giovedì 30 maggio 2024

credere alle cazzate

Oggi stavo parlando con un conoscente dei bias congnitivi e di quanto questi pregiudizi siano difficili da rompere. personalmente, sono affascinato da queste trappole mentali (di cui inevitabilmente sono anche vittima) e mi dà una grande soddisfazione individuarli e provare a smontarli. in particolare nella nostra chiacchierata abbiamo discusso di tre luoghi comuni colti, abbastanza diffusi che alla prova dei fatti non sono altro che un accozzaglia di pregiudizi nobilitati dal fatto che a sostenerli siano i cosidetti esperti.

Quasi una decina di anni fa, ai tempi della brexit, discutendo in un forum di economia scrissi che per la Gran Bretagna a parte qualche scossone dovuto all'assestamento dopo l'uscita dall'unione, sia di positivo che di negativo sarebbe cambiato ben poco: 
sarebbe cambiato poco in positivo perché i mali di cui soffriva la Gran Bretagna e un po' tutto l'occidente non dipendevano dall'Europa, anzi, forse sarebbe più corretto il contrario, vero signora thatcher ? 
Allo stesso modo poco sarebbe cambiato in negativo perché l'Europa era inadeguata come soluzione a quei problemi.


Mi mangiarono! non so quante accuse di non capire nulla di economia mi piovvero addosso, specialmente da parte di chi (e c'era in mezzo anche qualche giornalista) profetizzava che a causa della brexit il Regno Unito avrebbe fatto una fine che manco Atlantide.

Adesso che sono passati appunto quasi una decina d'anni, mi sembra che non avessi poi così tanto torto: la gran Bretagna non è di certo riuscita a riconquistare il suo vecchio impero, ma neppure  mi pare sia sprofondata negli oceani. Nonostante queste evidenze molti continuano a ripetere a mo' di mantra che la brexit sia stata una scelta catastrofica che a lungo andare porterà conseguenze nefaste per quel paese, vedrete che alla fine a forza di allungare il brodo prima o poi avranno ragione loro,  dopotutto se posso citare keynes: nel lungo periodo saremo tutti morti. 

Seriamente parlando, la brexit mi pare un altro caso da manuale di come certe ideologie vengono assunte al rango di verità incontrovertibili, nel senso che se sì prova a chiedere in giro chiunque voglia darsi pose da intellettuale vi confermerà il fatto che la brexit sia stata una sciagura per la gran Bretagna, ma se poi provate a chiedere nello specifico il perché di questa risposta, in quel caso al massimo quattro economisti sfigati, sfigati nel senso che le loro previsioni non si sono minimamente realizzate, azzarderebbero una spiegazione quantomeno razionale.


Un discorso simile si potrebbe fare per la presidenza Trump, raccontata come un fulmine a cielo sereno abbattutosi sulla politica americana, una vera e propria sciagura per quel popolo illuminato e per il mondo intero, tutti già dimentichi dell'inadeguatezza ben maggiore di un Bush junior o delle spacconerie megalomani di Regan: che santi numi oggigiorno viene rimpianto come statista; manco l'attore sapeva fare! 

 In realtà poi se si vanno a guardare i fatti concreti, la  prima presidenza Trump se non fosse per il COVID-19, tolte alcune dichiarazioni spaccone, verrebbe ricordata come un periodo tranquillo e in linea con la politica Statunitense, tanto è vero che eccettuati i provedimenti più ideologici, come quelli sul clima o sul immigrazione, Biden ha  avuto poco da abrogare di quanto compiuto dal predecessore. 

Se dobbiamo dirla fino in fondo, la differenza più evidente tra le due presidenze mi pare consista, che mentre Trump aveva deciso di tenersi buona la Russia e andare direttamente allo scontro con la Cina, la presidenza Biden ha preferito prima tentare di chiudere definitivamente i conti con la Russia. 


Un discorso non molto diverso ancora si potrebbe fare sulla questione dell'euro: tutti stanno a strillare che l'eventuale fuoriuscita dalla moneta unica sarebbe un disastro, ma nel concreto sarebbero veramente in pochi a riuscire a spiegare il perché, per  concreto intendo senza preanunciare punizioni bibbliche o altre catastrofi del genere:


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