Il guaio pero e che quando si scrive spesso si lasciano molte cose sottintese, o perlomeno io mi sono accorto di avere questo difetto, difatti mi sono reso conto che in tutti i post dove parlo del tema, non ho mai lasciato trasparire come la pensi, dando così l'impressione in chi mi legge di essere scettico, anzi addirittura contrario a questa cosiddetta rivoluzione.
No, non è così; io sono assolutamente favorevole ad un cambio di paradigmi che permettano una maggiore efficienza energetica e un uso più razionale delle risorse, tanto più in un continente come l'Europa, molto povero sia di risorse che di fonti energetiche tradizionali. Motivi per cui considero addirittura di importanza strategica proseguire spediti per questa strada.
Quello che da cittadino europeo non mi sta bene e disapprovo, dunque, non sono gli l'obbiettivi, ma i metodi scelti per raggiungerli, che mi pare siano affetti da tre vizi di fondo, vizi che in qualche modo riflettono ed identificano gli scopi e i difetti delle correnti coinvolte, non necessariamente in competizione fra loro, anzi in molti modi convergenti:
In primo luogo mi pare che l'approccio scelto sia molto ideologico e dogmatico e questa e senz'altro la posizione dei verdi
Poi ancora, mi sembra che i provvedimenti presi per favorire la conversione verde, siano soprattutto Attui a preservare lo status quo, e qui possiamo vederci dietro il mondo dell'industria, della finanza e di tutto il sistema di potere che vi fa perno
Infine Mi pare proprio che molti di questi provvedimenti non tengono conto degli interessi europei, anzi sembra quasi che tendano ad affossare prima del tempo, le tecnologie dove siamo più all'avanguardia a favore di tecnologie straniere (vedi Diesel)mi pare quasi inutile affermare di come a spingere a ciò siano le lobby estere.
Quello che io contesto e che di tutte queste trame a rimetterci sono gli interessi dei cittadini, su cui alla fine si dovranno riversare i costi maggiori della svolta ecologica. badate bene a fare quest'ultima affermazione non sto formulando ipotesi così per dire, qualcosa di simile è già successa in America dove qualche decennio fa per dare avvio alla cosiddetta globalizzazione, si scelse deliberatamente di peggiorare le condizioni della classe media americana, ne parlo anche Giulio Tremonti in alcune sue conferenze.
Bene penserà qualcuno, se le cose stanno così, allora la cosa migliore da fare per risolvere il problema è fare in modo che siano altri ad occuparsene. Non proprio; Il guaio è che le altre correnti, tra cui la fazione in cui più mi ritrovo; cioè quella cattolica, hanno in maggioranza un approccio irrazionale al problema, che vanno; dal il problema non esiste, al ci pensera il buon Dio.
Eccoci quindi giunti al secondo motivo che mi ha spinto a scrivere questo post; il voler riaffermare che non possiamo continuare a lamentarci delle soluzioni proposte se a nostra volta non presentiamo una soluzione alternativa, non possiamo fare finta che il problema non esiste o proporre soluzioni utopiche, per poi lamentarci che non siamo tenuti in considerazione: ok l'aborto è un qualcosa di brutto (su cui sto preparando un post), ma a parte promuovere un in realistica astinenza sessuale, quali altre idee abbiamo in proposito? Ok la sovrapopolazione fino ad ora si è rivelata un falso problema, ma è indubbio che prima o poi se non vi si pensa si giungerà ad un punto di non ritorno, allora che si fa? Ci penserà la provvidenza? Va bene pero mi pare che anche la chiesa si affidi ad una certa dose di pianificazione per programmare il suo futuro. Vogliamo parlare di come con le attività antropiche stiamo compromettendo i processi di autoregolamentazione del pianeta, anche qui ci penserà la solita provvidenza? Va bene pero chissà perché quando si tratta della vostra salute non tenete lo stesso approccio, ma vi rivolgete ad ospedali e controlli programmati. Il clima sta cambiando? Ok non ne sappiamo abbastanza per essere sicuri che sia colpa delle attività umane, ma questo vi pare un buon motivo per continuare a buttare nell'atmosfera milioni di tonnellate di sostanze di cui ignoriamo bellamente gli effetti?
Insomma se da un lato perlomeno, anche se con risultati demenziali si prova a dare delle risposte alle grandi sfide del nostro tempo, dall'altro non solo si fa bellamente finta che quei problemi non esistono, ma addirittura si è giunti a sostenere che siano tutti dei falsi problemi, creati dai rivali per monopolizzare la scena, condannandosi così all'inifluenza, per poi continuare a lamentarsi di essere inascoltati e emarginati.
Insomma come si dice: "se Atene piange, Sparta non ride". Se questa vi pare una bella situazione fate un po' voi.
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