Poi però Approfittando di una pausa mi metto a dare un'occhiata ai giornali, come è giusto che sia i titoli sono trionfalistici con elogi a profusione: giornata storica per la legalità!, vittoria della legge!, fuga finita grazie alla sagacia degli inquirenti, era a Palermo... Grande operazione investigativa... Era in una clinica privata... Splendido lavoro d'indagini... Stava facendo delle cure... Questo è interessante, vediamo cosa aveva: hum... Tumore al colon operato un anno addietro, con recidiva al fegato... Qui qualcosa non torna, Arresto clamoroso?... né siamo proprio sicuri? Vabbè che certa gente è fatta a suo modo, ma chi con patologie simili in corso sceglierebbe di fare il latitante in sicilia, invece che consegnarsi alle forze dell'ordine e garantirsi l'accesso a cure regolari, magari in qualche centro d'eccellenza al nord, opzione che benché non garantisca la sopravvivenza quanto meno lascia ancora qualche speranza, fosse solo quella di non morire tra atroci dolori in un casolare di campagna.
E va bene mi dico, un po' deluso e con più di un sospetto, le circostanze sono equivoche, con la patologia che si ritrova Messina denaro non è più il latitante di spicco d'una volta e perciò anche tutta questa euforia risulta esagerata, ammetto anche che la teoria del complotto considerata la storia passata di questo paese ci sta tutta, però può essere anche che l'arresto sia autentico, magari ad essere maliziosi, si può pensare che la mafia visto le condizioni del latitante, ha deciso di smettere di svenarsi ed allentare la protezione su di lui. La sera arrivato a casa, per svagarmi do un occhiata sulla rete e noto che non si parla d'altro che dello scoop di Giletti, preso dalla curiosità vado anch'io a vedere di cosa si tratta guardo...e li mi cade la mascella; il tizio che parla sarà pure stato giudicato inattendibile, ma in questo caso ho è un indovino o quello che ha detto con il giusto anticipo non è assolutamente da prendere sotto gamba, altro che paranoie da complottisti!
Ordunque devo ricredermi evidentemente a fare i complottisti si passa per paranoici ma spesso ci si azzecca, o quantomeno si lasciano aperte le porte ad ipotesi interessanti; di fatto non mi sembra così strampalato nutrire il sospetto che considerate le condizioni del ricercato questo arresto non deve essergli dispiaciuto più di tanto, e a dirla tutta sempre per lo stesso motivo ancora meno deve aver addolorato i suoi ormai, ex soci, allo stesso modo suppongo, di Come ai tempi a molti di loro non dispiacque, l'arresto del fuori controllo Riina prima e del vecchio Provenzano poi Si, pare come minimo plausibile che qui siamo davanti ad uno di quei casi che dimostrano di come in Italia certi vizi sono duri a morire, se io fossi un direttore di un giornale d'inchiesta, per commentare eventi del genere mi parrebbe molto adatto ripubblicare un vecchio articolo dell'Europeo, in questo specifico caso poi, visto le condizioni del soggetto non c'è bisogno di cambiare nemmeno il titolo, al massimo ad essere puntigliosi si potrebbe aggiungere un "quasi":
Quantomeno leggittimato il sospetto, resta ancora da riflettere su cosa ci sia dietro il cosiddetto "arresto"; si sta forse svolgendo una trattativa tra stato e mafia come anticipava questo Baiardo da Giletti?
se così fosse quali ne sarebbero i termini: Messina Denaro vistosi spacciato si consegna/viene consegnato alla giustizia per far si che in cambio qualcuno riceva favori? O e lui che consegnandosi vuole fare un favore ad un altro? O forse esattamente il contrario; visto quanto poco gli rimane da vivere ha scelto di farsi arrestare per poter dal carcere ricattare qualcuno con la minaccia di aprire bocca, Oppure semplicemente si è consegnato per avere possibilità di cure regolari, pretendendo però in linea sia con la mentalità di quell'ambiente, sia con l'opportunismo di chi dall'altra parte vede in quest'occasione l'opportunità per fare bella figura e carriera, la pantomima dell'arresto per salvare la faccia?
Ma soprattutto visto la tempistica di questo arresto, il governo Meloni si è trovato in questa operazione a cose già fatte, quindi solo per una coincidenza fortunata, oppure c'è qualcuno interessato a fare fare bella figura a questo governo? e per quale pro; servilismo di semplici funzionari o ci sono delle intelligenze che hanno necessità che questo esecutivo goda ancora di un discreto consenso?
I sospetti sono molti e considerata l'enfasi che giustamente ha suscitato il caso, se questi dubbi, almeno in parte non verranno risolti si rischia di ridare alla mafia quel prestigio che negli ultimi anni pareva sempre più offuscato, e forse al di fuori delle dietrologie e questo il vero scopo delle dichiarazioni di personaggi come Baiardo, che sapendo dell'accordo e confidando sull'opportunismo politico di alcuni individui: da un lato ha anticipatamente rilasciato dichiarazioni ambigue in modo da buttare un po' di fumo sulla vicenda, per far nascere nell'opinione pubblica il sospetto di chissà quali trame, dando cosi l'impressione che la mafia è ancora abbastanza forte da trattare da pari con lo stato, dall'altro ha voluto mandare un messaggio alla mafia stessa; quello di ricordarsi dei vecchi esponenti (e qui mi pare significativo che il personaggio sia un pentito, ma non troppo), quando invece dietro tutta la faccenda c'è solo un semplice accordo tra guardie e un ladro a fine corsa, dove lo stato porta a segno un risultato prestigioso, il ladro la speranza di una cura o quanto meno di una fine dignitosa, e l'organizzazione criminale l'effetto d'abbassare l'attenzione su se stessa, ipotesi questa che per uno stato civile non è proprio edificante, ma nettamente meno grave di quella che lo vede coinvolto in una vera e propria trattativa, con tutte le implicazioni annesse e connesse.
Se banalmente quella illustrata nel paragrafo precedente è l'ipotesi giusta, questo caso dimostra ancora una volta di come con certi arnesi e meglio non scendere a patti, fosse solo che ad acconsentire a preservarne la dignità si riesca a cogliere l'opportunità d'accellerare processi già in atto, ancora peggio se da questi patti si nutre l'ambizione di ricavare un vantaggio per se o per la propria parte.
Per scoprire quale sia la verità non penso occorrerànno tempi lunghi, basterà conoscere informazioni più precise sulle reali condizioni di salute e la conseguente aspettativa di vita di Messina denaro. Ad ogni modo questa cattura resta indubbiamente un fatto positivo; con l'arresto di Denaro la mafia non è di certo finita, ma forse va a finire un vecchio modo d'immaginarsela; quello con i padrini ed i loro sodali affacciati impuniti al terrazzo di casa, mentre osservano da lontano con un binocolo i fatti del paese, e ne inizia uno nuovo; dove anche i capi prima o poi se non finiscono sotto terra finiscono in galera. A questo punto nell'auspicio che questa piaga venga definitivamente debellata, non rimane che sperare che il posto di capo dei capi venga preso da un'altra bella testa del genere di Riina, quale altro uomo infatti, in tutta la sua storia è mai riuscito a procurare alla mafia altrettanti danni e calo di prestigio?
Update
Senza voler disconoscere l'ipotesi su cui protendo e in cui in un certo senso spero, perché le altre aprirebbero le porte a scenari inquietanti; cioè che Messina denaro (o chi per lui) visto la gravità delle proprie condizioni, abbia concordato un arresto, senza particolari dietrologie. Sto notando che sia la Meloni (che non è una fessa), che altri esponenti di governo, si stanno muovendo in maniera molto cauta nell'attribuire medaglie alla propria coalizione per questo arresto, addirittura il ministro degli interni ha tenuto a precisare che tutti i meriti sono d'attribuirsi al lavoro svolto da magistrati e forze dell'ordine e che questa è una vittoria senza colori politici, noto anche un comportamento ambiguo da parte di alcuni canali mainstream; tutto ciò mi porta a rivalutare un eventualità compatibile con la mia tesi di fondo, ma che ieri considerando la luna di miele tra la meloni ed i salotti buoni specialmente quelli internazionali, mi era apparsa troppo fantasiosa: e se invece che un regalo al governo Meloni questa cattura è stata gestita in modo da diventare una trappola per l'esecutivo preparata da qualche professionista dell'antimafia? D'altronde quando si fa un regalo, termine che ha adoperato Baiardo è indispensabile non rovinare l'effetto sorpresa, perché altrimenti si finisce col creare aspettative che poi non fanno apprezzare il regalo stesso: come ad esempio aspettarsi di catturare il capo della mafia e ritrovarsi fra le mani un malato terminale, col sospetto inoltre, di aver dovuto dare qualche cosa in cambio del regalo, ed anche qui a pensarci con un attimo più di calma c'è qualcosa di strano, il fatto che sto Baiardo qui ha nominato l'ergastolo ostativo, l'ha per così dire blindato, difficilmente se l'obbiettivo della trattativa era attenuarlo adesso si riuscirà ad ottenere lo scopo; in base a questo ragionamento, siamo sicuri che la reale motivazione dietro l'intervista non fosse proprio questo: Nuova mafia e solite istituzioni, che per così dire, si danno una mano per far si che i vecchi mafiosi restino dove stanno e non vengano a turbare gli equilibri raggiunti...
Visto che la mafia per la politica pare possegga le stesse virtù, che il famoso detto attribuisce al maiale, se alla fine l'interpretazione corretta dovesse rivelarsi questa, non mi lascerebbe poi, così stupito.
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