Proprio mentre scrivo si sta attuando l'ennesima tregua a seguito dell'ennesimo bombardamento israeliano su Gaza, sono morti 43 civili di cui 11 bambini.
Non voglio soffermarmi su ragioni e torti di questo carnaio che si trascina da tempo immemore, benché giustizia vuole che non si taccia la sempre piu accentuata sproporzione tra le forze in campo; dopo tutto questo tempo solo un fazioso può non riconoscere che entrambe le parti hanno accumulato la loro dose di errori ed orrori.
Quello su cui davvero in questo articolo mi preme riflettere è la reazione che questi fatti hanno suscitato alle nostre latitudini: ovvero nessuna, Che i media e politici non ne parlino con troppa enfasi, tanto meno indignati può essere comprensibile; ci sono interessi, alleanze e giochi di potere in ballo, specie in tempo di elezioni, sebbene sgradevole, in certi frangenti anche il cinismo che comunque rimane non giustificabile può risultare comprensibile.
Ciò che in verità mi lascia più esterrefatto è invece la gente comune; al giorno d'oggi con internet le notizie filtrano comunque, non servono più i giornali di massa ad informare di morti e massacri, ma nonostante questo, la cosa è passata sotto traccia, nella totale indifferenza di chi con una schietta voglia bellicista, in nome delle povere vittime ancora maledice i Russi e sventola bandiere ucraine. Episodi simili dovrebbero farci capire di come nella nostra società, l'indignazione è divenuta un "filtro" modaiolo come un'altro da applicarsi solo nei momenti giusti e l'empatia verso gli altri esseri umani un qualcosa che si accende e si spegne a seconda di cosa ci ordinano i giornali.
L'uomo che ha sfidato Dio per ottenere la coscenza del bene e del male, adesso sembra aver barattato volentieri questa dote per un tablet e un po' di apparente benessere, a lui pare basti un poco di conformismo ed un "like" sui social per decidersi a quale causa votarsi.
Ma considerato tutto questo mi chiedo io: davvero puo sopravvivere e prosperare una società basata su egoismi ed apparenze? O non sarà che forse; l'inverno demografico, il declinio economico, le disparità sociali e l'insipienza politica non siano altro che il frutto maturo del nostro stile di vita.
Nessun commento:
Posta un commento