lunedì 25 marzo 2024

L'asso nella manica



Nel suo bel libro "Armi, acciaio e malattie" Jared Diamond, spiega a mio parere molto bene quali sono le cause fortuite che hanno permesso alla civiltà Europea di dominare il mondo. C'è una sola cosa che in quel libro non mi trova d'accordo: a mio parere lui si concentra esclusivamente sulle cause materiali, tralasciando altri motivi,  altrettanto fortuiti ed altrettanto importanti.

In particolare in questo post volevo evidenziare un concetto, grazie a cui,  sempre a mio parere, dobbiamo molto del nostro successo, questo concetto è "l'apertura al mondo" una cosa che abbiamo ereditato dai Romani. 

Con l'espressione apertura al mondo mi riferisco a quell'atteggiamento proprio del popolo Romano di non chiudersi nel proprio modo di fare, ma nell'osservare gli altri popoli con cui si veniva in contatto e copiarne gli aspetti migliori  adottandoli alla propria civiltà, se ritenuti migliori dei propri. Fu proprio questo atteggiamento che ci permise di non perdere Atene. 

Se provate a studiare tutte le altre civiltà, vi accorgerete che c'è molta più ritrosia nel adottare costumi, tecniche o idee provenienti da fuori, non dico che questo non avviene ma rispetto ai Romani e alle civiltà figlie di Roma, la cosa e molto più lenta, spesse volte traumatica.

Penso che ancora oggi questo sia un vantaggio estremamente importante degli occidentali e nell'usare  questo termine anche se adoperato al plurale, sto pensando specificatamente agli Stati Uniti d'America. Benché la Cina ci stia provando ad aprirsi al mondo, la storia insegna che questa civiltà prima di accogliere qualcosa proveniente da fuori, ha sempre sentito il bisogno di "cinesizzarlo" profondamente. E questo atteggiamento, benché ne ha preservato l'esistenza per ben quattromila anni, in un mondo sempre più veloce e connesso, potrebbe rivelarsi un handicap fatale. Che gli americani non si lasceranno di certo sfuggire, loro, hanno già assimilato Sun Tzu.

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