domenica 20 dicembre 2020

Androsfera e mgtow

Modificato a maggio 2022 con formattazione futurista 


In questo periodo mi sto documentando sul mondo del "Androsfera"  ed in particolare sui cosidetti:  "mgtow"  per chi non lo sapesse sono comunità di uomini che marchiati da brutte esperienze col femminile, hanno deciso di interrompere con le donne ogni rapporto, o quanto meno limitarli il più possibile.

Per prima cosa voglio far notare, come è facile intuire, che la paternità ( :--)) )  del movimento sia attribuibile alla tradizione culturale statunitense, lo si capisce dal modo in cui cercano di spiegare, come  abituale prassi degli americani, in chiave prettamente  materialista con un abbondante dose di sovrastrutture, qualsiasi fenomeno.  Nel caso specifico dando tutta la colpa dei loro guai con le donne, ha presunti adattamenti evolutivi e biologici delle stesse, enfatizzati e portati al estremo, per via culturale da certi gruppi di potere, per motivi che in questo post sarebbe inutile discutere. 

Prima di continuare la critica, penso sia utile esporre brevemente la teoria principale da cui  tutti questi gruppi fanno derivare, o appoggiano le loro conclusioni sui rapporti uomo-donna: essendo in Potenza l'uomo in grado di procreare un numero illimitato di volte, esso tenderà ad accoppiarsi con più donne  possibili (poligamia), al contrario la donna avendo la possibilità biologica di generare un numero molto limitato di figli, sarà molto selettiva nella scelta dei partner (ipergamia),  queste inclinazioni naturali se lasciate libere da costrizioni esterne ( legge, morale, tradizione, ecc.) riconduce il rapporto di coppia sotto le dinamiche di Pareto, dove una piccola minoranza di uomini (i migliori) si gode la maggioranza delle donne, mentre la maggioranza degli uomini si contende una minoranza di donne ( le peggiori). Ciò almeno finché le donne non cominciano a perdere attrattiva, man mano che la fertilità diminuisce o si rendono conto di aver puntato troppo in alto, rapportato al loro valore reale, allora si accontenteranno di un uomo di ripiego, ma conscie dell'abbassamento di livello saranno sempre insoddisfatte torturandosi la vita e rendendo un inferno quella del compagno, che verrà considerato in una visione meramente utilitaristica,che lo rendera  sostituibile senza remore e nel farlo cercando di guadagnarci il più possibile, se dovesse in futuro presentarsi un soggetto di status più elevato.


Riprendendo il nostro discorso; credo che non bisogna essere esperti di biologia, sociologia o chissà cos'altro, per capire che questa teoria vada ridimensionata il giusto;  in fin dei conti non serve tirare in ballo tutta questa complessità, per spiegare che se la tua compagna decide di lasciarti, non nutre affetto verso di te e per ciò cercherà di massimizzare in suo favore tutto ciò che la legge gli consente, vorrei altresì far notare come frequentemente in questi gruppi, a loro volta guardano al  rapporto uomo-donna, in maniera univoca e spesso egoista, considerando solo le esigenze maschili,  riducendolo per giunta  in un mero scambio di sesso per una contropartita di favori/denaro, appiattendo di fatto le persone a bambole di pezza, prive di una vera interiorità, ridotti a quasi dei meccanismi, incapaci di resistere ai condizionamenti biologici, dove la donna viene vista come creatura standardizzata  priva di soggettività individuale, nelle sue scelte e nei suoi gusti. Ed il maschio collocato nella posizione ( molto comoda per sotto gruppi di questo movimento, come gli incel.) di soggetto  passivo quasi completamente in balìa,  degli attributi che la natura gli ha dispensato alla nascita, con pochi margini di miglioramento, per correggere il suo ruolo sociale predeterminato.


Come sto cercando di spiegare; in sintesi tale ideologia propugna teorie sui rapporti uomo donna, non scorretti e cestinabili in toto, ma molto rozzi, ideologici e semplicistici. Cosi come li enunciano, potrebbero andare bene per un gioco di ruolo (di cui a mio parere si sono copiate certe dinamiche, come lo spiegare il tutto con semplici regole molto rigide, il catalogare le persone quasi come  classi determinate al inizio "partita"  e molto difficili da cambiare, per cui meglio accontentarsi di salire o scendere un poco di livello, ed ancora l'attribuire dei punteggi, ecc), o al massimo potrebbe essere adattabile, per animali sociali dalle capacita mentali piu basilari, non certo per la nostra specie. Stanno cioè confondendo, UNA mappa con il territorio, accettare per coerente e completa,  la loro teoria sui rapporti uomo-donna, con le sue dinamiche di riproduzione, ecc. senza considerare l'incredibile complessità dei rapporti umani, sarebbe un po, come affermare, prendendo ad esempio l'altra esigenza fondamentale del essere vivente: che un sistema etico come quello dei samurai, che esigeva il suicidio alla minima infrazione, non puo essere esistito nella specie umana, perche il suo imperativo biologico come sanno tutti  e sopravvivere (provate a spiegarlo ai giapponesi). 

Nonostante questi innegabili limiti che addirittura si amplificano in determinati sottogruppi, mi sembra però che i disagi che manifestano e le motivazioni profonde di questi movimenti siano abbastanza condivisibili e meritevoli di discussione seria, in particolare:

  • La riduzione della donna alla sua appetibilità sessuale, con  trasformazione di questa in utility economica con conseguente fluttuazione del valore in base al età e bellezza del soggetto.

  • L'indulgenza della società verso comportamenti femminili che se effettuati da uomini verrebbero visti in maniera disdicevole, quando non addirittura censurabili.

  • Il considerare sempre e comunque il femminile come parte debole,  da tutelare in generale nei rapporti uomo-donna e nelle relazioni di coppia in specie. 

  • L'incentivazione della mascolinizazione delle donne  e la femminizazione degli uomini.

  • L'assurda pretesa delle femministe dopo aver raggiunto la parità di genere(cosa sacrosanta) nel lottare per l'eguaglianza, cosa totalmente contraria alla biologia e alla cultura della specie umana.

  • L'eccessiva enfasi che la societa occidentale pone sul sesso, specie in chiave consumistica del " di più è meglio" e di conseguenza sua banalizzazione.

  • L'individualismo sfrenato su cui si basa il nostro modello di sviluppo,che ci porta a valutare le persone in base a quanto queste possono tornarci utili.

  • In conseguenza del punto sopra Il messaggio propugnato dai media: che il matrimonio sia un contratto a tempo determinato valido finché le parti in causa ne siano pienamente soddisfatte e che può essere sciolto unilateralmente, insindacabilmente, senza grosse conseguenze.

  • La criminalizzazione della virilita, dei suoi valori e in fin dei conti del intero universo maschile. 

  • La velenosa idea, politicamente corretta e femminista, che una persona meriti rispetto e ascolto, indipendentemente dalle sue opinioni e dal modo di comportarsi,  che rende incapaci (specie nel mondo maschile) di valutare quello che una persona realmente vale, ed al contrario porta a giudicare come dei piani MEDITATI , MALEFICI È RAFFINATI,  quello che in realtà è il normale comportamento di una persona, FRIVOLA, IDIOTA, INCOSTANTE.


Per quanto riguarda le persone che fanno parte di questi gruppi, francamente penso che la maggioranza siano uomini che si sono ritrovati da una parte; troppo protetti dalla loro famiglia d'origine cosa che non gli ha permesso di capire,  prima di sperimentarlo in un ambiente non controllato,  che nella vita il pasto gratis non esiste, cioè nello specifico; che  i rapporti umani con estranei, specie se donne, non sono qualcosa di dovuto e naturale, ma richiedono molto impegno e sacrificio, per superare le differenze fisiche e mentali fra individui e risultare appaganti. Dall'altra sono condotti in errore  da un ideologia che nasconde le differenze biologiche e di conseguenza le differenze  nella scala di priorità e obbiettivi tra maschi e femmine, ricoprendo in oltre il tutto  da un concetto fiabesco di "amore romantico" ed in aggiunta esaltando un idea di virilità descritta come mera competizione per accaparrarsi le risorse e le donne migliori. Per poi addentrarsi nella vita reale e vedere  questo loro mondo di illusione, protettivo e consumista frantumarsi contro un muro. E salvo quanto detto sopra sulle teorie che hanno adottato, per spiegarsi il grave disagio esistenziale che li ha colpiti, che oltretutto dimostra come solo in parte sono riusciti a scrollarsi di dosso le ideologie pregresse ( di cui alcune  maschiliste) che avevano sulle spalle,  Stanno cercando di ricostruire  un concetto più veritiero e naturale di virilità al riparo e protetto da un mondo che considera il maschile qualcosa da censurare, osteggiare e reprimere.


quello che mi appare sbagliato in questo loro giusto proposito è che in linea con i tempi e le teorie da loro propugnate, la strada da loro scelta per "sanare l'ingiustizia" spesso, ha rinunciato ad un "ritorno al reale" della società moderna, che riconosca finalmente che oltre che diritti vi siano doveri imprescindibili per conginuare il cammino insieme, e quale contropartita per questa rinuncia chiede che anche per loro vi sia uno sgravio di responsabilità, cioè  gli sia concesso di abdicare al modello tradizionale di uomo e di conseguenza ai ruoli e principi che quel modello comporta; padre, marito, figlio; giustizia, legge,ordine, ecc. ruoli e principi che dell'alba dei tempi lo tramutano da maschio ad uomo.


Peccato che questi temi vengano sottovalutati e che li propaga venga bollato come "maschilista paranoico"  perché prima o poi ad esasperarli ci esploderanno in mano.


mercoledì 16 dicembre 2020

Presente&futuro

 Oggi ho partecipato alla riunione formativa per l'avviamento alla scuola di mia figlia. Senza addentrarmi nei particolari, anche per rispetto degli altri genitori. ed anche indipendente della riunione in sé, ma semplicemente informandomi in giro per aver l'opportunità di poter effettuare una scelta pienamente consapevole. ho avuto la netta impressione che tutto il focus sia incentrato sul futuro dei bambini.  a prima vista la cosa può sembrare normale ed auspicabile invece a rifletterci un po la cosa a me inquieta non poco: NESSUNO SI PREOCCUPA DEL LORO BENESSERE PRESENTE. sembra quasi che noi tutti abbiamo sfornato delle macchine perfette che domineranno il mondo a colpi di creatività e fatturato, tutti diventeranno degli impareggiabili manager e le malattie ed il compito di spazzare le strade sarà esclusiva competenza di una razza aliena che fra non molto si rivelerà al mondo. Però io non sono molto convinto di ciò: può sembrare anomalo ma anche noi genitori siamo stati bambini e per quel che ricordo SONO QUELLI GLI ANNI FELICI, gli anni della spensieratezza,  per quando la vita sia stata generosa con noi tutti ( e ne dubito) sono gli anni del infanzia a cui riguardiamo con dolce malinconia ed affetto. Ed è per questo che non sia giusto ipotecare in toto l'infanzia di un bimbo in vista di un ipotetico ( ed incerto come il covid19 ci ha ben ricordato) ipotetico futuro. Sia chiaro con questo mio non voglio incentivare nessun genitore a mandare a rametto l'educazione dei propri figli in nome del tutto e subito. Ma come gli antichi ci hanno insegnato forse il giusto sta nel mezzo.


martedì 24 novembre 2020

Un cane

Osservo il mio cane, facendo caso a quanto sia buffo e imbranato, nel suo frequente inciampare e cadere, oppure quando si accorge all'ultimo momento del sopraggiungere di un'altra persona o di un animale, e di conseguenza  salta su per aria dallo spavento.  Povera bestia rispetto al suo antenato il lupo, ha perso molto. 


l'animale selvaggio, sempre vigile sul mondo attorno a sé, costantemente pronto a fiutare le opportunità o sfuggire i pericoli.  Eppure quello stesso cane mi intente ed ancor più straordinario comprende (rudimentalmente) le parole dell'uomo, cosa impossibile ad un vero lupo. Allora, chi è più intelligente?  E qui mi sorge il dubbio, se l'intelligenza fosse il lusso prezioso di fermarsi a guardare il cielo, tra una caccia ed una fuga? La possibilità di chiudere entrambi gli occhi, addormentarsi e sognare?


sabato 13 giugno 2020

Fascismo e fascismi

Ultimamente sento un gran parlare su un presunto ritorno del fascismo storico.
Penso che in tutta questa dialettica vi sia un grosso malinteso storico da addossare alle convergenze politiche verificatesi nel mondo occidentale nel periodo immediatamente successivo alla fine dell'ultima guerra, che impedirono, anzi resero auspicabile la censura di un analisi obiettiva dei vari fascismi,  trasformandoli nella memoria collettiva in un congresso di buffoni incapaci e malvagi.

Il fascismo (di cui in questo scrittino voglio evidenziare solo le caratteristiche negative) non può essere ridotto in questo modo per essere preso ed usato come spauracchio di un sistema politico violento ed antitetico alla democrazia condito dalle carnevalate di piazza Venezia, le altrettanto ridicole adunate a passo dell'oca di Berlino, o le foto a dorso nudo di Mussolini, il  cui riaffacciarsi alla storia può avvenire solo in queste forme ed in blocco.

Nonostante gli sforzi di gentile che vi tentò se si esclude il concetto di totalitarismo; cioè il bisogno dello stato di permeare e caratterizzare ogni attività umana espressa dal motto: "tutto nello stato, niente al di fuori dello stato, nulla contro lo stato", il fascismo non ebbe mai una coerente ideologia politica. Perche L'ideologia del fascio era in sostanza la convenienza del suo Duce, ferocemente anticomunista per conquistare il potere ( e l'appoggio degli industriali) fin quasi bonario quando Hitler firmo con stalin i patti di non aggressione, da anticlericale mangia preti ad uomo del concordato, ecc.
Il vero tratto distintivo del fascismo a mia opinione, ma penso ben fondata è la forma mentis di chi lo pratica, cioè il totale disprezzo per l'ha controparte considerata essere de-pensante, che sbaglia a prescindere, in ultimo soltanto come un ostacolo da abbattere ( o con noi o
contro di noi) privo di qualsiasi dignità morale, umana e politica, visto in questo ottica e facile spiegare il perche del silenziamento di ogni opposizione in Italia, lo sterminio dei non ariani in Germania o il ribaltamento della volontà popolare in Spagna. 

Sempre nella mia ottica non credo che sia possibile appunto un ritorno del fascismo storico. noto invece con preoccupazione una universalizazione del carattere fascista negli schieramenti politici di ogni colore, trovo ad esempio che abbia tratti spiccatamente fascisti, questa estrema demonizzazione del  fascismo stesso, al punto da invocare  il biasimo e lo stigma sociale, su chi osa affermare che in vent'anni di regime il fascismo abbia fatto anche alcune cose buone.