venerdì 20 settembre 2024

l'orrore l'orrore!

Hanno pianto un poco, poi si sono abituati. A tutto si abitua quel vigliacco che è l'uomo.
                                                 F. Dostoevskij 

Di recente, mi è capitato casualmente di guardare su un social network una sorta di intervista a una ragazza che gestisce un profilo onlyfans, ovvero una specie di prostituzione 2.0; asettica, distante, impersonale, priva di un reale coinvolgimento, senza nessun odore o sapore,  come la maggior parte delle cose che piacciono in questo periodo.

Il primo argomento della chiacchierata, l'unico che in verità mi ha interessato visto che il resto del breve video era così banale che ho continuato a guardarlo, lo ammetto, solo per il gusto di godere ancora per un po', in via del tutto eccezionale gratuitamente delle grazie della creatrice di contenuti in questione. E l'ammettere ciò, questa mia confessione da voyeur prima di un discorso tutto sommato moralistico, non deve essere preso come la scusa per una bautade spiritosa, ma piuttosto il riaffermare, un rivendicare, la mia piena appartenenza alla società  che qui come  in altri post mi diverto a Criticare. Tornando a noi, dicevo, il primo argomento riguardava come avesse preso la madre questa scelta della figlia.

Cosa ne pensi il padre evidentemente poco importa, fatto che attesta che ci troviamo senz'altro davanti a una tipica famiglia moderna, dove la figura del genitore maschio è ridotta, con non poco  sollievo del soggetto in verità, al ruolo di una specie di fuco deresponsabilizzato,  se non che dal lato economico. L'unico che veramente interessa oggigiorno. D'altronde si sa: i fuchi, o da una parte o dall'altra, alla conclusione del loro scopo sono destinati a una triste sorte, è una questione biologica, che questa triste sorte in fin dei conti riguardi solo il portafoglio tutto sommato è un compromesso accettabile.


Terminata la divagazione, e ritornando in tema, la ragazza raccontava di come la madre fosse stata messa a conoscenza di questa occupazione della figlia, e di come non l'avesse presa molto bene, non tanto, anzi per nulla per il fatto che la figlia svendesse in questo modo la propria dignità, ma piuttosto preoccupandosi, dimostrando anche scarso senso degli affari nel fare ciò, che dopo questa attività, difficilmente la pargola riuscirà a trovare un lavoro "vero". 


Oddio! Riconosco di avere forse un approccio troppo romantico e idealizzato alla vita, comunque lasciatemi lo stesso dire che se mia figlia avesse trovato come metodo per arrotondare la paghetta, quello di condividere online le sue ispezioni ginecologiche ed altro..., francamente il fatto che dopo tale hobby difficilmente riuscirà a trovare un lavoro serio, sarebbe l'ultima delle mie preocupazioni.


C'è qualcosa di sbagliato in tutto ciò,  e nonostante tutti i proclami di "magnifiche sorti e progressive" questo errore è  della stessa natura che pochi decenni fa portava a fare si che le brave madri di una volta vigilassero affinché le proprie figlie restassero "sane" in modo da riuscire così a poter ambire non a una carriera come oggi, ma ad un "buon partito" con cui accasarsi. 



Con buona pace delle femministe che accusano il maschio di aver orchestrato tutte le storture dell'umanità, illudendosi poi di poter emancipare l'essere umano dall'essere umano, non rendendosi così conto che in realtà  certi comportamenti meschini come cercare la via più comoda anche se indegna o il guardare il concreto materiale in barba a un bene superiore , non scompariranno mai, ma semplicemente si adatteranno alle contingenze tecnologiche e culturali della propria epoca. E non possono scomparire perché sono insite nella natura umana,  frutto della sua evoluzione e soggetti a quella legge.


Ma a pensarci bene, come ben dimostra l'esempio da cui siamo partiti, se non nei singoli individui, nelle singole madri, ma quantomeno nella società nel suo complesso, tra ieri ed oggi in verità una differenza sostanziale si va sempre più delineando: se infatti nelle società di ieri questa inclinazione al doversi adattare, questo doversi mortificare alle leggi della natura per non perdere qualche vantaggio, il piegare lo spirito alle debbolezze ed esigenze della carne, veniva visto come una delle dirette conseguenze del peccato originale. Qualcosa a cui, magari in maniera spesso vana nei più , o con qualche chance nei pochi fortunati dotati di virtù eroiche, ci si sarebbe potuti opporre, la consolazione che malgrado le sue cadute l'uomo portava dentro di se qualcosa di bello e nobile. Oggigiorno tutto ciò viene coscientemente vissuto e valutato solo da un lato materiale, ogni cosa viene valutata solo in base al vantaggio o lo svantaggio che puo arrecare, senza alcuna implicazione metafisica o morale. La capacità pragmatica di saper interpretare a proprio vantaggio, l'epoca in cui si vive; insensata e vana come tutte le altre che l'hanno preceduta e tutte quelle che gli succederanno.

Nessun commento:

Posta un commento