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domenica 24 marzo 2024

Una doverosa precisazione



Spesso, anzi no, direi quasi sempre, chi parte da posizioni simili alle mie in merito alle questioni geopolitiche, considera quasi come un processo naturale il fatto che non appena il declino americano si sarà pienamente compiuto, il mondo vivrà un periodo di relativa pace, cioè permarrànno solo piccoli conflitti regionali, ma in generale i rapporti tra paesi saranno regolati all'insegna della parità e del multipolarismo.



"Fuggite, sciocchi!"; in realtà il declino dell'impero americano, così come la fine di tutti i grandi imperi, sarà seguito da un periodo di forti crisi ed incertezze, nonché lotte sfrenate per la supremazia* e alla fine di queste lotte non crediate che paesi come la Russia o la Cina, saranno per noi padroni migliori dell'America, anzi per quanto riguarda la Russia il novecento pur con tutti i distinguo del caso, ci ha dato un assaggio di quello che è capace di fare. Poco vale anche  il fatto che in questo determinato frangente storico, come ho cercato di spiegare, queste potenze siano nel giusto; personalmente non sono così certo che a parti inverse esse avrebbero agito diversamente.

Allora se le cose stanno così, a questo punto qualcuno che non ha letto attentamente quello che via via ho scritto, potrebbe chiedermi, il perché io auspichi un evenienza simile che con molte probabilità significherebbe anche la decadenza della nostra civiltà. Intanto fatemi precisare che io non auspico né il declino americano ne tantomeno la fine della nostra civiltà (di cui la variante americana ne è solo un espressione, mentre il raggrupparle tutte insieme nel generico "occidente", un suo strumento egemonico, ribadiamolo), semmai un loro rinsavire, dopo le follie di quest'ultimo quarto di secolo, all'insegna del relativismo, della decadenza morale e la crisi dei valori, il tutto infarcito da manie di grandezza e cretinismo. Questo perché credo che con questo nostro procedere non solo stiamo facendo del male a noi stessi ma a tutta la civiltà in generale,  quello che viene venduto come il superamento di vecchi concetti arretrati, è in realtà l'imbarbarimento dell' occidente, di cui possiamo costatare i  risvolti pratici, in fenomeni quali la precarizazione, l'acuirsi delle differenze sociali, eccetera.  Anche sulla pretesa novità di questi concetti c'è poi da ridire; come la storia dovrebbe  insegnare, essi in realtà non sono altro che i normali sintomi che manifesta una società in decadenza; Biden altro non è  se non la riproposizione moderna di Eliogabalo.


Purtroppo questa mia speranza di vedere l'occidente rinsavire, stride con la convinzione che Dio rende folli chi vuole perdere,  perciò credo che anche se almeno sul lato pratico per risollevarsi l'America ha tutto ciò che gli occorre per riuscirciPenso che in concreto ciò risultera difficilmente  attuabile; come del resto dimostra questo ideologizzarsi e radicalizzarsi sia degli Stati Uniti, che di tutto l'occidente a traino, quando invece i tempi richiederebbero cambi di paradigmi e di metodi (che può voler anche dire, come da me auspicato, ad una reinterpretazione adatta ai tempi di certi valori tradizionali andati perduti). quindi fatte queste considerazioni ne traggo le dovute conseguenze: se dev'essere declino, che questo avvenga il prima possibile.



Per dirla in maniera ancora più chiara: se dal lato materiale gli Stati Uniti, hanno tutto quello che gli serve per uscire dal pantano in cui sono precipitati, dal lato spirituale si ritrovano completamente disarmati, quindi per il bene del nostro mondo è giunta l'ora che l'America si faccia da parte il prima possibile. 


Nella speranza che Così come ai suoi tempi , quando dalla caduta di Roma germogliarono nuove raffinate civiltà sue figlie, La fine di questo stato di cose dia l'opportunità agli uomini occidentali di sviluppare nuovi sistemi in modo di poter essere ancora una volta la punta estrema della civiltà e del progresso, quello vero.
Invero la fine di Roma fu un processo che impiego diversi secoli a realizzarsi,  la speranza è che di questi tempi così frenetici il tutto si svolga in maniera più repentina, ma ad onore dell'impero Americano di una cosa sono già certo, se sarà in grado di portare a termine la sua missione civilizzatrice senza provocare più caos di quanto necessario, così come noi oggi rimpiangiamo Roma, i nostri discendenti rimpiangeranno Washington. 




*E con questo naturalmente non voglio nemmeno dire che ci sarà un apocalisse, semplicemente nell'evenienza, le cose cambierebbero in maniera sostanziale rispetto al nostro vivere attuale. È sono abbastanza scettico sul fatto che molti di questi cambiamenti piacerànno a chi adesso li invoca.

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