Quando scoppia una guerra, non è nei confronti degli innocenti già nati che ci dobbiamo vergognare, quelli ormai coscienti di ciò o meno, fanno già parte dello spirito del mondo, è a quelli che non nasceranno che dobbiamo chiedere scusa, loro che potevano essere tutto e sono rimasti niente.
Qualche mese fa ho scritto sulle ragioni storiche, che chiariscono in parte il comportamento della Russia e le sue motivazioni, oggi volevo dire qualcosina veloce sulla Cina e sul crollo delle democrazie.
Partiamo dalla Cina; premetto subito che non sono un esperto di storia cinese e non azzardo ad improvisarmi tale, piuttosto volevo esporre un concetto semplice ma a mio avviso fondamentale per rapportarsi con questo paese e un aneddoto anche questo secondo me utile a capire quella gente.
Per brevità partiamo dall'aneddoto; si racconta che alcuni diplomatici cinesi in visita negli Stati Uniti, sul finire del milleottocento, tra i propri bagagli avessero anche delle anfore dove all'occorrenza fare i propri bisogni, questo perche per la loro mentalità non era giusto che qualcosa di cinese si disperdesse fuori dalla terra natia.
Il concetto invece è il seguente; La Cina nella sua plurimillenaria storia, particolarmente ricorda come periodi di grandi umiliazioni due epoche: la prima è all'inizio dello scorso millennio con la dominazione Mongola, e la seconda verso la sua fine, nell'ottocento con la dominazione occidentale, durante quest'ultimo periodo in particolare la civilta Cinese rischiò di scomparire sotto gli appetitti Europei da un lato e Giapponesi dall'altro, visto che ultimamente si parla di Hong Kong, sarà forse utile per capire perché i cinesi chiamano ancora quel periodo "Il secolo della vergogna", ricordare che quella città finì sotto protettorato Inglese come risarcimento di guerra, guerra iniziata degli inglesi, dopo che l'imperatore aveva emanato una legge che vietava il consumo di oppio, oppio che non poco ruolo aveva nel degrado che la società cinese aveva raggiunto, oppio che è bene specificare veniva venduto dai sudditi di sua maestà per controbilanciare l'importazione di seta e the. Se i comunisti di Mao riuscirono a raggiungere e sopratutto mantenere il potere non è perché avevano promesso il benessere a tutti i cinesi, ma perché avevano promesso loro che mai più un non Cinese avrebbe deciso per la Cina, detto ciò credo che ci sia poco da dire sul perché la rozza politica americana verso questo paese sta producendo più disastri che altro.
In questo post, volevo anche dire due parole sui duri colpi, sia in immagine sia in senso più materiale, che il modello democratico ha subito negli ultimi anni, rispetto a sistemi più autoritari.
Se gli stati democratici negli ultimi decenni sono in affanno in termini di popolarità, a mia opinione, non è solo perché i modelli come quello cinese o turco offrono alternative più performanti in termini di sviluppo, ma è perché gli stati autoritari si stanno rivelando gli unici che riescono a svilupparsi ed attuare una politica di interesse nazionale anche in contrapposizione di "certe potenze"; le democrazie si sono rivelate troppo influenzabili e facili alla penetrazione di ingerenze da poteri stranieri per fare gli interessi della nazione se questi interessi non sono ben visti oltre Atlantico; per restare in Italia è facile per me tirare fuori il caso Craxi e di come sia stato semplice sbarazzarsene, col beneplacito della popolazione aizzata dai media, per non parlare del governo Conte sostituito in quattro e quattrotto da un Mario Draghi che gia dal suo discorso iniziale si è premurato di ribadire, la sua incondizionata fedeltà atlantica.
Update 4-11-2021
Mi è stato fatto notare che in questo ed in altri post, sembro assumere un atteggiamento filocinese, con tutto il rispetto per quella grande civilta considero la cina un grave pericolo per tutto l'occidente e una sua egemonia assoluta quanto di peggio ci possa capitare. quello che critico è il modo scelto per prevenire questo pericolo, a mio modo di vedere, inetto e miope.
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