Tutte le guerre degli ultimi anni hanno avuto lo scopo di spianare la strada a questo disegno, riducendo all'impotenza quegli stati che si sono opposti a questo progetto oppure ambivano ad un ruolo più rilevante all'interno di esso, la guerra in Ucraina e la prospettata guerra per Taiwan non sono altro che l'ultimo atto di questo spettacolo.
Benché ad un primo acchito una prospettiva del genere possa risuonare vagamente cospirazionista, se provate a rifletterci meglio vedrete come non c'è nulla di complottistico in tutto ciò; tutti gli imperi ambiscono a divenire*** universali, gli Stati Uniti poi, il loro mito fondativo stesso li porta a credersi il faro del mondo, "la città sulla collina" d'esempio per tutti gli altri popoli.
Detto questo, per quanto riguarda la guerra in Ucraina; se pensate che un mondo a guida americana ridisegnato a loro immagine e somiglianza sia benefico per l'umanità, in questa contesa schieratevi senza indugio con il blocco occidentale, se invece pensate che le differenze etnico/culturali siano una ricchezza straordinaria per il genere umano e come tali vanno tutelate e protette, allora prima di decidere sul da farsi è meglio che ci riflettiate ancora un po' sopra. Per quando mi riguarda, io personalmente agli hamburger continuo a preferire a trippa.
* La prima obbiezione che mi aspetto a questo post e quella di chi dice che progetti così megalomani sono sempre falliti nella storia. Questo è vero però sedersi ed aspettare che il progetto, per così dire, vada a monte di suo non mi pare un grande contributo al realizzarsi della propria tesi. Comunque seriamente parlando questa volta è un po' diverso; le tecnologie oggigiorno permettono un controllo così simultaneo e in tempo reale dell'intero globo, che perlomeno in teoria la nascita di un impero globale appare possibile.
** Chi ragiona a suon di slogan a questa affermazione potrebbe ribattere parlando d'integrazione o altre baggianate simili, avrei gioco facile a smontarli citando gli zingari o gli ebrei, però commetterei una disonestà intellettuale, perché generalmente è vero che i popoli si fondono, il guaio e che nel farlo occorre che passino innumerevoli generazioni, è come ci ha insegnato Croce il risultato di questa fusione è la nascita di un popolo nuovo. Nel nostro caso il popolo del governo mondiale.
*** Ho scelto di adoperare il termine divenire, perché in un mondo in costante trasformazione quale il nostro, questa aspirazione degli imperi è essa stessa in continuo mutamento, adattandosi finché l'impero medesimo vive, alle contingenze del momento, senza mai trovare fine, se non appunto con la morte dell'impero stesso.
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