Con l'avvicinarsi della pace in Ucraina (Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant), i giornali rabiosi parlano esplicitamente di tradimento da parte degli Statunitensi. Ma, signori, scusate, io non vedo alcun tradimento, a rigor di logica. La vostra logica, s’intende.
L'Ucraina è stata selvaggiamente aggredita dal tiranno russo e gli Stati Uniti l'hanno semplicemente aiutata finché hanno potuto. Ora che non ce la fanno più, stanno cercando di trattare con i russi, che rivendicano la situazione sul campo. Se le cose stanno come dite voi, non vedo tradimenti: purtroppo gli ucraini, contro ogni previsione, hanno perso.
Nessuno aveva dato garanzie, anche perché l'aggressore sono i russi, senza alcun motivo—così ci avete raccontato—quindi non c’era nulla da garantire. Di che tradimento parlate? Non vorrete mica passare dalla parte di noi complottisti, vero?
Ad ogni modo, per amor di chiacchiera, proviamo a ripetere per l'ennesima volta la versione di noi altri con la stagnola in testa, e vediamo che succede: che l'obiettivo di questa guerra fossimo noi europei è stato evidente fin dal primo giorno, dovevano assolutamente dividerci dalla Russia, per convincerci a tagliarci le palle, ci avevano promesso l'Ucraina, a cui a sua volta avevano promesso cielo e terra. naturalmente prima doveva prestarsi a essere usata come detonatore e come carne da cannone, "per sfiancare la Russia". Ma le promesse non sempre si possono mantenere, gli Stati Uniti i loro obiettivi strategici li hanno raggiunti, penso che anche per Biden vedere la Russia in ginocchio fosse più un bel desiderio che un'ipotesi reale, per l'America cambia poco: se il desiderio si fosse realizzato ci saremmo seduti noi al tavolo delle trattative a spartirci i resti del cadavere russo, ma siccome la cosa non è andata a buon fine, saranno i russi che banchetteranno con quello che hanno guadagnato sul campo e con quello che l'America gli concederà per non farli avvicinare ancora di più alla Cina.
Ammetterete che se le cose stessero così il termine tradimento, sarebbe proprio quello giusto, vero?
Nel frattempo i leader europei stanno morendo letteralmente di terrore: non solo questa operazione li ha inimicati con la Russia, ma, se le cose finiranno così, quest'ultima si ritroverà rilanciata nel novero delle grandi potenze. E se fino a ieri che i russi volessero arrivare a Lisbona erano solo idiozie propagandistiche, da domani non si sa... Perciò, cosa fanno, poveretti? Ancora sperano: America o no, affermano unanimi che non abbandoneranno in balia degli avvenimenti il paese aggredito, a cominciare dalla nostra Giorgia Meloni. Effettivamente, in questo frangente l'Italia ha davvero qualcosa da offrire agli ucraini che potrebbe aiutarli a fare pace con i russi, no, non altre armi, ma la sua esperienza a cambiare casacca. Sorvoliamo sulla nostra simpatica abitudine di cominciare le guerre mondiali da un lato e finirle dall'altro, un'abitudine che non abbiamo affatto perso e che ci divertiamo ad esercitare anche in occasioni minori. Chiedete a Gheddafi per ulteriori dettagli: quasi all'indomani di aver firmato un patto di amicizia con l'Italia, ha visto quest'ultima concedere le sue basi militari agli aerei che bombardavano la Libia. In questo caso specifico, mi riferivo alla nostra abilità di cambiare fedi ideologiche nemmeno fossero mutande : fino all'43 il paese era fascista fino all'ultimo uomo. Poi non so bene, forse deve esserci stata qualche grave epidemia che altro che COVID! Ad ogni modo in nemmeno due anni i fascisti erano completamente spariti, ma siccome la natura abborre il vuoto, il loro posto fu presto preso da i comunisti, che furono così lesti a soppiantare gli scomparsi fascisti, che un osservatore poco attento potrebbe persino credere che a parte il nome tutto il resto fosse rimasto uguale a prima. Comunque tra il'45 e l'89 pure i ricchi sembravano essere diventati rossi...
...Ma poi venne Berlino... "sic transit gloria mundi" non si fece in tempo a capire se il muro crollo perché costruito male o per altro, che qui erano già tutti capitalisti!
Adesso è quasi un trentennio che si usano inglesismi a sproposito, c'è il mito dell'imprenditore, i poveri sono tornati a fare schifo e si guarda all'America come un faro di civiltà. Ma Qualche scricchiolio da oriente si inizia a sentire, io non so voi, ma sto pensando di far fare ai miei figli un corso di Cinese...
Cina o no, Che qualcosa sia mutato, se ne sono accorti anche quelli un po' più svegli tra i nostri intellettuali ( che da noi ricordiamolo è sinonimo di servilismo), che da un po' di settimane hanno smesso di descrivere gli americani come i paladini della democrazia ed esaltarne l'eccezionalismo. A quanto pare è bastato loro cambiare presidente per diventare tutti dei bifolchi ignoranti, sui giornali si inizia a leggere che l'America di Trump è un paese violento e pieno di contraddizioni, che l'Europa ha una sua storia che merita di essere valorizzata, eccetera. Qualcuno ha addirittura osato parlare di declino, crisi ed eccessivo debito. Trump è al potere da poco più di un mese, pensate davvero che sia possibile cambiare un paese, così grande poi, in così poco tempo, non è che ci stavano a cogliona anche prima? (Naturalmente la domanda è retorica). Seriamente parlando, come faceva notare anche Elena Basile, mai si sono visti politici e intellettuali europei così sprezzanti nei confronti di Washington, qui le cose sono due: o sono impazziti e sono diventati completamente alieni alla realtà, oppure sanno qualcosa... Ho già scritto di come sia in atto uno scontro tra gruppi di potere, Sono convinto anch'io che questa in realtà non è un ammutinamento contro gli Stati uniti, ma solo contro la sua attuale amministrazione che probabilmente reputano effimera. Se fossi in Trump rafforzerei la scorta.
E per quanto riguarda l'immagine intaccata dell'America? Per quello non preoccupatevi, non appena torneranno al potere gli uomini giusti, ci penseranno stampa e intellettuali a farla ritornare l'impero del bene, popolata da paladini della democrazia. Basterà meno di un mese, fidatevi.
Trump o no, di sicuro non cambiano i frequentatori social: gira in questi giorni tra le bacheche un post attribuito a Robert De Niro, dove il grande attore, noto per le magistrali interpretazioni di personaggi cattivi, quali Al capone e tanti altri, si definisce un esperto in questo tipo umano e riconosce Trump tra i peggiori di tale categoria. Non è tempo questo, mi chiedo io, di sentire parlare Rocco Sinfredi ai seminari di ginecologia?
... E Intanto la Russia può cominciare a stappare la vodka, a quanto pare è riuscita a trasformare quella che pareva una battaglia di retroguardia, in una brillante vittoria d'avanguardia. Altro che improvvisazione, tradito da informazioni false e altre balle del genere. È quantomeno dal 2014 che Vladimir tesseva la sua trama, i leader occidentali pensavano di averlo trascinato in una trappola, onestamente non mi stupirebbe scoprire che in realtà è stato l'esatto contrario. Non sto affermando che sia così sto solo dicendo che non è un ipotesi da scartare.
Vladimir Putin probabilmente il politico più brillante della nostra epoca. Il salvatore della Russia, ma cosa vuole esattamente per il suo paese?
Meglio riparlarne un'altra volta...
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