Uno che eccelle in tutti i campi dell'intelletto; calcolo, letteratura, arte, eccetera. No vero?
Neanche io, sapete perché? Perché persone del genere non esistono: ogni persona ha settori dove sarà più ferrato e altri dove sarà più scarso.
Una verità che appare quasi banale a tutti, a tutti meno che agli insegnanti moderni,
Così se un ragazzo non è una cima a scrivere, si inviteranno i genitori ad effettuare una visita specialistica per certificare una disgrafia, o una disortografia, se non è un Tartaglia in matematica si spingerà per appurare una discalculia, eccetera.
Intendiamoci non sto dicendo che queste problematiche non esistono, io stesso ad esempio soffro di una disgrafia abbastanza severa, ma semplicemente che questo tipo di condizioni affliggono un numero così elevato di persone che il trasformarle in qualcosa di patologico, specie se sofferte in forma lieve, mi appare propedeutico ad altri scopi piuttosto che il voler aiutare veramente chi ne è afflitto.
Più precisamente questo boom di certificazioni di disturbi specifici dell'apprendimento,mi pare un escamotage che certi insegnanti disonesti o per meglio dire cani; gente che non ha mai creduto che la scuola serva ad assicurare un avvenire alle nuove generazioni, ma piuttosto assicurare una sistemazione agli attuali elettori, applicano per lavarsi le mani da studenti problematici nelle rispettive discipline, senza che questo infastidisca genitori troppo superficiali cui basta che in forza del "certificato" vedranno il loro pargolo proseguire negli studi in barba delle lacune che questo genere di pratiche comporta. Tanto l'importante è il "pezzo di carta".
Ci tengo a ribadirlo: non sono contro la diagnosi precoce di certe patologie, semplicemente ho una certa confidenza del mondo della scuola, derivata non solo dal ricordarmi come essa funzionava ai "tempi miei" rispetto ad oggi, ma soprattutto dall'essere un genitore; quindi una persona che in primis ha una esperienza ancora diretta dell'ambiente e secondariamente ritiene un dovere informarsi per comprendere come opera il sistema reputato alla formazione della propria prole, compito che per quando mi è possibile dato le mie possibilità credo di aver sempre espletato, ed esattamente in funzione di ciò penso che questo modo di fare benché in un primo momento possa sembrare una scorciatoia, nel lungo periodo sarà assolutamente nefasto per l'avvenire di chi lo subisce.