venerdì 16 settembre 2022

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Andavo un pomeriggio estivo, rimirando gli alberi.
Questo facevo per le campagne.
Ne cercavo uno adatto, allo scopo di impiccarmi.
Quando arriverà l'inverno.

Ed  in queste stesse polverose strade;
sarà la terra fradicia; che renderà il mio passo incerto.
Sarà il vento; che porta indistinti i suoni.
Sarà il gelo, che come una vecchiaia, cancella gli odori dell'infanzia; il profumo di fiori, di paglia secca, di pecore e letame, l'odore dei falò.
Di notte ritroverò quell'albero,
Poi lì mi impiccherò.

martedì 13 settembre 2022

chi ha interesse a farci vivere nella paura?

A quanto pare l'esercito russo ha preso un'altra  batosta dalla controffensiva Ucraina, senza nulla togliere ai generali Ucraini, che come la si pensi, pensi su questa guerra, resta comunque doveroso riconoscere che si stanno coprendo d'onore, inizio a sospettare che Putin ogni tanto venga colto dal desiderio di dimostrare di essere un buon emulo di Napoleone oltre che un eccellente politico; ma che forse si sbaglia, mi sembra lo provano questi risultati, che poi lasciano gli alti comandi russi a fare i salti mortali per mettere delle pezze ai pasticci che combina,  per simili disfatte non riesco a trovare  spiegazioni più plausibili, considerato anche  che le epurazioni seguite al catastrofico flop dell'invasione iniziale, dovrebbero aver fatto piazza pulita di tutti gli incapaci che si sono accumulati in decenni di operazioni a bassa intensità e che hanno fatto carriera solo grazie alla corruzione e al servilismo, almeno nei reparti coinvolti in questa "operazione speciale" (dite la verità, il nostro  "missione di pace" suona molto meglio vero?), perciò visto la loro non presenza sul campo, difficilmente si può addossare loro un'altra volta la colpa; anche rimuovendo con scarsa plausibilità generali appena dopo poche settimane dal loro insediamento, come hanno fatto. L'unica altra spiegazione sensata ché mi soggiunge in mente per giustificare disastri simili e che da quelle parti ogni tanto gli strateghi Russi redigono i piani di guerra sotto effetto di una colossale sbornia.


Detto questo, indipendentemente dalla testa su qui le responsabilità effettivamente ricadano, testa cui individuazione lascio volentieri a persone più adatte che me,  mi pare ora mai indubbio constatare il fatto che l'esercito  Russo in tutti questi anni sia stato ampiamente sopravvalutato da parte occidentale; ho scritto in questo blog, anche pochi giorni fa, che probabilmente i Russi stanno serbando le loro armi migliori, così come i reparti più addestrati, nell'eventualità che il conflitto possa espandersi, e di ciò sono ancora assolutamente convinto, però logica vuole che se nel garage si tiene una Ferrari come macchina delle occasioni, nel box a fianco come mezzo di tutti i giorni avremo almeno un utilitaria da adoperare, non un asino; quello che voglio dire è che tra le forze in campo e il potenziale effettivo ci deve essere una certa proporzione, perciò l'esercito russo, che ripeto sarebbe sciocco ridurre a solo  quanto si è visto in Ucraina,  sta comunque dando prova di essere stato ampiamente sopravvalutato da parte dei nostri analisti.

“«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova» diceva Agatha Christie, passi anche che gli esperti si siano sbagliati questa volta, il problema è che una situazione similare; cioè di amplificazione della minaccia, l'abbiamo già vissuta con la pandemia di COVID, che nonostante non sia la banale influenza che i complottisti descrivono, non è nemmeno la peste nera tanto paventata da media e politici, come non ricordare il famoso motto: "non ti vaccini?  Ti ammali e muori" espresso da Mario Draghi, ed andando un po' più indietro nel tempo, col senno del poi un esagerazione mediatica appaiono anche; il terrorismo islamico, la minaccia talebana, l'Iraq di Saddam Hussein, per non parlare dei toni spesi intorno al riscaldamento globale, ed ancora tutta una sequela ininterrotta di pericoli, reali ma gestibili, che almeno a partire dall'11 settembre 2001 ci piovono  addosso, a costo di apparire complottista ammetto che mi pare quanto meno ingenuo archiviare  questa atmosfera di emergenza perenne che si è via via creata intorno a noi, solo come un banale escamotage usato da parte dei media, allo scopo di suscitare clamore per aumentare tirature e guadagni. 

Personalmente inizio a sospettare un disegno più complesso messo in atto da una classe dirigente che ha maturato verso le masse la più totale mancanza di fiducia, e perciò per il desiderio di condizionarne le scelte e spingerli ad accettare decisioni anche impopolari, cerca di mantenerli in uno stato di costante angoscia con questi continui al lupo, al lupo, ed in ciò facendo, godendo della complicità del sistema economico che vede in una massa di acquirenti già sovrastimolati ed impauriti un mercato ideale da poter influenzare per vendere le proprie carabattole quali simulacri analgesici di un benessere che viene percepito ogni giorno sempre più incerto.

Non sto dicendo cose nuove; ogni giorno sempre più persone si accorgono che in  questo paese, come in altri della sfera occidentale, tra un emergenza presunta e obblighi internazionali, ignorando le richieste che giungono dal basso, le forze politiche governano come ha ammesso lo stesso Draghi: "col pilota automatico", per fare un nome tra i tanti che hanno posto in essere la questione mi viene da dire: Massimo Cacciari, che ha paventato solo come un "rischio", quello che io credo ed ho provato a descrivere come fenomeno già in atto.

Giunti a questo punto mi domando come evolverà la situazione quando le masse ormai sature resteranno indifferenti all'ennesima emergenza, quali metodi useranno per convincere la gente a mantenere la rotta? 
C'è uno scontro in occidente tra le forze antisistemiche e le istituzioni ufficiali, ma chiunque alla fine prevarrà in questo scontro, prevedo che ad ogni modo non saranno tempi favorevoli per la sopravvivenza di una società realmente democratica.

martedì 6 settembre 2022

Ancora Ucraina

Un amico mi ha chiesto come mai non scrivo più sull'Ucraina, ammetto che la richiesta mi ha sorpreso, nel senso che non credo che ci sia più qualcosa d'interessante da scrivere sull'argomento, date le premesse cui al giorno d'oggi tutti stiamo assistendo, consideravo le conclusioni del tutto assodate.

Qualche mese fa ho scritto che questa è una guerra assimmetrica, combattuta dai Russi, patita dagli Ucraini, vinta dagli Stati Uniti e persa dall'Europa, ho scritto anche (ma forse non sul blog)  che nonostante lo scivolone iniziale, male, molto male avremmo fatto a prendere sotto gamba le potenzialità Russe, e da questi punti non mi muovo:

Gli Stati Uniti sembrano aver raggiunto il loro obbiettivo principale che era quello di ricompattare gli alleati europei, ed evitare una loro integrazione con Mosca, difficilmente riuscirànno ad infliggere l'auspicato colpo mortale alla Russia nonostante ancora ci provino, scommettendo molto sul fatto che mal che vada toltale l'ucraina, una Russia ridotta a potenza asiatica non potrà mai e poi mai allearsi con la Cina, ma anzi secondo le regole della geopolitica  diverrà per essa una concorrente, in tutti questi calcoli  a mio avviso gli americani hanno fatto un solo sbaglio per il solito eccesso di hybris di cui da vari decenni sono afflitti; mi riferisco al congelamento dei fondi Russi in dollari, il dollaro è la moneta di riferimento del sistema mondiale a cui tutti i paesi fanno riferimento e ne detengono riserve per la sua affidabilità, con il congelamento dei fondi russi gli Usa hanno minato in qualche modo questa affidabilità, mostrando che se un paese per i più svariati motivi smette di stargli simpatico rischia di non vedere più onorati i propri conti in dollari, perdendo così i propri fondi in quella valuta, a mia opinione nei prossimi anni molti paesi per tutelarsi da questa eventualità cercheranno di diversificare i propri portafogli e questo costerà carissimo agli americani, essendo il dollaro insieme all'esercito ed al controllo degli stretti le gambe su cui poggia la potenza americana io l'ho avrei lasciato fuori dai giochi, ma si sa loro sono un popolo a cui piace scommettere.

La Gran Bretagna sta cercando di consolidare il suo ruolo di "vicepotenza"  sfruttando le competenze acquisite come ex impero ed il suo ruolo storico nell'anglosfera.


L'ucraina ormai è ridotta alla disperazione, ed è inutile dilungarsi su di essa; come dimostra il fatto che ha iniziato a sparare sopra una centrale nucleare attiva sul proprio territorio, tanto poi ci raccontano che sono i Russi che bombardano le loro stesse postazioni, si sa che quella è gente a cui la vita facile non piace. 

I Russi, usando un termine in voga di questi tempi si sono dimostrati più resilienti del previsto, fessi o in malafede sono coloro che li dipingono ai ferri corti, sul piano militare perché si è capito che dopo lo scivolone iniziale, ci stanno andando giù leggeri nella speranza di riuscire a trattenere l'ucraina a sé, e non stanno usando i loro pezzi forti, nell'eventualità di un ampliamento del conflitto, ma nonostante quanto detto continuano ad avanzare.  Anche sul piano economico ormai è chiaro che Putin si stava preparando da tempo e se il blocco occidentale in questi anni ha blindato l'Ucraina lui a sua volta  ha blindato la propria economia,  in politica estera come da loro tradizione si stanno comportando in modo egregio, rinsaldando vecchie amicizie e stringendone di nuove, ma nonostante ciò per quanto riguarda il paese più importante, io personalmente concordo con la scommessa degli americani, cioè che nonostante i vari proclami difficilmente con la Cina si andrà verso una vera e propria alleanza, almeno che qualcuno non tiri troppo la corda, si capisce.

l'Europa fa l'Europa, cioè niente di utile per tutelare i propri interessi, intanto che i locali ascari diagnosticano un nuovo tumore a Putin  o più timidamente dall'altra parte un altro segno di inequivocabile demenza da parte di Biden, continuiamo a sprofondare; chi pecora si fa, lupo se lo mangia.

I paesi terzi si stanno organizzando secondo le proprie convenienze, non essendo esperto in geopolitica fino a questo punto non voglio dire oltre, osservo da che parte si schierano di volta in volta, per capire chi realmente è in vantaggio sugli avversari.

Infine resta la Cina, intanto non capisco l'atteggiamento Americano di insistere contemporaneamente su due fronti, se è vero come è vero che il nemico numero uno per loro adesso è la Cina, considerato però che hanno scelto di provare per prima cosa a chiudere definitivamente il dossier Russia, visto il desiderio cinese di tenere almeno ufficialmente una posizione defilata, faccio fatica a comprendere perché invece gli Usa tengano alta la tensione anche su quel fronte, spingendo i suoi nemici uno nelle braccia dell'altro, come detto difficilmente questo porterà ad una vera alleanza ma a qualche forma di collaborazione sicuramente si, gli yenkee non possono pensare che gli altri sono tutti scemi, l'unica spiegazione che riesco a darmi per questo loro atteggiamento è quella che Dio rende folle chi vuol perdere. Per quanto riguarda specificamente i Cinesi; Xi come al solito ha giocato con grande abilità le sue carte, noi occidentali ad approciarci ai cinesi commettiamo l'errore di pensare che agiranno seguendo i nostri paradigmi, così mentre da noi si da come inevitabile uno scontro tra Cina e America scommetto che da quelle parti si sta cercando di capire come neutralizzare il nemico senza giungere a questi estremi, e se pensate che questo debba necessariamente comportare una soluzione meno cruenta, state sbagliando ancora. 
 
Menzione d'onore per la Turchia, che mentre da queste parti viene descritta ( causa inflazione) sull'orlo del fallimento ha crescite annue paragonabili a quelle asiatiche. Una volta su un blog ho letto che la Turchia ha smesso di bussare alle porte d'Europa perché fra non molto  di questo passo sarà l'Europa a bussare alle porte della Turchia, mi ci ritrovo pienamente.

Resterebbe da fare qualche accenno sull'Italia ma dell'Italia non parlo, perché l'Italia anche in questa situazione ha dimostrato di essere solo e soltanto un espressione geografica, e per di più al giorno d'oggi dalla collocazione incerta, visto che la sua classe dirigente è sempre più convinta di trovarsi incastonata tra la mitteleuropa e l'Atlantico, invece che in mezzo al Mediterraneo.

Da qualche parte ho scritto anche  che giustamente gli Statunitensi se le condizioni lo renderanno necessario, non ci penseranno due volte a sacrificare noi Europei alla propria egemonia, così come hanno sacrificato alfgani, Curdi, iracheni e tutte quelle popolazioni che si sono fidate troppo, ignorando le regole della geopolitica, purtroppo una certa dose di razzismo, mista all'inettitudine della nostra classe dirigente, non gli permette di comprendere questa verità lapalissiana.

Non so se in questo conflitto alla fine trionferanno gli Americani, i Russi o i Cinesi, quello che sicuramente so è che mentre cadeva, sotto quel muro nel novembre dell'89 intanto che festeggiava la ritrovata sicurezza, l'Europa per mancanza di destrezza c'è rimasta schiacciata.

lunedì 5 settembre 2022

Il Dio del rock è un fan di Verdone

Complice l'ozio estivo, stavo leggendo del paventato scandalo di Damiano dei maneakin o qualcosa del genere che a quanto leggo; durante un concerto si è esibito in perizoma con le chiappe al vento; visto che ormai la massa definisce cosa sia talento e cosa no, e cosa sia scandalo e cosa no, in base a quello che i vertici dall'alto dicono loro, in questo caso qualcuno pare abbia deciso che la performance debba avere una certa rilevanza ed il gesto deve essere recepito come scandaloso, perciò noi buoi ubidienti, nel mentre che ammiriamo le doti canore del gruppo come ci viene suggerito, dobbiamo nel contempo scandalizzarci dei modi trasgressivi dei componenti del suddetto gruppo, a questo punto visto questa sorta di dovere eterodiretto ad occuparci dei tizi in questione, se tanto mi dà tanto, mi pare cosa interessante provare a fare un piccolo confronto  tra questi "ribelli del rock" ed il il modello di Rockets per antonomasia: Elvis (ma beninteso, il medesimo discorso con gli aggiustamenti dei casi specifici rimane valido per tutti i mostri sacri del genere).




Guardate una foto di Elvis nel suo periodo d'oro; in quei tempi si esibiva in un'America  ancora più bigotta di adesso, possedeva aprezzabili doti canore, ed  era bello come un Dio, la cosa che creava scandalo durante le sue esibizioni erano soprattutto i suoi movimenti sul palco che mimavano palesemente un amplesso sessuale, ma non era la mimica in se a dare fastidio, di spettacoli anche più espliciti  per gli amatori del genere, ne erano ricolmi i locali di bassa lega, quello che realmente in questi show turbava gli astanti  era la consapevolezza che ogni ragazzo d'America che lo guardava esibirsi, sotto uno strato di perbenismo in realtà anelava ad essere Elvis o quantomeno simile a lui, nel mentre ogni donna d'America nel profondo dell'anima desiderava ardentemente prendere il posto dell'amante immaginaria di quelle scene, Elvis metteva sul palco i desideri repressi di un'intera società è nel farlo mostrava di possedere nel mentre un certo talento artistico, lui era lo specchio nero della sua generazione e contemporaneamente l'esempio da seguire per fare si che l'immagine dello specchio prendesse il posto della realtà d'allora, ed era questo che turbava gli animi.

adesso osservate la foto sopra di Damiano; poi domandatevi: davvero i giovani d'oggi vorrebbero assomigliare,  come lo stesso attore maliziosamente ha posto in evidenza all'imitazione di un personaggio degli anni ottanta interpretato da Cristian De Sica, è questo veramente il modello d'uomo a cui inconsciamente ogni ragazzo vorrebbe somigliare? 

...Ancora, davvero per le ragazze è un tipo simile l'amante ideale, quello che in un moto di pazzia li porterebbe all'istante ad abbandonare casa e famiglia, o ciò che al giorno d'oggi ha sostituito quei valori?
Ma soprattutto è realistico pensare che limitazione di un qualcosa che già più di trent'anni fa,  destava solo ilarità al giorno d'oggi possa provocare vero scandalo? 

Basta così poco per quietare il dottor Jekyll che si agita nei cuori delle nuove generazioni?