riparo per quanto possibile dalle asprezze della vita, inoltre non paghiamo come dovremmo se la valutazione generata in questo modo risulta errata, e questo comporta che non solo non svilupperemo mai sistemi simili, visto che non riceviamo nessuno stimolo che ci spinge in tal senso, ma addirittura non ne avvertiamo nemmeno l'esigenza.


Tutto questo ci sta portando ad essere come ottenebrati verso il mondo esterno ed al di fuori di un piccolo spazio che investe il personale dell'individuo ( malattie, licenziamenti, ecc.) accettiamo sempre più acriticamente la scaletta di rilevanza di un informazione, non in base a nostri parametri, ma in base alla scelta che il media di fiducia ha fatto (disinteressatamente?) In nostra vece.


In realtà fino ad ora ho omesso che almeno due metri di giudizio sono ancora presenti in noi, in quanto agendo a livello quasi animalesco riescono ad ottenere dei feedback di ritorno anche nel nostro  mondo, purtroppo però  in una societa un minimo sofisticata e la nostra è  forse la più sofisticata di tutte, rischiano di rivelarsi più dannosi che utili. I due parametri di valutazione cui dicevo sono quello su base estetica ( la società dell'immagine)  e quello su basi emotive, ma ciò come facilmente si può intuire e come le varie agenzie di propaganda, marketing e publiche relazioni ci possono confermare, rischia di rendere i nostri giudizi facilmente manipolabili o impulsivi, ed è per questo che come prima accennavo possono rivelarsi più dannosi che utili.

Di alveari e di caos

Facendo una piccola statistica nel mio gruppo sociale, mi è  capitato di notare di come la maggior parte delle coppie con figli, ha generato quelle nuove vite non per scelta ma per cosi dire: "distrazione". 

Il mantra è il solito: ognuno deve essere libero di fare quel che gli pare e bla bla bla. ho gia parlato di questo tema nel post dove spiegavo perche secondo me la democrazia  è un regime di governo che non può risultare stabile, ma il tema è  tra quelli piu importanti percio giova ripetersi; mi chiedo infatti quale futuro tout-court, possa avere una popolazione che per riprodursi deve sperare in un attimo di leggerezza da parte dei suoi membri. 

Se in un organismo una cellula  si rifiutasse di obbedire e farebbe quello che gli pare, ad esempio non suicidarsi quanto ha cessato le sue funzioni biologiche, sicuramente per la cellula in questione sarebbe una scelta vincente avendo aumentato in maniera esponenziale la sua aspettativa di vita, però per l'organismo in generale sarebbe un disastro, visto che avrebbe sviluppato un cancro. 


Una società alveare,  come quelle di stampo asiatico, sono certamente inumane troppo inrrigimentate per poter esprimere al meglio le potenzialità dei singoli, per questo e indubio che le libertà individuali siano una delle più grandi conquiste della nostra civiltà.

Però come nel caso della cellula cancerosa anche una estrema liberta da parte degli individui porta al caos, alla disorganizzazione, come in altre faccende forse la strada migliore sta nel giusto mezzo.

venerdì 1 aprile 2022

Cambi di paradigmi (bozza)

Sono diventato vecchio! Ma non è il tempo fisico ad avermi reso tale,  ma quello storico.  Mi sono visto sorpassato quando è caduto il muro di Berlino,  sono invecchiato con l'arrivo dell'informatizzazione e di internet, sono diventato terribilmente vetusto con i social network. 



Stavo conversando  con un amico sul fatto che i giovani al giorno d'oggi appaiono meno svegli delle generazioni precedenti. In verità  non credo a questa cosa, non sono più stupidi dei loro genitori, non più stupidi di quanto questi a loro volta apparivano hai propri, per lo meno. Penso invece che essi ci sembrano così diversi perché rispondono ad altri pregiudizi e paradigmi rispetto a quelli che sono stati inculcati in noi e che hanno influenzato le nostre vite.


Intendiamoci meglio, sono convinto che gli uomini nel profondo sono sempre uguali, chi parla di uomo nuovo o è un illuso o  peggio in mala fede, non basta un ricambio generazionale per mutare cose scritte nell'animo della nostra specie da tempi immemorabili, quello che cambiano sono le prospettive e le credenze;  così, ad esempio; se i nostri nonni andavano come pecore dietro all'uomo con la tonaca, adesso noi e i nostri figli seguiamo con la stessa mancanza di spirito critico l'uomo con il camice, lo scienziato, o chi per esso, abbagliati dalla novità crediamo di aver trovato il profeta giusto, Ma la verità però è che tra queste varie "fedi" quello che cambia e il punto di vista, ma in ogni caso la visione che si può ottenere della realtà sia che seguiamo l'una, che se seguiamo l'altra non e mai una visione dall'alto.  Muovendoci come facciamo in orizzontale attorno alla realtà oggettiva,  crediamo di scoprire più cose rispetto al giorno precedente, ma avendo perso l'esperienza delle cose di prima, l'avanzamento è solo illusorio. Concordo con il mio amico quando dice che dopo tanti decenni di progresso sociale, il fenomeno si è  arrestato quando non ha addirittura invertito direzione ed il mondo che ci attende a noi antichi appare già  un mondo umanamente peggiore di quello che stiamo lasciando, ma se i giovani non sono del tutto consci di quello che sta accadendo, a suo contrario, io non sono persuaso che la colpa sia tutta loro, ma piuttosto di chi li ha illusi e portati a credere che il mondo  che gli è stato mostrato e promesso fosse se non l'unico, almeno il migliore tra quelli possibili.  



A mio parere quindi, invece che piangersi addosso e dare degli scimuniti ai nostri figli è assai più interessante provare a chiedersi cos'è che a fatto si che  il cambio di vedute sia riuscito così bene e in breve tempo, ed a mia opinione lo si deve al fatto che chi di dovere (sono incerto se volontariamente o spinto dal ideologia e dagli eventi) ha saputo applicare un modus operandi sopra delle condizioni favorevoli di loro, affinché l'attenzione su certe tematiche fosse bassa e per di più nel far questo e stato supportato dalla nascita coeva di strumenti che hanno permesso come mai prima d'ora di raggiungere velocemente e simultaneamente un numero altissimo di persone con il minimo sforzo, le condizioni e gli strumenti di cui sto parlando,  che hanno permesso questo cambio di vedute e condotto la società occidentale su questa strada  sono  i seguenti: 


il principio della rana bollita che è il modus operandi che ha permesso di non percepire l'impoverimento sociale e gli altri stravolgimenti in corso.  


La mancanza di fame, che è  la condizione necessaria affinché fossimo desensibilizzati su certe questioni e ha impedito è sta impedendo il nascere di  proteste.


il bombardamento mediatico pervasivo e la nascita di nuove forme di socialità, che costituiscono i principali strumenti  che hanno causato nella pratica il cambio di paradigmi vero e proprio di cui si parlava. 

Cercherò di analizzare singolarmente questi fattori  e spiegare meglio cosa intendo: 

Penso che conosciate tutti il principio della rana bollita: se si butta una rana dentro l'acqua bollente questa tenterà di saltare fuori, se invece la si mette  a cuocere con dell'acqua fredda, la poveretta si adatterà all'aumentare di temperatura finché ormai per lei sarà troppo tardi.  Per le nuove generazioni a mia opinione, sta succedendo qualcosa di simile; è vero che negli ultimi anni le loro condizioni sono generalmente peggiorate, ma grazie al paracadute costituito dalle famiglie, questa cosa non e stata percepita in tutta la sua gravità, anzi!  Con l'ausilio di fenomeni come ad esempio quelli in essere in Italia; cioè l'andamento demografico in declino, questi giovani si sono visti come i beneficiari di un concentramento di risorse, che li vede addirittura apparentemente più ricchi.


La mancanza di fame: con questa definizione  intendo riferirmi alla situazione  per la quale le nuove generazioni grazie alla ricchezza distribuita ed allo stato di diritto di cui hanno goduto, sono cresciute  in un ambiente relativamente protetto e propenso nel soddisfare i loro bisogni, perlomeno quelli primari, sennonché queste condizioni di vita li hanno resi come contrappeso, poco inclini alla lotta, apatici e poco sensibili verso  certi contratti sociali che a loro appaiono come naturali e dovuti, ma che invece sono frutto di delicate mediazioni e fragili compromessi. Le condizioni di garanzie sociali che hanno tirato su queste generazioni,  non sono scomparsi nella nostra società,  ma tuttavia mi sembra autoevidente che col tempo  essi siano vistosamente scemati nella qualità e continuano ancora a venire erosi, a poco, a poco, seguendo la metodologia della rana bollita. Queste condizioni si possono definire col termine di "diritti primari", è grosso modo sono i seguenti:


Diritto al lavoro, equamente retribuito.

Diritto allo studio. 

Diritto alla salute.

Diritto alla casa.

Diritto alla liberta di associazione, riunione, protesta

Diritto alla libertà di; opinione, religione, determinazione, ecc. 


Generalmente le nuove generazioni non hanno patito come già  fatto notare una privazione di questi diritti, semmai appunto una loro scadenza qualitativa, ma come contropartita a mitigare i disagi prodotti, si sono visti come i beneficiari di uno sproporzionato numero di diritti secondari ed individuali. Se questa contrattazione di diritti, che a quanto mi dicono; fu già scorta da Pasolini e descritta dallo stesso; quale baratto di diritti sociali in cambio di diritti civili, a prima vista può sembrare vantaggiosa, in realta nasconde in sé molte trappole e vorrei provare a spiegarne alcune con un esempio: immaginate un esploratore nella savana che si vede braccato da due leoni affamati, per in nostro esploratore all'apparenza non ci sarebbe scampo, ma se pero riesce a saziarli, magari con delle provviste scadute per poi metterli uno contro l'altro allo scopo diciamo, di contendersi il diritto di un posticino all'ombra dove digerire comodamente, l'esploratore avrà tutto il tempo di andarsene con i propri comodi.



In questo esempio  il cibo sono i diritti primari un qualcosa che costa a chi deve concederli, e l'ombra i pretesi diritti che ammorbano le rivendicazioni di questi tempi, a differenza dei primi non costano molto a chi li da, ma possono creare divisione tra i beneficiari.  Non sto dicendo che queste richieste siano tutte stupide o infondate, Quello che voglio dire è che queste rivendicazioni se non sono preceduti dal pieno godimento dei diritti primari da parte di tutti, essendo in genere individuali, creano conflitto e frammentazione,  avendo molti di essi per giunta  un confine molto labile dai meri desideri, fanno emergere sentimenti egoistici, ed in un mondo come quello occidentale individualista, largamente e ignorantemente laicizzato, per le persone che vi intravedono un eventuale convenienza, possono essere i perfetti sostituti della religione quali "oppio della gente". 



Il ruolo dei media e delle nuove forme di comunicazione quali strumenti per questo cambio di paradigmi e multiplo; intanto di indottrinamento consapevole, promuovendo certi principi a ruolo di "non negoziabili" a discapito di altri. Inoltre hanno una funzione  massificante e calmierante, proponendo come solo unico e giusto un singolo modello sociale (guarda caso quello della classe egemone)  e stigmatizzando tutte le proposte alternative,  assolvendo questo per i suoi limiti e amplificando i torti degli altri, dando così una visione unilaterale e distorta del mondo. 


Oltre a questo dato di fatto, di per sé a parere mio molto preoccupante, con l'avvento della pubblicità massiva e l'imporsi dell'egemonia culturale americana, si è  potuto assistere ad una estetizzazione  della realtà ed ad una forte spinta (a mia opinione non disinteressata)  per una lettura in chiave disneyana della vita. 

L'estetizzazione del mondo, cioè il valutare il corso delle cose, le azioni nonché le persone stesse  in una chiave di efficacia dialettica, visiva o comunque esteriore, rispetto che  ad un giudizio basato sulla concretezza, è dovuto senza ombra di dubbio sia alla ricchezza dell'occidente che ha impedito di percepire materialmente le conseguenze negative del modello seguito, se errato, la mancanza di fame cui si diceva sopra, che fa privilegiare l'impatto emotivo a quello materiale, sia al continuo lavorio dei media che accondiscendendo l'innata tendenza umana verso il "bello", incessantemente hanno continuato ad associare il valore intrinseco di una persona o di un'azione ad un fattore estetico, unica caratteristica di un fenomeno capace di ridare un feedback immediato, benché condizionato da mode od altro.


La sua disneyzzazione, cioè il capacitarsi che il bene (identificato nel bello) alla fine vince sempre, cosa che induce molte persone a credere che in ogni caso al termine del tribolare arriverà un lieto fine a premiarle,  essendo loro gli eroi della propria storia.

Questo fenomeno è causato; da un lato alla visione materialista del protestantesimo, che vede il fedele a Dio alla fine trionfare sempre e godere già in questa vita dei favori della sua divinità di riferimento, sulla scia del Giobbe biblico. 

Non secondariamente dall'estremo conformismo dei media sistem, che spacciano per veritiera tale visione della vita, nascondendo le asprezze che riserva il vivere reale ed arrivando addirittura ad inglobare  le tragedie dell'esistenza, decontestualizandoli e presentandoli come eventi del tutto eccezionali degni per questo di essere spettacolarizzati. Tutto questo al solo scopo di meglio riuscire a vendere (e vendersi). 



Parlando di vendere e vendersi a questo punto discorso a parte merita il mondo della pubblicità ed il modo quanto meno schizofrenico col quale indirizza il proprio target verso due fronti opposti e contrari; cioè da un lato li spinge ad un atteggiamento di frenetica ansietà; ad affrettarsi a realizzare i loro desideri (spendendo soldi) perché la vita è breve e non si sa quanto è concesso di goderne, dall'altro lato invece in un clima di estrema sessualizzazione e mercificazione per abbassare le difese razionali di ognuno di noi ,  incoraggia a soddisfare i propri istinti (spendendo soldi) senza preoccuparsi del domani, perché ancora il target e giovane, avessimo anche cinquant'anni,  per chi deve convincerci a spendere, siamo perennemente giovani, percio  non e ancora arrivato il momento di mettere "la testa a posto" è troppo presto per "preoccuparsi di risparmiare per il futuro". 


Entrambi questi climax  proposti di volta in volta appunto per meglio predisporre il consumatore  a comprare questo o quel prodotto ed assolverlo dagli acquisti compulsivi, a lungo andare  stanno producendo un effetto nefasto, infatti con il sentirsi ripetere sin dalla nascita questo genere di messaggio, per come la penso ha fatto sì  che i soggetti più fragili, abbiano finito per considerarlo come un modello di esistenza lecito, e si sono trovati cosi indirizzati verso uno stile di vita che è un vero inno dell'edonismo deresponsabilizzato, e che considera come esigenza primaria il soddisfacimento immediato degli istinti.


questo completo realizzarsi di una visione del mondo frivola e consumistica, concentrata su se stessi ed al presente, sempre più proposta come l'unico modello possibile per essere felici,  ha promosso  l'idea di una vita individuale ed egoistica come il bene più prezioso e che vede  l'appagamento dei desideri, come il fine ultimo da perseguire, è dove le gravi lacune emotive suscitate da una condotta simile emergono, vengono subito sopite come accennato dalla disneyzazione della vita, che infonde speranza ed invita a pazientare, in attesa del lieto fine.

Ma ad ogni modo anche se la giusta felicità tarda ad arrivare, l'invito implicito di tutti questi messaggi e quello di acquietarsi ed aspettare, dando nel contempo il massimo di se stessi, per il conseguimento di scopi non scelti ma suggeriti dall'alto, tramite la promozione di "modelli vincenti", in genere un avanzamento di carriera ed il conseguimento di una posizione economica più prestigiosa, indicata come scopo ultimo dell'esistenza  (in quanto segno di una protestante benevolenza di Dio),  utile ad appagare i nostri desideri materiali che finalmente ci renderanno possibile il raggiungimento del agognata felicità. 


ma se il mondo del marketing non ci ha convinto del tutto e ci lascia ancora qualche perplessita ad adottare uno stile di vita simile , a dargli man forte c'è  il materialismo scientifico estremo, frutto di una dotta ignoranza, derivata da una visione dogmatica e da una scolarizzazione nozionistica e menmonica che preferisce farsi sostituire nel ruolo di formare le coscienze da abbonitori vari, piuttosto che espletare il proprio scopo, ed ecco quindi che anche il mondo colto  si mette a propinare  l'identico messaggio;  che da un lato  invoglia a sbrigarsi per soddisfare i propri desideri in quanto memori della brevità della vita e unici giudici della propria condotta, dall'altro però  invita a pazientare e non commettere follie, come il protestare per questo stato di cose, in quanto visto il valore intrinseco della vita, unica e irripetibile, ( ma solo se vissuta come da modello proposto) nel caso si rischi  di perderla non vi è  in contropartita nulla che abbia un valore simile. In pratica i consigli per gli acquisti  e la visione presuntuosamente  "dotta" ed "illuminata" del materialismo scientifico, quella cieca fede atea in una natura zoologica incatenata ad un essenza terrena impossibile da redimere e che considera l'interiorita come un appendice secondaria quando non addirittura un inganno della materia per dar coerenza apparente al mondo su cui poco possiamo incidere, se non per amore di un Dio, al cui si è  smesso di credere, almeno per amor proprio personale. questi unioni d'intenti si sono fusi insieme per dar vita a una nuova religione laica,  che propone  un modello contraddittorio ed antitetico ma fascinoso ed assolutorio,  che per spremere l'essere umano  ricorre ai suoi istinti più animaleschi e profondi: la volonta di potenza appagata dalla presunzione di avere in mano la verita scientifica, la morte e il sesso. Cosi  da un fronte si prende l'uomo e  lo  si invoglia  e ottenebra spingendo sul estrema sessualizazione e esaltazione dei piaceri carnali  e illudendolo  sul fatto che ancora giovane avrà tempo per orientarsi ad una condotta più saggia, e comunque il progresso scientifico sta già lavorando per lui; per renderlo migliore, dall'altro lo terrorizza e lo invita ad affrettarsi ricordandogli di quando la vita in un mondo ateo sia effimera e non ci potranno essere seconde occasioni.

Cicale d'estate o formiche d'inverno basta che spendete. 


In conclusione a voler estremizzare il tutto, io mi sono convinto che con buone probabilità nelle ultime generazioni vi sia stato un significativo cambio di paradigmi, portato in atto principalmente dai fattori sopra analizzati, e questo cambio ci sta facendo correre il rischio di ritrovarci  dentro una società totalitaria e conformistica, simile alle società immaginate in alcune novelle ambientate durante il medioevo, con l'aggravante che adesso invece dell'ignoranza pura, imperversa una cattiva scolarizzazione, che arma di una ignoranza dotta questi futuri cittadini, cosa che li rende refrattari ad accogliere nuove idee, se a questo si aggiunge il soddisfacimento garantito dei bisogni primari anche se in chiave quasi animalesca, tutto ciò sta rendendo gli abitanti di questa ipotetica società, immuni per un periodo indefinito a  qualsiasi forma di miglioramento, e schiavi del più bieco conformismo. 


Per concludere ho provato a fare un elenco dei principali paradigmi, generati dai motivi visti sopra e che stanno influenzando  le persone in questo nuovo modello di società, signori miei la lista è  questa: 


Hanno una visione estetica della vita e si lasciano guidare dall'impulso umorale, dallo stato d'animo, piuttosto che da una seria riflessione costi/benefici.  


sono ottenebrati da un concetto temporalmente razzista della storia, perciò  non sono in grado di imparare dal passato, concetto che verrà ancora via via,  rafforzato, dal fatto che vivendo in uno stato "balia"  protettivo ed invadente, Viziati e coccolati, sono portati a considerarsi l'acme della storia o comunque in marcia verso quell'obiettivo. Ed in questo non c'è contraddizione con quanto detto sullo scadere dei diritti fondamentali e il peggiorare delle condizioni, applicando  il principio della  rana bollita, basta immaginare per capirlo ad esempio  uno stato che renda illegale mangiare dolci perché provoca il diabete o di fumare perché fa venire il cancro  (cose prima che deleterie, care a curare).


Ferocemente individualisti sono impossibilitati ad avere uno spirito di classe, anche quando il loro microgruppo lo richiede sarà tutto solo in funzione puramente estetica ( guardare i cosiddetti gruppi antagonisti), per ciò nonostante per la maggior parte di essi si profila un mondo di sottoproletariato, anche grazie ad una visione disneyana della vita saranno incapaci di fare massa e ribellarsi a questo stato di cose, cullati dalla speranza che anche per loro, dietro l'angolo vi siano le porte del successo. 


Anche se la tendenza a socializzare nella nostra specie è innata e difficilmente eradicabile, grazie all'ancora forte presenza dei diritti sociali che fa apparire lo stato come un sostituto ideale e meno stringente di quella rete di protezione che è stata fino a ieri l'intreccio  di relazioni e affetti che attornia le nostre vite, le relazioni personali ed affettive stanno diventando meno stringenti e durature. Percio gia adesso, invece che rivolgersi alla costruzione di qualcosa di profondo e personale: le amicizie, si stanno indirizzando alla convenienza del momento.



La pervadenza dei nuovi mezzi di comunicazione sta creando la falsa percezione che ognuno di loro è al centro del dibattito, informato e magari ascoltato. Nonostante difficilmente riescono a formarsi un'opinione autonoma, la velocità con la quale la versione dei fatti degli "opinion leaders" li raggiunge, non gli dà  il tempo di accorgersi di questa lacuna, il fatto poi  che l'opinione loro indotta sia quella condivisa dalla maggioranza, li convince ancor più  della sua ragionevolezza. 


Sempre grazie alla velocità dei mezzi di comunicazione, che non lasciano molto spazio alla privacy ed alle scelte individuali, queste generazioni stanno sviluppando un animo estremamente gregario e conformista molto sensibile alle mode ed allo spirito del tempo, al contempo grazie all'estremo individualismo hanno in molti casi una visione distorta della realtà che li porta a credersi come gli apripista di un fenomeno, le sue vedette, più che i membri di un gregge.


Sono succubi dell'appiattimento culturale e di gusti proposto dai media, utile per una redditizia economia di scala, che fa già  si che tutti si sentano  "al centro dell'impero" ed in questo modo sono portati a trascurare criticità magari più tangibili  ma di portata locale. emblematico e già in tal senso il susseguirsi di varie manifestazioni svoltesi anche in italia,  per la morte di un cittadino americano nero con precedenti penali a causa dei metodi brutali e crudeli della polizia in quelle parti,  ed invece il passaggio quasi inosservato della notizia  di un immigrato africano sempre nero ma  morto in italia per il caldo, intanto che per pochi euro raccoglieva pomodori sotto il sole, situazione terribile ma in quanto problema locale poco spendibile a livello "estetico" sui social media. 


In sintesi  Non avendo vera "fame" si pongono  nelle medesime condizioni del leone verso il domatore; cioè benché consci che finito lo spettacolo questo li rinchiudera in gabbia, intanto che lo spettacolo e in essere si sentiranno i protagonisti della scena e finito questo non riusciranno a provare vero rancore verso il domatore, perché in estrema analisi, questo si cura di loro e li nutre, perciò  non memori della vita libera consona alla loro specie resteranno incatenati per paura di stravolgere le proprie esistenze.  


Un piccolo post scriptum;  qualche mese addietro ho letto un bel libro Addomesticati  di Richard C. Francis, in questo libro si parla di come il processo di addomesticazione modifichi in maniera profonda gli esseri viventi che vi sono sottoposti, sia dal lato fisico ma soprattutto da un lato mentale, il libro tra le altre cose descrive in  maniera affacinante di come l'uomo stesso, sviluppando; regole, credenze, tabù e convinzioni si sottopone costantemente ad un processo di autoaddomesticazione. Niente di sconvolgente, si sta parlando del fenomeno che ha portato l'uomo: "dalla legge della faida a quella dei  tribunali" cioe un processo naturale che permette la convivenza pacifica e proficua di aggregati sempre più vaste di persone dal clan familiare ad arrivare ai grandi imperi multi etnici. Ciò che mi inquieta un poco è  il fatto che questo processo di addomesticamento una volta compreso, puo essere sfruttato da chi in buona o cattiva fede voglia attribuirsi il diritto di indirizzare dove ci deve condurre, creando e distruggendo, con l'aiuto di media e opinion leader,  quell'insieme di regole, ecc.  cui si accennava prima. Parlando di cambi di paradigmi nelle nuove generazioni, questo è un aspetto di cui si deve tenere conto

Crisi, crisi, crisi, anzi no! questo è proprio un declino

Ieri avevo necessità di andare a Milano per un incontro di lavoro, riflettendo che tra pandemia e menate varie era più di un anno che non mettevo piede nella metropoli, ho deciso di prendermi la giornata libera e passarla in giro per la città.

Arrivo in centrale col treno delle otto, visto che l'appuntamento é per le quindici, considerando gli spostamenti per recarmi al luogo dell'incontro; ho circa sei ore buone  di tempo libero da passare come voglio, cosi prendo la metro e mi sposto in zona Cadorna dove c'è un bar pasticceria che fa dei cornetti farciti con ricotta fresca eccezionali; la mia pancia dovrà pazientare ancora un po' per una colazione come si deve, ma sa già che ne vale la pena. 

Una volta Giunto in zona, però mi ritrovo un po spaesato; non riesco a trovare il dannatissimo bar e per mettermi ancora più fretta, come per beffa inizia a scapparmi anche la pipì, eppure sono quasi sette anni da quando  l'ho scoperto casualmente che se per impegni vado su in citta  frequento quel posto, ma oggi niente, non riesco proprio ad individuarlo, cavolo! Era li sulla piazza, come che oggi non lo trovo? Il guaio è che scordo sempre come si chiama, altrimenti avrei chiesto aiuto a Mr. Google

Giro e rigiro e finalmente scopro il mistero: dietro un impalcatura c'è quel che resta della mia pasticceria;  con un cartello appeso alla vetrina con scritto: "chiusa attivita", eppure quelle volte che ci sono andato ho sempre fatto fatica per trovare un tavolo, e benché  non fosse proprio un locale storico, indubbiamente mostrava di non essere un locale di "primo pelo" di quelli che magari durano una stagione e poi passano di moda. Comunque pazienza, la fame adesso inizia a farsi sentire e la mia vescica anche peggio, messo come sto; l'obbiettivo e diventato quello di trovare un locale che abbia l'aria, di offrire  colazioni che non sappiano troppo di merendina del mulino bianco, e soprattutto mi permetta di svuotare la vescica, possibilmente dentro un bagno che non sia collocato in luoghi che persino la fantasia di Lovecraft troverebbe bizzarri, nella speranza che tutte queste pretese al momento del conto non mi costringano ad impegnare un rene.

Colazione passata, speravo di meglio, ma non è andata male, adesso giretto per negozi, soprattutto librerie. A parte giro di rito alla feltrinelli di piazza duomo e al libraccio (non quello di via santa tecla) conosco un  altro paio di posti dove trattano anche usato, dove di solito hanno sempre proposte allettanti, cosi inizio a dirigermi verso la prima libreria,  la giornata non è  un granché ( ed erano 115 giorni che non pioveva c#**#), ma decido di muovermi lo stesso a piedi, tanto ha smesso di piovere e resta solo un po' di freddo a dar fastidio,  e poi i negozi che mi interessano oggi sono tutti in zona centro dove tra le vie c'è sempre qualcosa da guardare, visto e considerato che di tempo ne ho, come gia detto; preferisco lo stesso usare le gambe invece che la metro.

Arrivo al negozio e... chiuso, cessata attività, anche lui, cavolo! Capisco che la vita della metropoli è frenetica pero qui si esagera un po', vabbè dai, torniamo verso il duomo e continuiamo il giro...

Milano è sempre in attività, come un formicaio, però sarà perche  l'effetto expo ora mai e da un po che è passato, ma la trovo un pelo più trascurata, si notano più negozi sfitti rispetto agli anni passati, o forse è solo perche i proprietari non si sono premurati di ricoprire le vetrine come accade di solito, Bho! 

Dopo qualche altro paio di negozi visto che è quasi mezzogiorno decido di spostarmi verso Sant'Ambrogio dove conosco un ristorante tipico in cui si mangia abbastanza bene, ed al patto di aspettare un poco, non serve prenotare (in genere), cosi mi incammino, peccato che arrivato al locale ha chiuso i battenti purè lui, così dopo la colazione mi sfuma pure il lauto pranzetto alla "lumbard".

Adesso io non vorrei apparire scontato citando banali proverbi e di come tre indizi fanno una prova, ma non posso negare che la giornata di ieri mi abbia messo in testa qualche preoccupazione; abitando in provincia uno si può anche illudere che la crisi abbia battuto duro proprio da quelle parti è magari le cose vanno a gonfie vele in qualche altro posto, ma Milano è uno degli snodi di questo paese, e benche appunto la situazione non é nemmeno lontanamente paragonabile a dove abito io, dove ad esempio il centro e in prognosi riservata, rispetto a qualche tempo fa, sarei ipocrita a negare che l'ho vista più in affanno.

Giornali e televisione, continuano a dire che la ripresa e dietro l'angolo , ma la verità è  che questo paese se si fa eccezione di qualche temporaneo sussulto, sono almeno trentanni che si barcamena tra una crisi e l'altra. Ed a questo punto posso dirlo;  quello che ieri girando per Milano mi ha suscitato qualche preoccupazione  non è  stata l'impressione di trovarmi in una città che cerca magari con difficolta di superare la crisi, ma la sensazione che anche il capoluogo lombardo,  nonostante qualche guizzo che le è proprio, inizi  a risentire del male generale del paese; perché benché  non si voglia ammetterlo, le crisi cosi lunghe non sono più soltanto crisi; si chiamano declino e dal declino non è mica tanto facile uscirne. Però a vedere in giro, alla gente va bene così, ieri a Milano apparentemente ho visto solo persone alla moda e  in fin dei conti, serena.