martedì 18 febbraio 2025

La caduta



Possiedo un cane, buono come il pane ma stupidissimo. Non avendone mai corsi, non riconosce i pericoli. Una volta mi scappò dal guinzaglio e si diresse, tutto festante, incontro a un molossoide che voleva sbranarlo. Un’altra volta, a momenti si faceva cavare un occhio da un gatto rinselvatichito. Perfino una lucertola, che stava inseguendo per gioco, con un improvviso salto all'indietro riuscì a mandarlo gambe all'aria.

L'Europa di oggi mi pare nelle stesse condizioni. Quasi ottant'anni di tutela americana l'hanno resa incapace di scorgere i pericoli. I cittadini europei, protetti dal benessere, non hanno più la contezza di quanto dure possano essere le conseguenze di una scelta sbagliata. Ci si divide per tifo o simpatie su questioni di vitale importanza, alla stregua dell'ennesima partita sportiva, abituati dal benessere all'idea che, mal che vada, come in una partita andata male, ci si rimetterà l'equivalente della spesa del biglietto.

Non ci si rende più nemmeno conto che gli Stati Uniti di Biden stavano trasformando la guerra russo-ucraina in una guerra esistenziale e che, per vincerla, erano ben disposti a sacrificare l'Europa. Così come non ci si rende conto che l'amministrazione Trump vuole rigettare tutta la responsabilità della guerra sulle nostre spalle. E noi che si fa? Invece di prenderli in contropiede, gli si dà una mano insistendo sulla linea dura, organizzando consigli di guerra o con uscite di cattivo gusto, oltre che antistoriche, come quelle del nostro presidente Mattarella.

Offesi di non essere stati invitati al tavolo delle trattative, sperano forse, con questi mezzi, di sabotarli, mentre giornalisti compiacenti blaterano di fine della NATO. Sciocchi! Non vi rendete conto che l'Europa non è soggetto in questa trattativa, perché essa stessa, alla stregua dell'Ucraina, sarà oggetto della trattativa.


La peggiore classe dirigente che il continente abbia mai avuto, gente di così infimo valore intellettuale da non trovare niente di meglio, nel confrontarsi con gli altri leader globali, che ricorrere all'insulto. Come quando il nostro ex primo ministro, non eletto, definì 'dittatore' il presidente turco Erdogan, o il suo ministro degli Esteri, Di Maio, appellò come 'animale' Vladimir Putin.

Personaggi costantemente in ritardo sulla storia, così attaccati alle loro fantasie da averle confuse con la realtà. Sperano ancora in una rovinosa caduta di Trump, e di Putin, e di Xi, e poi di Erdogan, e di tutto il resto del pianeta che va avanti e ride di loro. Non capiscono che il vecchio mondo è finito. Biden era l'ultima cartuccia di quel sistema di potere, e la riprova di ciò è che, dopo di lui, hanno proposto un colpo a salve come la Harris: un'arrivata dove è arrivata per il solo fatto di essere della carnagione giusta e di possedere un utero. Una totale incapace, ma senza nemmeno la scusa dell'avanzata età.

Quella stagione stavolta è definitivamente chiusa. I neocon, in vent'anni, hanno condotto l'America da un fallimento all'altro, e i Dem, se davvero vogliono rivedere Washington, devono rinnovare la propria classe dirigente. Ad ogni modo, ci sta già pensando Trump a fare piazza pulita di tutto il vecchio sistema di potere.

Già, Trump.

Come già accennato, se, invece di indignarsi per il discorso di Vance, avessero letto tra le righe, forse avrebbero compreso che le parole del vicepresidente americano non erano un semplice esercizio di retorica di obaniana memoria, ma una vera dichiarazione di intenti, tra i quali anche  far ricadere sull'attuale classe dirigente europea, oltre che naturalmente alla precedente amministrazione americana, la responsabilità della guerra. Signori, voi che vi indignate per quanto è stato detto, state vendendo moneta falsa! Vance non ha attaccato l'Europa, Vance ha attaccato la leadership Europea. E da ciò appare  chiaro che l'amministrazione americana usando questi politici quale capro espiatorio, punta a un rinnovamento pure dell’Europa. Ed è questa la cosa che più mi turba del discorso, sotto altri aspetti encomiabile, di J.D. Vance; Come qualcuno ha già fatto notare, Il rischio, oltre a dover pagare il conto per gli ultimi anni di 'follie', è quello di passare dall'essere governati dai servitori dei Dem all'essere governati dai servitori dei 'MAGA'.

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