Una delle accuse rivolte a questo governo (e che se la sinistra fosse una  vera  opposizione invece appoggerebbe) riguarda il processo breve.  In tema  sul ravennate c’e una storiella che girava fino a qualche tempo  fa  nelle osterie, tra una piada e un bicchier di vino   “ vera in Ravenna il re Teodorico,  che  per alcune sue sentenze aveva  fama di un nuovo Salomone,  si raccontava che una donna  andò da lui a lamentarsi per una causa che aveva  con un tale e che dopo due anni i giudici non avevano ancora emesso sentenza alcuna.  Sentito il fatto il grande Re mandò un suo messo a intimare i giudici di accelerare la cosa,  perché non vea da dirsi che nel suo regno  non ci fosse  giustizia.  Passarono due giorni e la stessa donna andò nuovamente dal Re per ringraziarlo  dell’ interessamento.  Sentito che il caso fu cosi presto risolto Teodorico  mando a chiamare i giudici  e questi andarono tutti contenti credendosi  che il Re volesse premiarli  per esser stati cosi zelanti  ma  non appena arrivati il re disse l’oro “perché avete fatto in due giorni quello che non avete saputo fare in due anni?” finita questa frase prese la scure e li squarto lì per lì”   
Non sappiamo se la allora  associazione magistrati protesto per “ingerenza “ aggiungo io, ma di sicuro  il suo fu un bel incentivo al processo breve
Nessun commento:
Posta un commento