Esistono in natura esseri viventi talmente specializzati da aver perso le più basilari capacità di autonomia vitale, perché ormai non più funzionali alla sopravvivenza, il caso forse più famoso è quello dei mitocondri, in origine dei batteri, entrati così in simbiosi con gli organismi ospiti da esserne diventati parte.
In realtà però, quello dei mitocondri è un caso eccezionale: per loro (e nostra) fortuna, l'iperspecializzazione dei mitocondri non è rimasta isolata in se stessa, forse anche grazie al basso grado di specializzazione della controparte, ha raggiunto un nuovo livello di complessità attraverso la simbiosi, il mitocondrio non ha perso funzioni per meglio integrarsi in un singolo compito in isolamento, ma è riuscito a adattarsi in un sistema più grande.
Ma in genere in un universo come il nostro, dove l'imprevedibilità è l'unica certezza, questa strategia conduce per lo più verso dei vicoli ciechi evolutivi; sono svariati gli esempi in natura che dimostrano come l'adattamento estremo a una particolare condizione, conduca al mutare delle condizioni stesse, inesorabilmente verso l'estinzione, pensiamo alle situazioni del koala o del panda ad esempio.
In alcuni casi l'estinzione non è l'epilogo più inquietante di tale processo, accade in effetti, che alcuni organismi, raggiunta la maturità, rinunciano, in nome dell'efficienza, alla parte di sé che noi esseri umani riteniamo più nobile: il sistema nervoso, per diventare degli organismi all'apparenza, capaci solo di digerire e riprodursi. In casi estremi, soltanto a riprodursi.
Leggevo qualche giorno fa un post di un noto blogger, che non voglio citare perché altrimenti, so che si arrabbierebbe ( lui è fatto così), dove illustra magistralmente come e perché, alcuni luoghi che hanno iper-concentrato il loro modello di sviluppo sul turismo, stanno diventando delle "città morte", delle specie di parchi a tema invivibili per dei cittadini normali. processo che per alcune realtà risulta ormai incontestabile.
La natura e l'economia, naturalmente, non sono gli unici soggetti a questa legge, in realtà, con poche eccezioni, ogni cosa spinta a massimizzare esclusivamente l'efficienza lo è, persino un'intelligenza artificiale autonoma, se lasciata ad ottimizzare senza vincoli esterni, risponderebbe solo a dinamiche simili. Magistrale in questo senso il romanzo Accelerando di Charles Stross, che illustra come una super intelligenza votata esclusivamente all'efficienza, non potrà fare altro che perseguire fino alle estreme conseguenze, un ottimizzazione fine a se stessa.
Ancora, cos'altro era l'accusa rivolta ai farisei da Gesù Cristo (e che con i dovuti adattamenti, noi potremmo rivolgere ad alcuni movimenti protestanti), se non il constatare che l'eccessivo concentrarsi sulle forme della religione, aveva fatto dimenticare loro il vero significato di quelle pratiche?
Con un po' di elasticità mentale, questa logica, può fornire valide spiegazioni filosofiche anche verso tematiche geopolitiche. È il caso del cosiddetto: declino americano, non molto tempo fa ho scritto un testo dove cercavo di argomentare che la causa principale del malessere statunitense è la disconnessione tra la classe dirigente di quel paese e la sua popolazione, ma questa disconnessione, se ci riflettete un poco, non ha altre cause, se non un perseguimento forsennato di una maggiore efficienza del sistema; un élite chiusa su se stessa, concentrata ad ampliare il proprio potere economico e politico a livello globale, incurante che il resto del paese non riesce a stargli appresso.
Gli esempi fin qui riportati non rivelano dei pattern molto simili, solo per circostanze casuali, in realtà, queste dinamiche sono comuni in qualsiasi processo dove l'aumentare di complessita è seguita da un diminuire delle funzioni, ciò deriva da quello che mi pare una legge più generale: l'iperspecializzazione portata alle sue estreme conseguenze, cosi come ogni altro processo di ottimizzazione, se perseguito come fine, conduce alla perdita di scopo.
È così dunque, che alcuni esseri viventi perdono lo scopo generale di sopravvivere, per specializzarsi semplicemente nel trarre il massimo profitto nell'adattarsi in una determinata condizione, allo stesso modo di come i cervelli matrioska di Stross, a un certo punto della loro evoluzione sono interessati alla potenza e alla velocità di calcolo solo in termini di potenza bruta, completamente disinteressati all'uso che ancora, in teoria si potrebbe fare di questa potenza, eccetera.
Pare proprio che in questo universo l'imperfezione umana, la sua finitudine, così come tutte le altre cose che in genere consideriamo handicap da un punto di vista logico efficientista, siano in realtà dei sistemi di sicurezza, per impedirci di perdere di vista il fine, perché troppo concentrati sui mezzi.