Tutto ciò fu possibile grazie ad una debolezza intrinseca a tutti i regimi passati, cioè al bisogno per alimentare le proprie ambizioni, di cittadini nel senso pieno del termine, quindi di uomini in armi pronti a difendere ed attaccare, se necessario o richiesto. Cosa che per essere vera oggi come ieri, ha come prerequisito una certa dose di addestramento.
Adesso mi chiedo in un mondo sempre più meccanizato, dove la popolazione non è più indispensabile per difendere la nazione, ed è anzi, vista quasi con fastidio ( e la sovrappopolazione e solo un aspetto del problema), specialmente se capace di imbracciare le armi, al punto che l'obbligo di leva e stato abolito. Ecco in questo contesto mi chiedo; in che modo in un ipotetico futuro, nel eventualità del insediarsi di un regime tirannico, potrebbe nascere un movimento di resistenza, visto che la popolazione è inerme e sprovvista non solo delle capacità pratiche, ma perfino delle conoscenze teoriche in ambito di guerriglia?.
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