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domenica 9 gennaio 2022

Censure

Vorrei proporre un esperimento: se si provasse a catturare un gruppo di leoni e li si rinchiudesse in una gabbia comoda e spaziosa, piena di tutti i confort per soddisfare le loro esigenze, sentendosi prigioniere, comunque le bestie sarebbero agitate e lotterebbero per uscire,  se invece gli stessi animali  li mettessimo in uno di quegli zoo safari di nuova concezione, dove magari lo spazio a disposizione è più ristretto della gabbia di prima,  ma costruito in modo che le barriere risultino invisibili; dopo l'iniziale senso di diffidenza i leoni sentendosi di nuovo liberi, si adatterebbero abbastanza bene al nuovo ambiente.

Di solito in paesi autoritari o comunque poco democratici, le autorità applicano la censura al libero circolare delle informazioni, invece in paesi come il nostro questi sistemi sono stati aboliti e generalmente le informazioni  di qualsiasi tipo, sono libere di essere diffuse, creando non pochi problemi a causa di un'eccessiva sovraesposizione  che rende difficile il riuscire a discernere il valore, situazione peggiorata negli ultimi anni, dove assistiamo alla crescente diffusione di informazioni false, diffuse sui social da creduloni o persone in  malafede che le propagano per i propri scopi.

All'apparenza quindi il problema sembra  dividersi in questi poli opposti; da un lato paesi dove circolano poche informazioni e dall'altro paesi dove ne circolano addirittura troppe. Però a mia opinione in questo ultimo caso esiste un altro problema, più pernicioso, perche più difficile da individuare; cioè il sempre più alto tasso di conformismo dei cittadini, che li porta a fidarsi ed accettare acriticamente come vera, l'informazione proveniente dai propri media ed autorità di riferimento, stigmatizzando come ingnorante quanto non di peggio, chi prova a mettere in dubbio anche in maniera leggittima tale versione.  

Tornando all'esperimento sui leoni di prima: se la censura può essere paragonata alle sbarre del primo zoo, il conformismo somiglia troppo alle gabbie del secondo, ed io personalmente faccio fatica a decidere quale dei due sistemi sia peggiore: perche nei paesi dove la censura è  attiva, in ogni caso una persona mediamente intelligente  sa che deve aspettarsi omissioni delle notizie quando non vere imposture imposte dall'alto, nel secondo caso invece  essendo il conformismo un fenomeno all'apparenza spontaneo é più complicato capire dove finisce il legittimo sospetto e comincia la paranoia.


Un caso paradigmatico di quanto detto sta accadendo proprio adesso con questa pandemia;  premesso che sono vaccinato e considero chi crede che il covid non esiste, gente con gravi lacune cognitive; cos'altro si può dire di persone che pensano che li si voglia vaccinare per sterilizzarli e ridurre la popolazione, in un paese come l'italia dove la popolazione si sta riducendo in maniera molto più elegante é a costi zero da se medesima?  Se non che  dovrebbero smettere di guardare x files, ed imparare a leggere la realtà in prima persona spogli da filtri mediatici.

Fatta questa premessa, obbligatoria in questi tempi,  dove anche l'ovvio se non ben specificato, non è dato per scontato, è  innegabile che la gestione pandemica sia stata lacunosa, ne comprendo i motivi; la gestione di un emergenza di questo tipo è  sempre un navigare a vista, un continuo divenire, specie con un  piano pandemico aggiornato alle guerre puniche come il nostro. Però a maggior ragione in situazioni simili il diritto ad una critica costruttiva è il confronto con opinioni diverse sono più che mai utili per prendere scelte anche dure, ma comunque condivise, invece sempre piu spesso sento affermare che la Scienza non ammette dubbi, e chi si azzarda ad esporre delle perplessità finisce etichettato come ignorante no-vax. No signori, la scienza che non ammette dubbi è  quella che ha portato in manicomio Ignác Semmelweis, che ha condannato Gallileo ed altre prodezze simili. È se adesso pensate che stia paragonando i no-vax a gallileo; per favore! Smettete subito di leggere, siete troppo stupidi per capire qualcosa di più complesso di una lista della spesa.

Quello che voglio dire è che questo conformismo imperante rende facile la creazione di capri espiatori, etichettare chiunque esprime dei dubbi sull'operato del governo come no-vax, fa gioco facile all' esecutivo  quando cerca di scrollarsi di dosso le proprie responsabilità ed affibiarle all'untore di turno. Dare la colpa ai no-vax  categoria che come abbiamo visto ormai raggruppa le genti più disparate, è come quando  all'inizio della pandemia si dava la colpa del diffondersi del virus  a chi correva in solitaria, adesso tutti pensano che quell' attegiamento  sia stato una coglionata (spero), ma allora dubito che qualcuno avendone  possibilità e  sicurezza d'impunità, dalla finestra di casa propria non avrebbe sparato volentieri a qualche corridore. 

Si lo so che i no vax sono superstiziosi ed ignoranti, si informano su canali autoreferenziali e pretendono di curarsi con rimedi che sanno di magico e cialtronesco, Tutti i capri espiatori sono così ed è per questo che vengono additati; perché sono un facile bersaglio su cui far sfogare la rabbia della popolazione, di solito dopo qualche secolo ci si pente di quello che i nonni hanno fatto e si comincia ad invocare perdono, chiedere alle streghe ed agli Ebrei per maggiori info. 

Per tutto ciò considero assai negativamente questo conformismo e ostilità verso il confronto, so che c'è chi pensa che in frangenti simili, l'importante è cercare di indirizzare per il verso giusto il maggior numero di persone possibili, ma personalmente ho ancora troppa stima nell'essere umano per pensare che questo vada guidato come un gregge e nel medesimo tempo come Voltaire ho qualche esitazione a credere di vivere nei migliori dei mondi possibili, dove chi gestisce il potere lo fa per l'esclusivo benessere dei suoi sottoposti, perciò qualche dubbio, se ancora  possibile mi frulla nella testa, lieto se questo è il prezzo, di finire annoverato nel girone dei no-vax e perciò chiedo:


- Si può esprimere qualche perplessità su come giornali e televisioni abbiano dato copertura mediatica alla pandemia, specialmente sul fastidioso senso di superbia espresso dai giornalisti, superbia del tutto fuori luogo viste le loro scarse e lacunose competenze scientifiche e l'ancora piu scarsa capacita divulgativa, detta per come va detta se io non avessi avuto il privilegio di poter accedere a ben altre fonti,  se avessi dovuto basare la mia scelta di vaccinarmi o meno fidandomi su quanto letto o ascoltato su giornali e tv, col piffero che mi vaccinavo.


- Si puo pensare che il comportamento dei cosidetti virologi televisivi, sia degno di biasimo, visto il loro continuo pontificare con certezze matematiche su questo virus, come se avessero ben chiara la situazione ed il suo evolversi, cosa assolutamente non veritiera, come prova il fatto che dopo due anni di pandemia, brancoliamo ancora nel buio, esito tutto sommato scontato  visto che il virus essendo nuovo alla nostra specie è  per definizione soggetto ad adattamenti imprevedibili, come il continuo sbucare di nuove varianti dimostra. In casi complessi come questo, il principio d'autorità è un validissimo strumento di sintesi per riuscire a prendere decisioni il meno impattanti possibili, però in situazioni nuove, dare già per scontato che tutto si svolgerà secondo gli schemi delle conoscenze già acquisite e l'affidarsi in maniera non reattiva all'esperienza regressa,  è  pensiero magico allo stato puro.

- Visto e considerato che Draghi non è  un medico ma un banchiere, si può azzardare l'ipotesi che sia stato scelto proprio lui per salvare l'economia  della nazione, e solo secondariamente quante piu vite possibili, e  in considerazione di ciò si può pensare che alcune scelte di questo esecutivo siano prese in vista di questo obbiettivo, ma tuttavia  si possano rivelare incaute rispetto ad altre esigenze del vivere civile, senza essere aditato per complottista?


Visto che l'immunità di gregge con questo virus non è raggiungibile, cosa peraltro già fatta notare in tempi non sospetti da specialisti fatti passare sotto silenzio,  può trovare legittimità l'ipotesi  che l'ostinazione del governo nel voler vaccinare quanta più gente possibile e risultare cosi i primi della classe, possa avere degli altri fini?


Almeno a livello teorico è lecito domandarsi sino a che punto, e per quanto tempo possiamo comprimere tutti gli altri diritti, in nome del diritto alla salute? 

Qualcuno mi puo dire perche l'anno scorso con piu di 800 morti al giorno,  mentre Stati Uniti ed Inghilterra avevano posto l'embargo ai loro vaccini, noi in europa abbiamo esitato a rifornirci dei vaccini russi e cinesi, per un presunto principio di precauzione, mentre oggi col parere contrario dell'OMS ci apprestiamo entusiasticamente a somministrare un vaccino per adulti seppure a dosi ridotte ad una popolazione di eta pediatrica? 


Il vaccino senza dubbio è stato la scelta vincente per arginare la situazione, ma man, mano che si va avanti si scopre che la sua efficacia e sempre minore, a parte proporre quarte e quinte dosi, sperando che per miracolo nel frattempo il virus si attenui, abbiamo un piano b? A parte una processione col santo locale per le vie cittadine, intendo.

Visto che ci siamo, intanto che ci sfoghiamo con i maledetti no-vax, per favore possiamo tenere in mente che la regione Lombardia ad inizio pandemia, guidata da una commissione di esperti ha avuto la brillante idea di alleggerire gli ospedali spostando della gente infetta da un virus che prevalentemente uccide vecchi e persone fragili, dentro le RSA, causando la miriade di morti che una trovata del genere lascia presagire. Qualcuno sta indagando sulla facenda? Verso queste persone sono stati attuati provvedimenti adatti? Lasciamo passare tutto sotto l'uscio? Bho!

Si, so che ad esempio; secondo la stampa per aver espresso queste tesi sono una persona poco colta (terza media secondo il giornale) e facilmente influenzabile, cerchero di farmene una ragione.

Nonostante ciò sono abbastanza preoccupato della facilità con cui in questa parte del mondo si riesce a polarizzare la discussione, conscio anche del fatto che la storia insegna che dove non arriva l'obbligo esplicito a volte basta l'illusione della scelta. 

Pertanto continuo a riflettere sulle conseguenze di questo modo di aggire e sul fino a dove può spingerci questa metodologia di pensiero; visto che giunti  a questo punto ho già scritto abbastanza per meritarmi il biasimo di chi è  intenzionato a biasimarmi, tanto vale provare ad azzardate una risposta: il problema a mio parere ha sfaccettature  multiple da un lato come detto un conformismo imperante, che grazie anche alla sovra esposizione di informazioni ci illude di vivere liberi da censure, in un mondo pluralista con la più ampia possibilita di giudizio e scelta, quando invece spinti da paura, pigrizia ed emotività sempre più  spesso preferiamo accodarci alla verità di maggioranza come dimostrano gli entusiasti temporanei; prima del governo Conte e subito dopo di quello Draghi. Dall'altro ci nuoce il fatto che  vivendo in paesi ricchi dove avere idee o prendere scelte sbagliate ha generalmente conseguenze tutto sommato leggere ci disabitua a ponderare le nostre scelte ed effettuare un analisi più  accurata della realtà,  errore che fanno ad esempio  i complottisti,  tutto ciò  ci sta rendendo poco capaci nel valutare il mondo per quello che è,  se poi a questo quadro aggiungiamo l'avvento di strumenti quali google sempre a nostra disposizione,  che hanno ridotto ancora di più l'incombenza di dover prendere decisioni in totale autonomia, lo scenario che ci si prospetta davanti è  alquanto allarmante.

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