E non c'è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque gran cosa se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro sarà secondo le loro opere.
2 Corinzi 11:14-15
Oggi ho visto il male e fa paura.
Se fin qui avete avuto la cortesia di leggere ciò che man mano ho scritto, forse avete notato che nella faccenda ucraina una cosa sola non mi tornava, e non a caso ci avevo fatto pure un
post ancora prima che scoppiasse la guerra:
Da sempre, anche ultimamente, ho sostenuto che l'obiettivo di questa guerra fossimo noi europei.
Questo mi sembrava evidente, perché è da quando esiste la geopolitica, che le talassocrazie hanno due priorità:
La prima è far sì che le potenze di terra non abbiano sbocco al mare (e tale motivo spiega anche l'interesse degli Stati Uniti per Taiwan), la seconda invece è far sì che le potenze di terra non si saldino tra di loro, ovvero esattamente il contrario di ciò che anche grazie alla politica di Angela Merkel stava avvenendo tra Germania e Russia. Ho ipotizzato inoltre che per farci stare buoni a ingoiare il rospo della guerra, oltre a prospettarci i rischi che tale saldatura comportava per gli altri paesi, ci avevano garantito l'Ucraina, a cui a sua volta avevano promesso cielo e terra; naturalmente a condizione che prima si fosse prestata col nostro aiuto a essere usata come detonatore e come carne da cannone, "per sfiancare la Russia". Infine ho anche scritto che probabilmente qualche leader europeo, magari ha anche sperato di potersi mangiare qualche boccone di ciò che sarebbe restato del paese di Putin.
"Sfiancare la Russia", questo pensavo fosse il loro secondo obiettivo, una guerra lunga e dispendiosa per la russia a cui sarebbe seguita la perdita definitiva dell'Ucraina, avvenimento geopolitico che avrebbe buttato fuori dall'Europa il gigante slavo ridimensionandolo a media potenza asiatica, o ancora meglio nell'ipotesi più rosea: la sua distruzione completa , con il nascere al suo posto una miriade di staterelli da attrarre nella propria sfera di influenza. Questo pensavo.
Insomma: sistemare l'assetto europeo e chiudere definitivamente la partita con il vecchio nemico della guerra fredda, prima di concentrarsi sulla Cina. Tali dovevano essere, e mi apparivano chiari come il sole, gli obiettivi dell'amministrazione Democratica. Come ho accennato Una sola cosa non capivo, infatti per me il rischio principale, che gli Stati Uniti stavano correndo per mettere in atto tutta questa follia, è sempre stato che la Russia finisse con il legarsi troppo alla Cina, come poi è effettivamente successo. Se ci sono arrivato io, com'è che loro praticamente fino a Trump hanno sottovalutato questa eventualità?
Non ricordo in quale post ironizzai addirittura sul fatto che in Caso il sogno di Biden e dei paesi dell'Est si fosse realizzato, ovvero che la Russia si fosse frammentata, l'Unione Europea si sarebbe ritrovata a confinare con la Cina. Ed anche questa cosa, Se ricordate l'ho sempre denunciata in barba ai vari Caracciolo che continuavano a sostenere che era impossibile perché russi e cinesi si odiavano .
Oggi ho ascoltato un'interessante intervista dove Gianandrea Gaiani, di Analisi Difesa, su Ottolina.tv, ha condiviso una sua tesi, che a mia avviso, spiega molto bene i reali motivi del perché questo rischio è stato apparentemente ignorato dagli strateghi americani, e ne sono rimasto inorridito.
Ebbene, la ragione per cui gli Stati Uniti e i loro alleati non si sono preoccupati più di tanto di un avvicinamento russo-cinese è perché, secondo Gaiani, la Russia alla fine della guerra non doveva esistere più, e al suo posto non solo dovevano nascere una miriade di staterelli, ma questi erano destinati a essere in aperta ostilità tra loro. Insomma volevano balcanizzare l'immenso territorio russo per fare sì che la Cina smettesse di guardare al Pacifico e fosse troppo impegnata ad occuparsi del caos che si era generato alle sue spalle.
distruggere la Russia non era solo "il sogno erotico" dei presidenti americani, come avevo affermato, ma la loro reale strategia. E una volta distrutta usare tutto il caos, l'orrore, la tragedia che sarebbero sorte in quelle terre, come strumenti per fermare la Cina
Benché il solo pensare che un paese civile possa usare strategie simili per perpetuare il proprio dominio, strategie che detto chiaramente: nulla hanno da invidiare a quelle della Germania hitleriana. Questa teoria spiega troppe cose per essere solo un'ipotesi che "funziona", stoparlando di fatti come: la rapidità delle sanzioni, l'impuntarsi degli occidentali a non voler discutere le ragioni russe, le offese deliberate a Putin per aumentare la tensione, i movimenti in Georgia, la russofobia divampata in tutto l'occidente, eccetera.
Questi signori; i vari presidenti che si sono susseguiti, stavano davvero lavorando a tale scopo, quando Obama affermava che la Russia era un " distributore di benzina, con armi nucleari" non stava soltanto sminuendo la Russia ma stava sottintendendo che bisognava usarlo quale combustibile per far bruciare la Cina. Quando gli stati maggiori, dei paesi più coinvolti nella guerra, mostravano cartine di come sarebbe diventato il territorio Russo alla fine delle ostilità, non stavano facendo propaganda, quelle erano le reali intenzioni.
Tale è il vero volto dei vari Obama, Biden, e di quegli altri potenti che comandano in Europa, che invece molti considerano migliori di Trump, e no, non pensate che lo stia difendendo, anche durante la scorsa amministrazione Trump, questo piano andò avanti: la fornitura di armi agli ucraini prosegui normalmente. Trump è solo il sorcio più furbo: accortosi che il piano è fallito sta cercando di uscirne pulito lasciando gli altri compari tra le macerie.
Il motivo di questo scrittino non è fare l'ennesimo post per infierire su questo branco di inetti, o sugli "utili idioti" che ancora oggi li sostengono e propongono marce e marcette per "la democrazia", del resto cos'altro si può dire di megalomani tali che davano per scontato di riuscire dove Napoleone e Hitler hanno fallito.
Piuttosto, volevo riallacciarmi al discorso interrotto nel post su Putin, ovvero parlare sull'etica dei governanti occidentali. Signori miei, qui non si tratta più di uccidere una, cento, mille persone per ragioni di Stato.
Non si sta nemmeno parlando di una guerra di invasione, che almeno dal punto di vista dell'invasore potrebbe essere giustificata dalla prospettiva di un futuro miglioramento per la popolazione locale. D'altronde sono finiti i tempi in cui si faceva guerra per sottomettere: oggi tutti si presentano come 'liberatori'.
Qui si tratta di qualcosa di ben più grande: portare il caos nella vita di milioni di persone come strumento geopolitico. E se nei Balcani o in Medio Oriente si poteva ancora concedere il beneficio del dubbio, ipotizzando che certi disastri fossero frutto di incompetenza, questa volta bisogna ammettere che il caos è stato perseguito scientemente.
Questa malvagità, non è frutto solo di ignoranza e egoismo, che se ne rendano conto o meno, c'è qualcosa di più profondo: traspare qualcosa di blasfemo in questa indifferenza verso la vita umana, un odio, una superbia che li acceca e li porta ad attuare piani deliranti e autodistruttivi che tutto rischia di trascinare con sé. Davvero: oggi ho visto il volto del male.
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