In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi.
                                                       Giovanni 21:18
Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
                                                Matteo 10:16. 
È da stamattina che arrivano sui miei feed notizie di giubilo da una parte e di profondo sdegno dall’altra, in merito alle dichiarazioni del papa, che testualmente avrebbe sentenziato: "la NATO non ha cominciato nessuna guerra".
Siccome conosco i miei polli, sono andato a ricercare il video della dichiarazione in questione, da cui risulta chiaro che il santo padre con quella risposta non intendesse assolvere nessuno, ma stesse semplicemente commentando, come chiesto dal giornalista, le dichiarazioni del portavoce russo, che in merito agli ultimi fatti accaduti in Polonia ha osservato che: "la NATO ormai è in guerra con la Russia".
Insomma, un commento estemporaneo con lo scopo di buttare acqua sul fuoco, è stato preso dalle varie fazioni come una dichiarazione di partigianeria. L’accaduto mi ha fatto tornare in mente i tempi del precedente pontefice, quando Francesco dove spesso nelle sue dichiarazioni "a braccio" la passionalità italo-argentina aveva il sopravvento sulla proverbiale sottigliezza dell’ordine di Sant’Ignazio, cui pure il papa apparteneva. Ciò per la gioia di chi voleva addossargli una divisa e portarlo su certe posizioni, che in realtà Francesco era ben lungi dal sostenere.
La mia simpatia va naturalmente a papa Leone, che davvero è stato buttato "in mezzo ai lupi".  Per quanto non dubiti che sia una persona dalla spiccata intelligenza, non oso immaginare la fatica che deve essere vivere in un mondo dove ogni minima parola viene pesata e misurata. Però mi diverte pensare ai tradizionalisti, fino a ieri inquisitori nei confronti di Francesco e dell’ala più progressista della chiesa, doversi adesso improvvisare avvocati difensori. Qualcuno parlerebbe di legge del contrappasso, ma contrappasso o meno, mi chiedo: serve davvero a qualcosa impelagarsi in queste questioni che non fanno in tempo a scoppiare che già vengono sommerse da altro chiacchiericcio? Non bastano i documenti a ripristinare la verità storica? Perché bisogna sempre giustificarsi? 
 
Nessun commento:
Posta un commento