mercoledì 28 aprile 2021

Di polverosi libri

Tenetevi cari i vostri libri di carta, sono scomodi e poco moderni, sono ingombranti e si sciupano nel leggerli, a volte puzzano e sono sporchi e pasticciati peggio di un cane con la rogna.


Ma tenetele care quelle pagine, perché certe volte stringendole fino a stropicciarle, usandogli violenza addirittura, é come afferrare l'autore, fare a pugni con lui, per quello che nel bene o nel male ci sta scatenando dentro. 


Sono pesanti i libri di carta e spesso il fardello maggiore é quello suscitato dai ricordi nello sfogliarli dopo tanti anni. Ma tenetevi lo stesso care quelle pagine, mischiato all'odore di muffa potrebbe arrivare alle narici l'odore estatico dell'infanzia.


Il libro di carta è sorpassato dicevamo, ma e l'unico mezzo che ci garantisce che quello che vi è scritto lì rimane, non lo potrà cambiare la moda, non lo cambierà l'ideologia,non lo potrà rimaneggiare la pubblica ignoranza, o la melliflua spocchia dell'elite', sfugge ai ripensamenti dell'autore, perché impertinenti si ribellano ai suoi cambi di opinione.


I libri sono fedeli compagni, che a volte ci ricordano chi siamo stati, altre volte chi volevamo essere, non è un caso se le dittature più feroci li hanno voluti bruciare, perché sanno che si ricorderanno delle loro gesta e conserveranno quelle vergogne. 


Sono ingombranti i libri, sono pietre d'inciampo che ci ricordano che siamo umani, è non siamo soli.

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