giovedì 6 febbraio 2025

Scrivere, perché?

Ultimamente sto scrivendo poco, specialmente sul ciclone Trump. Per giustificare la mia pigrizia potrei dire che sono subissato dagli impegni, oppure più onestamente che, visto che su quello che sta accadendo nel mondo, ognuno vuole dire la sua, il più delle volte a sproposito e per giunta con spirito da crociata, non mi va di aggiungere altro rumore. 

Ma anche così non sarei completamente sincero, non che non pensi tutto questo, basta farsi un giro per la rete per capire quanto sia vero, ma ad essere onesti fino in fondo la faccenda è più personale, già perché la verità ultima, detta come và detta, è che mi sono rotto il cazzo. Mi sono rotto il cazzo di tutti voi che sbraitate contro le fake news, ma poi vi bevete le più improbabili minchiate, se supportano la vostra fazione, mi sono rotto il cazzo di tutti voi che mi guardate dall'alto in basso per quello che scrivo, e poi con aria da intellettuali, condividete tutti convinti storielle moralisticheggianti e piene di emotività, che nemmeno la peggiore "letteratura edificante" di stampo religioso di inizio novecento ha avuto l'ardire di arrivare a tanto. 

E non parliamo del vostro senso logico: come cazzo fate a bervi la storiella secondo cui dei plurimiliardari (in dollari) con alle spalle delle aziende geniali, o comunque ben ammanicate, siano solo degli sprovveduti pasticcioni con pericolose manie di grandezza. Come cazzo fate solo a pensare che un incapace improvisato possa diventare l'uomo più potente del mondo grazie alla pubblicità russa sui social network. Ma d'altronde vi siete bevuti anche che il vecchio presidente, un personaggio con palesi problemi geriatrici fosse un grande statista, statista che, nonostante proprio sotto i vostri occhi, faceva scoppiare una guerra per procura per separarci dal nostro fornitore energetico principale, pianificata già ai tempi della presidenza Obama, e non contento promulgava leggi per rubare le nostre aziende, voi continuavate a considerarlo un difensore della democrazia e degli interessi dei paesi democratici. D'altronde non c'è motivo per cui il presidente degli Stati Uniti non faccia il bene del resto del mondo, anche a discapito degli interessi del suo paese, se lo dicono i giornali!

Poveri stolti che auspicate un controllo delle informazioni, non per voi!  Per carità! Colti e riflessivi, non ne avete bisogno, ma per le anime semplici che potrebbero cadere vittima di quella specie di Spectre che asseconda di cosa vi dicono i giornali potrebbe essere, ora la Russia di Putin, domani la Cina, oppure Trump, i movimenti populisti, le destre, i sovranisti, eccetera. Poveri inetti, dicevo che nemmeno vi rendete conto che quello che auspicate è la censura, troppo asini per capire che in democrazia il modo giusto con il quale il cittadino, puo difendersi dalla disinformazione è quello di esercitare lo spirito critico, capacità che dovrebbe essere stata appresa a scuola o comunque studiando.

Stendo un velo pietoso poi sui figli che avete tirato su: la prima generazione di esseri umani convinta che il mondo è esattamente così come gli appare, o per meglio dire così come glielo raccontano. E se qualcuno osa mettere in dubbio questa verità, viene ridicolizato con l'epiteto di complottista. qui siamo ben oltre la caverna di Platone. Pecore sgreggiate convinte di essere dei lupi.

Lasciatevelo dire: molto meglio di voi e chi crede nella terra piatta, nel moto perpetuo o nei rettiliani, si ingannano certo! Ma perlomeno hanno avuto il coraggio di mettere indiscussione la narrazione di un mondo che gli hanno dato già bello e pronto.

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