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martedì 15 giugno 2021

reddito di cittadinanza, nuovi schiavi e padroni del vapore

Vorrei fare una piccola riflessione sul reddito di cittadinanza che si sta trasformando nella bestia nera della destra e nell'incubo della sinistra. 



Innanzi tutto; sì il reddito  di cittadinanza serve e più avanti spiegherò perché penso ciò. Prima però voglio spendere due parole sull' atteggiamento di alcuni giornalisti che appena scoprono un disonesto percepire il sussidio scrivono articoli pieni di indignazione piagnucolando di come i soldi dei poveri contribuenti vengono sprecati per finire nelle tasche di tal genia. Io capisco che anche i giornalisti hanno da pagare il mutuo come si usa dire,  ma veramente  a leggere certi giornali, tra fare quel mestiere e la prostituzione, nella seconda scelta c'è mooolta più dignità, se poi vogliamo dirla tutta; mi chiedo  perche ci indignamo che i sudetti criminali percepiscono il reddito di cittadinanza e non invece quando hanno accesso al sistema sanitario, all' istruzione per i propri figli, o al diritto di voto tanto per dire. Articoli del genere sono solo uno scadente metodo per indirizzare l'opinione pubblica, e lisciare il pelo ai propri padroni un po' come invitare la gente a farsi asportare il sistema circolatorio perché vi è il rischio che qualche parassita vi si attacchi.  



Secondo gli esperti tra un massimo di quindici anni e un minimo di dieci la gran parte del trasporto sarà a guida autonoma, già adesso le casse automatiche funzionano egregiamente ed il commercio online va a gonfie vele, per non parlare dello smart working, e dell'intelligenza artificiale che minaccia di fare una strage nel terzo settore.  Adesso in un paese che fatica ad assumere giovani preparati, io mi chiedo senza reddito di cittadinanza, siamo sicuri che il sistema-italia sarà capace di convertire un  ESERCITO poco scolarizzato di: camionisti, piccoli impiegati, cassieri ecc, con un'età compresa tra i 45 e i 68 anni in personale altamente qualificato capace di gestire e mettere mano sulle  macchine ed algoritmi che li hanno sostituiti?  Chi conosce cosa vuol dire il termine "luddismo" sara d'accordo con me col dire che: no! Una tal massa di persone non è  gestibile e sono tutte fregnacce i discorsi di chi dice che col senno di poi l'umanità nel suo complesso c'ha guadagnato grazie alla rivoluzione industriale, col senno di poi si vincono le guerre, provate a spiegarlo a chi all'epoca vedeva i figli morire di fame o a tutti i ragazzini che per buscare due soldi ed aiutare le famiglie si impiegavano come spazzacamini  e morivano di cancro alle palle.  Faccio notare che rispetto alla prima rivoluzione industriale siamo appena qualche miliardo in più.



In questa mia ottica il reddito di cittadinanza è  il metodo più giusto per ridistribuire la ricchezza ed evitare che una generazione di lavoratori vada "perduta" con tutti i problemi che un evento simile può comportare. Cosa pero difficile da far capire ad un popolo che dopo un secolo di sistema previdenziale è  ancora convinto che con i contributi: "si stia pagando la propria pensione e  non quella di chi l'ha preceduto" specie poi se la cosiddetta "classe dirigente" ancora oggi negli spaghetti western fa il tifo per i confederati contro i maledetti yankee. 


Ed infatti sui giornali leggo; che gli industriali, accortisi che i loro cani, ops giornalisti non riescono a condurre il gregge dove vogliono, scendono in campo in prima persona a spiegare agli italiani che quei lazzaroni dei loro figli per colpa del reddito di cittadinanza non vogliono più lavorare, la faccia come il bronzo ci vuole! Praticamente stanno dicendo che lo stipendio che offrono per spaccarsi la schiena è  meno allettante di un sussidio di povertà e si lamentano pure che non c'è nessuno disposto a scambiare questo con quello.  Ed il bello di tutto ciò è  che la cosiddetta "sinistra" incalza pure con la storia degli: "immigrati che svolgono i lavori che gli italiani non vogliono più fare". No! Signori miei quella non è sinistra è  schiavismo e se i poveri non vi facessero così schifo scoprireste che è  una cosa abolita già da qualche secolo. La verità è  che  non è  che  la gente all'improvviso  non ha più  voglia di fare certi lavori, è  che non hanno voglia di prenderlo in quel posto intanto che li fanno, cosa che magari può non sembrare così tragica a chi scappa da guerre e carestie, cazzo! Non dico Marx ma almeno Gramsci leggetelo prima di rompere le scatole con "bella ciao" che per la cronaca  è  una canzone nata nel 1946/47 in piena età repubblicana, altro che resistenza! Con tutto il rispetto salutatemi, "la brigata maiella".



A mo' di post scriptum sfido io se c'è una, dico solo una persona; che con il solo ausilio dei contratti di lavoro che questi "capitani coraggiosi" sono disposti ad offrire, invitandovi a rischiare.  riescano prima dei 35/40 anni a costruirsi una famiglia. E no mi dispiace per voi nel frattempo non vi siete goduti la vita, vi siete lasciati fottere dalle pubblicità, che per vendere le loro carabattole e potervi sfruttare più a lungo, vi hanno illuso che siete ancora giovani. Non vi aspetta un futuro di rimpianti, ma sarà pieno di rimorsi.

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