lunedì 25 marzo 2024

Quando sarò vecchio

Ogni uomo si sente l'eroe protagonista della propria esistenza, è per questo che come tutti gli eroi per se medesimo si immagina solo ed esclusivamente un lieto fine, se fosse realmente così lo spettacolo avrebbe chiuso già da un pezzo per mancanza di figuranti.

Chi non fa figli per scelta, (percentuale di persone che nel nostro paese è diventata significativa in modo preoccupante) si consola, pensando alla vecchiaia, con l'idea che tanto lui paga le tasse e lavora, quindi in futuro sarà lo stato che provvederà a garantirgli una serena vecchiaia. Si dice che Dio renda matti quelli che vuol perdere, io direi anche ciechi, il nostro ibris e giunto ad un punto tale che non scorgiamo più nemmeno la realtà: anche le vittime del COVID-19 avevano tutti pagato le tasse ed avevano diritto ad adeguate cure mediche, ma quando le risorse hanno iniziato a scarseggiare si è dovuto lo stesso fare una cernita tra chi dovesse vivere e chi no; lo stato certo, come è giusto che sia, sta pensando alla nostra vecchiaia ed è per questo che la narrazione spinge per introdurre l'eutanasia, indorando la pillola illudendoci che moriremo tutti centenari. 


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