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mercoledì 29 dicembre 2021

Crisi demografica

È interessante notare come in questi due anni di pandemia, la nostra, è stata la nazione  che nel MONDO ha mantenuto le scuole chiuse per più tempo. Un indicatore sintetico per chi ha figli piccoli di quanto questa anticamera del camposanto chiamata Italia, abbia a cuore le nuove generazioni.



Piccolo aggiornamento: mi fanno notare  che l'Uganda e un altro paio di paesi sottosviluppati, ci superano in questa classifica, Bhe che dire; ognuno si consola come meglio crede.

domenica 19 dicembre 2021

l'arte come emblema

Da amatore d'arte, sono convinto che questo ambiente  sia un caso paradigmatico della schizzofrenia dei nostri tempi, e di come grazie a quest'ultima si riesca a fare convivere nello stesso settore (ed a volte nelle stesse teste) posizioni all'apparenza inconciliabili fra loro, infatti il settore e diviso in due scuole di pensiero totalmente opposte fra di esse: la prima corrente  e formata  prevalentemente da storici, critici ed artisti, questi affermano che nell'era della riproducibilità l'importante di un opera artistica è il concetto,  l'idea,  non l'esecuzione dell'opera in se,  per farla breve secondo questi signori: Michelangelo non è un genio anche perché ha saputo realizare il David, ma solo perché l'ha pensato cosi com'è, da questo modo di intendere l'arte derivano certe opere moderne, che appaiono  assolutamente brutte o insignificanti, in quanto il valore artistico  non sta nel oggetto in se, ma nel messaggio che questo vuole comunicare. Questa scuola di pensiero che io chiamo degli "spirituali" effetivamente è molto comoda ad esempio se si vuole portare ad un esposizione un cesso,  per di più di fattura industriale, è  riuscire lo stesso a pagare le rate del mutuo, difficilmente però mi convinceranno che la sublime esecuzione tecnica di un antonello sia solo un accessorio ed a riprova di ciò in onore alla citta dove risiedo, con tutti i "ma"  e i "se" del caso, prendo ad esempio un'arte minore; provate con tutti i mezzi tecnici a disposizione  a riprodurre uno Stradivari o un amati, se ne siete capaci.

La seconda corrente é  quella dei restauratori dove se  per esempio da un edificio si stacca un mattone, fissano i lati dello sfreggio per evitare che si allarghi, ma mai e poi mai ci butterebbero una cazzolata di calce per riattaccarlo, per paura di "falsare l'opera", memori degli eccessi dei decenni passati dove effetivamente si èra andati un po' oltre,  adesso ci costringono ha tenere allo stato di rudere, opere che  disponendo di progetti e materiale originale potremmo riportare allo splendore originario. Chiamo questa corrente "i materialisti"
 
Sebbene le posizioni sembrano antitetiche fra di loro, personalmente a me danno la stessa impressione di un voler "non fare" perche paralizzate dall'essere  troppo appiattite su un lato, ed è forse questo la comunanza che le rende conciliabili. 

Sene potrebbe trarre una riflessione sull'umano;  anch'esso se non vuole rimanere paralizato,  per restare fedele a se stesso e progredire, deve essere mediazione fra due realtà; l'intangibile col concreto, lo spirito con la materia, il bestiale con l'angelico. 

venerdì 17 dicembre 2021

Fabbri, la geopolitica e quella strana voglia d'ottocento

Negli ultimi tempi sulla rete sta spopolando il geopolitologo  della rivista "Limes" Dario Fabbri, che confesso seguo anch'io con piacere, profitto ed interesse. Noto però che anche a lui sta capitando quello che é  già successo all'ottimo Barbero; cioè grazie alle sue indubbie capacità, alla perspicacia e chiarezza di pensiero, nonche alla passione nello svolgere il proprio lavoro,  sta diventando una specie di guru.

Se a questo aggiungiamo poi che è uno dei pochi  che nelle sue analisi affronta le questioni in maniera franca e diretta, in un settore dove anche gli editorialisti più sconosciuti, sentendosi diplomatici in carriera  affrontano le questioni prendendole nella maniera più ambigua e larga possibile, è facile capire come ancor di più che nel caso di Barbero, chi lo segue, spesso corre il rischio di finire per  considerare la sua particolare visione dei fatti in oggetto come l'unica interpretazione vera e corretta degli stessi. Se ciò era appunto falso con Barbero, questo tipo di approccio nella materia di Fabbri oltre che fallace può rivelarsi anche pericoloso, per chi basandosi su quelle analisi deve prendere delle decisioni.

Cerchiamo di spiegarci meglio; la geopolitica come disciplina nasce verso fine ottocento, in piena epoca positivista, e di quel periodo ha ereditato (e mantenuto) pregi e difetti; cioe ha una visione del mondo razionale e questo senza dubbio é  meritevole, ma per contrappeso è anche un po'  troppo deterministica e meccanica. 

A parere mio  Fabbri lascia trasparire tutto questo, dando l'impressione nelle sue pur ottime analisi, che non applichi le regole della geopolitica come regole teoriche perfettibili, ma piuttosto come regole matematiche immutabili, date una volta ed una soltanto, in un campo  dove al massimo si potranno scoprire nuove regole, ma MAI correggere quelle già presenti, perciò  sebbene i suoi report sulle vicende internazionali abbiano un piglio  disincantato e pragmatico,  dànno  comunque  l'impressione che nello stilarli l'autore abbia applicato gli schemi della sua disciplina con troppo dogmatismo e rigidita.

In particolare considero sbagliato l'approccio marginalistico verso i nuovi scenari e le acquisizioni tecnologiche, prendere come immutabili le dinamiche umane, il non dare la giusta  considerazione all'imprevisto (il famoso cigno nero) in situazioni estremamente complesse, il considerare come ininfluenti pratiche e discipline che nel corso del novecento se spoglie da aspettative fantascientifiche, invece si sono rivelate estremamente valide come ad esempio; la propaganda, a maggior ragione in uno scenario come il nostro dove le informazioni viaggiano ad estrema velocità e sono diventate estremamente pervasive.  Reputo che  questo modo di fare rischia di portare a giudicare l'improbabile, per impossibile e l'illogico come inattuabile.

Per fare alcuni esempi presi dalle sue lezioni: percepisco un aurea di dogmatismo  quando si scaglia contro la mentalità economicistica; se è innegabile che la nostra societa vive concentrandosi troppo sulle dinamiche economiche, e comunque vero che difficilmente nel mondo moderno un paese può perseguire una politica di potenza con scarsi mezzi, come dimostra la Russia, purtroppo i costi vertiginosi della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie non si finanziano con la gloria.

Altrettanto  dogmatismo vedo nel rapporto massa/leader; se e vero, come è vero che il leader è un prodotto della societa in qui abita e non il contrario, mi pare  altrettanto evidente che se quest'ultimo sa dimostrarsi un capo capace riuscirà ad incidere sulla narrativa del suo popolo. Nella visione di Fabbri giustamente il leader è l'esponente più capace/fortunato,  ad emergere in un certo contesto, il classico uomo giusto, al momento giusto, però è anche ininfluente o quasi sullo scorrere dei grandi eventi, è sotto  questo aspetto, a mio parere sottovaluta il ruolo di queste figure, per dimostrarlo facciamo qualche esempio concreto: Prendiamo il caso della rivoluzione francese; se non ci fossero stati i vari Robespierre, i giacobini e gli ideali illuministi, posta per com'era la società francese dell'epoca,  molto  probabilmente  sarebbe emplosa comunque sotto altri ideali e capi, ed a riprova che girondini e giacobini  furono solo i più abili a controllare l'esplosione  è non coloro che diedero fuoco alle polveri,  sta il fatto che i testi di Voltaire e compagnia su cui si basavano i loro ideali, giravano per tutta europa, alcuni regnanti addirittura si glorificavano dell'amicizia con i filosofi senza che questo abbia portato sconquassi nei loro rispettivi paesi. Fin qui credo che tutti possiamo essere d'accordo  con la visione della storia che ne darebbe Fabbri, però a parere mio è  altrettanto indubbio che una volta che  i portatori degli ideali illuministi presero la testa di quella rivoluzione scremate delle frange piu estreme, riuscirono a imprimersi nello spirito francese, cosi profondamente che ancora oggi, quei concetti fanno parte della loro narrativa nazionale. Ancora, spostiamoci di qualche anno e guardiamo alla figura di Napoleone Bonaparte; se è indubbiamente vero con buona pace dei suoi entusiasti, che senza il popolo francese alle sue spalle al massimo sarebbe passato alla storia come un buon generale, è  altrettanto innegabile che grazie alle sue personali capacità, seppe prendere quegli stessi ideali rivoluzionari di cui prima, e trasformarli,  per porli a base del nuovo spirito imperiale francese, e tutto ciò gli riuscì cosi bene che tuttora quel sentimento cova oltralpe, ma non basta, prendiamo l'uomo stesso; già in vita grazie alle sue capacità, fu cosi abile da diventare parte inscindibile della grandeur francese, per assurgerne ad emblema  una volta morto. percio si, se e vero che poco i grandi condottieri possono sugli eventi e gli umori che li hanno spinti al potere, se accorti, molto possono su quelli che gli succederanno.

altra cosa che trovo problematica nel suo stile, anche se probabilmente in buona fede, e quella di costruire una narrativa di quanto già avvenuto con un senno di poi, utile a far quadrare la sua analisi, emblematici in questo senso mi sembrano i suoi podcast in collaborazione con il gruppo Sanpaolo, dove addirittura, nelle puntate dedicate a Napoleone e Pericle ho trovato delle forzature belle e buone! naturalmente queste ricostruzioni sono affascinanti e in genere plausibili,  ma è importante aver chiaro in mente che conosciuti esiti e premesse di un evento e facile ricostruirlo alla luce delle proprie teorie per quanto strampalate queste siano, magistrale in quest'arte e stato Carlo Maria cipolla e la sua: "Pepe, vino (e lana) come elementi determinanti dello sviluppo economico dell'età di mezzo".  Un altro modo per avvallare le proprie tesi e quella di riportare solo esempi che confermino le proprie teorie, ed anche di questa tecnica Fabbri fa un discreto uso, ad  esempio mi viene in mente  il famoso, per chi segue fabbri, concetto che:  "gli imperi non si ritirano, perche altrimenti verrebbero rincorsi dai tanti nemici che si sono lasciati alle spalle"  effettivamente in generale funziona così, Fabbri per comprovare la sua tesi fa l'esempio di Roma ( a me sovviene anche la Russia comunista), però  per confutarlo e dimastrare che la realtà non è una partita a scacchi, perciò  le regole si possono anche violare,  si potrebbe  fare il controesempio degli inglesi, che nonostante qualche loro politico ancora faccia fatica a riconoscerlo,  sono riusciti a ritirarsi egregiamente dal proprio impero, mantenendo nel contempo ottimi rapporti con alcune ex province.  

In estrema sintesi nel seguire questi concetti bisogna fare attenzione perche lo scambiare la prassi razionale come regola, rischia di fare fare alle analisi di Fabbri e di chi li prende come verita assoluta, la stessa fine dell'arcinoto tacchino induzionista, che facendo troppo affidamento sul ripetersi di alcune costanti ha fatto la fine che tutti sappiamo.

Post scriptum 
Quasi dimenticavo! Un'altro fattore da tenere presente quando si valutano le analisi di Fabbri è  la linea editoriale del giornale per cui lavora, spiccatamente filo atlantica, si sa come vanno le cose; se qualcuno per un motivo o per l'altro ci sta simpatico, si fa presto a dargli più punti di quanti in realta ne merita, questo però fa parte del gioco. 

Aggiornamento 22-02-2022
Fabbri si è separato da limes, ed ha mio avviso; oltre ad una evidente adozione dei metodi "democristiani"; cioè il tenere una certa ambiguità nel dare colpe, meriti e giudizi,  si percepisce il mancato supporto da parte di Caracciolo, che probabilmente in qualità di direttore si occupava di aiutarlo,  ad affinare teorie ed  ha limare gli aspetti più rozzi dalle sue analisi, che infatti non beneficiando più  di questa mitigazione mostrano in maniera  più evidente tutte  le criticità del suo metodo; tralasciando l'acutezza e le intuizioni fulminanti che da sempre lo contraddistinguono ad ascoltarlo adesso  per esempio; mi da proprio l'impressione che voglia adattare la realtà al suo modello anziché il contrario; emblematico di tale metodo è  la sua analisi della crisi ucraina; mi pare che per Fabbri il tutto si riduca ad una partita a scacchi dove l'analisi degli avvenimenti passati abbiano poca influenza è sono utili solo per capire come siamo arrivati alla mossa in essere, che presa singolarmente fuori dalla complessità del contesto e facile da spiegare secondo i suoi schemi,  ma ovviamente non è cosi che si deve procedere; come del resto dimostra il fatto che, nonostante lui continui a dire che nessuno dei giocatori vuole la guerra, perfino io ( ma non solo, naturalmente) avevo previsto che con un democratico al governo, America e Russia sarebbero arrivati ai ferri corti; che in soldoni vuol dire che; gli Stati Uniti prima di dedicarsi alla Cina avrebbero tentato di chiudere definitivamente il dossier russo e nel frattempo, smorzare sul nascere eventuali velleità  Tedesche, o Europee in generale; che detta in maniera più semplice vuol dire che: prima di occuparsi del pacifico per la casa bianca e strategico costruire un muro che divida l'Europa occidentale dal resto del continente in modo da poterla legare a tempo indefinito, mi dispiace per Fabbri ma i fatti sono chiari ed il resto è un ricamarci sopra per adattarlo al propri modelli.

martedì 14 dicembre 2021

Dittature sanitarie

Negli ultimi tempi  i complottisti denunciano quello che definiscono l'istaurarsi di una dittatura sanitaria, per questo motivo vengono fatti soggetti di scherno sui media tradizionali.

Effettivamente l'instaurarsi di una dittatura in Europa è alquanto improbabile, il messaggio imperiale della potenza egemone sul nostro continente è un messaggio di: "diritti e liberta" per ciò  vedo difficilmente probabile il nascere di un regime autoritario di tipo tradizionale.

Quello che secondo me sta realmente accadendo è che gli Stati Uniti  e i poteri egemoni dell'occidente ( cioè le istituzioni che dalla supremazia americana traggono forza e legittimità)  vistosi insidiati su due fronti (Russi e Cinesi) stanno stringendo le briglie attorno agli stati vassalli della superpotenza, per evitare sbandamenti di questi ultimi ( vedi Italia con via della seta).

Percio si, e vero che difficilmente vedremo l'affermarsi di una dittatura conclamata, ma contemporaneamente mi aspetto che alcune libertà  nonche molte meccaniche democratiche verranno a poco a poco dismesse, fino a che punto si arrivera, adesso e difficile da prevedere tutto dipende da quante difficolta avranno gli stati uniti a contenere le potenze rivali.

 Ad ogni modo  quei nostri politici che nutrono l'intenzione di flirtare troppo spudoratamente con Russi o Cinesi farebbero bene a ricordarsi di un certo Bettino Craxi, che se Draghi che non è  certo uno sciocco, la prima cosa che ha fatto una volta insediatosi, è stata quella di ribadire la sua fedeltà alla nato un valido motivo doveva avercelo.

giovedì 9 dicembre 2021

Nemmeno a copiare

Negli anni settanta gli stati uniti sotto la presidenza di un politico chiacchierato, Richard Nixon, in piena guerra fredda con il blocco comunista,  grazie alle indiscusse abilità di henry kissinger misero a segno un vero capolavoro diplomatico; approfittando dei dissidi tra le due maggiori potenze marxiste riallacciarono normalizzandole le relazioni con la potenza più debole, pechino, isolando in questo modo i Russi ed erodendone di fatto prestigio e leadership. 


Oggi nel 2021 agli Americani con una Cina in crescita esponenziale ed una Russia che arranca e per di più con posizioni ideologiche molto vicine al mondo occidentale, basterebbe ripetere a parti invertite quella strategia; riconoscendo ai Russi il ruolo di grande potenza che storicamente gli spetta  e la legittimità delle loro rivendicazioni strategiche nel voler continuare ad avere un area di influenza attorno ai propri confini, per creare un "cordone sanitario" intorno a Pechino che  permetterebbe cosi agli statunitensi di recuperare il ritardo accumulato.

Invece sembra che ormai non siano più capaci nemmeno a copiare,  ed invece di dividerli  continuano a minacciare un giorno l'uno, un giorno l'altro paese in maniera demente, spingendo cosi sempre piu vicine le due potenze.

A pensar male si fa peccato... diceva un compianto politico italiano, ma considerate le reali condizioni della Russia attuale l'idea che oltre che contrastare i russi, il principale scopo degli statunitensi sia di evitare che questa diventandone partner faccia da volano per  la nascita di una quarta potenza (europea) non più  assoggettata a Washington,  non mi sembra cosi campata in aria.


Ad ogni modo tenendo conto anche delle pessime prove militari che l'esercito americano  ha affrontato negli ultimi anni contro paesi insignificanti, mi chiedo se davvero considerano credibile la minaccia di potersi impegnare simultaneamente sui due fronti in un eventuale guerra tradizionale, o se siano cosi folli da voler scatenare un'apocalisse nucleare. 

UPDATE
Mi è stato chiesto se con "Americani" mi riferissi nello specifico al presidente Biden.  Biden essendo il presidente è  l'uomo immagine degli stati uniti, quindi intendevo certamente comprenderlo nel  termine, ma non mi stavo riferendo solamente a lui, ma anche a tutti gli apparati burocratici che rimangono fissi da presidente a presidente che costituiscono l'ossatura dello stato per intenderci quelli che  Trump a chiamato "deep state"; cioè la cia, il pentagono, l'apparato militare industriale, le lobby ecc. Enti che individualmente  perseguono obbiettivi, strategie e visioni proprie non sempre coincidenti tra loro, quasi mai con quelle del presidente, addirittura in guerra aperta con Trump. Ed è proprio  in quest'ottica Che avrei preferito una sua rielezione, rispetto al più "allineato" Biden, come credo di aver già detto, senza considerare inoltre la tendenza tradizionalmente più isolazionista dei repubblicani con l'eccezione del manovrabile Bush jr, rispetto ai democratici storicamente più interventisti. 

La definizione "depp state" a dato a questi apparati un sapore complottistico, in realtà non è difficile capire come un organizazione complessa come la superpotenza americana abbia bisogno per sopravvivere di una classe di burocrati che scongiuri i colpi di testa e i cambi di rotta repentini  ed al contrario garantisca un minimo di coerenza ideologica e strategica, sia  interna che sopratutto esterna per conseguire obbiettivi a lungo termine,  nonostante l'alternarsi di presidenti, idee politiche,  movimenti di popolo, ecc.*

Evidentemente in questo momento storico le fazioni russofobe e desiderose di tenere assogettata l'Europa ( ma l'Europa stessa è realmente interessata ad affrancarsi?)    e quelle che ritengono gli U.S.A. capaci di poter giocare su due fronti e magari riuscire a frammentare contemporaneamente sia la Cina che la Russia ad esempio attraverso fratture etniche religiose sul modello mediorentale, hanno ancora più voce in capitolo di chi vorrebbe concentrarsi maggiormente sulla Cina.

*un esempio  di come questi apparati riescano a tamponare questi cambi repentini a loro non graditi è  capitato all'indomani delle elezione di Donald Trump; infatti tra i cavalli di battaglia della sua campagna elettorale c'era proprio una distenzione dei rapporti con la Russia, cosi all'indomani della sua vittoria per evitare che dalle promesse si passasse ai fatti, iniziarono le voci e soprattutto le indagini sulle ingerenze Russe sul voto americano (i famosi hacker russi), in questo modo Trump per non avvolorare le insinuazioni che lo vedevano come  un burattino nelle mani di Putin ha dovuto ridimensionare quando no rimangiarsi del tutto, molte di quelle promesse.

sabato 4 dicembre 2021

Di puttane e cavalieri

Rileggevo l'epopea di Gilgamesh è stavo riflettendo sulla civilizazione di Enkidu, non è un caso che il suo passaggio dal selvaggio al civile avvenga per merito di una prostituta; l'essere umano che accetta di ricevere quello che agogna con la contrattazione, con l'accordo  e non con la mera forza, il civile che accetta di sottostare a delle regole autoimposte per raggiungere i propri scopi, contrapposto alla bestia schiava degli istinti impellenti. 

Mi sovviene alla mente un'altra meritrice, casta questa volta, per parafrasare il grande Ambrogio, che riusci a trasformare una genia di rozzi guerrieri in prodi cavalieri. 

So bene che il Santo identificando la chiesa con questo personaggio bibblico intendesse esplicitare il concetto di chiesa come  oggettivamente santa e soggettivamente peccatrice.  

Ma in questo breve post mi preme concentrarmi sul ruolo della donna nel  processo di civilizzazione umana, sulla sua forma mentis; da un lato cosi concreta attaccata al materiale e poco idealista, dal'altro  guidata dall'emotivita dal  sentimento con la grande capacita di comprensione dell'altro che queste caratteristiche gli conferiscono, si bisognerebbe proprio riscrivere la storia tenento in maggior considerazione la prospettiva femminile, purtroppo invece stiamo passando da una visione granitica e compartimentata dei ruoli; dove la donna generava la vita ed all'uomo spettava il compito di "formare", di educare, ad una visione indistinta  dove tutti possono fare tutto, pezzi intercambiabili come ben si addice anche all'umano nell'era della "sostituibilita'"

venerdì 3 dicembre 2021

Palpate di culo paradossali

Stavo leggendo gli ultimi strascichi sulla vicenda del poco probabile violentatore è certamente coglione maleducato, che uscendo dallo stadio, in diretta televisiva ha dato una pacca sul culo ad una giornalista, da quando si apprende non solo lui e stato costretto ad andarsene da casa e vivere in incognito per evitare ritorsioni,  ma si sta valutando di adottare dei provedimenti per riuscire a garantire l'incolumità della FIGLIA. Una storia emblematica dell'epoca paradossale e ipocrita che stiamo vivendo. 

mercoledì 24 novembre 2021

Usa e getta

Mi hanno sempre fatto specie i parcheggi dei centri commerciali con i loro alberi striminziti, anno dopo anno, dopo anno sempre delle stesse dimensioni come se fossero stati piantati la settimana precedente, unico indizio della reale età di questi vegetali i pali di sostegno, ormai marci o comunque in cattivo stato. 

Naturalmente so che le varieta vengono scelte apposta tra quelle che assicurano meno spese di gestione con cose come la potatura e la raccolta foglie, per questo la crescita cosi lenta, d'altronde il loro scopo è quello di illudere gli automobilisti che fra qualche anno al massimo, l'agognato posto all'ombra sara a disposizione per tutti in abbondanza,  nonche gli ecologisti più sprovveduti che l'obolo all'ambiente è  stato versato, insomma un piccolo inganno, nello stile delle dittature ideologiche che assicurano sofferenze oggi con la promessa di gioire nel domani. 

Dicevo, nonostante so tutto questo, è  scevro da tentazioni animiste, mi resta sempre incoscia la senzazione che quegli alberi sembrano venire su senza tanta convinzione, senza metterci impegno, perche sanno di essere provvisori, di essere stati piantati per assecondare una moda e che saranno estirpati appena la moda richiedera altro alle "malvagie multinazionali" per dimostrare quanto esse siano sensibili alle questioni del mondo. 

lunedì 15 novembre 2021

Fascismi

Il fascismo fa schifo non perche sia di destra o bagianate simili il fascismo fa schifo perche il suo modello politico è  un regime liberticida ed autoritario.
Un secolo di egemonia culturale ha fatto quasi dimenticare questo fatto basiliare. Pero in realta non è che se a toglierci la liberta sia un movimento liberista o di sinistra il giudizio su tali movimenti possa  essere diverso.
Questo concetto dovrebbero interiorizarlo e farlo proprio, molti dei sedicenti antifascisti che al giorno d'oggi  appaiono ben contenti all'idea di sostituire una dittatura con un altra, purché del colore giusto.

venerdì 12 novembre 2021

occidente ed oriente

Stavo riflettendo sui sistemi di potere; se induscutibilmente il secolo americano è stato un secolo di "egemonia culturale", il secolo cinese sara un secolo di "egemonia subliminale" conoscendo un poco  lo stile del celeste impero difficilmente li vedo mettere in piedi uno strumento propagandistico come Hollywood e simili, dall'idea che mi sono fatto gia un leader come Xi Jinping   ed il suo protagonismo non credo siano un modello consono al potere cinese, se viene sopportato dalla nomenclatura è un fatto dovuto esclusivamente ai suoi risultati.   Il modello cinese arrivera da noi in maniera più subdola, come proposta, un alternativa da valutare,  niente più di questo, proprio per cio trovera meno resistenza ed opposizione , se l'esterofilia si è sempre rivelata  una forza per l'occidente; quella sua capacita di accogliere le novità senza pregiudizi di sorta, questa volta rischia di  essere il suo veleno.

martedì 9 novembre 2021

Di bimbe e di cani

Osservo mia figlia di otto mesi, mi mette da pensare il modo spontaneo in cui ogni volta che il nostro cane gli si avvicina manifesta; gioia,  curiosita e una fiducia naturale, verso un animale in fin dei conti  di un altra specie e con spiccate caratteristiche da predatore.


Da amante e studioso dilettante (ma praticante) di cose animali, posso testimoniare che nessun altro essere vivente a parte l'uomo manifesta sentimenti simili, non si tratta di imprinting, nemmeno di abitudine, instinti verso la prole o cose simili, è un qualcosa di più spontaneo, la stessa cosa suggerirei che forse ci ha permesso di addomesticarci ed addomesticare altri animali, senza la necessita di un rapporto simbiotico.  Un altro indizio di una certa nostra diversita ontologica.

giovedì 4 novembre 2021

E poi arriva Rampini e ci da un brusco risveglio


Ho sempre creduto che le civiltà asiatiche cosi come nei millenni precedenti, alla fine non sarebbero riuscite a superare le popolazioni medio orientali ed occidentali, grazie alla nostra elasticità, la nostra vocazione di rompere gli schemi e di uscire dalle strade battute.

Mai sarebbe potuto nascere in Asia un personaggio come  Giotto  che circondato dall'armonica perfezione della tradizione pittorica Bizzantina, decise di inventarsi un proprio stile, dando cosi vita alla pittura moderna, o ancora un Gallileo che in contraddizione a tutta la tradizione sapienzale, invece di affidarsi all'autorità degli antichi, si inventa il metodo sperimentale.

Ho sempre considerato gli Asiatici  troppo legati alla tradizione, troppo rigidi e ligi alle regole per poter fare vera innovazione, per come la vedevo io; per un asiatico l'anticonformismo  era il massimo del disonore, a quanto pare non sono il solo a pensarla cosi, anzi sembra che tutto l'occidente come me si era cullato in questa speranza.

Poi arriva Rampini intellettuale che ammetto ho sempre snobbato (sbagliando) per il suo troppo entusiasmo per certe correnti, ultimamente l'americanismo incondizionato, sordo alle ragioni degli altri, che spiega una cosa semplice e per noi terrificante: i cinesi hanno sopperito alla loro mancanza di creatività innovativa con la legge della giungla.

Legge della giungla vuol dire competere in un ambiente dove tutti sono contro tutti e chi rimane indietro viene mangiato, l'unica strategia vincente in uno scenario simile è  continuare ad evolversi innovando, copiando e migliorando.

E questa non è  una teoria,  è un fatto, noi siamo stati attaccati da questa corrente di pensiero quando hanno iniziato a copiarci senza ritegno, purtroppo abbiamo frainteso ed abbiamo pensato che i poco creativi asiatici copiavano perche non sapevano fare altro, non abbiamo capito che nella giungla copiare l'avversario è il modo più veloce per raggiungere il suo livello, per poi superarlo. Adesso però  Rampini  ce lo spiega.


23/4/2022
Piccolo aggiornamento su Rampini, mi è stato fatto notare che Rampini é l'emblema ideale di radical chic cosa che  condivido in toto, anzi dirò di più: a mia opinione Rampini e il classico tizio di famiglia "bene" di orientamento progressista, che come era d'uso in quegli anni per far carriera, si era iscritto al PC; purtroppo per lui però, era diventanto giovane comunista quando il comunismo stava per finire, per non finire pur lui ancora prima di cominciare, ha dovuto fare una conversione sulla via di damasco diventando filoamericano, schieramento che non dubito deve aver trovato più confacente ai suoi schemi.  Senza fare troppa dietrologia da ciò si capisce benissimo perche il doppio standard nel valutare gli Americani, come i difensori della liberta e dei deboli, senza interessi da perseguire, contro gli altri, tutti cattivi e motivati dal desiderio di dominio, pronti ad allearsi con i peggiori criminali  per portare a termine i loro malvaggi scopi, attegiamento che a ben guardare altro non è che la vecchia indulgenza con cui gli intellettuali di sinistra, prima guardavano ai crimini dell'U.R.S.S..

Per Rampini il mondo ideale e un mondo liberals  guidato  dagli STATI UNITI e gli altri stati nel ruolo di clientes; la cosa si può capire chiaramente ad esempio  dall'atteggiamento quasi infastidito con la quale commentava le giustissime proteste francesi, nel caso dell'annullamento  dei contratti di vendita dei sottomarini all'Australia a favore degli americani, come per dire: "cari francesi i grandi hanno da occuparsi di affari seri è adesso non hanno tempo per badare ai capricci di voi sottoposti" o ancora dalle critiche rivolte alla brexit interpretata (a mia opinione) da Rampini come un volere uscire da parte degli Inglesi dal ruolo loro assegnato dal egemone Americano, potrei continuare poi col trattamento riservato ad Assage in un suo libro; dove sorvola completamente sui misfatti Statunitensi che wikileaks ha portato a galla, e si concetra invece sul fatto che alcuni di quei documenti sono finiti ad Assage, forse grazie ai Russi. 
Ed ecco quindi spiegato anche perche elogiava la Cina finche questa è  stata la manovalanza a basso prezzo degli statunitensi, ed adesso che quella civilta sta riuscendo ad affrancarsi, lo sentiamo tuonare  che sono una minaccia. 

Tutto ciò però non toglie che a patto di conoscere il suo schieramento ideologico,  sia una persona inteligente che vale la pena ascoltare, perché ripeto a patto di ricordarsi il suo schieramento assolutamente filoamericano, riesce a fare analisi lucidissime e portare avanti battaglie assolutamente condivisibili come quelle sulla scomparsa della sinistra, o la lotta contro la cancel culture.

giovedì 28 ottobre 2021

Perche il benessere non è destinato a durare

Oggi stavo leggendo un vecchio editoriale di Guia Soncini; autrice  intelligente e sbarazzina, e  con l'apprezzabile  pregio d'evitare d'incolpare il patriarcato  per ogni cosa di storto che le capita. 


Nell'editoriale in questione  cercava di argomentare una tesi condivisibilissima; il calo demografico che l'occidente sta vivendo non é  dovuto alla supposta povertà delle giovani coppie, ma al contrario alla vasta gamma di possibilità  più allettanti (secondo i parametri propagandati da questa società) che  questi  ragazzi hanno a disposizione, piuttosto che sposarsi a vent'anni  e mettersi a figliare.


Questo è un blog personale, il cui unico scopo è  quello di evitare all'autore di perdere tempo ad effettuare backup affidando questa incombenza al servizio che mi ospita, quindi eviterò di fornire fonti,  ma guarda caso questa opinione è condivisa oltre che dall'autore del blog stesso, anche da importanti esperti del settore, perciò non starò nemmeno ad argomentare sul perche ritengo abbia ragione, ed andrò subito avanti ad esporre il concetto che mi interessa:


Infatti quell'articolo  mi ha portato a riflettere sul problema in un ottica più generale, e sono giunto alla conclusione che l'inverno demografico, sia un sintomo, un lato, di un problema addirittura più  preoccupante, mi riferisco a quanto purtroppo per forza di cose, siano destinate ad essere effimere società del benessere dove vigono concetti quali democrazia, individualismo  ed uguaglianza. Quello che voglio dire é che l'essere umano lasciato libero da vincoli e necessità, e posto in una condizione di relativa agiatezza, non riesce ad evitare di finire dentro un circolo vizioso che pregiudichi la prosperità del sistema che ha garantito quel benessere. La nostra civiltà non è  il primo caso nella storia; cito i romani a titolo di esempio largamente conosciuto.


Il problema a mio avviso è che giunti ad un certo livello di benessere, per permettere al meccanismo di continuare a prosperare serve un'alta dose di impegno e responsabilità individuale, che ci porti ad accollarci spontaneamente fatiche e privazioni senza prospettiva di ricompense adeguate o addirittura a vantaggio di soggetti terzi, cosa purtroppo non esigibile su larga scala dalla nostra specie,  se non per abitudine nel conformarsi a modelli di vita imposti dalle dure condizioni materiali, perciò il sistema va in crisi, e se l'agonia in base al livello raggiunto o a quanto tempo riusciamo ad obligare altri popoli a pagare per noi, può essere lunga e persino piacevole, la prognosi è ineluttabile: le civiltà libere e democratiche sono destinate a soccombere  per essere sostituite da gente più incline a spirito di sacrificio, governata da regimi autoritari dove le libertà individuali sono appannaggio di una ristretta classe sociale.


Questo ragionamento mi fa giungere alla conclusione che noi stiamo vivendo in un periodo fortunato e felice, destinato però  ad essere sostituito, per carenza di manutenzione, con sistemi meno sofisticati e più  coerenti con le dinamiche del nostro mondo, a meno che; prima che arrivino pressioni esterne ad imporcelo, di nostra libera iniziativa non accettiamo di rinunciare  a molti dei nostri privilegi e non sto parlando di  stupidate  come la decrescita felice, sto parlando di cose  come uomini che per responsabilità accantonano ambizioni di carriera e riconoscono che per essi la cosa migliore sia andare a zappare la terra, sto parlando di donne che  anche se non si sentono portate o pronte, rinuncino alla loro autodeterminazione per sfornare figli, sto parlando di ricchi che rinunciano volontariamente a parte dei profitti, sto parlando di ideologhi che riconoscano che l'essere umano ubidisce ad una biologia e possiede degli istinti, spesso sgradevoli e che certi ideali che sulla carta suonano cosi bene e sembrano cosi giusti non sempre si adattano all'uomo reale, sto parlando di intellettuali che cambino narrativa, e che con una discreta dose di umilta, invece che tapparsi il naso e guardare questa  gente come retrograde  riconoscano che è proprio grazie a loro, se la giostra riesce a tirare avanti.

Il problema è che una società libertaria e pluralista come la nostra, non rientra nella curva di Pareto, perche é un qualcosa di troppo complesso ed artificiale per permettere che una minoranza riesca a tenerla in piedi. Serve proprio lo sforzo della maggioranza è questo e facile da capire facendo qualche esempio concreto; se almeno in linea teorica e ancora ipotizzabile convincere liberamente una minoranza grazie alla tecnologia e offrendo loro uno stipendio da favola a svolgere mansioni che la maggioranza non vuole più fare, trovo già più arduo convincere senza coercizione il 20%  delle donne a portare a termine un numero tale di gravidanze, in modo da sopperire alle mancate nascite causate dal restante 80% di donne che preferisce dedicarsi ad altri scopi.

In conclusione se la nostra società è interessata a sopravvivere ha come unica possibilità quella di riuscire nell'impossibile impresa di quadrare il cerchio; riportando in auge stili di vita e modelli tradizionali, proponendoli come esempi positivi, ed nel contempo riuscire a farli collimere con i principi di libertà ed autodeterminazione che la nostra civilta esprime,salvaguardando il più possibile questi ultimi, e se questo vi sembra poco c'è anche la questione di trovare qualcuno cosi motivato a salvare questa civilta che sia disposto ad accollarsi tale onere con ben poche prospettive di guadagnarci qualcosa.

venerdì 22 ottobre 2021

A pagarci le pensioni, sono sempre i figli degli altri

Ogni tanto sul mio profilo facebook mi compare un post di fanpage o altre testate simili, dove viene riportata  piena d'ammirazione la dichiarazìone della starlette di turno che non vuole avere figli per un motivo o per l'altro

Innanzitutto considerando  l'individualismo spinto che vige in occidente, in tutta franchezza  non vedo tutta questa pressione sociale che spinge la gente a fare figli, tantovero che siamo immersi, specialmente in Italia,  in un crollo demografico, ragion per cui non capisco questa ammirazione per la posizione controcorrete a cosa sia dovuta.

Ad ogni modo considerando che siamo in democrazia ognuno faccia come gli pare, con l'auspicio però che quando saranno vecchi e rincoglioniti non pretendano che siano i figli degli altri a pulirgli il sedere. 

Dico questo perche una corrente di partito razzista, gia adesso vuole convincere la gente che; dopo aver visto i loro padri sacrificati al nostro modello predatorio ed essere stati costretti a lasciare le proprie terre; "saranno gli immigrati a pagarci le pensioni".

La verita però é  che se in occidente si sta spingento cosi tanto, insistento sul caso pietoso, per far legalizzare l'eutanasia, un motivo deve esserci...

Barbero e i barbari

Premettendo che trovo stimolante e legittimo ribattere con argomentazioni ad una tesi non condivisa. Ed al contrario trovo  quanto di piu vigliacco, autoritario e stupido ci sia, nel voler sindacare il diritto di una persona ad esprimerla, quando non addirittura attaccare la persona stessa per il solo fatto di averla esposta. Considerò questo tipo di attegiamento espressione della fragilita ideologica su cui si appoggiano certe idee e chi le sostiene, idee che rischiano di infrangersi al solo porsi domande non in linea con l'ideologia, indipendentemente dalla bontà o meno delle domande stesse.

Ho letto del nuovo attacco mediatico che sta subendo il povero professor Barbero, stavolta colpevole di aver osato domandare se fra maschi e femmine non vi sia qualche sorta di diversità (magari perche uno produce piu testosterone e l'altra più estrogeni o  ancora perche per forza di cose "lei"  essendo a piu stretto contatto con dei batuffolini pacioccosi, il cui unico scopo sembra trovare nuovi ingegnosi metodi per farsi del male, ha sviluppato  altre peculiarità  caratteriali, aggiungerei io), cosa che ha fatto andare su tutte le furie  il baraccone "radicale" al gran completo e in special modo le femministe moderne, categoria a cui spetta il solo merito di aver fatto percepire nel sentire comune, tutti i mestieri e ruoli generalmente svolti dalle donne come attivita di serie "b"  prive di vera dignità, le quali subito hanno identificato l'incauto professore,  come un agente del patriarcato, organizazione frutto di teorie complottistiche non debuggate a dovere e ormai impossibili da contestare, perche rapresentano un punto centrale di tutto il femminismo radicale, una specie di Emmanuel Goldstein,  a cui dare la colpa di tutti gli insuccessi di quei movimenti,  in modo d'evitare  una seria autocritica, che rimetterebbe in discussione i loro dogmi.

Peccato! Perche con onesta intelletuale poteva nascerne fuori un bel dibattito, ad esempio; qualcuno avrebbe  anche potuto chiedersi se non fosse il caso di cambiare le regole di un gioco fatto e strutturato dai maschi per i maschi, in modo d'adattarlo alle "nuove giocatrici"  ed alle loro specificità, in modo di valorizzarle a beneficio sia loro che della societa tutta, invece che offrire "premi di consolazione" come quote rosa e simili.

Però, visto il forte fanatismo ideologico (molto conveniente in maniera gattopardesca per la classe egemone) che c'è nell'aria meglio accondiscendere; se la natura notoriamente spendacciona, si è presa la briga di differenziare le specie in due sessi e se adesso questo modo di riproduzione escludendo i batteri è  lo standard de facto è solo per la perfidia del patriarcato che ha imposto la divisione solo per vessazione verso le donne. 

Temo che fra non molto nei nuovi manuali di psicologia verra inserita una nuova classe di disturbo: la perversione etero;  cioe la mania  di alcune persone di provare attrazione solo per il sesso opposto, insistendo che questo possieda differenze fisiche e psichiche che solo loro vedono.

Tornando seri, penso che il problema dipenda dal fatto che le persone, forse per un  incoscio senso di inadeguatezza a cui gli "ismi" di cui prima si scriveva non pongono rimedio, al giorno d'oggi dove si parla di diversita  vede subito anche una classificazione in migliori e peggiori,  da qui il bisogno di omologare tutto in standard conformi,  sfugge ai più  che si puo essere differenti  senza essere inferiori o superiori, in fin dei conti la diversita è  il segreto della vita su questo pianeta e non mi sembra,  al contrario del pensiero ideologico, che abbia prodotto cattivi risultati.

Ps per completezza riporto la risposta incriminata apparsa sulla "stampa" ( www.lastampa.it ): “Premesso che io sono uno storico e che quindi il mio compito è quello di indagare il passato e non il presente o futuro, posso rispondere da cittadino che si interroga sul tema. Di fronte all'enorme cambiamento  di costume degli ultimi cinquant’anni, viene da chiedersi come mai non si sia più avanti in questa direzione. Ci sono donne chirurgo, altre ingegnere e via citando, ma a livello generale, siamo lontani da un’effettiva parità in campo professionale. Rischio di dire una cosa impopolare, lo so, ma vale la pena di chiedersi se ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi. E’ possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che servono ad affermarsi? Credo sia interessante rispondere a questa domanda”.

martedì 19 ottobre 2021

Pasolini il 68 e i giovani d'oggi

Sono sempre stato scettico sull'alone mitologico che circonda la figura di Pier Paolo Pasolini; a cominciare dalla sua famosa poesia, anzi! Proprio conoscendo   i "pettegolezzi" dietro quella poesia, nutrivo un certo pregiudizio per chi  manifestava simpatia nei confronti di coloro che per il contesto del periodo  rientravano perfettamente nella definizione di "sbirri".

Inutile negarlo per falso intelletualismo o perdersi in sofismi, chi allora difendeva lo status quo il bel mondo antico magari anche in buona fede,  in ogni caso restava dalla parte del torto e da Cattolico dico ciò a malincuore; le manganellate volate a vallegiulia erano manganellate contro un mondo più giusto.

Quello che però a me come a molti era sfuggito  è  che ad un analisi piu attenta,  Pasolini nell' individuare una vera diversità quasi antropologica tra quei ragazzi e la  classe proletaria  che dicevano di voler rappresentare, avesse pienamente ragione.
Sebbene i sessantottini manifestassero per un ideale giusto, almeno a parole  il loro mondo era  cosi lontano  dal mondo che volevano rappresentare al punto tale di averne una visione disneyana e questo Pasolini forse  lo aveva capito meglio di tanti.
Non è  vero che la sinistra  ha tradito la classe operaia, la verita è  che questa sinistra espressione matura dei sessantottini, avendo una visione ideologizzata del proletariato,  nel momento in cui é venuta a contatto con la realta ne è  rimasta cosi scioccata che ha abbandonato ogni idea di emancipazione per quella gente  e si è  ritirata schifata accontentandosi di indirizzarli come si fa con un gregge; i famosi prolet di Orwelliana memoria, il peccato originale della borghesia.


mercoledì 13 ottobre 2021

Il corriere di mago do nascimento


Negli ultimi tempi abbiamo tutti potuto assistere ad un proliferare di complottisti, gli esperti hanno cercato di spiegare il fenomeno in vari modi, da un aumento di ignoranza media della popolazione,  ai social  network ed internet .  


A mia opinione benché questi processi abbiano contribuito al fenomeno non sono il motivo scatenante dello stesso; motivo  che va invece ricercato con un altro tipo di approccio, io consiglierei di usarne uno di tipo " evoluzionistico", cioè chiedersi  che genere di vantaggi competitivi offrono materialmente queste teorie a chi li segue, a tal punto da farle prosperare  fino al punto in cui siamo arrivati. 

Secondo me il tipo di vantaggio che offrono é di tipo predittivo, cioè chi segue queste teorie ha in mano strumenti più efficaci per pianificare il proprio futuro rispetto a chi si informa attraverso canali più tradizionali. 


La cosa può sembrare paradorsale ma posso portare dei dati sperimentali a sostegno della mia tesi: 


Provate ad immaginare due imprenditori che nel 2015 devono decidere come investire un certo capitale negli Stati uniti, in base al fatto che vinca la Clinton o Trump, il primo si informa, legge i giornali, ascolta gli opinionisti ecc. Il secondo crede che vincera Trump perche aiutato, mettiamo dai marziani, chi dei due secondo voi sara riuscito a massimizzare i suoi guadagni? 


Ancora, qualche periodo dopo, i nostri imprenditori vogliono aprire una filiale in Europa per ampliare i loro affari; per affinita culturale la loro scelta potrebbe essere aprire la filiale in Inghilterra, però fra poche settimane ci sara un referendum per decidere se questa nazione rimarra in Ue o meno, allora ancora una volta i nostri imprenditori si informano se questa possibilità sia reale o meno, il primo guarda i sondaggi, legge i giornali ecc.  Il secondo crede che il divino ordine tal dei tali ha deciso per l'uscita. Ancora una volta chi credete che abbia investito meglio i propri risparmi? 


Questi sono solo due dei possibili esempi, potrei continuare con la paventata crisi inglese, il ridicolizzare chi si preoccupava per una pandemia di covid  e almeno un' altra decina di casi simili, insomma quello che sto cercando di dire è che negli ultimi tempi affidarsi a teorie strampalate sembra una strateggia piu saggia rispetto a seguire i consigli degli esperti, io stesso sono venuto a conoscenza dell'esplosione della crisi dei mutui subprime con due anni di anticipo rispetto al main stream leggendo siti complottisti, a mia opinione questo fatto si sta verificando perché chi deputato ad informare correttamente la popolazione é  troppo compromesso col potere per essere imparziale, quindi tenta ad influenzare piuttosto che informare e per provare questo basta pensare al nostro paese, dove escludendo la rai ( in mano alla politica) praticamente il resto dell' informazione é in mano a tre famiglie, Berlusconi, Agnelli, Cairo, nel resto del mondo non va meglio.



lunedì 11 ottobre 2021

Di zucchine ed altri ortaggi

Chi cura un orto forse se ne sarà accorto , se avete ancora  qualche pianta tardiva di pomodori, zucchine o simili, i frutti che questi vegetali producono sono ricchi di semi, quasi immangiabili, rispetto a quelli che le stesse piante producevano qualche giorno prima.

Mi è  sempre piaciuto immagginare questi ortaggi stagionali come delle allegre cicale; simili a quella della famosa favola,  allegre e generosamente produttive, inconsapevoli che presto arrivera l'inverno, d'altronde non è  che uno si aspetti chissa quali pensieri da un zucchino.

Pero il meditare sul cambiamento del modo di produrre di queste coltivazioni, forse solo  per suggestione, mi ha fatto presagire una sorta di angoscia, un affanno,  direi quasi l'intuizione che loro "sanno" che il tempo concesso sta per finire e devono sbrigarsi.

Inizio a sospettare che tutta questa loro generosità,  questa abbondanza, sia dovuta proprio al fatto che in qualche modo loro sono conscie  che il  viaggio è  breve e non c'è da perdere un istante; perciò piu il tempo passa piu c'è  da affrettarsi in questo grande gioco che è  la vita.

Attenti ai fascisti!


Nella foto sopra un gruppo di facinorosi  di probabile matrice fascista, mentre commette violenze in una manifestazione non autorizata.

Oggi ancora di più abbiamo scoperto che per la nostra cosi detta; classe dirigente, che si è  espressa come una sola voce, tutto cio è da condannare sempre, senza se e senza ma, a sentirli l'unica strada per risolvere i problemi sarebbe il dialogo.Del resto in Russia durante il comunismo con il pretesto che comandavano gli operai furono vietati i sindacati, oggi siamo in democrazia con la scusa che comanda il popolo tutto, si possono stigmatizare le manifestazioni non gradite. 

Ps
Se poi chi comanda si ricorda la lezione di Cossiga tanto meglio

Pps
Io preferisco ricordare le parole di un altro democratico: 

"L'albero della libertà deve essere rinvigorito di tanto in tanto con il sangue dei patrioti e dei tiranni. Esso ne rappresenta il nutrimento naturale."

giovedì 30 settembre 2021

Certezze

Ci sono due categorie umane che non hanno dubbi, la prima sono i matti, gli unici al mondo sicuri di essere savi.
La seconda sono gli stupidi cosi soddisfatti di se e ciechi davanti alla complessita del mondo, che pensano di saperla un po' più lunga di tutti gli altri, che di fatti giudicano sempre dall'alto in basso.

Mentre nel passato si guardava alle generazioni remote con rispetto ed ammirazione, la nostra societa e la prima che rivolgendo lo sguardo verso gli antichi, li considera rispetto a se medesimi, con sufficienza, reputandoli una massa di sempliciotti ignoranti, vittime della superstizione. Eppure sono proprio quegli antichi che dal nulla hanno sviluppato la filosofia, le scienze, la matematica, l'arte e la tecnica, di cui noi oggi godiamo i frutti.

Io per anologia con quanto detto all'inizio qualche dubbio su quale società tra la nostra e le passate sia più ignorante e instupidida credo sia il caso di porselo.

Ps

A voler generalizzare che non è sempre un male. In realtà con i dovuti distinguo non è proprio la prima volta che in occidente la società vuole ripudiare il passato come dicevo con i dovuti "ma" è già sucesso almeno altre due volte pero  in quelle occasioni e vero che si rinnego il passato, ma per conformarsi ed idealizzare un passato ancora più remoto; la prima volta fu nel rinascimento è l'Europa si riempi di roghi, la seconda nel'700 il secolo dei lumi ed anche in quella occasione la terra si bagno di sangue, anche questo fatto per mia opinione merita una riflessione.

mercoledì 29 settembre 2021

Angeli e diavoli


Percepisco in giro un'aria che non mi piace,  c'è voglia di trovare dei nemici a cui attribuire tutti i mali, un voler dividere in buoni e cattivi per poi partire per una crociata purificatrice, si marchia a vista l'altro  senza ascoltare le ragioni del diverso.

Probabilmente è  colpa della mia ignoranza,  ma faccio fatica a preoccuparmi eccessivamente, come vedo che invece in molti anche tra persone che stimo fanno, quando leggo di gente che si ritrova nella speranza che un tizio morto nel 45 del secolo scorso torni in vita. Ho letto qualche libro, sicuramente antiquato, di sociologia e su quei pessimi ed approssimativi testi, spiegavano che è normale in momenti di crisi mitizzare periodi storici " interrotti" come ad esempio è successo sopratutto negli anni novanta in russia; dove c'era una grossa percentuale di popolazione che rimpiangeva Stalin; basta risolvere i disagi che questi fenomeni  denunciano e il tutto si riduce come neve al sole, non siamo davanti al ritorno di un passato malvagio piuttosto ad  un ciclico ripetersi dell'uomo che posto davanti le sue paure  tenta per sopravvivere di aggrapparsi ad ogni appiglio, anche a quelli più insidiosi per avere sicurezze, pero io sono ignorante, non datemi retta.


Ed è sempre questa ignoranza che mi porta a sottovalutare i pericoli reali e preoccuparmi per cose marginali, come il precariato, l'individualismo estremo, la rabbia che appunto sta covando e tante  altre mie fantasticherie che non sto ad elencare.

Ma in un bagno di umiltà ho deciso di redimermi! Basta sciocchezze! voglio ascoltare chi ne sa piu di me, ed ecco allora dirigermi speranzoso verso "i libri buoni", verso i giornali e la televisione "colta",  cattedre luminose della cultura vera che mi spiegano che il mondo d'oggi è complicato ed in questo mondo ci sono angeli informati e consapevoli e diavoli ignoranti, populisti  e xenofobi che si beffano  delle letture del contemporaneo che danno i sapienti e sguazzano nel fango del degrado e dell'intolleranza.  Rifuggire bisogna da questi diavoli, ed imitare l'esempio degli informati, dei competenti, degli angeli che annunciano un mondo nuovo, da ascoltare affinche anche per me si aprano le porte "del sol dell'avvenire".


Ed è proprio con questi buoni propositi finalmente umile e pentito, che incontro uno di questi angeli indicatori della nuova via, mi si avvicina dalla sua bella casa  da 300/400 mila euro con tanto verde privato ma a pochi km dal centro,  è  mi spiega che il mondo ha la febbre perciò  bisogna fare come lui,  che al lavoro ci va in bici o in monopattino e quando piove prende l'autobus,  ma tutto questo e molto di più deve essere fatto da tutti! Il più in fretta possibile, anzi! Siamo già in ritardo lui adesso per essere ancora più ecologico anche sulle grandi distanze sta per acquistare una Tesla. 


Ed io guardo ammirato e penso: " è  così che bisogna fare! Se vogliamo dare un futuro ai nostri figli". Ma poi arriva il diavolaccio guastafeste per tentarmi e mi fa vedere che lui vive in periferia, quella vera, assieme a tanti diavolacci dove i mezzi pubblici sono quel che sono perché si sa… perciò  per spostarsi da li serve una macchina, ma lui col suo stipendio da precario può permettersi solo una macchina usata di vent'anni, macchina che va a diesel ed inquina come un cargo. Con la sua scassata macchina  è finito pure sui memi dei "fighetti"  perché invece di comprare un'utilitaria economica preferisce un carrozzone mercedes o bmw, vaglielo spiegare a quelli che quando si e poveri occorre  una macchina  grossa e robusta, perché all'occorrenza serve per tutto; dal traslocare a viverci dentro nei momenti bui. Specie se sei immigrato.


Io allora resto dubbioso, pero poi mi dico; ma cavolo!  il mondo va avanti perché si da retta ai sapienti, questi diavolacci sono il passato, non c'e da ascoltarli. Così redento torno su più sagge vie, come antidoto al populismo cerco conforto in televisione dove un intellettuale mi spiega; che la società è liquida, ed i confini sono caduti  TUTTI;  quelli geografici, come quelli anagrafici, per non parlare di quelli lavorativi, al giorno d'oggi uno deve saper fare di tutto, come i suoi figli, altri angioletti come il padre, pure loro ad esempio  adesso sono migranti in erasmus; stanno perfezionando inglese è stanno ricevendo una formazione internazionale, così  se non vorranno proseguire l'attività di famiglia,  potranno andare a vivere all'estero per inseguire i propri sogni e realizzarsi nella vita, che poi, mi spiega sempre il mio angelo intellettuale salottiero: "nel mondo d'oggi non esiste più, è per fortuna, quella noia del posto fisso, oggi si fa l'operaio, domani il contadino e fra un decennio il programmatore o magari il broker di borsa".


Sono entusiasta di tutto ciò! Mentre spengo il televisore  Mi viene  quasi voglia di lasciare che moglie e figlie se la sbrighino per proprio conto a barcamenarsi tra banche, tasse e bollette,  per rimettermi a studiare per diventare un fisico o un biologo, o magari un astronauta! Però poi penso alla mia esperienza; per esempio a quella donna, perdonatemi, diavolessa, che con solo forse il diploma delle medie, rimasta disoccupata da più di un anno  mi scongiurava di prenderla a lavorare con me, perché il figlio stufo di mantenerla la riempiva di botte. Chi gli dice a questa Cristo con l'alito avvinazzato, che il mondo dei sapienti esige che lei per lavorare e  smettere di essere picchiata dal figlio prenda una specializzazione in programmazione e si metta a produrre app.

Poi c'è l'immigrato forse irregolare, che quando  mi aveva chiesto un posto mi aveva precisato che non si faceva problemi a lavorare anche per quattordici ore al giorno, se gli davo 50 centesimi l'ora in più rispetto ai  tre euro  che in quel momento  gli davano, chi va a spiegargli; che l'economia ha le sue regole e la ditta che lo sfrutta, ops perdonate che si serve dei suoi servizi  gli da questo stipendio perché adesso nel mondo nuovo lui è "imprenditore di se stesso" e dopodomani magari in questo mondo nuovo potrebbe diventare non dico ingegnere ma almeno geometra.

Ed ancora mi chiedo; se ce un giornale che ha spiegato bene questa cosa del rimettere in gioco i nostri paradigmi, ai due diavolacci pensionati  senza figli, razzisti ed elettori della lega,  che hanno visto da un giorno all'altro, dopo aver risparmiato una vita per comprarsi un appartamentino, modesto e tranquillo, che l'immobiliare di cui si sono fidati ha deciso di declassare l'immobile in cui hanno speso i loro risparmi e per i successivi dieci anni che vivranno, prima che il covid se li porti,  saranno gli unici impiantati a pianta stabile, in quel luogo, circondati da facce ostili e straniere che dimoreranno in quegli appartamenti per uno, massimo tre mesi, incuranti del decoro di un edificio che non considerano casa è già sanno che abbandoneranno a breve.

E potrei continuare col diavolo italiano bamboccione che fa il lavoro che gli Italiani non vogliono fare ed è costretto a vivere con i suoi perche nonostante otto ore al giorno con quello stipendio ci si paga un affitto e poco altro.

Ed è per queste storie di diavoli, che ho visto personalmente che nonostante la mia sicura ignoranza, le storie di questi angeli non voglio berle! Un blogger che leggo volentieri; Uriel Fanelli scrisse una volta: " potete farmi cambiare idea su quel che credo, ma non su quello che vedo" ed io queste cose le ho viste, assieme a molte altre in vent'anni ho conosciuto fascisti, comunisti, ricchi, poveri, maschi, femmine e molto di quello che si trova in mezzo a queste categorie.  Ed anche se gli esperti angeli tentatori, continuano a ripetermi che sono solo dei diavolacci, io mi sono fatto un metro personale, sbagliato quanto volete  ma costruito sul esperienza e questa esperienza mi dice  che sì,  in fondo tutta questa umanita e fatta forse di diavoli, ma comunque sono poveri diavoli.


venerdì 24 settembre 2021

A chi il green pass? A noi!

Dopo due anni di "stato d'emergenza" , qualcuno ha iniziato a chiedersi per quanto tempo in una democrazia sia lecito governare in una maniera che "per quelli che ne sanno"  secondo la nostra costituzione  è consentita per fronteggiare tempestivamente eventi di portata eccezionale.

Naturalmente chi ha espresso tali perplessità è stato subissato di critiche da parte di tutti gli ISTRUITI  e definito da quest'ultimi:  " imbecilli ed ignoranti".



Visto che io modestamente mi considero si!,  ignorante, ma spero non imbecille, capito landazzo, da bravo patriota mi accodo al gregge, è dopo lovazione di confindustria, anche io  per dimostrare il mio ravvedimento vorrei proporre qualche buona ragione per cui sia auspicabile decretare  nuovi stati d'emergenza per un bel ventennio, che per nostalgia delle glorie passate potremmo definire: Draghista


Primo il riscaldamento globale 

Nonostante qualche voce sempre più minoritaria ormai è evidente che con l'emissione sconsiderata di gas in atmosfera stiamo causando un cambiamento climatico che mette in repentaglio l'esistenza stessa della razza umana, per contrastare questo fenomeno occorrono scelte drastiche, coraggiose ed impopolari  è indubbio che con le attuali lunghaggini parlamentari stiamo solo perdendo tempo. È auspicabile un decreto che attui lo stato emergenziale in modo da promulgare gli opportuni decreti per dare una speranza ai nostri figli.



Secondo le mafie

L'italia del sud è  patria d'origine  di tre tra le più pericolose e potenti mafie a livello globale, con il fenomeno dell' immigrazione il nord italia si puo considerare essere diventato enclave di spicco di mafie straniere come quella nigeriana o la triade cinese, tutto ciò sta causando danni economici incalcolabili ed un continuo stillicidio di vite umane, ora mai dopo decenni di lotte alle mafie pare sembre piu evidente che le normali leggi democratiche siano troppo lente ad arginare il fenomeno. È auspicabile un decreto che attui lo stato emergenziale in modo da promulgare gli opportuni decreti per dare una speranza di legalita ai nostri figli.


Terzo l'immigrazione

Come accennato nel punto precedente l'emigrazione è  via, via diventata un problema sempre più pressante per il nostro paese, nonostante proclami ed appelli i migranti continuano a morire in mare e quando riescono a sbarcare li attende un futuro di stenti ed emarginazione, contigente a cio l'esasperazione dei nativi che vedono i loro diritti conquistati grazie a dure lotte minacciati dai nuovi arrivati pronti a svendersi per la promessa di un futuro, qualunque esso sia. Come se non bastasse tutto questo sta dando energia al nascere di movimenti nazionalisti e xenofobi che fanno mal sperare per il futuro della nostra democrazia. È auspicabile un decreto che attui lo stato emergenziale in modo da promulgare gli opportuni decreti, per dare un futuro di libertà e tolleranza  ai nostri figli.



Quarto i movimenti populisti, xenofobi ed autoritari

La crisi economica, i tentennamenti europei, nonche la grave pandemia globale, hanno creato un malcontento generalizato, nel medesimo tempo i progressi economici e di potere raggiunti dai paesi di stampo autoritario, nonche l'intromissione degli stessi nella vita democratica dei paesi occidentali ha fatto si che in questi ultimi nascessero partiti di stampo neofascista con chiari intenti populisti, xenofobi ed autoritari. 

È auspicabile un decreto che attui lo stato emergenziale in modo da promulgate gli opportuni decreti per contrastare questa deriva verso vecchie follie novecentesche, ed assicurare un futuro di pace per i nostri figli.



Quinto il dissesto idrogeologico 

Anche a causa del riscaldamento globale,  i fenomeni metereologici hanno assunto sempre piu un carattere catastrofico, nonostante gli annunci, i proclami e lo stanziamento di fondi, i necessari interventi si perdono in un mare di particolarismi, favoritismi ed interessi incoffessabili, intanto col verificarsi di nuove tragedie aumentano i morti e i costi materiali.

È auspicabile un decreto che attui lo stato emergenziale in modo da promulgare gli opportuni decreti per garantire la sicurezza dei cittadini, non che preservare la bellezza e dare un futuro al nostro paese. 

Sesto la corruzione e l'evasione fiscale.

I livelli  di corruzione nonche d'evasione fiscale nel nostro paese sono tra i primi tra i passi sviluppati, ciò comporta tra l'altro; arretratezza, scompenso sociale e criminalita organizzata, negli anni novanta del secolo scorso il paese provò A ridarsi un assesto morale che garantisse più onesta nella classe dirigente del paese, qualsiasi cosa si pensi sui fini e gli intenti di quel fenomeno, nessuno puo negare che gli obbiettivi paventati siano falliti, a distanza di quasi trentanni la corruzione dilaga e l'evasione ormai è giunta ai massimi storici. È auspicabile un decreto che attui lo stato emergenziale in modo da promulgare gli opportuni decreti per contrastare in maniera efficace il malaffare è  grarantire un futuro piu giusto ed equo agli Italiani che verranno.



Per non esser troppo lungo e non annoiare nessuno, mi perdonerete se vi propongo altre buone ragioni senza argomentare troppo, in ogni caso ricordatevi sempre che se qualcuno vi chiedesse come c'è la passiamo qui da noi la migliore risposta è  sempre la solita: non ci possiamo lamentare!


-Crisi demografica

-Crisi russa

-Crisi cinese

-Probabile terremoto

-Ritorno attentati terroristici

- non si è sciolto il sangue di San Gennaro

- la juventus ha rubato il campionato

- l'Inter vince lo scudetto

- sbarcano gli alieni

- ca,zzo un asteroide non vuoi mettercelo

- il concerto di Gigi D'Alessio 

- Putin, Putin in un casino ci vuole per forza.

- il festival di Sanremo

-per tutti gli Dei!  Escono dai muri!  Escono dai fottuti muri! 

Cancel culture

La cultura degli stati uniti nasce e si sviluppa avendo come perno una religione intollerante ed estremista; il puritanesimo, benché in apparenza siano riusciti ad emanciparsi da molti degli aspetti  più estremi ed oscurantisti di questa setta ed anzi, facendo una similitudine con i videogame potremmo dire che abbiano saputo sfruttarne al massimo i bonus, Nei momenti di crisi ( e questo termine non è da intendersi solo in maniera negativa) alcuni dei loro vecchi lati oscuri riemergono, naturalmente in chiave moderna.

Uno di questi lati oscuri è l'esigenza  in quanto nuovo popolo eletto di purificarsi facendo sacrifici espiatori, ordalie ed altri riti simili, probabilmente Churchill quando pronunciò la famosa frase: " gli Stati Uniti ogni tanto sentono l'esigenza di farsi un bidet, il problema e che poi pretendono che gli altri bevano l'acqua" si riferiva a questo aspetto dei cugini yankee.

Una purificazione collettiva ad esempio  è stata la caccia alle streghe, di cui anche da noi è famoso l'episodio di Salem, stesso discorso per il proibizionismo anni 20, ancora più emblematico del fenomeno il Maccartismo negli anni 50, ecc. Se provate ad esaminare bene le date potete facilmente verificare che tutti questi fenomeni nascono in seno a grandi stravolgimenti sociali della vita Americana.

In questi ultimi anni gli Statunitensi sono impegnati in una serie di sfide che definiranno la loro posizione nel mondo per il prossimo secolo; la crisi economica ancora non del tutto superata, il divario sociale, la Cina che si appresta a contendergli il ruolo di predominio mondiale, ecc. Tutti questi avvenimenti stanno scuotendo profondamente la società americana e producendo grandi incertezze.  Ecco così spiegata la cancel culture,  i woke e tutto quel mondo malato che gli sta dietro ( stesso discorso per gli alt right naturalmente).

Il guaio è che una volta gli altri paesi conoscevano bene questo aspetto della cultura americana, la consideravano un qualcosa di folkloristico di quel popolo e badavano bene di non far arrivare quella isteria collettiva nei rispettivi paesi, al giorno d'oggi invece con "l'ignoranza al potere" e i social media questo fanatismo viene scambiato per un movimento che lotta per un mondo più giusto e rispettoso delle minoranze, facendo finta di ignorare che per adesso questi signori si sono spesi per promuovere censura ed epurazioni su modello staliniano; cioè al minimo sospetto o alla prima delazione. 

A proposito di modello staliniano leggevo giusto oggi della loro ultima trovata: " il no-debate" cioè il rifiuto a dialogare con chi manifesta idee divergenti dalle proprie. Secondo un filosofo greco l'uomo si caratterizza per essere un "animale politico"  essere politico per come mi è stato insegnato vuol dire anche stare in mezzo agli altri per  confrontarsi e trovare posizioni condivise per organizzare la comunità. questo non voler dibattere è un segno emblematico del non vedere dignità di persona in chi non la pensa come te.

E già successo qualcosa di simile non molti anni fa,  in Unione Sovietica, anche in quel caso chi osava esprimere dubbi su quel sistema che era per definizione perfetto veniva privato di una parte della propria umanità, propriamente; veniva accusato di aver perso la ragione e per ciò  rinchiuso in manicomio.

Per quanto riguarda invece la ridicolaggine della maggior parte delle "rivendicazioni" che questo movimento porta avanti credo ci sia poco da dire, personalmente lo ritengo indice della poca qualità del materiale umano che allevare una generazione di viziati egoisti ha prodotto,  cos'altro dire di gente che si dice traumatizata perche in Omero non ci sono protagonisti neri o trans e perciò pretende la sua censura, o ti rovinano vita e carriera solo perche li hai chiamati con il pronome sbagliato? 

Una volta qualcuno disse che i bambini andavano protetti, forse li abbiamo protetti troppo e cosi facendo gli abbiamo impedito di crescere.


UPDATE 

In questo contesto come qualcuno ha fatto notare, si sono  innestati meccanismi e giochi di potere che per convenienza esasperano ancor di più  la situazione, ma concentrarsi su un fatto fisiologico come questo e come in una gara d'atletica, invece che concentrarsi sul aspetto agonistico tra gli atleti, focalizarsi nella lotta fra i loro muscoli e la gravità,  data una certa fisica dell'universo è normale che subentrino certi meccanismi;  se si forma un buco nel terreno probabilmente in breve tempo si riempira d'acqua o di polvere a seconda dei casi, questo è nel ordine delle cose,  il fatto interessante a mia opinione  però resta quello di capire chi e perche ha fatto il buco, idem con la cancel culture, una volta che il movimento e nato ed ha fatto un discreto  numero di proseliti è normale che gruppi ideologicamente affini lo sfruttino per i propri interessi, in ogni caso la cosa interessante resta il capire perche in quel paese ogni tanto nascono movimenti cosi estremi.


UPDATE 2

Un amico mi ha chiesto se a mio parere tutta questa isteria abbia una qualche utilita pratica. Su questo punto concordo con i redattori di Limes; si, come tutti i "riti" di questo genere dovrebbe servire a compattare la popolazione e fornirli di una retorica condivisa, con la quale affrontare la crisi.

giovedì 23 settembre 2021

Carattere

L'Italiano è  sempre più diventato quel tipo di persona che se incontra un prepotente per strada che gli impone di leccargli le suole delle scarpe, altrimenti gli fara del male, non solo si inginocchia e lecca cosa ancora scusabile; magari ha dei figli cui badare, una missione da portare a termine, o anche motivazioni più banali, fatti suoi. però,  è  qui sta il problema, in aggiunta, nel compiere quel gesto ci proverebbe gusto. 

martedì 21 settembre 2021

imprenditoria in Italia


Qualche tempo fa scrissi del mondo del lavoro visto dagli imprenditori ( http://jegoland.blogspot.com/2021/04/valore-profitto-e-nuovi-schiavi.html?m=1 ), oggi volevo scrivere di un secondo attore di quel mondo; il cliente ( ed a questo punto credo proprio che fra non molto rivolgero le mie lagne anche sul terzo attore; l'operaio).

Totò divideva il mondo in due categorie; da una parte gli uomini cioè  le persone normali con le loro tribolazioni e la capacita di provare empatia per i terzi, dall'altra i caporali personaggi frustrati che non vedono altro scopo nella vita che racimolare un minimo bricciolo di potere per vessare chi gli sta di sotto.

Ecco questa divisione va benissimo per definire i clienti  precisando pero che al contrario della divisione del grande Totò  in questo caso le proporzioni si invertono gli uomini sono pochissimi i caporali quanti sene vuole. 

Infatti il cliente per lo meno in Italia ha una visione pre-medievale dei propri  fornitori, quindi almeno che quest'ultimi non riescano a rendersi vitali in qualche modo per il cliente stesso, come ad esempio un chirurgo prima di un operazione, o un idraulico davanti una caldaia guasta con temperature polari all'esterno,  verranno visti come dei servi ( della gleba) e trattati come tali.

Cio vuol dire essenzialmente due cose:

La prima è  che considerandovi il cliente suo inferiore GUAI a voi se osate apparire piu felici di lui medesimo, infatti essendo lui il SIGNORE è inaudito che un suo servo sia piu soddisfatto di esso stesso.

La seconda è che il cliente  per essere soddisfatto deve necessariamente avere l'impressione di aver fottuto il fornitore, non importa di quanto il prodotto o il servizio sia valido o il prezzo richiesto equo, la cosa importante è che chi tira fuori la grana abbia la percezione di aver fregato il venditore, la qualità non è in se un requisito sufficiente e spesso nemmeno necessario per soddisfare il cliente italiano.

Con l'italiano non basta essere gentili,  serve essere SERVILI.



sabato 18 settembre 2021

La dittatura dei sapienti


Non molti anni fa, il semiologo Umberto Eco in una sua  famosa uscita rimasta celebre, avvertiva del rischio con l'esplosione dei nuovi mezzi di comunicazione, internet in particolare, di un relativismo del sapere cioè diceva; grazie all'estrema democratizzazione  dei nuovi mezzi di comunicazione l'opinione dell'esperto, del premio nobel, si può ritrovare fianco a fianco ed avere lo stesso valore  di quella di un perfetto imbecille, la cui parola fino ad ieri veniva ascoltata al massimo dagli avventori del bar del paese dopo l'ennesimo bicchiere di vino.


Con la crescente diffusione dei social network, le parole di Eco assunsero quasi a profezia, ed è  così che sempre più spesso,  ci ritroviamo che l'interpretazione corretta di un evento viene oscurata e non riesce a farsi strada, sommersa com'è  dalle interpretazioni più fantasiose e bislacche, ciò ha dato l'avvio alla nascita di centinaia di movimenti complottisti, spesso in antitesi fra loro stessi.


Quello che forse Eco non aveva previsto e di sicuro non avrebbe voluto, è  che grazie a questa sua arguta battuta, sarebbe diventato una specie di padre nobile, di chi con la scusa che uno non vale uno, e che l'opinione di un esperto su un dato argomento ha più autorevolezza di quella del primo imbecille che scrive la sua, vorrebbe limitare la libertà di parola e sotto sotto la democrazia tout-court.


È bene ricordare infatti che  il principio di autorità o quello di popolarità di per sé,  non sono garanzia di affidabilità, se su un dato argomento l'opinione dell'esperto è probabilmente la più verosimile alla realtà, può sempre capitare  che per abitudine, conformismo, o addirittura malafede la soluzione proposta sia sbagliata. L'ipse dixit latino oggi viene ricordato come un ostacolo al progresso, non come un vantaggio. 


Ad ogni modo, come dicevo prima, sempre più spesso vedo in giro persone che per zittire l'interlocutore si appellano ad "autorità superiori" concetto che ad una più attenta analisi si riduce  al sentire comune, argomentazione che di per se è una fallacia logica il così detto; "argumentum ad judicium" nobilitato da rimandi e citazioni come quella del Eco per l'appunto. Trovo pericolosa questa tendenza che maschera il conformismo e lo spirito gregario, ad una sorta di superiorità culturale, utile più  che ad affermare la verità a zittire lo spirito critico.



E sebbene il diritto alla parola dovrebbe essere preceduto dal dovere di informarsi sull'argomento di cui si vuole discutere, bisogna ricordarsi che c'è anche il diritto/dovere di fare una riflessione critica su quello che si apprende, specialmente in temi dove la verità per sua natura non può essere che relativa, non possiamo infatti ridurre il saggio consiglio di non parlare a vanvera, ad un invito a non parlare e basta. 


 All'umiltà da un lato, di ricordare sempre che chi ha speso la vita su un determinato tema, avrà una visione più chiara e competente sul tema stesso, va affiancata dall'altro lato la stessa umiltà a ritenere possibile che ci siano strade che a prima vista erano sfuggite o altre ragioni e problematiche, correlate all'argomento che rendono preferibili scelte magari non ottimali per l'argomento in sé, ma vantaggiose in un'ottica più ampia.


Per parafrasare le parole di uno che di democrazia qualcosina ne capiva; le libertà di parola e d'opinione sono cose pessime, che ci costringono spesso ad ascoltare una serie infinita di sciocchezze, purtroppo le alternative sono peggiori.


Per tornare a ragionare su argomenti più  terra, terra, volevo dire qualcosina sull'affaire prima Cacciari poi Barbero, due intellettuali sino ad ieri alla moda, di colpo squalificati, perfetti esempi di questo nuovo sistema per zittire in maniera colta.


Premesso per onestà intellettuale che le mie idee sul green pass sono se non simili, addirittura peggiori di quelle espresse dai soggetti in questione, volevo far notare come su di loro sia caduta la mannaia dell'accusa di parlare a sproposito senza che nessuno sia entrato nel merito delle loro argomentazioni, infatti le accuse che gli si rivolgono  vanno dal:  "non possono gli umanisti parlare di scienza", ad  "in mezzo ad un emergenza non si possono guardare certe sottigliezze". Unica critica che si discosta dalla mediocrità, forse quella di Boniolo all'articolo di Cacciari-Agamben disponibile a questo indirizzo: https://www.scienzainrete.it/articolo/agamben-e-cacciari-sul-green-pass-tu-chiamale-se-vuoi-argomentazioni/giovanni-boniolo/2021

Dove si accusa i due filosofi di avere commesso svariate fallacie argomentative a sostegno della loro tesi, peccato a mia opinione che si sofferma troppo su questioni di forma più che di sostanza, correndo il rischio di cadere esso stesso in una fallacia, cioè quella di non riconoscere la ragionevolezza di una conclusione a causa di argomentazioni scorrette, tralasciando poi che l'articolo si pone sul filo del rasoio, rischiando di finire esso stesso vittima di una serie di fallacie, ad esempio: di fallacia ad personam  quando subito all'inizio si afretta a specificare che uno degli autori è poco conosciuto a livello internazionale continuando poi,  se non fossimo gia abituati  ai toni gradevolmente leggeri e canzonatori dell'autore, col  sospetto che tutto l'articolo non sia altro che una fallacia a ridicolo. In ogni caso come precisa verso la fine l'autore stesso la morale dell'articolo non discosta molto dall'argomento evidenziato in questo post visto che il tutto si puo ridurre  al celebre motto di Ludwig Wittgenstein: " di cio, di cui non  si è  in grado di parlare, bisognerebbe tacere", versione un po' piu colta,  e certamente più travisata della frase di Eco da cui siamo partiti.


Comunque dicevo tralasciando Boniolo, per quanto riguarda il resto delle critiche mi sembrano assolutamente scadenti  e nonostante certe loro vedute siano lontane varie distanze dalle mie, i due personaggi in questione tutto mi paiono tranne che due imbecilli avvinazzati,  stenderei poi un velo pietoso sulle accuse di Hybris, cioè di avere in un eccesso di superbia superato il limite delle loro conoscenze e di aver parlato di argomenti a loro estranei, accuse a mio giudizio pretestuose, in quanto non hanno parlato del vaccino in sé, anzi hanno tenuto a specificare di essere vaccinati ( come me a scanso di equivoci) ma della metodologia usata da questo governo per incentivare la vaccinazione, cosa, comunque la si pensi legittima di discussione, non solo per gli esperti ma in un regime democratico da parte di tutti i cittadini. Leggere di giornali che invitano a boicottare i loro libri, sentirli tacciare come  novax repressi ( qualsiasi cosa ciò voglia dire), spingersi al punto di  ridicolizzarli come due beoni in preda all'alcol, mi sembra un indecoroso metodo per far morire la discussione sul nascere, cosa dopotutto non particolarmente grave se si pensa che non molti anni fa in un certo regime chi osava lamentarsi finiva internato in manicomio, in quanto il non rendersi conto di come la vita fosse serena e gioiosa sotto quel regime, era indice di infermità mentale, però  nell'Europa del 2021 francamente speravo una realtà meno distopica.

martedì 7 settembre 2021

lungimiranza

Subito dopo la "primavera araba" in Egitto, la fratellanza mussulmana, fu eletta al potere a furor di popolo, forti di questo consenso attuarono una serie di riforme liberticide utili a parere loro a contrastate le opposizioni e garantirsi furbescamente  un futuro duraturo. Poco dopo un colpo di stato militare cancellava quel governo, e forti delle riforme costituzionali precedentemente varate faceva polpette di quella organizzazione politica.

Negli ultimi anni la sinistra italiana con espedienti al limite del truffaldino sta indirizzando la politica nazionale verso politiche a lei consone, tutto cio con il silenzio  delle destre che forti del consenso popolare, tacciono consapevoli che una volta elette potranno aditare questi precedenti  a giustificazione delle loro politiche.

mercoledì 1 settembre 2021

l'omofobia

Ieri

-In italiano informale omosessuale si diceva  frocio.
-Essere omosessuale in italia era malvisto
- La parola frocio veniva considerata un insulto.

Oggi 
-  Si dice che gli omosessuali sono benvisti e generalmente accettati dalla societa
- La parola frocio ha acquistato una valenza cosi negativa che il pronunciarla o scriverla, comporta censure e stigmi.

Mi dispiace ma una societa che ha bisogno di un controllo cosi intrusivo persino sul linguaggio  dei propri membri,  rispetto ad una minoranza di essi, non è diventata più inclusiva ma piu raffinata in ipocrisia.


Se il mio raggionamento non vi convince provate a fare questo esperimento; 
Dite che un vostro conoscente ha lasciato il lavoro ed è andato a vivere sui monti; facendo il PECORAIO per stare piu in contatto con la natura. Provate a vedere le reazione di conoscenti ed algoritmi vari a questo epiteto sino a ieri considerato altrettanto offensivo, probalbilmente i piu colti vi correggeranno sostenendo che un termine meno rozzo è pastore, ma i più sorvoleranno concentrandosi sul nocciolo della questione.

Dopo di che provate con un altro gruppo a dire che un vostro amico frocio ha lasciato il lavoro per trasferirsi in un' altra citta e convivere con il compagno.
Provate a vedere quanti discuteranno della questione in se e quanti della liceità del termine usato*


*Naturalmente l'esperimento è da effettuarsi sui sedicenti antiomofobi.

martedì 24 agosto 2021

Anche i ricchi si puliscono il culo ( ma non inquinano)


I nostri preziosissimi mezzi di informazione ci tengono a farci sapere che la faraonica nave del fondatore di Amazon costeggia le nostre coste, se lui sia a bordo è mistero; dato che puo darsi benissimo che l'abbia affittata per sgravarsi un poco degli esosi oneri di mantenimento. 

No, non è  il fatto che un uomo per titillare il suo prepuzio si faccia costruire un mostro di inutilita simile a farmi incazzare, quello che mi manda in bestia è  che gli stessi giornali che se per sbaglio strappò un foglio di carta igienica di troppo per pulirmi il culo sono lieti di aditarmi come una specie di bioterrorista, adesso sono tutti emozionati e lieti di poter scrivere che (forse) Besos naviga in mari nostrani. 

domenica 22 agosto 2021

nuvole!



Ci sono giorni dove perfino uno sciocco percepisce la bellezza del cielo.
Si narra però che per osservarlo in tutta la sua bellezza bisogna tentare di guardarci dentro nelle giornate uggiose, Infatti è proprio in quei giorni che da il meglio di se, al puonto tale che gli Dei gelosi  lo celano agli occhi dei mortali e riservano solo per loro tale meraviglia. 

Romano Prodi l'antitaliano

https://www.raiplayradio.it/audio/2021/08/TUTTA-LA-CITTA-NE-PARLA-Il-ritiro-dallAghanistan--una-sconfitta-della-democrazia-e-dei-nostri-valori-94d29e86-495e-4d6d-b17f-d0585c2b9685.html?wt_mc=2.www.wzp.raiplayradio_ContentItem-94d29e86-495e-4d6d-b17f-d0585c2b9685.&wt


Volevo condividere questo link passatomi da un amico, si tratta di un interessante contributo di romano prodi su il pasticcio afghano.

Ammetto che Prodi per me è un po' un mistero, ho iniziato a seguirlo in maniera più  attenta nel 2014 circa, dopo una conferenza svoltasi a Torino,  dove tra le tante cose e spunti di riflessione  stimolanti che tirò fuori quel giorno mi colpi comè una sberla  quando testualmente sull'attacco alla Libia  affermò: "adesso che i giornali ne hanno parlato possiamo dirlo, io sapevo per certo già allora, che i veri motivi che spinsero Sarkozy ad intervenire contro Gheddafi era perché quest'ultimo stava tentando di creare una moneta panafricana per scansare il franco francese e nel contempo agevolare la Total". Alche mi chiesi, ma scusami, se tu sapevi tutto questo, com'è che non hai impedito con tutti i mezzi possibili al tuo partito di votare a favore della concessione delle nostre basi alle forze che hanno attaccato il nostro alleato Libico?  Con tutto il gran danno che questo ennesimo atto di VIGLIACCHERIA ha conseguito per il paese? 

Da quella volta come dicevo iniziai a seguirlo ed appunto a patto di dimenticarsi che a parlare è uno degli uomini più potenti del paese di questi ultimi 40 anni e di conseguenza rinunciare a chiedersi perche la sua  linea di pensiero e il suo operato discostano cosi vistosamente,  a dispetto delle divergenze politiche, ho trovato i suoi interventi sempre perspicaci, puntuali ed interessanti.

Già perche il mistero di Romano Prodi sta tutto qui, come cavolo è che un uomo che fa questo genere di analisi ed ha tali vedute coadiuvate da un ottima comprensione dei problemi che si parano dinnanzi, una volta raggiunto il potere fa esattamente il contrario di quello che dice ed auspica? Ma caspita! Caro Prodi se tu le cose che vai dicendo nelle tue lezioni o nelle conferenze a bassa voce; per una volta,  una volta sola le avessi urlate ( e sopratutto attuate) in parlamento, noi ti avremmo portato le palle di D'Alema su un piatto d'argento e se questo non ti fosse bastato  avremmo usato quelle dei membri della sua corrente al posto delle olive, per farcire i cocktail con cui avremmo brindato alla tua nomina a VITA  a segretario del ulivo.

Invece lui cosa risponde  a chi gli chiede conto di questa divergenza? 
 Non me l'hanno lascsiato faare.. (da leggersi con spiccato accento bolognese) 

È no! Caro mio, porsi a capo di un partito vuol dire avere una visione e impegnarsi affinche quella visione si realizzi, il capo non chiede il permesso il capo comanda, e  tu per essere uno dei pochi leaders che nonostante l'evidente  stato di mummificazione in essere,  riesce a stare ancora in pista in quel partito di serpenti, questa cosa la sai benissimo. Nessuno puo negare che a parte Renzi che ha pagato cara l'inesperienza dovuta all'età, sei l'unica figura dotata di qualche carisma che quel branco di idioti è riuscito a tirare fuori in trent'anni.

Ed  è  proprio questo il mistero prodiano, mistero che all'inizio cercai di spiegare con soluzioni anche fantascientifiche; tipo un ipotetico gemello cattivo e inetto che una volta che il gemello furbo prende il potere si sostituisce a quest'ultimo e combina solo pasticci. poi pero quasi per caso il mistero per me,  inizio a dipanarsi, quando forse distratto dall'altro conferenziere ti vidi corregere il moderatore che ti aveva chiamato presidente confidandogli che preferivi il titolo di professore.  

Allora intuii che la verita caro Prodi è che a te dell'Italia non è  mai interessato un gran che, la cosa che realmente  ti sta a cuore è il tuo curricula academico il tuo cuore non palpita per la nazione ma per  l'Alma mater e  per quella forse è  meglio non denunciare che la Francia chiede le nostre basi contro il nostro interesse,  per lo stesso motivo forse è meglio non insistere troppo su una lobby di inetti che ha impedito che la Puglia diventasse il porto di riferimento cinese del Mediterraneo, se l'obbiettivo  è  aumentare i propri punti accademici ecco che appare allettante farsi promotore sotto il proprio governo della riforma Treu' condannando cosi milioni di giovani al precariato, per potersi vantare che sotto la propria guida la disoccupazione è calata e l'economia procedeva a gonfie vele.  


Ed ecco qui allora spiegato il mistero di Romano Prodi una delle poche figure che riescono a spiccare in questa seconda repubblica di cialtroni, castrata dal fatto di essere purtroppo per lui (e forse anche per noi?) portatore di quel vizio tutto Italiano di non sentirsi tale per dirla con Giorgio Gaber. 

Si! Romano Prodi non è Italiano è  al massimo Europeo, meglio ancora; un professore Bolognese di caratura europea e di prestigio internazionale, prendetelo per tale e lui sarà pienamente soddisfatto.