lunedì 25 marzo 2024

Scusate, ma cosa cambia?

All'inizio del conflitto Russo-ucraino, scrissi sui miei social che due erano gli obbiettivi principali degli stati uniti:

- Primo impedire una maggiore integrazione tra Russia ed Europa, cosa che da un lato darebbe ai russi un cliente affidabile e culturalmente affine e dall'altro rafforzerebbe  il vecchio continente rendendolo non solo indipendente dal punto di vista energetico, ma soprattutto con una disponibilità quasi illimitata di materie prime.
- Secondo creare una barriera che impedisca ai cinesi di giungere via terra (cioè fuori dal controllo americano) il vecchio continente. 

In pratica dissi che il vero obbiettivo di questo conflitto non è la Russia ma l'Europa, perciò gli stati uniti dovrebbero essere considerati come nemici dagli europei stessi.

Col senno di poi, qualcuno ha provato a convincermi che gli obbiettivi americani in realtà consistono nel fare svenare i russi in Ucraina, nella speranza di provocare una grave crisi in patria  ed eliminare così ( almeno politicamente) Vladimir Putin in  modo poi da riuscire a dare l'agognato colpo mortale alla federazione Russa e se le cose dovessero andare particolarmente bene distruggerla addirittura, polverizzandola in una miriade di staterelli, che per paura di finire in orbita cinese si schiererebbero con Washington, così come hanno fatto gli stati baltici per paura della Russia. 

Vorrei fare notare che le due cose non si escludono a vicenda, anzi coincidono, se Putin infatti venisse sostituito da qualche politico meno capace sullo stile di Boris Eltsin, la Russia ricadrebbe alla mercé di poteri pocho chiari, vittima di una corruzione incontrollata è soggetta alla volontà di enti stranieri, cosa  che la farebbe decadere dal ruolo di fornitore di materie prime stabile è soprattutto  affidabile per l'Europa; ancora peggio in quest'ottica l'eventualità di una sua disintegrazione. Anche per i Cinesi ritrovarsi con una Russia cui potere centrale è disponibile a vendersi al migliore offerente non pare essere la soluzione ottimale, non che una Russia troppo forte debba piacergli molto per carità!, ma una Russia di quel tipo sarebbe un inciampo per gli obbiettivi Cinesi, anche in questo caso cosa assai peggiore è l'eventualità di una frammentazione dello stato Russo,  inutile spiegare come degli staterelli vedrebbero con il fumo negli occhi il gigante cinese. 

Perciò la mia domanda è: al fine di definire la nostra strategia, per noi cosa cambia? Non è forse, questo modo di ragionare soltanto il vedere il fenomeno sotto un altro punto di vista?
Ad ogni modo,appurato che in questo mondo le intenzioni non si possono misurare, anche facendo finta di mangiare la foglia ed addirittura prendessimo per buone le motivazioni ufficiali del blocco atlantico; cioè difendere una democrazia aggredita, l'unico metro per prendere decisioni sensate resterebbe quello di basarsi sugli effetti e i risultati prodotti, in quest'ottica qualunque volesse essere lo scopo di questo conflitto, abbiamo constatato che la dirigenza statunitense, per raggiungerlo, per incompetenza o dolo, non si è fatta problemi a mettere in ginocchio la stabilità e l'economia dei cosiddetti alleati europei, anzi ha approfittato delle debolezze di quest'ultimi per migliorare la propria economia interna, questo ci dice che gli Stati Uniti per raggiungere i propri fini, non tengono conto degli interessi dei propri partner, anzi così come in altre occasioni negli ultimi decenni hanno dimostrato che considerano quest'ultimi spendibili se necessario,  ergo per cui rimango della mia opinione: stando così le cose gli Stati Uniti non possono essere considerati degli alleati affidabili.

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