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giovedì 4 novembre 2021

E poi arriva Rampini e ci da un brusco risveglio


Ho sempre creduto che le civiltà asiatiche cosi come nei millenni precedenti, alla fine non sarebbero riuscite a superare le popolazioni medio orientali ed occidentali, grazie alla nostra elasticità, la nostra vocazione di rompere gli schemi e di uscire dalle strade battute.

Mai sarebbe potuto nascere in Asia un personaggio come  Giotto  che circondato dall'armonica perfezione della tradizione pittorica Bizzantina, decise di inventarsi un proprio stile, dando cosi vita alla pittura moderna, o ancora un Gallileo che in contraddizione a tutta la tradizione sapienzale, invece di affidarsi all'autorità degli antichi, si inventa il metodo sperimentale.

Ho sempre considerato gli Asiatici  troppo legati alla tradizione, troppo rigidi e ligi alle regole per poter fare vera innovazione, per come la vedevo io; per un asiatico l'anticonformismo  era il massimo del disonore, a quanto pare non sono il solo a pensarla cosi, anzi sembra che tutto l'occidente come me si era cullato in questa speranza.

Poi arriva Rampini intellettuale che ammetto ho sempre snobbato (sbagliando) per il suo troppo entusiasmo per certe correnti, ultimamente l'americanismo incondizionato, sordo alle ragioni degli altri, che spiega una cosa semplice e per noi terrificante: i cinesi hanno sopperito alla loro mancanza di creatività innovativa con la legge della giungla.

Legge della giungla vuol dire competere in un ambiente dove tutti sono contro tutti e chi rimane indietro viene mangiato, l'unica strategia vincente in uno scenario simile è  continuare ad evolversi innovando, copiando e migliorando.

E questa non è  una teoria,  è un fatto, noi siamo stati attaccati da questa corrente di pensiero quando hanno iniziato a copiarci senza ritegno, purtroppo abbiamo frainteso ed abbiamo pensato che i poco creativi asiatici copiavano perche non sapevano fare altro, non abbiamo capito che nella giungla copiare l'avversario è il modo più veloce per raggiungere il suo livello, per poi superarlo. Adesso però  Rampini  ce lo spiega.


23/4/2022
Piccolo aggiornamento su Rampini, mi è stato fatto notare che Rampini é l'emblema ideale di radical chic cosa che  condivido in toto, anzi dirò di più: a mia opinione Rampini e il classico tizio di famiglia "bene" di orientamento progressista, che come era d'uso in quegli anni per far carriera, si era iscritto al PC; purtroppo per lui però, era diventanto giovane comunista quando il comunismo stava per finire, per non finire pur lui ancora prima di cominciare, ha dovuto fare una conversione sulla via di damasco diventando filoamericano, schieramento che non dubito deve aver trovato più confacente ai suoi schemi.  Senza fare troppa dietrologia da ciò si capisce benissimo perche il doppio standard nel valutare gli Americani, come i difensori della liberta e dei deboli, senza interessi da perseguire, contro gli altri, tutti cattivi e motivati dal desiderio di dominio, pronti ad allearsi con i peggiori criminali  per portare a termine i loro malvaggi scopi, attegiamento che a ben guardare altro non è che la vecchia indulgenza con cui gli intellettuali di sinistra, prima guardavano ai crimini dell'U.R.S.S..

Per Rampini il mondo ideale e un mondo liberals  guidato  dagli STATI UNITI e gli altri stati nel ruolo di clientes; la cosa si può capire chiaramente ad esempio  dall'atteggiamento quasi infastidito con la quale commentava le giustissime proteste francesi, nel caso dell'annullamento  dei contratti di vendita dei sottomarini all'Australia a favore degli americani, come per dire: "cari francesi i grandi hanno da occuparsi di affari seri è adesso non hanno tempo per badare ai capricci di voi sottoposti" o ancora dalle critiche rivolte alla brexit interpretata (a mia opinione) da Rampini come un volere uscire da parte degli Inglesi dal ruolo loro assegnato dal egemone Americano, potrei continuare poi col trattamento riservato ad Assage in un suo libro; dove sorvola completamente sui misfatti Statunitensi che wikileaks ha portato a galla, e si concetra invece sul fatto che alcuni di quei documenti sono finiti ad Assage, forse grazie ai Russi. 
Ed ecco quindi spiegato anche perche elogiava la Cina finche questa è  stata la manovalanza a basso prezzo degli statunitensi, ed adesso che quella civilta sta riuscendo ad affrancarsi, lo sentiamo tuonare  che sono una minaccia. 

Tutto ciò però non toglie che a patto di conoscere il suo schieramento ideologico,  sia una persona inteligente che vale la pena ascoltare, perché ripeto a patto di ricordarsi il suo schieramento assolutamente filoamericano, riesce a fare analisi lucidissime e portare avanti battaglie assolutamente condivisibili come quelle sulla scomparsa della sinistra, o la lotta contro la cancel culture.

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