Grande scalpore, suscitando cori indignati ha provocato la dichiarazione del ministro tal dei tali, sul fatto che le donne (solo loro?) debbono tornare a guardare la maternita come un obbiettivo. A parte che solo in Italia e non si capisce perché, il fare figli, viene vista come un'attività così totalizzante, che chi vi si cimenta rimane impedito per il resto della vita a fare anche altro all'infuori di ciò. Ma mi chiedo per questi indignati quali sarebbero i "veri obbiettivi della vita": cosa vuol dire quel generico " realizzarsi" di cui blaterano, hanno per caso trovato il manuale, una guida di istruzioni al saper vivere? O forse alludono semplicemente al concetto di carriera? Ma non è un mito anche quello , per di più importato dai superstiziosi paesi protestanti, anzi, per noi peggio di un mito, una droga (nel senso che ne dava Marx ), visto che siamo una nazione di precari, anche se un po' tutti convinti di essere capitani d'industria, inventori o al peggio degli artisti. Si, L'italiano sta morendo, ma con megalomania.
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