domenica 14 agosto 2011

manovre di mezza estate

Quando andavo a scuola in seconda media credo, abbiamo visto un film da cui si doveva ricavare un fumetto; siccome il film era bello lungo, abbiamo deciso di dividere il fumetto in due parti, ad ogni ragazzo toccava fare una scena del film. Finita la mia parte andai dalla professoressa per la valutazione consegnai il mio compito e proseguimmo. Qualche giorno dopo tornò con le correzioni e mi accorsi che mi aveva dato un basso voto per quel che riguarda la comprensione del film (o qualcosa del genere), alla mia richiesta di spiegazioni mi disse che avevo modificato completamente una particolare scena abbastanza significativa per capire alcune cose importanti, che il regista ha voluto dirci. Io naturalmente ero sicuro di non aver frainteso un bel niente, e che quella scena era stata girata esattamente come io l’avevo descritta; semmai era stata lei ad aver frainteso, quindi insistetti con la professoressa per farmi modificare il voto. Questa allora chiese parere alla classe e tutti i miei compagni confermarono che la scena era andata come la descrisse la professoressa è non come ricordavo io. Li per li pensai che i miei compagni avessero tutti preso questo atteggiamento perche in fondo in fondo il film non lo avevano veramente seguito, e al momento di scegliere su una cosa che non conoscevano, avevano preferito fidarsi ad un professore piuttosto che di me. Comunque io, naturalmente mi ostinai ancora, allora la prof mi propose di rivedere quella scena, ma se avesse avuto ragione lei mi avrebbe dato un voto più basso e un richiamo sul diario; io accettai e cosi tutta la classe torno in aula video per rivedere il quarto dora di film incriminato e naturalmente … avevo ragione io e la professoressa fu costretta ad alzarmi il voto. Tornati in classe e avendo cosi consumato la prima ora la prof disse che per evitare di perdere altre ore la prossima volta prima di iniziare a disegnare le scene della seconda parte. avrebbe fatto un riassunto del secondo tempo del film, per rinfrescarci la memoria e cosi avvenne, ma anche stavolta aveva stravolto il senso di una scena madre della pellicola. Naturalmente anche stavolta io non persi l’occasione di farglielo notare, la prof era infuriata “basta è impossibile” mi diceva “ vediamo cosa dicono i tuoi compagni” aggiunse. Ed anche sta volta… i miei compagni diedero ragione alla prof, a questo punto pensai che i miei cari compagni dessero ragione alla prof non perché si fidassero di più, ma perché era la più forte tra le parti in causa, io onestamente me ne sbattei le palle e insistetti ancora ma la prof mi fece zittire, minacciandomi che se continuavo la nota sul registro e un giretto dal preside non me lo toglieva nemmeno il padre eterno. Fu così che dovetti cedere e al suonare della campanella mi dovetti pure beccare gli insulti dei compagni di classe, perché avevo rotto le palle per tutta la lezione, il massimo fu quando mi becchai del deficiente da un mio amico, che mi disse pure che sul film avevo ragione ma ero deficiente lo stesso perché mi ero reso antipatico alla prof. Ed effettivamente aveva ragione lui; quel quadrimestre sulle osservazioni in pagella c’era scritto che continuavo ad interrompere le lezioni e mi ostinavo nel contraddire i professori, come si dice cornuto e mazziato. A pensarci oggi è un episodio abbastanza banale di una normale vista scolastica, ma a quei tempi questo episodio mi fu molto utile per imparare un paio di cose, precisamente quattro:
la prima è che una folla per quanto possa essere numerosa e gridare forte non vuol dire che abbia ragione, ma solo che fa più casino
la seconda è che il popolo è leccaculo e sempre dalla parte dove fischia il vento
la terza è che sono diventato un grande testa di cazzo e se una cosa mi interessa non mi accontento del resoconto, ma voglio vedere e capire in prima persona, fidandomi in primis delle mie opinioni e poi di quelle degli altri, forse è anche per questo che sono molto curioso
la quarta è che il cosiddetto esperto, lo specialista, a volte per orgoglio altre volte per rendita è il soggetto più difficile a cambiare opinione, cosi nelle piccole cose come nelle grandi. In più mi è rimasto un odio profondo per i lecca culo; per chi sostiene delle posizioni per interessi meschini e di poca importanza .

Ho voluto riportare questa storia per un motivo ben preciso, con le dovute proporzioni è accaduto qualcosa di analogo al ministro Tremonti, è sempre stato contrario ad una certa visione delle cose, se molti prima di criticarlo avessero sentito qualche suo discorso o letto un suo libro forse scoprirebbero che ha ragione lui i soldi si creano dal lavoro non da altri soldi almeno su questo universo. Invece tutto in torno sentiamo voci di chi dice di lasciare fare al mercato, che il libero commercio è bello che la globalizzazione è il sol dell’ avvenire, e che la mano invisibile è il miglior sistema economico possibile, meno stato e più felicità. Hanno detto che la finanza italiana è preistorica e dobbiamo guardare a Londra o a New York, se qualcuno si oppone a tutto ciò facendo semplicemente notare che è stata tutta questa merda senza regole a portarci dove siamo, i soliti parrucconi spuntano fuori a criticare, circondati da idioti leccaculo un pò come successe a me tanti anni fa con la mia professoressa al posto del premio nobel super esperto (che pero non aveva previsto un cazzo di niente di tutto questo), di turno e i miei compagni al posto dei politicanti e giornalisti che ripetono a pappagallo quello che dice la Bce o l’Fmi. L’Italia nonostante la crisi delle banche aveva retto bene, questo perche le famiglie risparmiano ed il lavoro è principalmente a tempo indeterminato, inoltre nonostante tutti i difetti (che sono tanti) la nostra economia si basa ancora su cose reali e non su carta, al contrario degli Stati Uniti in primis, che per salvare la loro economia hanno dovuto accollare allo stato una marea di debiti. Ma naturalmente tutti fanno notare come proprio gli Stati Uniti siano già usciti dalla crisi prima e meglio di noi, dando il merito alla flessibilità sul lavoro, al sistema pensionistico e a tutta la merda che in Italia non c’è. Quello che non dicono è che i debiti prima o poi si pagano, anche se cambia il debitore e questo ci porta ai giorni scorsi col fallimento del Minnesota e il quasi (quasi mica tanto in pratica sono falliti hanno solo chiesto altri soldi in prestito, che non si sa come ripagheranno) fallimento “tecnico” degli Stati Uniti. Dopo l’uragano che si era abbattuto sulle finanze mondiali il minimo che ci si potesse aspettare è che chi di dovere, regolasse quel settore che aveva rovinato la vita di milioni di persone; invece tutti ci siamo accontentati di un po’ di leggine che non servono a nulla, se non a salvare le apparenze, anzi proprio i “professori” erano i primi a sostenere che bisogna fare cosi e chi si opponeva a questa visione di cose veniva accusato di non aver capito nulla. Quindi grazie a questi individui, gli squali sono ancora in liberta, e visto che le prede scarseggiano cercano di divorare il boccone più grosso, l’unico rimasto ovvero gli stati, e visto che i paesi con un grosso debito come il nostro sono più esposti, eccoci ad una bella ondata di speculazione sull’ Italia. Onestamente io a questi attacchi avrei risposto mandando qualche killer e chiudendo a tempo indefinito la loro piscina (la borsa), purtroppo i nostri politici non hanno le palle necessarie, ma se ho capito bene Tremonti con la scorsa manovra aveva pensato di tirargli un bel boccone avvelenato, un bel fallimento programmato del paese, un bel pò di bastardi ridotti sul lastrico e una decina di anni di lacrime e sangue per noi tutti, ma con la certezza che alla fine del tunnel ci saremmo trovati un paese libero dai debiti e pronto per ricominciare. Invece? Tutti a gridare che bisogna calmare i mercati, serve una nuova manovra più incisiva, il governo non è coeso e questo favorisce la speculazione (come se a quei bastardi importasse qualcosa del paese ) ed eccoci allora accontentati con la manovra di questi giorni una PORCATA che ci toglie diritti, ci porta un periodo di lacrime e sangue e NON TOGLIE IL DEBITO CHE PENDE COME UNA SPADA DI DEMOCLE SULLE NOSTRE TESTE E CHE CONTINUERA’ AD ATTIRARE SPECULATORI e rovinarci sempre più togliendoci DIRITTI e DIGNITA. Intanto giornali ed elettori continuano a dare ragione alla professoressa.