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venerdì 5 agosto 2022

Lei è Giorgia

Questa è Giorgia
Lei è  una donna.
Lei è una mamma.
Lei è Cristiana.
Lei è italiana.
Ma Lei si sta rivelando soprattutto "un'utile idiota", come d'altronde si può facilmente capire dal fatto che non riesce a sottrarsi al trappolone che la gente che piace gli ha tirato, Fissando le elezioni (che lei vincerà a man basse) esattamente all'alba del cataclisma che sta per investire il paese, usandola in questo modo quale capro espiatorio. 

Ma non temete,  i "competenti", sotto la guida dell'ennesimo uomo della provvidenza che a noi italiani tanto piacciono, ancora una volta sono pronti a mettersi al servizio del paese, e non appena sarà giunto il tempo tornerànno al potere per condurre il gregge all'inevitabile destino che questi si merita...

... Eppure un'alternativa ci sarebbe; il presidente cinese nei mesi scorsi ha reso celebre un proverbio della sua terra: " chi ha messo il campanaccio all'orso glielo tolga", considerato che la metà dei membri della coalizione di centro-destra non ha capito la crisi che sta per arrivare, figurarsi spiegarla agli elettori e gestirla, questa potrebbe essere esattamente la strategia ottimale per il suo partito; invitare esplicitamente i suoi elettori a votare PD, per fare in modo che quando il disastro che hanno contribuito a creare si abbatterà su di noi, si trovino al potere. 

Non ci spero naturalmente, cosa volete che faccia povera Giorgia, con dietro un partito che è l'emblema stesso dell'opportunismo e della mancanza di visione, proponendo una strategia a cosi lungo termine, dopo aver già fatto mordere il freno ai suoi "onorevoli" per non essere entrati "nell'ammucchiata Draghista",  probabilmente il partito Gli  scomparirebbe sotto gli occhi, più velocemente che la neve al sole.

Ad ogni modo, crisi o meno un governo Meloni non può è non deve finire bene, perché la Meloni rappresenta tutto cio che i partiti progressisti hanno promesso alle donne é non gli hanno mai dato, pensateci bene; Giorgia Meloni è  una donna di media estrazione sociale, che senza essere l'amante di nessuno, riesce prima a diventare leaders di un partito, per giunta  maschilista, ed adesso ha fatto diventare quel partito il primo del paese, quella donna è  un vero e proprio incubo per qualsiasi progressista, che non ha più scuse da accampare per spiegare alle iscritte del partito perche in settant'anni di Repubblica le donne della sinistra hanno sempre rivestito ruoli di secondo piano.

Quindi anche nella remota ipotesi che la crisi si riveli meno dura del previsto, è  più facile che Mattarella dichiari guerra alla Cina, piuttosto che far fare al  governo Meloni una figura meno che pessima. 


Tornando alla realtà, se posso permettermi una previsione, l'uomo che sostituirà la Meloni e ci porterà alla rovina totale sarà Cottarelli, non  credo in un ritorno dell'ascaro Degli americani; Mario Draghi, il principale responsabile della situazione in qui ci stiamo per trovare, almeno che non valutino l'italiano un imbecille fino a questo punto.

chiuso il discorso sulla Meloni e le previsioni sulla futura leadership del paese, mi pare interessante fare notare un'ultima cosa: in questa campagna elettorale stiamo assistendo alla nascita di un fenomeno nuovo, cioè al proliferare di tanti micro partitini nati sulla rete e che stanno cercando di candidarsi. Non so ancora come valutare il fenomeno, noto però che anche a Roma qualcuno se n'è accorto, come dimostra la legge che impone, per candidarsi ai partiti non già presenti in parlamento, la raccolta firme. Ad ogni modo mi pare un esperimento da tenere d'occhio, un qualcosa che nel prossimo futuro, salvo imprevisti prenderà sempre più piede, con tutto il  bene e il male che ciò significa.



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