A dire il vero possiedo anche altri artefatti che in un modo o nell'altro possono ricondursi a qualche tradizione religiosa, vivente o del passato, compresa una copia del Sacro Corano. Vale, grosso modo lo stesso discorso di prima.
È per tale motivo che i discorsi di certi atei, sui simboli religiosi, mi fanno incazzare come una bestia, perché confrontandoli con il mio vissuto, ne percepisco in pieno tutta la loro ipocrita faziosità.
Ad esempio leggevo proprio adesso dell'ennesima polemica, nata perché il ministro degli esteri Tajani, che come ogni buon orologio rotto, ogni tanto ne dice una giusta, ha ricordato i richiami spirituali della bandiera europea.
Cito testualmente: "Quarant’anni fa i leader europei scelsero la bandiera comune dell’Europa. Blu come il manto della Madonna, con le 12 stelle delle tribù d’Israele disposte in cerchio. Un simbolo dei nostri valori di libertà, delle nostre radici giudaico-cristiane."
Tralasciando che tajani, essendo appunto un orologio rotto, non può essere tanto preciso, è infatti, se il blu della bandiera è certamente un simbolo mariano, le dodici stelle, consapevoli o meno, richiamano un altro riferimento alla vergine, per la precisione un passo dell'Apocalisse: "una donna vestita di sole, con dodici stelle sul capo". Intenzione chiarita dallo stesso Heitz.
Comunque, dicevo, se i cosiddetti laici fossero semplicemente ciò che si definiscono, non si spiegherebbe l'odio con cui hanno commentato le dichiarazioni di Tajani, o con i quali si accaniscono, ogni volta, su mille altri episodi simili. Non credendoci, Passerebbero sopra a queste cose con trascuranza o al massimo con curiosità sociologica. No, invece si infiammano, e conducono queste battaglie di censura con molta più passione e energia, di chi in teoria in quei simboli dovrebbe scorgere qualcosa di ben più presente e reale, rispetto loro.
La verità è che queste persone, nonostante i loro proclami, consapevoli o meno, stanno manifestando un sentimento anticristiano; rancoroso, insensato, autentico e dal deciso odore di zolfo, e a riprova di ciò l'indifferenza quando non l'aperto entusiasmo, con cui accolgono cose dello stesso genere ma riferite ad altre religioni, esempio lampante le iniziative Free Tibet.
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