Francamente mi è dispiaciuto, non solo per pietà umana, era comunque un personaggio legato alla mia infanzia. Ma soprattutto per l'odioso snobismo, inflittogli anche in questi frangenti, da una certa intellighenzia, sicuramente servile, di certo non organica, come d'altronde dimostrano gli innumerevoli post di cordoglio spontaneo che stanno in questi momenti intasando la rete, ben lontani dai giudizi espressi da quella colta critica.
No signori, come al solito non avete capito niente: Vitali era un personaggio tragico, al pari degli altrettanto, a loro tempo, bistrattati, Totò, Franco e Ciccio e Fantozzi. Anche lui, era una maschera della commedia dell'arte, genia tutta italiana, e veramente popolare di istrioni, costretti a fare ridere per non morire di fame o in tempi più moderni: d'ostracismo.
Personaggi che a loro modo, possiedono una certa dose di nobiltà, Discendendo tanto della tradizione teatrale della commedia dell’arte (Arlecchino, Balanzone), quanto di quella popolare narrativa (Bertoldo, Giufà). Se il livello vi appare più basso non è colpa di "Pierino", e nemmeno dei vari "Boldi e De Sica", che l'hanno ultimamente succeduto (e che domani rimpiangeremo allo stesso modo), ma di chi, spinto dal fanatismo ha deciso di illudere le masse, spiegandogli che andassero già bene così, che non vi fosse bisogno di elevazione. È anche per colpa loro, se personaggi simili, dopo essere degenerati, avranno pochi discendenti, sostituiti dai vari ; Batman, Capitan America e Spiderman. Ognuno ha le maschere che si merita.
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