Sto leggendo l'urania millemondi numero 87 dal titolo distopia, che raccoglie alcuni racconti di autori italiani su questo argomento. Mi ha Colpito favorevolmente il secondo racconto dal titolo: “COGITO ERGO SUM” di Valeria Barbera, in particolare le riflessioni iniziali sulle differenze tra persone vive e semplici copie. Purtroppo il racconto scade un po' quando per piegarsi forse al conformismo attuale, fa vivere alla protagonista una relazione omosessuale. La fantascienza ha spesso usato l'espediente di parlare di una civiltà futura, per esaminare i grandi temi della nostra società contemporanea, purtroppo però a mia opinione, l'autrice in questa occasione non ha centrato l'obiettivo, la sensazione che lascia e che ha voluto inserire una protagonista lesbica, solo per strizzare l'occhio alla moda è non per stimolare una riflessione di qualche tipo sull'argomento. Cerco di spiegarmi meglio; nel racconto in questione si sta parlando di una società che è stata completamente stravolta da cima a fondo, dove veramente niente e piú come prima…, tranne pero certe tematiche sulla sessualità. cosi ci ritroviamo con la protagonista che ad un certo punto della storia, dovra scontrarsi con problemi e pregiudizi tipici del nostro tempo, innestati pari pari senza troppi complimenti in un ambiente per il resto diversissimo, facendoli in tal modo apparire come tematiche; immutabili e ricorrenti, non suscettibili, ma al contrario impermeabili a tutti gli altri aspetti e stravolgimenti della storia umana. Cosa assolutamente non vera, anzi è facile dimostrare il contrario, cioè come questo aspetto delle relazioni umane, nel corso della storia si è rivelato assolutamente mutevole e vario, senza nemmeno gli stravolgimenti eccezionali che si è immaginata l'autrice.
Visto che non mi piace criticare a vuoto, ho provato a scrivere due righe per mostrare come io avrei trattato questo particolare argomento in una situazione simile, buona lettura… se vi va.
Il più era fatto! Dopo le zie ieri sera, quasi tutti sapevano. Ma che la parte più difficile fosse ormai alle spalle era solo un modo di dire, in vero, rimaneva da superare lo scoglio più duro: la nonna…, la nonna che mi ha allevato, che mi ha insegnato a discernere tra il bene e il male, la nonna così rigida, così legata alle tradizioni, così… così conformista. Ehm, diciamolo pure; la dolce nonnina così chiusa, alla possibilità di una relazione alternativa. NO, in verità la parte difficile stava per cominciare proprio adesso.
La sveglia suonò alle 6:30; nonostante i nostri sogni fossero quasi lucidi, anche nel v-mondo il nostro cervello aveva bisogno di qualcosa molto simile al vecchio sonno. mi alzai e come d'abitudine guardai il calendario, oggi era il 20 dicembre; ultimo giorno di autunno, domani in concomitanza col periodo natalizio sarebbe cominciato l'inverno, con delle belle nevicate e un freddo mordente in strada, che ci avrebbe spinto a trascorrere più tempo in casa con parenti ed amici. Da noi l'inverno dura solo fino al 6 gennaio in simultaneità con le feste, poi sarebbe cominciata la primavera fino al 1 di agosto. Può sembrare strano ma ormai sono secoli che si e deciso di vivere solo in due stagioni: la primavera, con i suoi colori e profumi e l'autunno per i più malinconici e riflessivi. l'estate, l'inverno e il loro clima estremo erano stati relegati a poche settimane; quelle più caratteristiche: le ferie natalizie appunto e quelle a cavallo di ferragosto. Questo è uno dei vantaggi di vivere nel v-mondo.
Andai in bagno ed aprìi la doccia; il fatto che faccia normalmente la doccia, quando un attimo prima ho spiegato come programmiamo le stagioni a nostro piacimento, puo apparire come una cosa strana, infatti anche i costruttori all'inizio non avevano previsto tutte queste incombenze da mondo materiale, anzi all'inizio, inizio non avevano previsto proprio un bel niente, il piano era quello di rifugiarsi nel v-mondo per non restare chiusi sotto terra come i topi, mettere le migliori menti all'opera per capire come risolvere il casino là fuori ed una volta risolto tornarsene nel m-terra. Si accorsero ben presto che le cose sarebbero state moooolto più lunghe del previsto, si accorsero anche che la mente dei più non avrebbe retto senza quelle piccole azioni monotone, che fanno parte della quotidianità materiale, come tenersi in forma, sistemare casa, pulirsi e tante altre piccole cose che prima sembravano solo una banale scocciatura, ma che adesso apparivano ancore sicure in un mare troppo vasto e tumultuoso, cosi ecco perche mi ritrovo qua a sciaquare sotto la doccia l'odore da letto e un senso di appicicaticcio virtuale.
Preparai la colazione, volevo darmi una bella carica: latte piccante col caffè, un'arancia fritta, patatine frizzanti e come dessert un bel pollo freddo, glassato con sciroppo di pepe nero e mandorle amare. Il mangiare al contrario della doccia non era solo una formalità; essendoci nello stomaco una moltitudine di cellule nervose, i cervelloni hanno notato che il nutrirsi tramite endovena, indipendentemente da quello che effettivamente stavamo facendo nel v-mondo, a lungo andare aveva conseguenze negative per la salute, in particolare per l'umore, cosi per risolvere il problema si e deciso che bisognava, rendere interdipendenti e sicronizate l'azione di mangiare tra le due realta.
Finita colazione uscì di casa e raggiunta la fermata dell'autobus, una volta che questo fu arrivato, scelsi il viaggio lento, la possibilità di poter saltare i tragitti noiosi, era una delle poche deroghe concesse rispetto alla "normalità". Il consiglio si accorse che lasciare la facoltà di recuperare tempo prezioso, in determinate circostanze aiutava a ridurre lo stress. comunque solo quelli nativi del v-mondo usavano questa scorciatoia; a quanto mi è stato raccontato i primi coloni avevano un timor panico dei viaggi istantanei ancora oggi c'è un vasto repertorio di storielle d barzellette sul argomento, comunque ad esser sinceri anche per noi a dire il vero l'effetto teletrasporto ha un qualcosa di straniante; salire in un punto A, digitare la fermata schiacciare un bottone, girarsi e..., scendere alla meta. in questa occasione particolare poi! Ogni minuto che mi separava dalla nonna sarebbe stato prezioso per schiarirmi le idee e... e farmi un po' di coraggio.
La nonna abitava in una zona in stile 900 europeo, diceva che gli dava speranza vivere in mezzo a tutto quel guazzabuglio di stili. Durante le nostre passeggiate, mi ripeteva sempre: "guarda gli uomini nel corso dei secoli quante architetture e soluzioni tecniche sono riusciti ad inventarsi solo per costruire un abitazione; vuoi che prima o poi non riescano a trovare un modo per decontaminare il pianeta e riportarci sul m-mondo?" In realtà la sua più che una speranza era forse un desiderio indotto, la nonna era già nata nel v-mondo, così come la generazione precedente e quella precedente ancora, in verità l'unica cosa che come me del resto, ha sperimentato dell'm-mondo, sono le storie che da bambina gli anziani gli raccontavano per farla stare calma. Un giorno quando sarò più avanti negli anni, forse anche io maschererò la nostalgia per l'età della fanciullezza, con quella per una terra mitica che non ho mai conosciuto realmente, e mi consolero rimembrando a me stessa e magari a qualche nipotino, le storie di un luogo ed un tempo lontano, sempre un po piu fumoso e mitico man mano che le generazioni che ne narrano si vanno susseguendo. Forse vi starete chiedendo perché diavolo abbiamo introdotto la vecchiaia nel v-mondo e non abbiamo provveduto invece a fermare il processo di crescita, quando la maturità raggiungesse il suo culmine. Il motivo in verità è assai semplice: a causa della morte. Per i parenti dei defunti era troppo doloroso ad esempio; salutare i genitori o i nonni la sera che apparivano dei gagliardi trentenni e al indomani apprendere che erano deceduti, o ancora peggio, innamorarsi follemente di una bella ragazza, solo per scoprire che in realtà aveva centoventi anni e che da un momento all'altro poteva tirare le cuoia, non parliamo poi degli stessi interessati, già cosi, per molti e dura rassegnarsi all'ineluttabile, figuratevi se lo specchio vi mostra come prestanti ventenni! L'essere umano ha bisogno di un qualcosa che lo avvisi quando le sue ore stanno per terminare, serve per prepararci sia personalmente sia in relazione con i nostri cari, e darci almeno l'apparenza di non lasciare la nostra vita da un momento all'altro con molte faccende ancora incompiute. No! Fidatevi, anche se a prima vista restare sempre giovani, può sembrare una cosa fantastica, il fatto che siamo comunque ancora legati ai nostri m-corpi trasformava tutto ciò in un incubo. Corpi che rispetto a prima, da quello che si racconta, non facendo niente tutta la vita e sotto le amorevoli cure dell'arca, durano molto più a lungo rispetto alla vita sull m-mondo, ma comunque pur sempre mortali.
Eccoci finalmente davanti la porta di casa... mi avvicinai al citofono che riconoscendomi ed attentendomi per quel giorno, aprì la porta e mi fece passare. La nonna era di là in salotto, gli avevo preannunciato il mio arrivo per farla partecipe di una decisione importante e mi aspettava. "ciao nonna" le dissi "ciao" rispose scocciata, poi continuo... " finalmente..., finalmente ti sei ricordata di tua nonna. Aspettavi forse che mi venisse un colpo? Si, confessa! È quello che speravi!" ci fu una pausa, poi proseguì con voce farsesca "si! Avrai pensato: "lasciamo che la voce gli arrivi da un estraneo così la vecchiaccia con lo shock ci resta secca". Tentai di protestare ma non ci fu verso, appena si accorse che provavo ad aprir bocca mi fulminò con lo sguardo. Poi i suoi occhi si fecero acquosi e prosegui, " ma ti rendi conto di quale vergogna, quale discredito stai portando su di noi.... e soprattutto su di te piccina mia, diventerai lo zimbello di tutta la v-citta, per tutti sarai quella strana, la tizia con qualche cosa fuori posto, la PERVERTITA!" Il suo respiro si fece affannoso e intanto che era occupata ad ingoiare aria riuscì a pronunciare due parole: " nonna, i tuoi sono solo pregiudizi antiquati, cui ormai poche altre persone tengono in conto. E poi me lo hai sempre detto anche tu "la cosa importante nella vita è trovare una persona che ti voglia bene e che ti comprenda. Senza contare che anche nell'antichità certe cose erano ben tollerate e per un lungo periodo, secondo i miei libri. È solo nella nostra epoca che sono sorti certi pregiudizi; nei tempi passati il passo che mi sto accingendo a compiere era la normalità". "Normalità un corno!" mi interruppe la nonna " Chi sono questi antichi di cui parli, i romani forse? O i greci? Bella razza quelli! Si sposavano ma poi i loro sollazzi tutti tra uomini. Noi donne invece chiuse in casa, come un'anticipazione della cripta. O vuoi parlarmi forse del periodo di mezzo, l'età del caos! È colpa loro se noi adesso siamo costretti a vivere qui in questa vita, vera solo a metà..., e non si sa per quanto! ...maledetti loro e la loro brama …"
Tacque e si fece cupa in volto, benché timorosa che mi respingesse, mi avvicinai e gli appoggiai una mano sulla spalla. Non si scosto. Allora le dissi: "ascoltami nonna, so bene che con questa mia scelta sto andando contro tutti i pregiudizi di quelle persone grette, che vedono in ogni deviazione dal loro conformismo un dispendioso stimolo a giudicare con la loro mente, invece che applicare il metro standard comodamente imposto dalla società in cui sono immerse, ma sia io che... ehm insomma noi crediamo di avere le spalle abbastanza larghe da riuscire a sopportarlo, l'opinione di cui ci importa e quella dei nostri cari, delle persone a cui vogliamo bene. Tu dovresti saperlo, non abbiamo fatto questa scelta per seguire una stupida tendenza e non abbiamo mai permesso che questa nostra… chiamala pure se vuoi particolarità ci definisse è solo una sfaccettatura del nostro essere, ma in quanto nostra non possiamo reprimerla, continuando a far finta che non esiste, proseguendo poi a dirci felici, a dirci pienamente vivi. La grande catastrofe come tu prima ricordavi ci ha portato via tanto. Senza potere in merito, abbiamo dovuto abituarci a fare a meno della nostra materialità ed accontentarci di un mondo surrogato. Non abbiamo avuto alcun ruolo quando nell'età del caos i nostri antenati, nel contendersi risorse già di per se ridicolmente esigue hanno preferito distruggere tutto, invece di trovare soluzioni ragionevoli. Non ho avuto possibilità di scelta quando i miei genitori mi hanno messo al mondo, consci che l'unica realtà presente era una realtà virtuale. Ed adesso magari una piccola perdita, una insignificante ma costante gocciolina in questo momento sta cadendo, corrodendo il materiale dell'arca, dove il mio corpo dorme ignaro. E fra un minuto quella gocciolina finirà il suo lavoro ed io perirò senza nemmeno rendermene conto. Adesso, tu davvero nonna pensi che una volta, una soltanto che ho libertà di scelta dovrei fermarmi per non turbare quella gente là fuori che rimarrebbe impassibile, se sapesse che una fottuta goccia mi ha mandato all'altro mondo, ma che invece si preoccupa così tanto di chi mi porto nel mio letto?"
La nonna si girò e mi guardò negli occhi. Non so se la mia filippica era riuscita a smuoverla dalle sue posizioni, speravo tanto in un suo assenso. Quando io avevo un anno di vita nel 2324 nel bunker 8734d vi fu la grande invasione. Niente di epico, nessuna orda assetata di sangue, semplicemente una colonia di topi affamati, gli unici mammiferi forse ancora presenti sul pianeta in libertà, che riuscì non si sa come, approfittando dell'apertura del bunker per lo spostamento di alcune arche ad intrufolarsi dentro, Un'eventualità assolutamente non prevista, che colse i robot manutentori completamente impreparati. Prima che si venisse a capo del Problema, quelle bestiacce avevano rosicchiato i tubi di ricambio liquidi di migliaia di arche, tra cui quelle dei miei genitori, facendoli così morire di una fine atroce. da allora la nonna è stata per me tutto.
Insieme alle zie, che invece erano sorelle di mia madre era l'unico membro della mia famiglia ad essere sopravvissuta. Oltre alla perdita di tutta la famiglia nel grande disastro, la nonna portava dentro il cuore un altro grande dolore; era rimasta sola poco dopo il matrimonio, quel lutto l'aveva segnata profondamente, giacché si era convinta che fosse in qualche modo colpa sua. Devo ammettere che nonostante la capivo e la sua protezione specialmente i primi tempi mi fu preziosa, crescendo iniziò a starmi un po' stretta, quel volermi salvaguardare da qualsiasi trauma sia fisico che mentale, in certe occasioni era un po' asfissiante.
Mi accarezzò il viso, poi iniziò a dire " Stupidina pensi che abbia paura di quello che pensa quella masnada di idioti? Non mi importa niente di quello che possono dire, il mio cruccio semmai e quello che potrebbero farti, o non farti fare. ...e poi ...e poi c'è anche dell'altro..., so bene che queste cose dovresti saperle, ma ripeterle male non ti fa di certo, ascoltami ti prego, se non ti schiariranno le idee almeno spero ti aiutino a comprendere il mio punto di vista, su tutta la faccenda: quando la razza umana per sopravvivere alla contaminazione provocata dalle guerre che posero fine al periodo di mezzo, decise che ormai la vita materiale sarebbe stata impraticabile per la nostra biologia, per continuare ad esistere senza rischiare di impazzire, seppelliti come siamo dentro i bunker, pensarono, come tu sai che l'unica soluzione, almeno fino a quando non sarà possibile trovare un modo per bonificare il pianeta, per la nostra specie e quelle consociate, era proseguire le nostre esistenze nel virtual-spazio, lasciando che del mondo materiale si occupassero i robot guidati dal consiglio dei saggi. Questa scelta portò a sostanziali cambiamenti in tutto quello che prima era stato l'essere umano; In particolare nel caso che ci interessa; adesso che la procreazione viene espletata grazie ai robot, che riassemblano il dna dei due individui che hanno scelto di generare, per poi impiantarlo dentro l'incubatrice, fino all suo completo sviluppo, Il sesso ha nella nostra società una funzione esclusivamente relazionale. Visto che ormai tutto si basa sull'aspetto mentale di ogni individuo, presto gli uomini e le donne superstiti, che popolarono il v-mondo si resero conto che era più appagante e naturale, per una donna formare relazioni stabili con un'altra donna, piu vicina al suo modo di essere ed agire, rispetto che un uomo, come per quest'ultimo era più appagante avere relazioni mentali con altri uomini. Una volta che i motivi profondi di queste nuove tendenze furono comprese dalla massa, apparve chiaro a tutti che l'attrazione per il diverso era qualcosa di tremendamente innaturale, non congruo con l'intelletto degli esseri umani, ma solo utile all'evoluzione della razza che per nostra sfortuna, non si cura della felicità dei singoli, ma solo alla continuazione della specie. Per farla breve; ad essere intellettualmente inferiori come alle poveri mantidi per continuare ad riprodursi, era toccato in sorte di divorare i propri compagni, a noi esseri dall'intelletto superiore di formare coppie con le quali avremmo reciprocamente trasformato le nostre vite in un inferno. Una volta compreso questo e diventato sempre più chiaro che le pulsioni verso l'altro sesso, sono solo una turbe mentale che appaiono in noi nell'adolescenza, un retaggio primordiale, un inganno dall'evoluzione che si supera con la crescita e la formazione di una mente matura. Adesso piccola mia dopo quanto ti ho detto come puoi pretendere che io accetti la tua relazione con un uomo, come una cosa normale? E non invece, come cosa scientificamente piu logica un trauma infantile che io involontariamente ti ho causato, compromettendo gravemente un tuo sano passaggio dall'adolescenza all'età adulta?