Qualche mese fa ho scritto che questa è una guerra assimmetrica, combattuta dai Russi, patita dagli Ucraini, vinta dagli Stati Uniti e persa dall'Europa, ho scritto anche (ma forse non sul blog) che nonostante lo scivolone iniziale, male, molto male avremmo fatto a prendere sotto gamba le potenzialità Russe, e da questi punti non mi muovo:
Gli Stati Uniti sembrano aver raggiunto il loro obbiettivo principale che era quello di ricompattare gli alleati europei, ed evitare una loro integrazione con Mosca, difficilmente riuscirànno ad infliggere l'auspicato colpo mortale alla Russia nonostante ancora ci provino, scommettendo molto sul fatto che mal che vada toltale l'ucraina, una Russia ridotta a potenza asiatica non potrà mai e poi mai allearsi con la Cina, ma anzi secondo le regole della geopolitica diverrà per essa una concorrente, in tutti questi calcoli a mio avviso gli americani hanno fatto un solo sbaglio per il solito eccesso di hybris di cui da vari decenni sono afflitti; mi riferisco al congelamento dei fondi Russi in dollari, il dollaro è la moneta di riferimento del sistema mondiale a cui tutti i paesi fanno riferimento e ne detengono riserve per la sua affidabilità, con il congelamento dei fondi russi gli Usa hanno minato in qualche modo questa affidabilità, mostrando che se un paese per i più svariati motivi smette di stargli simpatico rischia di non vedere più onorati i propri conti in dollari, perdendo così i propri fondi in quella valuta, a mia opinione nei prossimi anni molti paesi per tutelarsi da questa eventualità cercheranno di diversificare i propri portafogli e questo costerà carissimo agli americani, essendo il dollaro insieme all'esercito ed al controllo degli stretti le gambe su cui poggia la potenza americana io l'ho avrei lasciato fuori dai giochi, ma si sa loro sono un popolo a cui piace scommettere.
La Gran Bretagna sta cercando di consolidare il suo ruolo di "vicepotenza" sfruttando le competenze acquisite come ex impero ed il suo ruolo storico nell'anglosfera.
L'ucraina ormai è ridotta alla disperazione, ed è inutile dilungarsi su di essa; come dimostra il fatto che ha iniziato a sparare sopra una centrale nucleare attiva sul proprio territorio, tanto poi ci raccontano che sono i Russi che bombardano le loro stesse postazioni, si sa che quella è gente a cui la vita facile non piace.
I Russi, usando un termine in voga di questi tempi si sono dimostrati più resilienti del previsto, fessi o in malafede sono coloro che li dipingono ai ferri corti, sul piano militare perché si è capito che dopo lo scivolone iniziale, ci stanno andando giù leggeri nella speranza di riuscire a trattenere l'ucraina a sé, e non stanno usando i loro pezzi forti, nell'eventualità di un ampliamento del conflitto, ma nonostante quanto detto continuano ad avanzare. Anche sul piano economico ormai è chiaro che Putin si stava preparando da tempo e se il blocco occidentale in questi anni ha blindato l'Ucraina lui a sua volta ha blindato la propria economia, in politica estera come da loro tradizione si stanno comportando in modo egregio, rinsaldando vecchie amicizie e stringendone di nuove, ma nonostante ciò per quanto riguarda il paese più importante, io personalmente concordo con la scommessa degli americani, cioè che nonostante i vari proclami difficilmente con la Cina si andrà verso una vera e propria alleanza, almeno che qualcuno non tiri troppo la corda, si capisce.
l'Europa fa l'Europa, cioè niente di utile per tutelare i propri interessi, intanto che i locali ascari diagnosticano un nuovo tumore a Putin o più timidamente dall'altra parte un altro segno di inequivocabile demenza da parte di Biden, continuiamo a sprofondare; chi pecora si fa, lupo se lo mangia.
I paesi terzi si stanno organizzando secondo le proprie convenienze, non essendo esperto in geopolitica fino a questo punto non voglio dire oltre, osservo da che parte si schierano di volta in volta, per capire chi realmente è in vantaggio sugli avversari.
Infine resta la Cina, intanto non capisco l'atteggiamento Americano di insistere contemporaneamente su due fronti, se è vero come è vero che il nemico numero uno per loro adesso è la Cina, considerato però che hanno scelto di provare per prima cosa a chiudere definitivamente il dossier Russia, visto il desiderio cinese di tenere almeno ufficialmente una posizione defilata, faccio fatica a comprendere perché invece gli Usa tengano alta la tensione anche su quel fronte, spingendo i suoi nemici uno nelle braccia dell'altro, come detto difficilmente questo porterà ad una vera alleanza ma a qualche forma di collaborazione sicuramente si, gli yenkee non possono pensare che gli altri sono tutti scemi, l'unica spiegazione che riesco a darmi per questo loro atteggiamento è quella che Dio rende folle chi vuol perdere. Per quanto riguarda specificamente i Cinesi; Xi come al solito ha giocato con grande abilità le sue carte, noi occidentali ad approciarci ai cinesi commettiamo l'errore di pensare che agiranno seguendo i nostri paradigmi, così mentre da noi si da come inevitabile uno scontro tra Cina e America scommetto che da quelle parti si sta cercando di capire come neutralizzare il nemico senza giungere a questi estremi, e se pensate che questo debba necessariamente comportare una soluzione meno cruenta, state sbagliando ancora.
Menzione d'onore per la Turchia, che mentre da queste parti viene descritta ( causa inflazione) sull'orlo del fallimento ha crescite annue paragonabili a quelle asiatiche. Una volta su un blog ho letto che la Turchia ha smesso di bussare alle porte d'Europa perché fra non molto di questo passo sarà l'Europa a bussare alle porte della Turchia, mi ci ritrovo pienamente.
Resterebbe da fare qualche accenno sull'Italia ma dell'Italia non parlo, perché l'Italia anche in questa situazione ha dimostrato di essere solo e soltanto un espressione geografica, e per di più al giorno d'oggi dalla collocazione incerta, visto che la sua classe dirigente è sempre più convinta di trovarsi incastonata tra la mitteleuropa e l'Atlantico, invece che in mezzo al Mediterraneo.
Da qualche parte ho scritto anche che giustamente gli Statunitensi se le condizioni lo renderanno necessario, non ci penseranno due volte a sacrificare noi Europei alla propria egemonia, così come hanno sacrificato alfgani, Curdi, iracheni e tutte quelle popolazioni che si sono fidate troppo, ignorando le regole della geopolitica, purtroppo una certa dose di razzismo, mista all'inettitudine della nostra classe dirigente, non gli permette di comprendere questa verità lapalissiana.
Non so se in questo conflitto alla fine trionferanno gli Americani, i Russi o i Cinesi, quello che sicuramente so è che mentre cadeva, sotto quel muro nel novembre dell'89 intanto che festeggiava la ritrovata sicurezza, l'Europa per mancanza di destrezza c'è rimasta schiacciata.
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