lunedì 2 dicembre 2024

Ancora sui complittisti

So che il tema è trito e ritrito sul mio blog, già il terz'ultimo post prima di questo affrontava lo stesso argomento, ma l'affidabilità delle informazioni, la loro manipolazione e come esse vengono percepite è un mio cruccio:  in tutta coscienza credo che questo sia uno dei maggiori problemi della nostra epoca, e siccome le mie limitate capacità mi impediscono di trattare la questione in maniera organica, aspettatevi post che parlino di questo o quell'altro aspetto dell'argomento senza una qualche sorta di regolarità, ma con una certa frequenza.


Nello specifico, oggi vorrei parlare di come mi pare manifestarsi sempre più spesso un certo senso di superiorità da parte di alcune persone che si vantano di saper interpretare il mondo meglio degli altri. Ciò è possibile perché a detta loro, capaci di fare una cernita delle fonti o affidarsi a quelle dette in genere "ufficiali". 

Senza entrare nel merito degli esempi in genere proposti a giustificazione della loro tesi, la cui natura è effettivamente abbastanza palese, tanto palese da sembrare più che altro uno specchietto per le allodole, utile ad ingigantire un fenomeno a parere mio in verità abbastanza modesto. 


Vorrei Consigliare a questi signori,  che si vantano di fare affidamento solo su fonti autorevoli, di essere piu cauti e di non peccare troppo di superiorità verso i cosiddetti "complottisti", categoria che al giorno d'oggi pare comprendere un numero sempre maggiore di individui. Senza scomodare la malafede e la difesa di interessi di classe, a volte basta un eccessiva sicumera dei capi  e il servilismo dei sapienti a cui fanno affidamento, per fare prendere autentiche cantonate. Ricordo, solo ad esempio, che durante la caccia alle streghe nell'Europa dei secoli andati, furono le autorità ufficiali a mandare a morte migliaia di poveretti; anche allora, immagino, chi sollevava dubbi sulla fondatezza della "versione ufficiale" veniva visto come uno sciocco, quando non addirittura complice lui stesso del demonio. Oppure per restare ambito scientifico il triste destino riservato alle tesi e alla persona di Ignaz Semmelweis lo scienziato viennese che intui la correlazione tra le morti di parto e la cattiva igiene dei medici che assistevano le partorienti.


Non pensate che oggi le cose sono cambiate; cioè che noi, in quanto più avanzati, siamo meno sprovveduti rispetto a quei nostri antenati.  Questo è un errore di prospettiva, non dissimile da quello che fa chi pensa che una volta le cose andassero meglio che oggi, e come a quelli il pregiudizio  impedisce loro di apprezzare le conquiste della modernità, a questi altri li fa assomigliare ad un animale domestico, che la sazietà e la protezione umana, rendono meno accorto rispetto a uno selvatico. il nostro benessere e la nostra presunta istruzione, sotto questo aspetto in verità ci hanno reso più incauti rispetto alla malizia del mondo.

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