mercoledì 10 febbraio 2010

punti di vista

ieri ho finito un gioco, dove alla fine il protagonista muore. come al solito, vado a leggere su i forum i commenti degli altri utenti, e mi sono sorpreso di una cosa; tutti erano rimasti delusi della scelta del protagonista (un prete), che poteva restare assieme alla donna amata, ma invece per non tradire i suoi principi sceglie la morte. allora ho capito. ho capito che per molti non e chiara una cosa: “la vita non e' necessariamente uno spettacolo a lieto fine”. non e' affatto detto che la vostra vita finisca in modo felice, anzi e' molto probabile il contrario, la cosa importante e' “finire bene”, essere coerenti fino in fondo con quello che si e' scelto di essere. il mondo, l'universo sono un ammasso di cazzate senza senso, siamo su questo pianeta senza un motivo, siamo in questo tempo senza alcuna apparente ragione; l'universo e' come un folle che balla senza musica per citare lovecraft, l'unico modo per uscire da questo circo senza mettersi a ballare insieme a questa gabbia di matti e' dare una coerenza alla propria vita, seguire una strada e percorrerla fino in fondo, costi quel che costi. il piu' delle volte finira male, ma non importa, l'importante e' essere coerenti con quel che si è , un cristiano chiamerebbe cio' “non cedere al male, non cadere a satana” per un orientale un restare in sintonia col proprio karma* alla fine chiamatelo come volete tanto non cambia molto












*e' strano come tutte le religioni per le cose piu' importante la pensino allo stesso modo; e' come se certi concetti fossero stampati dentro l'uomo stesso.

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