martedì 29 marzo 2022

Di forza e bellezza

Ultimamente fra le femministe va di moda ( è già questa parola dovrebbe dire molto) l'idea di smettere di curar loro stesse e farsi belle, in quanto questa pratica sarebbe un imposizione del famigerato patriarcato, prova inconfutabile  della mercificazione della donna cui l'uomo la sottopone.

Da padre di due figlie piccole,  lo posso ben dire: le donne "si fanno belle" prima di tutto per loro stesse, in seconda per le altre donne e solamente in terza per l'altro sesso, sempre che ci sia qualcuno che le interessi.

Per le donne la bellezza è in pratica quello che per un maschio è  la forza fisica, che è forse la qualità che più di tutte forgia l'ego maschile. Ed a pensarci bene la cosa appare normale visto che escludendo l'intelligenza ecuamente distribuite tra i sessi sono proprio queste due caratteristiche a imporsi nella scelta di un compagno ( e la ricchezza economica è una forma surrogata di entrambe le caratteristiche).

Riflettendo su questo argomento, se proprio si vuole scorgere un ingiustizia; questa la si deve attribuire alla natura che infatti; non solo ha reso la bellezza sempre evidente quando invece la forza per mostrarla va mostrata, ma la resa anche più suscettibile allo scorrere del tempo.

In quando uomo quello che posso dire è che guardando questo argomento sotto quest'ottica, capisco tutta l'angoscia  che provano certe donne nel sentirsi invecchiare, è non ci trovo nulla di frivolo.

venerdì 25 marzo 2022

Armi non convenzionali

Tutto il dibattito su questa guerra si sta svolgendo attorno al fatto che i Russi hanno invaso militarmente  un paese sovrano, violando palesemente il diritto internazionale, cercando contemporaneamente di sorvolare e non approfondire a mia opinione in maniera interessata sulle mosse dell'altro giocatore che sta operando in territorio Ucraino, se non presentandole solo come risposta alle azioni dei Russi .

Al Di la di (per quanto sacrosante) scontatissime premesse sulla brutalità della guerra vera, e tralasciando il fatto che il diritto internazionale è in realtà, a parte che nei film disney e nella testa degli italiani, subordinato ai rapporti di Forza tra gli attori in campo, cosa facilmente dimostrabile; se cosi non fosse non staremmo a lamentarci di quanto l'ONU sia inutile. 

Considerato che gli Stati Uniti hanno investito in vari modi, almeno (e dico almeno, perche queste sono le cifre accertate) 14 miliardi di dollari, in un paese poverissimo come l'Ucraina, all'evidente scopo d'influenzarlo e spingerlo  a passare con l'occidente (Come i fatti confermano chiaramente), quello che mi domando è se questo tipo di ingerenza non sia da considerarsi pienamente un palese atto ostile, con l'ausilio di mezzi non convenzionali ? 


In base a queste considerazioni, è lecito affermare che chiunque dica che la mossa dei Russi é stata inaspettata è palesemente in malafede: se non scordiamo infatti che quel paese non dispone nemmeno lontanamente di una Potenza economica paragonabile a quella americana, era del tutto naturale aspettarsi che per rispondere ad un'azione simile Mosca avrebbe usato la mossa più  efficace a sua disposizione; cioè la via della guerra.

Siccome, nonostante facciano tutto per sembrarlo, gli stati uniti non sono cosi sprovveduti,  a mia opinione avevano ben chiaro lo scenario che con il loro agire si andava prefigurando  e considerando anche  di come ancora  le potenze atlantiche continuano a gettare benzina sul fuoco nella speranza che l'incendio non si spenga,  è lecito affermare che la responsabilità di tutti questi Morti va distribuita quanto meno equamente tra le parti. 

Sperando che allo squilibrato che sta a Washington tutto questo sangue basti, anche se le notizie in tal senso non mi sembrano così confortanti:
https://amp.ilgiornale.it/news/mondo/biden-minaccia-luso-nucleare-cos-first-nuclear-strike-2020894.html

Che mi sia sbagliato ed invece di un muro in Europa intenda costruire un cimitero? 


Piccola correzione

Perdonate ho scritto 14 miliardi  invece di 4 come era mia intenzione, non avendo voglia di correggere l'errore in sordina, preferisco chiarire la cosa in questo  post scriptum.

mercoledì 16 marzo 2022

Di esperti democrazie e dittature

Spesso sento persone parlare di cose come democrazia e  libertà,  dando per scontato che queste paroline siano la mappa da seguire  per dirigersi verso il  migliore dei mondi possibili; evidentemente non hanno mai letto uno spassoso  scrittino di Voltaire, altrimenti nell' impegnarsi in affermazioni cosi categoriche, gli sarebbe sorto il sospetto di rischiar di fare la figura di un certo Pangloss.

Oggi discutevo con un amico sul ruolo degli esperti nelle nostre società  e su come generalmente le masse tendono a snobbarli,  per  poi farsi gabbare facilmente da imbonitori vari, per cui a sua opinione sarebbe auspicabile una sorta di censura preventiva, per salvaguardare i più indifesi da questa genia di persone.

Al che gli ribatto che il suo proposito sarebbe auspicabile in un mondo ideale, ma nel mondo reale' dove  anche l'esperto può mentire per dolo o interesse, una censura simile non sarebbe affatto una buona cosa; e per comprovare la mia tesi gli porto l'esempio del manifesto della razza, firmato nel '38 da pressoché l'unanimità degli "esperti" di allora, tranne dodici coraggiosi "eretici" , seguendo il suo ragionamento; gli sciocchi e sprovveduti non furono quelli che si abbandonarono a dottrine nefaste, ma chi non fidandosi dell'esperto di turno preferì dar retta al proprio naso e continuare a considerare il dirimpettaio ebreo una degnissima persona.

A questo punto, lui mi ribatte che cose del genere capitano solo in regimi autoritari ma in democrazia non sono concepibili. 

Il punto sta che a mia opinione questo ragionamento è puro pensiero magico, come ho già scritto da qualche parte il compito di ogni sistema di potere è  quello di influenzare la popolazione e di dirigerla verso gli scopi che ritiene più opportuni, ed in questo un sistema democratico non fa eccezione, se fossimo gesuiti, sperando nella buona fede di chi abbiamo scelto a governarci al massimo  parleremmo di pie bugie.

In sintesi quello che voglio dire é che il nostro sistema democratico  non è esente da difetti: male, molto male stiamo facendo a dismettere per estremo eccesso di fiducia o ingenuità  quei meccanismi di controllo che per adesso ci hanno protetto dai suoi estremi, riponendo la nostra fiducia a tutela da sgradite derive, solo sulla sua robustezza e capacità di autoregolazione, dando in questo modo  prova di credere in non dimostrate virtù, e scordandoci forse che la confidenza con un modello é proprio il fattore decisivo che ce lo fa preferire e ritenere migliore rispetto ad uno alternativo, esattamente come preferiamo la nostra cucina ad una estera.

E per riuscire a chiarire, spero meglio, quanto siano importanti il concetto di vigilanza interna del sistema,  e quello di bontà relativa  di qualsiasi sistema in base al punto di vista adottato nel criticarlo,  vorrei ricordare per il primo punto la deriva ultraliberista intrapresa dalle nostre società dopo la fine del "katechon" comunista, senza che pressoche nessuno si sia eretto a difensore del modello precedente*, anzi con la piena adesione della nostra classe dirigente, che non ha posto la dovuta attenzione alle criticità  che tale conversione implica,  ma è invece convinta, spesso in buona fede che bastano libertà e democrazia per garantire un livello minimo di cose come la giustizia sociale,  per tentare di chiarire il secondo punto invece, vorrei provare ad immaginare cosa risponderebbe un dirigente cinese a chi lo invitasse a conformarsi al nostro modello occidentale:

"Ma è meglio un regime dove il povero può criticare chi lo affama o un governo dove è vietato parlare della classe dirigente che lo ha  affrancato dalla povertà?"

Vi lascio con questa domanda.





*A riprova di quanto su determinati argomenti, naturalmente a patto di non andare in palese contraddizione con la realtà in essere, conta molto di più: l'indottrinamento, l'abitudine,  ed il credere collettivamente che quella cosa sia vera, piuttosto che dei fattori reali, riallacciandomi  all'argomentazione del post, voglio evidenziare il caso dell'Italia; negli ultimi decenni é scivolata dall'essere quasi una socialdemocrazia al diventare una democrazia liberista, con un sensibile peggioramento delle condizioni di vita delle fasce più deboli ed un aumento delle disparita sociali, senza che la popolazione collettivamente prendesse coscienza della cosa, anzi la comunità nel suo insieme ha continuato  ad essere certa di vivere nel migliore dei modi possibili, vivendo questa rivoluzione come una semplice evoluzione ed interpretando il peggioramento di vita cui accennavamo prima come situazioni dovute esclusivamente alle varie crisi; increspature del sistema che si appianeranno, non appena si supererà la difficile congiuntura attuale, non accorgendosi che anche grazie all'aiuto dei media ( che ci spiegano che i tempi sono cambiati, quasi fosse un demiurgo ad imporre i cambiamenti e non la società stessa) il supposto superamento è in realtà un abituarsi alla nuova situazione coadiuvato dall'aver grazie allo scorrere del tempo, solo un ricordo confuso di come si viveva prima.



martedì 15 marzo 2022

lunedì 14 marzo 2022

Chi vuole lo sterminio degli Ucraini

La paura è la chiave che apre le porte che imprigionano la bestia chiusa dentro di noi 

C'è una foto che in questi giorni sta spopolando sui media, si tratta dell'immagine di una ragazzina che imbraccia un fucile, foto di propaganda come dal resto si è affrettato a dichiarare l'autore dello scatto il padre a quanto pare, prima di incappare in qualche situazione quantomeno equivoca; come il caso dell'influencer ripresa dal fotografo d'ordinanza, mentre scappa dall'ospedale pediatrico sotto attacco, dove a dargli fiducia si trovava a partorire.

Dicevo; quella foto è emblematica di cosa sia una "società dell'immagine" disabituata all'asprezza del reale e da la cifra di quanto il nostro popolo sia ormai estraneo alla guerra, guerra reale intendo, non videogiocata. Già perché quella foto non verra vista solo da noi, con i disclaimer a seguito per calmare le mamme apprensive avvisandole che il fucile è scarico, quella foto girerà ancora per un bel po' ed in un modo o nell'altro, anche solo di sfuggita, intravista appena, arrivera fino ai militari nemici, e nonostante è da estremi maleducati ricordarlo: i militari sono sul campo per uccidere o essere uccisi, e perciò  non deve essere considerato improbabile che fra qualche tempo; uno di quei soldati scorgendo una ragazzetta da lontano si ricorderà di aver visto qualcosa,  cosi anche quella foto di propaganda contribuirà ad influenzare la sua decisione Sé quella ragazzina somigli di più  alla figlioletta al sicuro nella sua casa lontano, o ad un nemico pronto a farlo fuori.


Altro segno che abbiamo scordato cos'è la guerra è l'entusiasmo verso il presidente ucraino, che confesso inizialmente aveva impressionato anche me, pero poi nel tripudio generale che percepivo intorno, nel condividere foto di civili armati, ho riflettuto un attimo: premetto che non sono un esperto di guerra, perciò non voglio addentrarmi in questione tecniche che lascio ai tecnici, ma mi reputo una persona di buon senso è il Buon senso mi suggerisce che: pubblicizzare a gran cassa di rifornire d'armi civili inermi, é un buon modo per fare si che il nemico consideri i civili come figure ostili, io personalmente se devo scegliere chi ha più probabilita di sopravvivere allo scontro, tra un civile inesperto col bazoka ed un militare bene addestrato fornito di temperino, anche se meno armato scelgo lo stesso quest'ultimo, percio mi immagino già che se si procede in questo modo e contemporaneamente ci si assicura di  avvertire i russi, fra non molto avremo una carneficina. 

Fatte queste premesse 5 sono le ragioni logiche che mi vengono in mente per cui si arma una popolazione di un paese infinitamente più debole dell' avversario:

La prima è che si possiede già una rete mista di civili e militari per opporsi al nemico, in stile gladio per intenderci, ma in genere e meglio non dare enfasi alla cosa come fa Zelens'kyj. 

La seconda e quella di dare supporto per evitare che venga annientata la resistenza, in attesa del sopraggiungere delle forze alleate. Anche in questo caso però, meno si parla e meglio è. 

La terza e il voler provocare una carneficina tra la popolazione, nella speranza di suscitare lo sdegno della comunità internazionale, in questo caso più si grida che i civili sono armati più si arriva allo scopo. 

La quarta ragione e quella di voler fare più danni possibili al nemico a discapito della nazione e dei suoi abitanti, in genere però per evidenti ragioni, sono potenze esterne ad adottare questa strategia: vedere i Russi in Vietnam contro Americani, ed Americani in Afghanistan contro i Russi. Faccio notare che quei due paesi effettivamente sono riusciti a vincere la guerra, ma considerato il numero di morti ed il fatto che i vivi e le successive generazioni sono tornati all'età della pietra non so se si può davvero parlare di vittoria. questa ipotesi spiegherebbe l'entusiasmo di certi paesi col supporto degli utili idioti delle provincie e popolazione annessa, nel rifornire gli Ucraini di tutte le armi possibili. 

La quinta motivazione comporta che al potere ci sia un pazzo ed a questo punto è inutile cercare una ragione per spiegarsi perché abbia deciso di armare la popolazione e gridarlo ai quattro venti, effetivamente una decisione simile fu presa da Hitler all'epilogo della guerra. 

Se escludiamo le prime due ipotesi per i motivi spiegati, delle altre motivazioni benché siano indegne di un essere umano che voglia ancora essere considerato tale, bisogna ammettere purtroppo che sono già state utilizzate in passato e temo che come ci ricorda il proverbio: il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Ad ogni modo qualunque sia l'ipotesi corretta, mi pare abbastanza probabile che qualcuno auspichi uno sterminio degli ucraini a gran numero, per capire chi possa essere interessato tra Russia e Nato( o singoli membri) ad uno sterminio del popolo Ucraino credo che basti farsi la celebre domanda: Cui prodest? 

Risposto a questa domanda toccherà agli storici capire perche Zelens'kyj si sia prestato a fare ciò, ingenuità?, Idealismo?, O dolo?

Update 
Mi è stato fatto notare il caso della guerra russo-fillandese come esempio di supporto esterno di "successo".
Allora, tralasciando la diversa morfologia di territorio è le differenze di forza tra la Russia di allora è quella di oggi, faccio notare che anche in quel caso la Russia riuscì alla fine a portare a segno tutti i suoi obbiettivi strategici, infatti non c'è nessuna prova che Stalin volesse anettere il paese e la Finlandia pago la resistenza con un altissimo numero di morti ( in rapporto alla popolazione) e la distruzione del suo tessuto socio economico, non mi pare proprio un esempio di successo da citare, per giustificare questo tipo di strategia. 

martedì 8 marzo 2022

8 marzo

Oggi è l'otto marzo e la tradizione esige che per conformarsi, sia doveroso spendere due parole in onore delle donne, ed io che sono pure babbo di due figlie..., più che un dovere, a sentire quelli che sanno come funziona il mondo; sarei gravato di un vero e proprio obbligo sociale!, quest'anno poi a far risaltare più del solito le mie colpe c'è il fatto che potevo scansarmela facilmente: sarebbe bastato condividere le due righe di circostanza sulle coraggiose donne Ucraine, che qualche probabilmente volenteroso, certamente non disinteressato, aveva provveduto a  ben confezionare ed era bella è fatta.

Ma invece quest'anno più che mai non mi andava di sentirmi ipocrita, e non solo perche di donne coraggiose e morte, anche se forse meno fotogeniche, in quanto occidentale ho contribuito a farne tante,  e se muoiono ingnorate dai più È solo perche non passano sui giornaloni che fanno notizia: "il media è il messaggio", scriveva uno che dell'argomento si intendeva, ma soprattutto perché quest'anno come non mai alle mie figlie invece di belle parole avrei preferito donargli un mondo un pochinino migliore, non dico tanto appena un'unghia.

Ed invece il mondo e sempre più un posto poco raccomandabile e di questo mi sento, in quanto adulto un poco  responsabile. 


Probabilmente tra le tre persone che mi leggeranno, almeno due penseranno: "ecco! Il solito filorusso, Anche con le povere ucraine se la prende!" ma sta proprio qui il fatto; io non me la prendo con loro,  io me la prendo con chi in questo paese ha deciso che la popolazione debba vivere in un mondo di infantile spensieratezza, dove si decide per commozione o per slogan, in un mondo dove a parole  le guerre sono sempre più rare e scatenate da cattivoni malvaggi, mentre le nostre per il breve tempo che attirano la nostra attenzione sono "missioni umanitarie",  io me la prendo con chi ha alimentato le speranze dei poveri Ucraini, mandandoli al massacro contro il gigante russo, ben sapendo che l'unico esito  di un agire simile è la carneficina , ed adesso invita i propri sazi cittadini a tifare, quasi fossimo al circo,  raccontando loro che  lottano per "un'ideale di liberta". tutte cazzate! Forse un uomo può lottare per un ideale, un popolo lotta solo per due cose: per rabbia o per pane. e gli ucraini per quello stanno lottando; gli abbiamo promesso un tozzo di pane e l'occasione di vendicarsi dei russi. Gli abbiamo assicurato Che se venivano con noi li avremmo difesi e fatti vivere nell'abbondanza. 

Siamo qui grassi e pigri a pretendere che il mondo intero ragioni con i nostri schemi, troppo concentrati su noi stessi per sforzarsi di capire gli altri,  cosi abituati al fatto che c'è  chi bada a toglierci le castagne dal fuoco, che non ci rendiamo più nemmeno conto del peso delle nostre azioni, dell'abisso che abbiamo spalancato.

sabato 5 marzo 2022

Uomini nuovi


《No, la nostra razza non è degenerata: è sempre la stessa.》          
                                           F. De Roberto

È un classico! Prima o poi in situazioni come quelle in cui ci ritroviamo, c'è sempre qualcuno  e spesso più di uno, che sbotta con la fatidica frase: " nel 20xx è inconcepibile che scoppino ancora guerre". Da bazzicatore a tempo perso della storia mi hanno sempre fatto un po' sorridere questi entusiasti dell'uomo nuovo, convinti come sono; che ora mai  la maturità raggiunta dalla nostra specie ci possa mettere al riparo da cose spiacevoli come le guerre.

Mi hanno sempre fatto sorridere dicevo; perche mi rendevo io conto di quanto in verità  somigliamo ai nostri vecchi, sono le stesse passioni che ci agitano, ed è lo stesso tipo di cuore che ci batte freneticamente dentro, dando ritmo ai nostri umori. 

Non erano macchine e nemmeno cavernicoli i legionari che portavano Roma ai confini del mondo, e le loro madri avevano le stesse paure delle nostre. Quando ditemi, quando dovrebbe essere avvenuto questo cambiamento antropologico, mi chiedo, da quale tempo l'uomo ha smesso di essere uomo?  Davvero vi reputate diversi dei ragazzi che nel 14 -18 morirono a frotte?  Non sono forse i vostri padri?  Davvero credete che quei giovani costretti a respirare merda nella fossa di trincea, erano entusiasti nel dare via così le proprie vite? 

In verità questa nostra generazione è  la più sciagurata; perche non si riconosce nei propri padri e li considera superati, non ci rendiamo conto che se riusciremo a giungere più lontano è proprio grazie a loro, che ci hanno permesso di partire da posizioni più avanzate.

Invece noi ci consideriamo immuni dagli inciampi del camminare umano, senza renderci conto che quelli li abbiamo schivati solo perche chi ci ha preceduto ha segnalato il pericolo, è cosi procedendo con baldanza ci esponiamo a pericoli del tutto nuovi a cui stavolta non siamo preparati.

Perché questo è vero; i nostri vecchi erano di letture e d'istruzione mal'equipaggiati, ma guadagnandosi la vita un giorno dopo l'altro avevano imparato a leggere il reale, invece noi, sazi e tronfi affrontiamo tutto con sufficienza, quasi fossimo animali da cortile cui non è data l'incombenza di preoccuparsi del domani, ignari come quest'ultimi che cosi agendo arriverà il giorno in cui il fattore verra a chiederci il conto per le attenzioni ricevute.

Confidando nella tecnica abbiamo dimenticato che i nostri sensi possono ingannarci, perché non sono del tutto adatti per il mondo che abbiamo costruito, ed è  per questo che solo la ragione  ci può aiutare ad andare oltre l'apparente, ed è per questo che solo  la riflessione  può salvarci, quando l'istinto rischia di perderci. 

Abbiamo scordato la dura lezione che non bisogna accordare la propria fiducia per simpatie o autorità ma solo per scienza, intesa quest'ultima come la raccolta dei fatti attui a comprovare le ragioni di chi ci sta davanti. 

Abbiamo scordato che ogni testa è un mondo a sé, pretendendo così  che chi proviene da esperienze distanti dalle nostre, ragioni come noi. 

Ed a questo modo ci comportiamo  come se le nostre priorità fossero le priorità di ogni essere umano del pianeta e pretendiamo di essere metro di paragone di tutte le civilta che nel corso dei millenni ci hanno preceduto. Senza renderci pienamente conto che adesso il mondo alle nostre latitudini è sgravato dalle afflizioni che ancora incombono su altri popoli  e riflettere che la nostra é una condizione artificiale, non può reggersi facendo affidamento sullo sforzo di pochi, l'uomo occidentale deve tornare a far pace con la realtà prima che essa venga ad esigere il credito che ha accumulato con noi.


giovedì 3 marzo 2022

Perche Putin ha attaccato L'Ucraina

In occidente tutti i media stanno accellerando sulla storia: "Putin folle e cattivo", quale causa della guerra. Al di là delle simpatie personali o meno e del giusto orrore suscitato da una guerra, (che per il resto del mondo era in corso da diversi anni peraltro) quello che non si vuol far capire è che se per assurdo si riuscisse a destituire Putin ed  a governare la Russia ci fosse il PAPA, il giorno dopo l'insediamento messo al corrente della situazione in Ucraina ordinerebbe di invaderla. 

Oddio! magari proverebbe altre strade :LOL, ma Il succo del discorso è che i Russi non possono perdere l'Ucraina a favore della nato altrimenti sono finiti come potenza e probabilmente anche  come nazione, non è questione di democrazia o dittatura (o monarchia assoluta nel caso del santo padre) è un problema strategico  e  le ragioni principali sono almeno due ed entrambe buone:

La prima ragione è che l'equilibrio tra le potenze finora si è basato sulla reciproca mutua distruzione assicurata, cioè in caso una delle potenze in un eccesso di follia tentasse di bombardare l'altra con l'atomica per questa non ci sarebbe più speranza, ma gli resterebbe il tempo di reaggire ed a sua volta distruggere il nemico. La paura di uno scenario del genere ha permesso ai due imperi di coesistere senza pestarsi troppo i piedi reciprocamente ed anzi trovare sempre un compromesso, pero Se la nato penetra in Ucraina e piazza le sue testate nucleari nel territorio ( ed è  questo che vuole fare come gia in polonia ed in Romania) per i russi questo "strumento" di trattativa scompare perche con i missili piazzati cosi vicino, non ci sarebbe tempo per una contromossa, quindi visto che materialmente la russia è una nazione con un pil più basso di quello italiano, vorrebbe dire che ogni volta che provasse a fare la voce grossa contro gli stati uniti verrebbe presa a pesci in faccia; In soldoni sarebbe costretta a  ridimensionarsi di una scala cosi enorme che praticamente cesserebbe di esistere.

La seconda ragione è geografica, mettendo da parte le armi nucleari, anche in caso di guerra convenzionale perdere l'Ucraina non è concepibile per i russi, perché vorrebbe dire che in caso di conflitto si ritroverebbe le truppe avversarie a 300km di pianura dalla capitale,  mentre la capitale nemica di una certa importanza (Berlino) sarebbe a più di 1800 km,  e mi sembra  facile capire che in queste condizioni nemmeno un esercito di rambo potrebbe cambiare gli esiti di un conflitto, se voi avete ancora dubbi provate a chiedere a Napoleone cosa sia l'attrito.  

Ho già fatto un post nel quale spiegavo, nel limite delle mie possibilità, molte delle ragioni sul perche la Russia messa alle strette sulla questione Ucraina avrebbe reagito; non voglio dilungarmi oltre, ma  trovo molto offensivi per l'intelligenza del proprio pubblico quei giornalisti che tentano di spiegare che uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo sta conducendo una guerra per ricchezza e potere. I potenti starebbero benissimo dentro le loro reggie a godersi la vita se le contingenze della storia non li spingessero ad uscirne fuori per non perdere il posto. 

mercoledì 2 marzo 2022

Perché la Cina non aiuterà Putin


I Cinesi si sono mantenuti molto cauti nella questione Ucraina, dando prova che a differenza nostra, loro sanno fare tesoro dei precedenti quattro millenni di civiltà vissuta.

Confesso che all'inizio ho pensato che questa freddezza fosse  segno di un volersi avvicinare agli Stati uniti, come i giornali già la facevano passare ed a dare credito a questa ipotesi ha contribuito anche la garbata(?) estensione  al consiglio di sicurezza dell'ONU sulla risoluzione contro l’invasione russa, ma poi mi sono detto che non è così che di solito agisce la diplomazia cinese: ad  un certo punto mi era addirittura balenata in testa l'idea che i cinesi volessero fare scannare i due imperi per poi prendersene le spoglie, ma la cosa era oggettivamente abbastanza irrealistica.


La verità secondo me è che la Cina spera che per la Russia le cose in Ucraina vadano abbastanza male da causare la defenestrazione di Putin e un eclissamento del suo partito; infatti benché i due paesi si siano indubbiamente riavvicinati, è altrettanto evidente che le previsioni americane che i rapporti non possano andare oltre una certa soglia, sembrano esatte. 

Il massimo impedimento a questo intensificarsi delle relazioni è proprio  Putin, è l' ideale di grande Russia, ed è per questo che a mio avviso i cinesi sperano in un colpo gobbo degli Ucraini: infatti nonostante i giornali ci ammorbano di notizie su personaggi insignificanti come Navalny il secondo partito russo è ancora il partito comunista, partito che in caso di insuccesso di Putin, complice il sentimento anti-occidentale presente ultimamente  in Russia, e magari una spintarella cinese, avrebbe ottime probabilità di succedergli.  E non ci sono dubbi che stiamo parlando di un regime ideologicamente  più docile a subordinarsi a Pechino e considerato che dopo quello che è successo  la Russia non è più una strada per giungere in Europa, per il dragone questo sarebbe lo scenario ideale.

Intanto noi siamo qui ad illuderci che eliminando Putin La Russia per magia diventi una nazione  democratica come se fossero i singoli individui a decretare il destino di un paese; se cosi fosse a quest'ora Putin invece di fare guerra all'ucraina starebbe festeggiando la spartizione della Cina con gli amici americani guidati da Donald Trump. 

Per attribuire  un valore alla mia analisi tutto sta a vedere quanto sia leale Xi, ma in politica esiste la lealtà?