Una pacchia per tutti i fautori dell'eterno ritorno. Per curiosità ho provato a chiedere a varie intelligenze artificiali di calcolarmi in un tempo infinito, quanti cicli sarebbero occorsi per tornare allo stato corrente. La risposta è stata che non erano in grado, le combinazioni sono così tante, che anche in un tempo infinito, rimane estremamente improbabile che la nostra attuale combinazione si sia già verificata e che si verificherà in seguito.
Questo in realtà non è un paradosso, le condizioni che hanno portato l'universo al suo stato attuale sono così singolari, che le probabilità che si ripetano sono praticamente nulle. Detto in parole semplici, aspettarsi che in un tempo illimitato il nostro universo possa ripetersi, è un po' come aspettare che in un tempo infinito un cane possa volare; in teoria non si può escludere, ma nel concreto...
E vabbè! Diranno i più scafati, in fin dei conti, non serviva scomodare un'intelligenza artificiale per arrivare a certe conclusioni, bastava un po' di matematica. Ancora meno, mi viene da ribattere, basta un po' di buon senso per ripudiare una vita finta, simile ad un videogioco o a un film da riavvolgere e ripetere per l'occasione.
Sarò malizioso io, ma pare proprio che l'universo, anche nel caso non ci fosse stato nessuno a pensarlo, è come se fosse stato pensato per fare in modo che ogni sua possibile manifestazione resti unica è non replicabile.
Ogni cosa che accade qua giù è unico è irripetibile. Come una gemma
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