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martedì 26 marzo 2024

Le elezioni Russe



Come era ampiamente prevedibile, in Russia Putin ha stravinto le elezioni, con gran scorno di molti sedicenti democratici, anche alle nostre latitudini. Effettivamente i risultati di queste elezioni erano talmente scontate che c'è davvero poco da commentare, ma i motivi di questa prevedibilità, non sono quelli propagandati dai nostri media che continuano a strillare di brogli e violenze, individui senza pudore, che considerano i propri lettori talmente minus habens, da non fermarsi a voler condizionare la pubblica opinione, nemmeno davanti alle code chilometriche che gli emigrati russi hanno fatto per votare davanti alle ambasciate nei paesi occidentali, code che contraddicono in maniera lampante la loro narrativa.


Il fatto è che i Russi sono grati a Putin che ha preso un paese sull'orlo del baratro è lo ha riportato al rango di grande potenza, e tutto ciò non ha toccato solo lo spiccatissimo amor di patria del popolo russo, ma ha avuto effetti positivi anche per il loro tenore di vita, dove invece col modello occidentale l'unico privilegio che hanno sperimentato e stata la libertà di far prostituire le proprie donne per portare a casa un tozzo di pane.

La verità che non vogliono dire e che Putin resterà al potere finché riuscirà a conseguire dei risultati vantaggiosi per la Russia e per il suo popolo. In questo senso le elezioni Russe sono state un puro esercizio di stile. Semmai l'esito di queste elezioni mostra chiaramente come per Putin il problema principale non sia tenere a bada gli avversari, ma esattamente il contrario: ancora oggi in Russia tolto Putin (o meglio il sistema di potere che lui rappresenta) non c'è nessuna valida alternativa, questo vuol dire che una volta morto lui, o al massimo  il suo successore, il rischio che alla storia Russa si ripresenti un altro Kruscev, Gorbaciov o uno Eltsin, è molto alto.


Tornando a noi, scrivendo che Putin è realmente amato in Russia perché ha assicurato prestigio e benessere in quella nazione, non sto svelando chissà quale segreto, questa cosa e talmente ovvia che uno dei motivi della guerra in Ucraina era proprio quello di procurare a Putin uno smacco tale da minarne il prestigio in patria.


C'è da capire che, concetti come; libertà e democrazia, concetti che rientrano nel campo del'etica, della morale, non nascono maturi come un puledro, che dopo pochi minuti che è venuto al mondo riesce a stare in piedi, somigliano piuttosto ad un essere umano che ha bisogno di molto tempo e risorse per maturare:  per evolversi cose di questo tipo hanno bisogno di secoli ed a volte millenni,  a ogni modo la loro formalizzazione non è  così universale come si vuole spacciare, senza girarci intorno nella nostra società se un antico ateniese ad esempio, volesse esercitare la sua idea di liberta e diritti democratici, finirebbe in galera per molti, moltissimi anni, se ci spostiamo dalla storia alla geografia, il discorso non cambia per qualsiasi cinese è molto più importante l'armonia sociale, rispetto alle libertà individuali.

Ad ogni modo anche la sintonia dei valori tra classe dirigente e popolo benché importante, è un parametro secondario:
Il popolo russo così come gli altri popoli (noi compresi) utilizza parametri molto meno sofisticati per valutare i propri capi. 

C'è un film di Cimino, un film forse fin troppo sottovalutato più a causa di attori non adatti ai ruoli, che per sceneggiatura : il siciliano, in questa pellicola c'è una scena dove al ristorante credo, il vecchio capomafia ascolta il professore con cui sta cenando parlare di ideali di libertà e cose del genere, quando il vecchio bastardo si stuffa dei discorsi del professore, lo interrompe e gli dice seccamente: "Democrazia! Ma quale democrazia. Professore, il popolo vuole il pane" 



All'epoca quando vidi il film per la prima volta, avevo sedici anni e ne rimasi ripugnato, pensai che quella frase fosse il frutto di una mentalità superata, la stessa mentalità che aveva inflitto ai popoli che ne erano portatori secoli di sofferenza e fatica, la stessa mentalità che il sole dell' avvenire, avrebbe fatto sciogliere come neve, probabilmente era proprio questo il senso che il film voleva darne. Adesso a quaranta anni suonati devo riconoscere che quella scena conteneva in sé una grande verità, siamo esseri materiali e abbiamo bisogno di cose concrete per effettuare le nostre valutazioni, la Russia comunista ha tirato avanti settant'anni di ideali e vanagloria, e dopo questo una gelida doccia di realtà, adesso sono stuffi. 

Ma all'epoca ero ancora troppo idealista e soprattutto avevo troppo la pancia piena per potermene rendere conto.

Grazie a Putin il pane e tornato sulla tavola dei Russi, ed è proprio per questo che continuano a votarlo.


E in tutto questo noi non possiamo farci niente, saranno i Russi stessi quando saranno sazi di pane, che reclameranno il companatico che più gli aggrada.

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