lunedì 20 maggio 2024

contraddizioni



Ascolto un celebre professore di filosofia politica legato alla sinistra più radicale, commentare la crisi tedesca; il professore si dice  preoccupato perche in caso di crisi, si sa come sono fatti i tedeschi e di cosa sono capaci. In un altra lezione, questa volta sulla politica polacca, un altro professore, sempre proveniente dalla stessa area, si dice dubbioso sul fatto che i polacchi riusciranno a sostituirsi ai tedeschi, perché non sono della stessa pasta. 

D'altra parte, questi signori sono assolutamente favorevoli all'immigrazione negando la minima diversità tra le genti, e in ossequio ai tempi moderni considerandoli perfettamente intercambiabili, manco fossero sacchi di patate.


Eppure per restare al primo caso mi pare abbastanza chiaro che il professore temesse i tedeschi in quanto tali, non certo a cose mutevoli come la cultura, d'altronde è abbastanza chiaro a tutti che un certo militarismo  dopo il trattamento giustamente riservatogli alla fine dell'ultima guerra, e la ritrovata prosperita grazie a ottant'anni di pace, è diventato completamente estraneo alla mentalità tedesca di oggi. Per togliere ogni dubbio, garantisco che anche il secondo professore alludeva a certe peculiarità caratteriali proprie dei due popoli presi in esame, non di certo a cose più mutevoli 


A questo punto delle due l'una; o le razze esistono ognuna di esse con i suoi pregi e difetti, oppure no, quindi con i duvuti stimoli è un pizzico di fortuna, una nazione può comodamente sostituirsi ad un altra senza troppe difficoltà.

Quello che non è assolutamente inammissibile è il negare categoricamente un fenomeno, per poi fare come se esistesse per fare quadrare i propri ragionamenti.

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