giovedì 4 agosto 2022

Breve storia triste


In Sicilia manca l'acqua, non è un mistero, perciò nei decenni scorsi i bravi siciliani assieme alle onduline si equipagiarono  tutti di belle cisterne anch'esse in eternit, non fu colpa nostra ad onor del vero all'epoca quel materiale era la migliore soluzione tecnica, pero oggi si sa che l'eternit fa venire il cancro, si sa benissimo, ma come ci ricorda il Principe di Salina: " noi siciliani siamo Dei", perciò abbiamo continuato ad adoperare quella merda, incuranti di agevolazioni e raccomandazioni,  fino al fine vita dell'oggetto, e visto che il corretto smaltimento costa, quando veniva il tempo di sostituirli ci si arrangiava, mica come gli scimuniti che pagavano l'ira di Dio per sbarazzarsene in modo corretto, tanto, noi siamo Dei! Cosa mai può capitarci di male? 

Intanto gli anni passano e l'amianto si sa, inizia ad uccidere a distanza di decenni, però repetita iuvant: noi siamo Dei, cosa volete che ci fotte di tutte ste storie! Chiacchiere da polentoni, indi per cui si continua  come prima....


... passa altro tempo e la vita scorre placida come al solito,  anche se a dire la verita ultimamente c'è qualche piccolo problemino..., proprio ieri infatti sulla pagina Facebook del mio comune di nascita, il sindaco ha fissato in alto un post dove avvisa la cittadinanza che ha sollecitato i massimi organi competenti affinché si faccia chiarezza sulle tante, troppe morti dovute al cancro nell'ultimo periodo.

Confesso che tanta è stata la voglia di scrivergli che invece di far perdere tempo agli ispettori per indagare e far chiarezza, avrebbe fatto prima a chiedere ai suoi concittadini di indicargli su una mappa dove avevano smaltito l'eternit, per poi procedere se possibile ad una bonifica, però mi sono trattenuto, non volevo infierire su una disgrazia. 

Ho voluto riportare questa storia perche mi pare emblematica di tutti i mali di sicilia:
L'incuranza, la supponenza, e la lagnanza:

L'incuranza di amministratori e cittadini verso tutto ciò che è pubblico, la totale incuria verso il bene comune.

La supponenza di essere i più furbi, e per ciò la convinzione di poter gabbare non solo le leggi umane ma anche quelle fisiche. 

La lagnanza all'inevitabile presentarsi del problema, di  essere stati lasciati soli, di essere vittime di malvaggi tessitori che lucrano sulle spalle dei cittadini onesti, cittadini che beninteso  se non fosse per questo manipolo di malvaggi ( spesso venuti da fuori) vivrebbero felici e beati in una terra ricca e florida.

In questo post non voglio fare la parte macchiettistica dell'immigrato che trapiantato al nord diventa più "leghista" dei locali; anche perche senza scomodare le interpretazioni fantasiose dei "neoborbonici", sono cosciente degli avvenimenti storici che hanno comportato questo declinio del sud, ma la coscienza di questi fatti non può e non deve impedire di vedere come spesso il meridione nelle pieghe di questo declinio sembra viverci fin troppo comodamente.

Sciascia riferendosi alla Sicilia ne parlava come di una terra avvolta in un'atmosfera onirica, non riesco a trovare una definizione migliore per questo tipo di atteggiamento da parte del siciliano, che proprio come in un sogno, pare non riuscire a relazionare la causa con l'effetto, e cosi si vede a volte catapultato ad essere un Dio al di sopra delle leggi, per poi ritrovarsi un momento dopo,  senza apparentemente colpa ad essere piccolo, piccolo, schiacciato dagli eventi.

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