C'era una cosa che di tutta la faccenda Ucraina non avevo capito, ovvero il livello di partecipazione della classe dirigente europea in quello che stava per succedere, fino a poco tempo fa pensavo che la loro complicità fosse colposa; frutto dell'inettitudine politica. Le reazioni scomposte dopo l'insediamento Trump mi hanno fatto vedere il dolo, in tutta la sua evidenza.
Non so se perche ormai hanno investito troppo, o perché convinti essi stessi delle loro bugie, ma pare proprio che la dirigenza dell'unione sia disposta a rischiare il tutto per tutto pur di non riconoscere la vittoria russa.
Adesso farneticano di riarmo, per smorzare gli apetiti russi dicono.
Perché Putin sarà pure un dittatore sanguinario, afflitto da manie di grandezza, ma resta pur sempre un gentiluomo, e benché abbia deciso di invaderci, all'annuncio, in pompa magna, che l'Europa è intenzionata ad armarsi fino ai denti, non accelererà i piani dell'attacco, ma invece, se ne starà buono buono ad aspettare che noi finiamo i preparativi per accoglierlo.
Boh, forse avranno ragione loro, da parte mia due sole cose so: la prima cosa e che Putin avrà pure un gran appetito, ma già il solo boccone ucraino a momenti non gli causava un'indigestione.
La seconda invece è quella che mi inquieta di più: quando si spendono tutti questi soldi in armamenti, la storia insegna che alla fine arriva sempre qualcuno propenso a usarli.
Intanto gli intellettuali di regime, già scrivono editoriali dove compiangono le passate generazioni fatte di guerrieri...
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