questo post l'ho scritto appositamente per i social, ma credo sia meritevole di stare anche in questo blog:
Dato che l'algoritmo di facebook continua a martoriare il mio post sulle Olimpiadi, mi sono deciso a scrivere un testo più articolato e serio sull'argomento. Confesso però che, dopo una decina di minuti senza essere riuscito a scrivere una parola, mi sono stufato dell'impresa, anche perché, se si esclude qualche foto, io questa benedetta cerimonia d'apertura non l'ho neppure vista. Come spiegato precedentemente, dopo il trattamento riservato agli atleti handicappati Russi nelle precedenti Paralimpiadi invernali, per me questa manifestazione ha perso ogni interesse.
Però, siccome sono cocciuto, ho pensato che forse il motivo per cui non riuscivo a scrivere niente di dignitoso sull'argomento fosse proprio il fatto che non avessi assistito alla cerimonia. Così mi sono deciso a guardare qualche spezzone su YouTube.
Nulla che non mi aspettassi già: il solito ciarpame che va per la maggiore in questi ultimi tempi, una parata nel senso proprio del termine, di pensiero dominante esibito come qualcosa di dirompente e provocatorio, come se non fosse la solita solfa che tentano di farci digerire in ogni dove (guerre comprese*).
Niente! A parte il mal di stomaco per il cattivo gusto, non mi veniva in testa nulla da scrivere. La verità è che su una pagliacciata simile non si può scrivere niente di serio, né tantomeno mantenere un tono pacato. Questa cerimonia è stata una presa in giro, anzi meglio: "una presa per il culo" di quanto la cultura europea ha cercato di incarnare nella sua storia. E a una presa per il culo non si può rispondere con toni pacati. A una provocazione del genere si può rispondere in due soli modi possibili: o con uno sganassone o rispondendo a tono.
Non potete tirare fuori argomentazioni contro un interlocutore che, a mo' di scimmia, fa i versacci; a meno di non essere davvero intelligenti (ed io non lo sono) vi coprireste di ridicolo e basta.
Adesso parlare di sganassoni non si può, in primis perché qui non si parla di persone ma di un sistema, e secondariamente perché quel sistema sta procedendo automaticamente a prendere quante più batoste possibili, che a voler contribuire si rischierebbe solo di aiutarlo a farlo passare per martire. Ma anche rispondere a tono appare assai arduo. Come si fa a prendere per i fondelli concetti come l'inclusione e la società multietnica che quello spettacolo voleva simboleggiare, quando lo spettacolo stesso dà una rappresentazione di negri e gay quali fenomeni da baraccone?
Ma, appurato che un ragionamento serio è impraticabile, la violenza inutile, lo sberleffo superfluo, cos'altro resta da fare?
Offendersi, non resta altro che offendersi. Offendersi per come gli organizzatori hanno trattato argomenti quali: l'arte, la religione, la diversità umana, l'omosessualità; e offendersi anche per quegli argomenti che hanno volutamente ignorato; non si può parlare di inclusione senza parlare di povertà; non si può parlare di rispetto delle etnie umane sostenendo ormai tesi improponibili su quanto succede in Ucraina o in Palestina, non si può parlare di democrazia quando gli esiti delle ultime elezioni europee sono stati completamente ignorati nel designare i membri della futura commissione.
Questa cerimonia è stata l'ennesima offesa all'intelligenza umana, nulla di più nulla di meno. Il parto corrotto del nostro cuore di tenebra che da un lato spera nichilisticamente di autodistrugersi, sfigurando nel frattempo quanto dovrebbe essergli più caro, dall'altro brama per volontà di potenza a trascinare il mondo intero con se.
(*) Vi ricordate, vero, la brigata gay per l'Ucraina?https://europa.today.it/attualita/contro-putin-brigada-lgbt.html