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mercoledì 31 marzo 2021

la parità e il pd

E no! Caro compagno Letta, così non ci siamo. Dopo lo scandalo della precedente gestione pd, dove non sono riusciti a presentare nemmeno una donna delle proprie schiere, per ruoli chiave nel  governo Draghi, ci mancava solo che la nuova segreteria, per rimediare alla figuraccia precedente e trovare finalmente soluzione all'annoso problema, con le sue parole ci disiludesse completamente sul fatto che l'unico modo per riuscire ad avere ai vertici qualche signora è quello d'aspettare speranzosi la generosa imposizione del capo. Ma se le cose stanno cosi;  potevate dircelo prima che sarebbe bastato votare un Berlusconi qualsiasi, che per giunta dopo tira dal cilindro personaggi come la Carfagna, che ha saputo dimostrare pure che l'essere belle non è  in contrasto coll'essere brave. Mi scusi se mi dimostro un po' scettico, ma nonostante i miei più vivissimi apprezzamenti per quella parte anatomica,  gradirei che i futuri candidati alla guida del paese fossero capaci di distinguersi per ben altri meriti, altrimenti se la classe dirigente deve essere  proprio imposta per quel particolare, quasi quasi, mi viene la tentazione di votare la Meloni.  Essendo infatti, da quel che di  nascosto si vocifera tra i compagni meno inclusivi, tale "particolarità", da quelle parti merce poco apprezzata, almeno ho la speranza che occupa il ruolo che presiede per altri meriti.

Comunque caro segretario; stia sereno!  Sono certo che gli elettori capiranno che in rispetto della più genuina e schietta tradizione italica quello che realmente conta è salvare la faccia. Già mi immagino senza la sua bella idea  cosa avrebbero detto del nostro paese all'estero; saremmo diventati lo zimbello del mondo che "conta", se fosse cosa di pubblico dominio che il partito progressista non riesce e far emergere una, che sia una donna per le sue capacità.

In aggiunta, caro presidente, sono fiducioso che le novelle carneadi da lei scelte, Così maschiamente, saranno all'altezza di portare le italiche genti dove il fato manifesto, NON UNA, NON DUE ma che dico, nemmeno tre, caro nostro caro leader, ma innumerevoli volte a piè sospinto ci ha indirizzato.

E se già, sotto la capace guida del partito, siamo riusciti a condurre gli abissini nei ranghi loro assegnati, cioè come questuanti nel laborioso nord, e manodopera al servizio dei Gagliardi caporali del generoso sud. Devo essere fiducioso, che anche in questa nuova battaglia, lei caro camerata  sapra condurci all'inesorabile vittoria.


No! Non dubito più, mio duce, alla fine mi devo trovare arreso  all'inoppugnabile  logica del partito, è  certo sin d'ora  che sotto la sua illuminata e paterna guida, le anti-fascistiche ovaie, da lei così saggiamente selezionate e scelte, saranno capaci di illuminare anche i cervelli delle coraggiose figlie d'Italia.  Che non l'oro!, ma la f××a, stanno donando alla patria.  

           A noi! camerata  Letta.


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