venerdì 26 febbraio 2021

i pensatori critici

Spesso si sente parlare, di come il mondo dell'istruzione abbia rinunciato alla missione di contribuire alla formazione di capacità di un pensiero critico negli studenti, e si limiti a riempire la testa di un sapere nozionistico. La cosa è senza dubbio vera, ma credo che in questa analisi si eviti di citare i nuovi media (tabloid, radio, internet e televisione), come corresponsabili dolosi del problema. 


Ho usato il termine doloso perché sono dell'opinione che il sistema scolastico, fa ciò per carenza di insegnanti validi, così come per ignoranza dei genitori che vedono la scuola come un posteggio per i

figli,  cioè in sintesi per incompetenza.  Invece è cosa risaputa e banale  che i media, cioè il potere, usano questa lacuna culturale scientemente per tentare di manipolare l'opinione pubblica.



Il principale modo in cui si può limitare che qualcuno pensi é fornirgli pensieri già confezionati.  Il pensare infatti  è un'attività faticosa, forse la più faticosa del mondo moderno, perciò installare quello che è l'equivalente di un ascensore mentale per poter trarre le proprie conclusioni, è una soluzione troppo comoda, per non essere preferita.  Naturalmente, non sempre si può spiattellare direttamente cosa si debba pensare su un piatto d'argento, specialmente per le idee più nuove e radicali che si vogliono proporre, in questo caso e piú conveniente  indirizzare le persone  dove si vuole a piccoli passi, come sembra suggerire la cosiddetta "finestra di overton", che spiega appunto come funziona l'opinione pubblica (e che ne dicano gli scettici, capire il funzionamento di qualcosa ci permette anche di intervenire a proposito). Ciò avviene  ad esempio, in base al modo in cui descriviamo un fatto; così un omicidio può diventare; un reagire all'ennesima angheria, o un brutale assassinio a sangue freddo,  dipendentemente  che vogliamo alleggerire o aggravare la posizione di qualcuno.  Un altro metodo è  il principio di autorità; lo scrivere o essere intervistato, già di suo producono un senso di suggestione in chi ascolta, il titolo di studio adatto ed altisonante fa il resto, basta trovare un professionista favorevole alla tesi su cui si vuole spingere ed il gioco è fatto, se lo dice il professore, voi poveri ignoranti cosa volete ribattere?


Senza voler entrare nel merito, esempio tipo di tutto ciò è l'egemonia culturale gramsciana, che ha permesso si, che in Italia alcune idee e principi chiaramente di sinistra, venissero accettate e fatte proprie dalla popolazione, a tal punto che nemmeno i partiti più spiccatamente di destra le osano mettere in dubbio, ma anzi le  adottano come base comune per un corretto vivere civile.  


Fin qui ho detto cose abbastanza banali e risapute, cose che in fondo, magari con meno conoscenze sulla psiche si è sempre cercato di fare. Il problema grosso a mio avviso si pone e si fa preoccupante,  con la pervasività delle nuove tecnologie. Infatti prima dell'era informatica era materialmente impossibile arrivare così costantemente, così velocemente

ed  in maniera quasi personale, agli individui. Invece oggigiorno grazie a strumenti come gli smartphone  è vero proprio il contrario,  nessuno può permettersi il lusso di restare;  "solo

col proprio cervello"  mettendosi  davanti alla necessità fisica di usarlo, se non per altro che questioni minori e personali. Ormai un popolo semi-disabituato a pensare, si ritrova sempre più bombardato da informazioni corredate di opinioni "comode" o consigli che hanno valore di

moda.



Un'idea se espressa in maniera  continua, logica ed affascinante, può essere interiorizzata a tal punto che in pochi dubiteranno che il concetto: "è un qualcosa a cui si è sempre creduto, e si da retta al  personaggio tal dei tali solo perché riesce ad esprimerla meglio, tutto qui",  senza contare che

una persona disabituata ad un pensiero critico, si informerà esclusivamente attraverso fonti che avvalorano le idee apprese ed interiorizzate,  il cosiddetto  cherry picking.


Questo modo di procedere può portare almeno tre conseguenze gravi:


La prima è la più semplice, Il fatto cioè che chi controlla l'informazione può controllare la pubblica opinione come mai prima d'ora.


La seconda conseguenza è che un impigrimento del cervello e la facilità di trovare soluzioni in rete può creare una generazione incapace di scegliere autonomamente, addirittura cosa

mangiare a cena o come vestirsi per uscire, delegando anche le più banali scelte al signor google, o chi per lui.


La terza conseguenza è che individui o gruppi di individui capaci di eccitare le persone possono indottrinarle  a proprio piacimento e già adesso anche di quest'ultima abbiamo alcuni esempi nei complottisti;  gente come i no-vax capaci di credere che uno stato spende milioni di euro per farli ammalare per poi… spendere altri milioni di euro per pagare le cure.


In ogni caso già adesso siamo invasi di milioni di persone istruite e ben convinte di avere un'opinione su ogni dato argomento, quando in realtà la loro testa è  un enorme magazzino strutturato, per ospitare idee altrui.

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