Premessa oggi 05-03-2023 ho ascoltato il bellissimo podcast: "La grande imboscata" di Gabriele Germani, che potete trovare a questo indirizzo: https://anchor.fm/gabriele-germani/episodes/La-grande-imboscata-8-Intervista-a-Gianfranco-La-Grassa-su-Mani-Pulite--Tangentopoli-e-caduta-del-Governo-Berlusconi-e1vi0hr, dove si parlava dell'argomento di questo post, cosi mi è venuta voglia di rileggere quanto io stesso avevo scritto sul tema. A questa rilettura ho trovato il post molto confuso e criptico, perciò nei limiti del possibile ho cercato di modificarlo per renderlo più chiaro, naturalmente non ho assolutamente modificato intuizioni esplicitate nel post, che dopo il podcast in oggetto o altre letture col senno del poi ritengo sbagliate o imprecise, in questi casi mi sono limitato a fare delle notarelle per riportare anche la versione che adesso mi appare corretta o comunque più plausibile.
Oggi voglio provare a scrivere una fantasia:
C'è una cosa che gli elettori del ex partito comunista, ex democratici di sinistra ecc., non hanno capito o forse fingono di non capire, cioè che il partito democratico, dopo la caduta del muro di Berlino ha rinnegato tutta la sua appartenenza ideologica (ma non i suoi metodi), per passare a posizioni ultra atlantiste ed antieuropee, nel senso più profondo del termine, ovvero nel senso culturale; è diventato cioè quel partito radicale di massa precognizato da Del Noce in tempi non sospetti.
Per spiegare perché tutto ciò sia avvenuto, voglio provare a tracciare una breve "controstoria" di quel periodo, ma visto che per il momento non ci sono prove concrete a sostegno della mia tesi, vi invito come da frase d'apertura a considerare tutto il post come pura speculazione, un esperimento di fantapolitica, per così dire.
Per iniziare torniamo con la mente agli anni appena prima della caduta del muro di Berlino; chi c'era ricorderà che in Italia la situazione dei maggiori partiti dell'epoca era pressappoco la seguente:
Il P.C. agli ordini di Mosca, vista come casa madre nonché base ideologica.
La democrazia cristiana seduta a Roma ma con un piede in Vaticano e l'altro al di là dell'atlantico, dove in verità veniva mal tollerato a causa dei contrasti ideologici e la troppa intraprendenza politica di certi suoi membri.
I socialisti, finalmente con Craxi liberi dal complesso di fratello minore verso il P.C., smaniosi di fare vedere quanto valevano assicurando un posto al sole al paese (Sigonella, Ustica ecc, sono fatti legati a questi tentativi.), senza però volersi (anche perché impossibile) allontanare troppo dallo scomodo ombrello americano, potremmo dire che al momento aspiravano solo a ritagliarsi la libertà di poter dare al paese una bella tintarella.
Con la Caduta del muro e l'approssimarsi della fine della guerra fredda, socialisti e democristiani (con quest'ultimo che fino ad allora era stato, come già detto, il principale referente degli USA), non capirono fino in fondo che alcune licenze che lo "zio Sam" già mal tollerava, ma concedeva loro, sia per la posizione strategica che lo stato italiano ricopriva, sia per il fatto di avere in casa il più grosso partito comunista dell'occidente, adesso erano finite. Invece il partito comunista si rese subito conto*, che con il crollo del muro di Berlino, la rapida dissoluzione del blocco comunista e la morte della casa madre, non solo rimanevano senza protettori internazionali dentro un paese a "libertà vigilata", ma tutta la loro impalcatura ideologica cessava di avere giustificazioni materiali, quindi era necessario, per non finire ecclissati dai lanciatissimi socialisti e sparire assieme all'URSS, giustificare la propria esistenza , trovando un nuovo riferimento culturale di stampo progressista e storicamente affermato.
Fu così che dopo un repulisti all'interno del P.C.I., con il cambio di nome e la fuoriuscita degli elementi più impresentabili, i malumori americani verso gli alleati italiani e le esigenze comuniste, passati i primi momenti di confusione, parvero convergere, e con l'insediamento alla presidenza americana di un democratico; Bill Clinton, addirittura si fusero definitivamente insieme.
Come dicevamo questa è fantapolitica e perciò possiamo dare sfogo alla nostra fantasia; in questo modo con la "fantasia" intendo, è facile immaginare come certi poteri americani ( si può dire o suona complottista?) Intenzionati a sbarazzarsi da un lato, di alcuni elementi fastidiosi, oscurantisti e di stampo papista presenti dentro la DC e dall'altro dei troppo intraprendenti socialisti, stringessero un patto "scellerato" con l'ex nemico, adesso desideroso di impegnarsi a diventare il loro nuovo partito di riferimento, e forse già allora con l'implicita intesa che dà "partito comunista" già PDS, diventassero nel tempo "partito democratico". Mentre gli apparati americani si impegnarono a loro volta a dare una "manina" per fare piazza pulita degli avversari fino ad allora predominanti e facilitarne così la scalata ai vertici: ed ecco in questo modo spiegati i processi di mafia e tangentopoli, vicende che non a caso sfiorarono solo di striscio il P.C. e nel caso di tangentopoli videro come suo personaggio simbolo un individuo che era capace di parlare peggio di quanto io sia capace di scrivere :lol. Per fortuna che a scombussolare almeno in parte questi piani ci penso la discesa in campo di Berlusconi...
Dicevamo che questo post è solo un lavorio di immaginazione ma siccome il vero spesso supera la fantasia, non deve stupire come tanti piccoli indizi nella realtà sembrano dare una qualche forma di plausibilità alla mia storia, parlo di cose come il fatto Che in Europa l'unica sinistra magioritaria a non derivare dal socialismo europeo ma da un partito marxista-leninista è appunto la "sinistra" italiana, o che in Italia l'unico partito sopravvissuto al crollo del muro di Berlino sia proprio il partito comunista, o ancora di come tanti fuoriusciti della DC (evidentemente considerati fedeli da qualcuno), trovarono dentro il partito ex avversario una sistemazione comodissima e di rilievo, potrei continuare poi ricordando di come il governo italiano allora guidato da Dalema, si aggrego senza esitazioni alle operazioni di bombardamento NATO in Serbia, o ancora di come quel partito ripetiamo: ex comunista, nel tempo a teso sempre più ad avvicinarsi alle posizioni "liberals" americane, verità quest'ultima su cui vorrei soffermarmi un attimo, per dopo avviarmi a concludere il post.
Quello che gli elettori di quel partito non vogliono capire è che il partito democratico per conservare il potere, oltre ad essersi asservito totalmente a Washington con la stessa cieca e stupida fedeltà con cui sotto altro nome prima serviva Mosca, ha fatto sue le ideologie radical-progressiste di quella nazione, quindi in linea con i suoi nuovi ideologi d'oltre oceano, ormai poco gli importa che il 90% delle risorse siano detenute dal 10% della popolazione. Quello che gli interessa e che in quel 10% siano rappresentati: neri, donne, gay ecc.
Benché come premesso questa è solo una speculazione(meglio ripetere), chi mi legge Ammettera che se si guarda il partito democratico sotto questa lente, dopo risulta facile capire perché con 3 operai morti al giorno, il dibattito di questi tempi all'interno di quel partito sia lo "ius soli" e il "ddl zan".
Ma i nostalgici non disperino, qualcosa del vecchio partito è stato mantenuto e per accorgersene basta che qualcuno ad esempio non sia d'accordo con questa scala dei valori, magari perchè come da tradizione Europea, specie comunista, mette al primo posto la giustizia sociale rispetto ai diritti civili, vedrete allora come in un lampo questo dissidente si ritroverà contro tutto il pattume culturale ancora pesantemente egemonizzato, che lo etichetteranno come fascista o collaboratore dei fascisti, accusa che come ai bei vecchi tempi, non si nega a nessuno, ne sanno qualcosa perfino le "br"; qualcuno forse ricorderà ancora di come gli esponenti del P.C. inserissero il termine "cosidette" tra la parola brigate e la successiva rosse. Perché quel partito come accennato prima, ha sì cambiato ideologia, ma non metodi e forma mentis, perciò non tollera chi "li supera a sinistra".
Come in tutte le storie di fantasia anche in questa mia c'è una morale: la morale di questo canovaccio di trama è che nonostante tutti i loro mali, acutizzati negli ultimi tempi, c'è da apprezzare gli Stati Uniti, che ci concedono ancora la libertà di poter scrivere certe "speculazioni", purtroppo c'è anche di che intristirsi, stavolta per determinati popoli, che alcune vicende del proprio passato, per comodità di vita le leggono appunto solo come fantasie.
A comodità mia e di chi legge riporto una breve cronologia dei fatti più salienti del periodo in esame:
11 ottobre 1985 crisi di sigonella
09 novembre 1989 cade il muro di Berlino
03 febbraio 1991 nascita del PDS
08 dicembre 1991 fine dell'URSS
30 gennaio 1992 sentenza definitiva maxi processo di palermo
17 febbraio 1992 inizia tangentopoli
23 maggio 1992 strage di capaci
20 gennaio 1993 insediamento di Clinton
04 marzo 1993 processo andreotti
26 gennaio 1994 discesa in campo di Berlusconi
Ps
Visto che siamo nell'anno Dantesco, se dovessi dare un seguito a questa storia, potrebbe essere una buona idea parlare di un fiorentino, che resosi conto che la scalata al partito di riferimento del deep state Americano in Italia è troppo ardua, decide di fondare un partito ex novo per provare a scippargli il ruolo, come ai tempi loro lo scipparono alla democrazia cristiana, magari per dare un tocco di esotismo alla cosa, inserirei anche qualche viaggio in Arabia.
*Update 05-03-2021 Il professor Gianfranco La Grassa data l'avvicinamento tra comunisti italiani e america non all''indomani della caduta del muro ma addirittura agli inizi degli anni settanta con Berlinguer, che già persuaso delle difficoltà dell'URSS inizio a muoversi per trovare dei referenti internazionali oltreatlantico, mi pare abbia ragione lui, la caduta del muro probabilmente accelero solo dei processi già in corso.
Nessun commento:
Posta un commento