La società di cui facciamo parte, la sua cultura, le tradizioni, nonché le casualità a cui vivendo andiamo incontro, ci confinano dentro determinate gabbie mentali; non è cosa evitabile. l'intelligenza è la dote che ci permette di fare si, che dentro queste gabbie ci siano finestre larghe a sufficienza per permettere al cervello di scorgere al di fuori. lo spirito critico è la consapevolezza che ci permette di renderci conto che per quando queste finestre siano spaziose, da esse riusciremo comunque ad avere solo una visuale limitata del mondo
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Stavo parlando oggi con un mio conoscente imprenditore, ha ereditato una piccola sommetta è pensa di comprarci delle quote di una piccola società che lavora per l'ufficio giudiziario (il deposito dei beni pignorati). Un investimento abbastanza sicuro, dove lui non facendo nulla di nulla si assicurerà un reddito del 8% annuo, sarànno i soldi a lavorare per lui. Una persona comune cosa avrebbe fatto al suo posto?
Non avendo le necessarie competenze economiche se prudente li avrebbe depositati in banca, buoni del tesoro, o altre cose simili. se temerario li avrebbe investiti in borsa o giù di lì come incessantemente martellano i media che sempre più stanno legando il concetto di investimento con quello di speculazione o comunque di finanza; lo fanno perché lo scopo di questi signori in realtà non è aiutare a fare fruttare i risparmi, ma quello di tenere incrementare il cosiddetto "parco buoi" in attesa che la prossima crisi esiga la loro macellazione.
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Date un briciolo di potere a gente che non c'è abituata e vedrete come subito questi pretenderànno dai propri sottoposti, il trattamento spettante ad un faraone.
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Stavo ascoltando dei tizi blaterare sulla fine del Cristianesimo in Europa (e nel mondo) dando la cosa come fatto già assodato, nel sentirli parlare mi è venuto in mente l'episodio di Paolo e gli ateniesi : "su questo ti ascolteremo dopo" gli dissero, l'ho ascoltarono altroché se l'ho ascoltarono. Chi parla di un continente ora mai scristianizzato non rammenta forse in che stato era il mondo al tempo in cui i membri di una setta di ebrei eretici si mossero per convertirlo.
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Fatto salvo le comuni pulsioni umane, quelle si veramente universali, per il resto, io non sono affatto certo che gli ideali che mossero Cesare a conquistare la Gallia siano rimasti gli stessi che qualche secolo dopo portarono Traiano a prendersi la Dacia.
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Il problema della nostra società non è che qualche originale dopo riflessione si sia persuaso che la terra sia piatta, il vero dramma consiste nel fatto che tutti gli altri, cioè quelli che ridono di questi pochi eccentrici, che la terra sia tonda lo hanno sentito in televisione ed accettato per fede.
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La contemplazione di Dio è contemplazione dell'infinito ovvero scoperta continua.
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Ascoltavo un intervento del professore Barbero, una sorta di intervista fatta da degli studenti; premetto che io sono in parte un sostenitore della teoria dell'auto-domesticazione dell'uomo, e in base a ciò sono convinto che la scuola, l'istruzione fanno parte di questo processo continuo. Ma dicevo, ad ascoltare il tipo di domande, rivolte al professore; cosi sciatte, conformiste, banali, mi pare francamente che si sia andato un po' oltre, qui si sta toccando il livello della foca da circo sulla palla. Poveri ragazzi almeno la foca se esegue bene il suo lavoro verrà ricompensata con un bel pesce, loro soltanto con un voto sul registro.
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Il siciliano piuttosto che mancare di rispetto a chicchessia preferirebbe amputarsi un braccio, naturalmente vale anche il contrario il mancare di rispetto ad un siciliano è il torto più grande che gli si possa fare; l'incacrenirsi di questo sentimento è la foglia di fico di cui si fa scudo la mafia.
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Nel corso dei secoli l'obbiettivo dei potenti, nessuno escluso, è stato quello di cercare un modo per impedire che le masse esprimessero la propria volontà, cioè riuscire a governare la nazione come essi ritenevano più opportuno, incuranti delle aspettative del proprio popolo, questo per garantirsi un modo sicuro per riuscire a perpetuarsi, che alla fin fine e lo scopo ultimo di ogni sistema organizzato, grazie a Dio ad oggi nessun sistema c'è mai riuscito, i totalitarismi ai tempi del loro apogeo apparvero come i regimi più vicini all'obbiettivo, ma fortunatamente furono un fuoco di paglia, la democrazia grazie alle nuove acquisizioni scientifiche e tecnologiche, invece si sta avvicinando pericolosamente alla meta.
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Quelli che vogliono buttare al macero il cristianesimo per i peccati commessi dai cristiani in modo cosi di costruire finalmente una società più giusta. Sono come dei progettisti di automobili che accortisi che i freni non evitano gli incidenti, gli imputano la colpa di provocarli infondendo nei guidatori un finto senza di sicurezza, e perciò si decidono a costruire macchine dotate solo di acceleratore.
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Al cimitero a ricordare i defunti vedo tante mogli, molti figli, e qualche amico, ma non ho mai visto una "carriera".
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Se per assurdo il Cristianesimo dovesse estinguersi, non sarebbe il Dio di Gesù a perire, quel Dio ha casa nell'Ebraismo, quel Dio è forte e potente nell'Islam, se il Cristianesimo dovesse estinguersi, quel Dio non perderebbe niente, saremmo noi uomini a perdere il suo lato misericordioso.
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Abbiamo conformato la società a misura dell'eccezione.
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La virtù sta nel mezzo dicevano i romani, gli uomini invece preferiscono sbandare da un opposto all'altro; ed è così ad esempio che siamo passati da una società dove i ruoli di genere erano una strada su binario senza possibilità di deviazione, ad una societa dove sono diventati un percorso libero senza nessuna indicazione, sistema questo che ci costringe a vagare intorno senza avanzare di un metro, l'idea che i ruoli di genere siano un indicazione generale, quasi dei segnali stradali ad un percorso agevolato ma non obbligato se sentiamo l'impulso a percorrere altre strade da seguire per condurre la nostra vita, appare troppo poco estrema per far si che qualcuno la consideri.
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In generale le donne rispetto agli uomini sono meno propense al rischio, tendono al conformismo e sono più emotive, in compenso sono più empatiche, pazienti e tolleranti. Invece che sospettare chissà quali congiure patriarcali e pretendere che un pesce voli come un uccello e quest'ultimo nuoti come il primo, io opterei a pensare che magari sono questi i motivi per cui in settori strutturati a misura d'uomo fanno fatica ad affermarsi, la soluzione a questo punto appare evidente; modificare gli schemi su cui sono strutturati questi aspetti della società e il problema dovrebbe sparire, però anche qui c'è un ma: questi schemi si sono evoluti in centinaia di migliaia di anni. E sono quelli che ci hanno portato al benessere attuale, il rischio è che a toccarli possa crollare tutto il sistema, perche è vero come dicono i darwinisti, che si evolve per caso ma il caso quasi sempre è guidato dalla necessità.
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Come funziona il mondo: una mia impiegata proveniente da quello che si definisce: sud del mondo, donna sola e bisognosa, persona per altro assolutamente onesta e lavoratrice. Oggi doveva affiancare una nuova arrivata pari livello, unica diversità una decina di mesi di anzianità lavorativa; si è comportata da autentica aguzzina facendo valere questa sua "superiorità" gerarchica in ogni modo possibile, Al punto che l'altra ragazza, poveretta mi ha telefonato per dirmi che piuttosto di lavorarci ancora assieme si licenzia! proprio vero che la differenza tra essere vittima o carnefice e solo questione di fortuna.
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Le velleità degli pseudo intelligenti: in un Cinema della mia città che ha pretesa di farsi passare per colto, vedo affisso il volantino dove si ripropone la visione di un film anni settanta, all'epoca d'uscita e ancora fino a qualche anno fa, tale film veniva etichettato come pattume commerciale. Io so già che se avrò la fortuna di campare abbastanza arriverà un giorno dove in un posto simile offriranno una retrospettiva sui film di Boldi e De Sica quello che oggi è l'emblema stesso del decadimento del nostro cinema, domani verrà visto come uno spaccato beffardo e cinico del periodo il più genuino ritratto dell'Italia di allora, una consolazione: io lo sapevo già, non era il cinema ad essere decaduto ma il paese, il cinema semplicemente si adeguava.
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Se le virtù come diceva san Tommaso sono come un vestito, allora i principi etici sono addirittura un soprabito; se ad esempio nel'45 la guerra l'avessero vinta i tedeschi sono abbastanza convinto che quegli stessi che oggigiorno si battono per le società multietniche, adesso starebbero a santificare Hitler per aver impedito il meticciato dell'umanità ed aver cosi preservato la purezza delle razze.
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I poeti considerati universali, sono quelli che più sono riusciti a dire di se stessi del proprio paese e della loro epoca.
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Il buonsenso e quella facoltà utile, prima di scoprire la procedura giusta, dopo diventa nocivo.
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Se ti danno ragione troppo spesso, stanno tentando di venderti qualcosa.
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Dell'antico adagio, se accontentarsi dell'uovo e compito per la donna, ambire alla gallina è dovere dell'uomo.
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C'è in Noi una parte nascosta, o almeno io sento d'averla e Stevenson mi suggerisce che tutti ne hanno una, non si manifesta a tutti allo stesso modo ma in tutti e quella parte di personalità nascosta che ci porta a fare la scelta sbagliata nel momento inopportuno, quel lato di noi che temiamo, perche può mandare all'aria tutto quello che abbiamo faticosamente conquistato, quella parte che ci spinge a tradire la persona amata il giorno prima delle nozze, o a giocare i soldi con cui pagare l'affitto,la parte che prova invidia per le fortune dell'"amico, e li che si annidano le pulsioni, quella parte lì insomma. E se lo scopo della vita fosse proprio domare questa parte.
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Il fanatismo religioso non è eccesso di spiritualità ma di materialismo, per questo paesi come gli Stati Uniti ne sono intrisi.
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Quanti malintesi potrebbero essere evitati se prima di intavolare un discorso si desse previamente una definizione dei termini che si è intenzionati ad adoperare.
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Mi sono scritto in un gruppo, lo scopo del quale è l'esplorazione di case abbandonate si fanno foto e poi si condividono i "report" dei luoghi visitati.
Mi fa una certa specie guardare quelle foto; tutti quei mobili, quegli oggetti abbandonati, per cui nel passato uomini e donne hanno speso; fatica, lacrime e sorrisi, per cui un tempo sono scoppiate liti furibonde per aggiudicarsene il possesso, adesso sono preda solo del tempo, torneranno polvere esattamente come chi li ha posseduti. Ma nel frattempo noi altri simili di quei nostri lontani antenati spenderemo le medesime energie, proveremo le medesime gioie infliggeremo i medesimi tormenti, per accumulare oggetti che fra non molto finiranno solo preda del tempo, per ritornare ad essere polvere come chi li ha posseduti.
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I mussulmani si sbagliano, noi non seguiamo un libro crediamo in un Uomo.
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I principi, la condotta, la morale a farla breve il senso dell'onore è qualcosa di ben più importante della vita, perché del primo siamo solo e soltanto noi che possiamo scegliere sé e quando abbandonarlo, della seconda no.
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Le idee a cui prestiamo fede sono come lenti con cui interpretiamo la realtà; c'è sempre da stare attenti che non la deformino troppo.
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Che Dio esiste, vuol dire che domani mattina la nostra stella tornerà a brillare in cielo come ha sempre fatto per tutti questi innumerevoli eoni, che non esiste può voler dire che magari stanotte è la volta buona che emetta un buffetto più intenso del solito e ci frigga tutti. Della vita la cosa improbabile non è che abbia avuto origine ma che si sia potuta sviluppare in fin dei conti quietamente per tutti questi miliardi di anni.
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Quando diciamo che le idee sono contagiose dovremmo apprestarci ad aggiungere che la cosa non è ne pericolosa ne nociva, ultimamente vedo in giro troppa gente che appena sentono uno con idee diverse che gli si allontanano che manco la peste.
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I materiali che ci permettono di costruire computer, elettrodomestici,automobili, e tutte le altre comodità del mondo moderno, sono presenti sul pianeta dall'alba dei tempi, quello che è cambiato e la nostra capacità di estrarle e metterle in relazione. Per il sapere, funziona allo stesso modo.
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Quando negli anni 80 gli americani iniziarono a cambiare narrativa sugli indiani d'America, la cosa mi diede un certo fastidio, che gli yankee commisero grosse porcate era da tempo cosa certa, che occorresse un giusto ravvedimento storico e fuori discussione, ma quella inversione a "u" quel voler buttare alle ortiche in maniera indiscriminata tutti i miti legati a quella epopea, mi parve che scaturisse dallo stesso bigottismo che fino a qualche tempo prima li aveva portati a glorificare il generale Custer e che in ultima analisi di quelle ingiustizie era origine, il fatto è che non sopporto queste posizioni così intransigenti, che vedono il mondo solo in bianco e nero, e che come si suole dire rischiano insieme all'acqua sporca di fare perdere anche il bambino che vi si è lavato dentro, davanti a cose del genere mi viene sempre da chiedermi: se non hanno trovato le energie per perdonare se stessi, da dove ricaveranno la forza per perdonare gli altri?
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Generalmente gli uomini intelligenti peccano di generosità; sono convinti che tutti gli altri siano intelligenti quanto meno al loro stesso livello, per fortuna ci pensano gli uomini stupidi a riequilibrare le cose distribuendo punti Intellettuali con avarizia; persuasi come sono, che gli altri siano tutti più stupidi di loro.
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Roma aveva parificato i popoli, non li aveva aboliti.
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Certa gente attraversa la vita così come il viaggiatore distratto un viaggio in treno, cercano, se qualcuno non ha già provveduto per loro, ad accaparrarsi il posticino più comodo che riescono, quando possibile se ne godono i servizi, ma quando scendono; del treno in sé, della sovrastruttura che ne permette l'essere, dei luoghi che ha attraversato, ne sanno esattamente allo stesso modo di quando vi erano saliti.
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La maggiore tolleranza verso l'evenienza di avere un figlio/a di gusti omosessuali non si deve ad una maggiore maturità del genere umano ma al suo maggiore egoismo; di fatti chi fa figli al giorno d'oggi li fa per suo esclusivo uso e consumo perciò poco gli importa che questi a loro volta mettano al mondo altri esseri umani per il bene della famiglia e della società, ed in ultima analisi di loro stessi.
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La democrazia che vorrei, non è quella che si prefigge di abolire la nobiltà e rendere tutti popolo, ma quella che ambisce ad abolire il popolo e fare di tutti nobili.
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Nel giudicare gli altri due sono gli errori più grossi che si possano fare: il primo e dare per scontato che le nostre priorità così come gli obbiettivi coincidano; il secondo errore e pensare che chi ha punti di vista e di conseguenza opinioni differenti o è in malafede o è un cretino.
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In un paesino sperduto tra le montagne dentro un negozio viene affissa una scritta scherzosa, un giornalista che passa di li, la vede, la fotografa e senza conoscere minimamente il contesto la posta sui suoi social indignato, dando via così allo scatenarsi dell'indignazione generale, al che tutti invocano pene severe addirittura la chiusura forzosa del negozio, l'esercente e costretto a scusarsi in diretta nazionale, spiegando che si trattava di un gesto goliardico ad uso interno in occasione del carnevale ma non serve a niente. Saranno le troppe opportunità di poter comunicare a ridurci al silenzio, saremo incatenati dalle nostre libertà, questa è la normalità che ci aspetta nel mondo libero ed inclusivo che stanno progettando.
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l'Italia dalla nascita all'avvento del fascismo fu un paese liberale, la democrazia è un bene d'importazione, per questo se i paesi che ci garantiscono l'approvvigionamento hanno carenze di produzione, qui da noi viene subito a mancare.
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Se un servo per affrancarsi spera che arrivi qualcuno ed uccida il padrone, non spera di affrancarsi spera di cambiare padrone.
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Le relazioni internazionali non sono una discussione tra gentiluomini, ma un diverbio tra energumeni, contano solo i rapporti di forza e le alleanze, bisogna sempre ricordare che quando si commette una scorrettezza anche se formalmente lecita se le circostanze lo consentono la degenerazione e dietro l'angolo.
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Spendersi per far partecipi gli altri dei nostri sacrifici e di eventuali torti subiti, susciterà la loro compassione, però difficilmente convincerà qualcuno a lottare al posto nostro.
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So bene che le guerre non le vogliono solo i potenti ai danni dei poveri come vuole la vulgata comune, le guerre sono eventi complessi che riguardano la società nel suo insieme, fosse per loro, i potenti starebbero benissimo nei loro palazzi a godersi i vantaggi del potere. tuttavia non posso fare a meno di notare che rispetto ad adesso, quando i Re e i nobili scendevano in battaglia in prima persona, avevano lo scrupolo di adottare strategie di guerra meno cruente.
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Una volta alle donne si insegnavano esclusivamente cose da donne, non era ritenuto necessario che imparassero come si sta al mondo, la società riteneva che a questo genere di cose doveva pensarci il marito. Adesso in epoca di parità alle donne si insegnano esclusivamente cose da uomini, non è necessario che imparino come stare al mondo per questo genere di cose la società ritiene che devono conformarsi alla moda.
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Un filosofo che discuteva del concetto di morte, ha affermato che nella morte dell'altro, quello che realmente ci provoca dolore è il sapere che non rivedremo più quella persona, non potremmo più stare insieme e parlare con lui. Non sono d'accordo, il senso di perdita è in realtà uno dei pochi concetti attorno alla morte di cui il nostro cervello ha cognizione, ecco perché nel lutto ci sembra occupare tanto spazio, ma se ad esempio la morte di una persona cara e stata preceduta da malattia e dolore fisico e noi assistendo a ciò avremo cognizione di quello che ha provato, ecco che subito a farci soffrire dentro quel lutto, ci sarà anche la pena per il dolori patiti dalla persona cara; se potessimo assistere in diretta al disfacimento del cadavere ora dopo ora, probabilmente anche questa cosa cui generalmente durante un lutto non si pensa, contribuirebbe al nostro dolore, la verità è che la morte ci è talmente estranea che anche quando ci tocca da vicino non riusciamo del tutto a comprenderla, perciò razionalizzandola ci pare di riversare tutto il nostro dolore nelle parti di essa di cui il nostro io può farsi esperienza.
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Si fanno sempre più elogi a cose come le coppie aperte, lo scambio di coppia e il poliamore; intanto ridiamo sotto i baffi dei nostri antenati che "erano soggetti" allo ius primae noctis e non ci rendiamo conto che in realtà siamo noi quelli a cui sta venendo imposto.
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Il mondo è troppo vario e complesso per le misure umane, troppe sono le cose che dovremo studiare e capire per non dover dipendere dalla buona fede di questo o quell esperto; la verità è che la differenza tra un coglione ed uno che si pensa furbo sta tutta nel fatto che il primo ogni tanto si accorge di essere stato gabbato, il secondo no.
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L'occidente si deve riabituare al difficile, le comodità ci hanno reso pigri ed arrendevoli, assuefatti al facile abbiamo perso la disciplina per affrontare le sfide che sono ciò che da sapore alla vita, per questo siamo infelici ed insoddisfatti; un'atto di onanismo richiede meno fatica, ma non potrà mai eguagliare le sensazioni di un amplesso con la persona amata.
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Le uniche società multietniche che hanno funzionato sono comunità come; l'impero romano, l'impero spagnolo, o ancora quello arabo/ottomano: l'unica forma di integrazione che funziona è l'assimilazione.
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Quando gli illusi propongono di affidare tutto il potere alle donne per vivere in società più pacifiche mi vengono i brividi, non sono bastati Frazer e Graves a spiegarci che le società matriarcali sono Più violente rispetto alle controparti patriarcali? Quando si tratta di difendere i membri del proprio gruppo le donne sono più drastiche e meno incline ai compromessi, non è difficile capirne i motivi, gli uomini possono sostituire sia le compagne che i figli persi con relativamente poche difficoltà, le donne no.
Ad ogni modo, visto le peculiarità dei ruoli di potere, mi pare abbastanza ingenuo pensare che la scalata ai vertici possa favorire la selezione di persone poco inclini alla lotta, miti ed altruiste, ed a pensarci bene è meglio così.
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Il sesso libero non è e non potrà mai essere per le masse; senza l'adeguata disciplina si finisce inevitabilmente per essere preda delle pulsioni zoologiche.
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Shakespeare che purè era un genio, in una sua opera fa apparire Giovanna D'Arco come una puttana dedita a pratiche blasfeme, se si esclude Gesù Cristo nessun uomo e scevro dai pregiudizi del suo tempo.
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La democrazia, è quel paradosso dove si biasima grandemente il cretino quando dice la sua opinione su un problema, ma allo stesso tempo si è fermamente convinti che col suo voto contribuirà a risolverlo.
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L'intuizione è quel momento in cui l'uomo si fa altro da sé.
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L'uomo non è il signore della creazione ne è lo specchio; prima dell'uomo la creazione era segreta.
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Il maiale tra gennaio ed ottobre del contadino che lo alleva può dire solo del bene.
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Qualsiasi sia il regime di governo, il politico non agisce mai per il vostro bene ma per il vostro voto.
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Va di moda la parola "analista" sbuca in ogni dove; l'analista politico, l'analista economico, l'analista strategico, ecc. Tutto sbagliato! I dati si analizzano gli uomini si intuiscono.
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l'Europa dopo i fatti del Novecento ha smesso di essere civiltà genitrice per diventare figlia, scegliere tra Russia e Stati Uniti e come dover scegliere tra il padre e la madre.
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La filosofia analitica si concentra sugli effetti, la continentale sui significati.
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La nobiltà non è faccenda di nascita ma di carattere.
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L'uomo per la sua finitezza fa fatica a percepire i grandi stravolgimenti, mentre noi ci aspettiamo scenari da fine del mondo in stile Pompei, i cambiamenti della storia avvengono con estrema lentezza temporale, il lento accumularsi di tanti piccoli eventi che solo visti con il senno del poi, ci permettono di coglierne la reale portata e dunque constatare il passaggio da un equilibrio ad un altro, fu quasi un millennio dopo che ci accorgemmo della fine di Roma. In vero anche l'apocalisse è già iniziata; il giorno in cui il primo uomo è sorto al mondo.
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Se c'è una cosa che ho capito studiando la storia, è che il passato è il periodo temporale più incline ai mutamenti; solo gli sciocchi si azzardano a prevedere che passato ci toccherà domani.
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La libertà è la mattina di un giorno feriale sedersi a bere un caffè al bar della piazza, conversando senza fretta.
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Per la promessa di un sorso di straordinario ci lasciamo privare di tutto il quotidiano.
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Dove comandano in pochi si fa la guerra dove comandano in tanti si fa propaganda.
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Nobile è quella persona che riconosce che vi sono ideali (l'onore, il coraggio, la libertà, ecc.) che sorpassano il valore del mero vivere e di conseguenza per tali valori è disposto a morire. Sono poche le persone che hanno l'abnegazione di anteporre al bene la propria stessa vita, era questo a renderle persone illustri. Una persona codarda per quanto si sforzi sarà sempre schiava della paura, è per questo che le società aristocratiche del passato benché più violente erano almeno idealmente più libere delle odierne democrazie.
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In molti sperano di vivere a lungo in modo d'avere più tempo a disposizione per rinviare le cose che già potevano essere state fatte
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Per certuni l'apertura mentale fa tutt'uno con lo sposare acriticamente ogni idea alla moda che gli viene propinata.
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Chi conosce gli uomini sa bene che l'umanità è così vigliacca e meschina, che solo qualcosa di prodigioso deve aver garantito che nel corso di due millenni, la chiesa si sia macchiata di così pochi atti infami.
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La Russia è troppo astratta, l'America troppo pratica, l'Europa in precario equilibrio.
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Mai cosi come nelle ultime generazioni che si sono susseguite, si era fatto dell'essere ribelli un valore tanto alto, e mai in tutta la storia umana le persone sono state così inclini a seguire le mode e le regole sociali, con una fiducia quasi filiale nelle istituzioni, in compenso strapaghiamo pantaloni strappati; ci vestiamo male per vestirci bene. La ribellione al buon senso.
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L'americano è un popolo così provinciale da pensare che una cosa, se da loro per via della propria storia e cultura viene ritenuta offensiva, deve essere tale anche nel resto del mondo, il guaio sta nel fatto che gli europei sono diventati così ignoranti da ritenere che sia vero.
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Una volta la gente comune si affidava ai proverbi, oggigiorno agli slogan.
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Il mondo non è fatto per renderci felici, eppure è così bello che pare contraddirsi.
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Che sia una divinità, un'istituzione lontana, o una branca del sapere, all'uomo piace confidare in ciò che non conosce.
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In omaggio all'egemone dei nostri tempi oggigiorno tutto gli uomini si sono dati alla ricerca della felicità, il fatto che nella storia nessuno è mai riuscito a raggiungere stabilmente questo obiettivo, non ci fa capaci che forse il mondo è conformato per farci giungere a mete diverse.
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Tra le più importanti acquisizioni dell'età adulta sta il comprendere che determinate scelte ne sacrificano altre, l'uomo moderno che considera se stesso "maturo" rispetto ai suoi avi, fissa i suoi ideali ignorando questo principio.
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Il lavoro è un castigo da cui non ci possiamo sottrarre senza il rischio di incorrere in pene assai peggiori.
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La siciliana, un po' come tutte le civiltà orgogliose, ci tiene a fare vedere che è capace di eguagliare le virtù e le bellezze degli altri popoli, purtroppo fa ciò a discapito di quelle sue proprie, che ritenendole scontate, le sta lasciando andare in rovina per rincorrere una modernità provinciale.
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Una delle ormai poche teste intelligenti a sinistra; Guia Soncini sull'aborto parla chiaro: l'aborto serve perché nessuno può obbligare una donna a partorire un figlio che non desidera. L'argomentazione è sensata niente da dire, però questa posizione mi suscita una domanda: ma se per venire abortiti senza troppe preoccupazioni basta la sfortuna di esser venuti al mondo senza essere desiderati, il diritto alla vita e la sua inviolabilità non diventano concetti validi e garantiti solo finché questa vita stessa per svolgersi non ha bisogno del supporto di nessun'altro?
Che in altri termini, meno astratti potremmo tradurre:
Se una madre ha il diritto di abortire una figlia se non si sente di prendersi questo fardello, perché un figlia quando verrà il suo turno non ha il diritto di fare altrettanto verso la madre?
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Se scegliete un'uomo in strada in maniera casuale e gli domandate di darvi dimostrazione che la terra gira attorno al sole, probabilmente non né sarà in grado. Eppure il fatto di conoscere questa nozione, totalmente inutile nel suo vivere quotidiano, lo fa egualmente sentire di svariati gradi più intelligente o quantomeno evoluto, rispetto agli uomini del passato che pensavano che fosse il sole a girare attorno alla terra, che per inciso, per lo meno a prova della loro credenza, vi avrebbero invitato a fissare il cielo per qualche tempo in modo da sincerarvi da voi che l'astro in questione si spostava.
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L'uomo è un animale ammaestrato, ma per non ferire il proprio ego chiama l'ammaestramento istruzione è ne và orgoglioso
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Se non credete in Dio, credete almeno nella grande ostinazione dell'uomo a cercare bellezza anche di fronte all'orrore più cupo.
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Il mondo si divide, si è sempre diviso: tra chi crede che Dio c'è già e chi pensa che tocca a noi ricoprirne le veci. Il resto sono solo fandonie.
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Gli italiani non fanno più figli perché non possono permetterseli; devono accumulare i risparmi con i quali pagheranno i loro badanti per la vecchiaia.
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A Dio poco (ma non nulla) importa in questo suo nascondimento se noi crediamo in lui anche senza prove certe, quello che probabilmente molto gli importa è sapere in che modo noi conduciamo la nostra vita e ci rapportiamo agli altri, nonostante i dubbi sulla sua esistenza e di conseguenza nell'incertezza di una ricompensa.
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La chiesa è come l'oro cioè come quest'ultimo sé davvero è ciò che afferma d'essere non ha bisogno delle accortezze degli uomini per evitare di ossidarsi.
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Senza l'impero di Roma il cristianesimo sarebbe uscito dalla Palestina?
E senza i popoli che a quel impero posero fine; i Germani, sarebbe sopravvissuto in Europa?
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l'URSS fu una nazione che odio se stessa; convinta di costruire il "mondo nuovo". Volle cancellare tutti i ponti col passato, eppure come bene aveva capito Stalin solo quel passato poteva darle forza per affrontare le sfide immani che gli si paravano dinanzi, non c'è da meravigliarsi se fini miseramente: gli alberi senza radici muoiono. l'occidente troppo impegnato a combattere tale nemico, riverso tutto il suo odio verso quest'ultimo, ma avendo le stesse origini adesso che l'URSS è morta ed i nemici esterni hanno carature minori, anche da noi da qualche decennio ormai e chiaramente percepibile l'odio verso se. Non faremo fine migliore.
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Sto cercando di apprendere tutto ciò che posso per evitare di essere accusato di mettere Dio dietro a ciò che non capisco.
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L'uomo d'Occidente puo scegliere d'essere Ettore o Achille con relative gradazioni, al di fuori di questi ruoli diventa altra cosa.
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Il tempo sfreccia veloce incurante dei destini che travolge.
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L'italiano si sente cittadino del mondo, non si è accorto ancora che il mondo sono molti secoli che non si sente più cittadino italiano.
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Il Papa non deve piacere. Il Papa deve esserci.
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Il cervello è più incline all'analogia che all'emulazione, per questo i vecchi miti benché appresi in maniera frammentaria, lasciano insegnamento, mentre la scienza se acquisita in maniera grossolana, provoca disastri.
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Il pensiero tradizionale è costituito da un insieme di incrostazioni (che sono i significati), che aderiscono ad un nocciolo di verità.
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È il talento che fa di un uomo quello che è, la passione da sola, non serve per essere ricambiati.
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L'italiano è un popolo incline al dispotismo ma innamorato di democrazia.
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Poco mi preme dei sentimenti del poeta. (di quelli miei mi interessa che le sue parole facciano specchio).
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L'essere umano possiede già un'intelligenza collettiva, anche il più idiota di noi può usufruire delle più alte vette raggiunte dal intelletto umano, dicendo questo non mi sto riferendo alle mere conquiste tecnologiche ma piuttosto ai grandi paradigmi ai modi di pensare, che in maniera quasi darwiniana piano piano si fanno strada nella società; dal centro verso la periferia, dal colto al ignorante basta che un concetto si dimostri vincente ed ecco che tutti possono farne uso.
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Mi trovo in sintonia con Silverberg quando nel suo "l'uomo stocastico" afferma che l'uomo nel suo intimo non crede davvero di dover morire, lo teme solamente, In questa vita il dubbio è la nostra unica certezza.
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Putin affermò qualche anno fa che il crollo dell'Unione sovietica fu il più grande disastro geopolitico del Novecento, ultimamente tanta gente spera che adesso a cadere siano gli Stati Uniti d'America, non sanno di stare invocando il più grande disastro geopolitico del millennio che si è appena aperto.
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Se volete fare del bene ad un bambino chiedete spesso la sua opinione, lo abituerete a pensare ed a costruirsi delle idee, prima che qualcuno gli ficchi in testa le proprie.
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Il pastore tosa le pecore nella bella stagione e la pecora pensa che lo faccia per non fagli patire il caldo a forza di crederci e diventato vero, così la vittima non può più sopravvivere senza il suo aguzzino.
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Tomas Jefferson, che fu un grande legislatore, viene da molti ricordato per l'affermazione che l'albero della democrazia vada di tanto in tanto innaffiato col sangue dei tiranni e con quello dei patrioti.
Nelle nostre Democrazie, così dette: "mature", si afferma a mo' di mantra che la violenza và sempre condannata ed a giustificazione di ciò si aggiunge che questo è diventato vero perche le nostre nazioni hanno raggiunto alti livelli di civiltà, può darsi, ma io non escluderei a priori che il vero motivo sia che i poteri costituiti da qualche tempo ormai, si sentono più affini a Luigi XVI rispetto che ai cittadini che dovrebbero rappresentare.
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Una buona teoria deve fare previsioni che si avverano, se da solo spiegazioni a posteriori allora non è una teoria ma solo una buona storia.
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L'ho già scritto ma lo voglio ripetere: il linguaggio è un approssimazione del pensiero.
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Senza dubbio il comunismo è un veleno, ma appunto come tale, preso in piccole dosi si è rivelato una buona medicina contro la malattia capitalista, oggi che di questo male stiamo avendo una grave recidiva, di tale farmaco se ne sente la mancanza.
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Il saper scrivere bene non assicura che si ragioni altrettanto bene, ne tantomeno che il ragionamento sia corretto, men che mai il parlare; abbiamo disappreso la lezione di Socrate.
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Ci sono fatti, intenzioni e sentimenti che nascondiamo perfino a noi stessi, in epoca moderna tutto questo viene etichettato rozzamente come subconscio, in realtà la verità e che siamo più vasti di quanto Normalmente ci crediamo, come al solito i poeti hanno guardato più lontano: conteniamo moltitudini.
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Oggigiorno si invita la gente ad essere orgogliosa dei propri difetti, allo stesso modo di come mi immagino lupi e pastori invitavano a gioire le pecore d'esser nate senza canini.
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Chesterton scrisse che arriveranno tempi dove bisognerà battersi per affermare che due più due equivale a quattro, però Chesterton come scrisse esso stesso era un ottimista, di fatti oggi siamo arrivati al tempo in cui c'è da lottare per il diritto di poter affermare che sono le madri che mettono al mondo i figli.
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Benché i nostri siano tempi volgari, ridicolizzare una persona, oggi come ieri non è un metodo valido di confutazione.
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Dopo aver accantonato Dio, con la scusa della superstizione ci siamo proclamati degli animali "superiori", non sono passati ancora due secoli da quei giorni e già in molti si fa strada l'idea che siamo solo parassiti del pianeta.
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Le genti di ieri conoscevano le stagioni, i frutti dell'orto e quelli del bosco, conoscevano storie, preghiere e tradizioni, nonostante tutto ciò si riconoscevano ignoranti, le genti d'oggi conoscono solo quello che gli dice il telefonino, perciò si riconoscono istruiti.
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Alcune correnti di pensiero convinti come sono che la realtà sia figlia del caso senza un senso e senza uno scopo, hanno maturato l'idea che si possa modificarla a piacimento; cioè che si possa scegliere a proprio arbitrio cosa sia vero e cosa no, cosa possibile e cosa impossibile.
Benché sulle premesse ancora è lecito discutere, che le conclusioni siano false lo dimostra non solo il buon senso, che per quando noi lo riteniamo ingiusto e discriminatorio ci sconsigliera sempre di buttarci giù dal quinto piano per volare come una rondine, ma soprattutto i milioni di morti e l'infelicità che le ideologie figlie di questo modo di pensare hanno causato.
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Altro che paura dell'anno mille, mai come di questi tempi l'umanità è stata così apocalittica, al giorno d'oggi non c'è tizio che non abbia la sua teoria sul perché il mondo stia per finire.
Dallo scienziato col riscaldamento globale allo svitato con l'invasione aliena, si fa a gara a fare le previsioni più catastrofiche, dopo aver ucciso Dio e aver fallito la ricerca di senso nella vita terrena, non ci rimane che un intrinseco desiderio di morte.
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Vincere una guerra sui campi di battaglia, non sempre assicura la vittoria sul piano temporale; l'unica prospettiva che realmente conta. È già dai tempi di Pirro o quanto meno dal tempo che Orazio scrisse "Graecia capta"che gli strateghi occidentali sono coscienti di questa cosa, ultimamente però pare proprio che l'abbiano scordato.
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Un carattere eccezionale è un dono di cui non tutti siamo dotati, però una volta si insegnava la gente a prendere esempio dai grandi uomini, oggigiorno si fa credere che basta essere se stessi.
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il fatto sta tutto qui: la società di ieri era senz'altro peggiore di quella attuale ma aveva in mente un ideale a cui tendere, gli uomini d'oggi invece deridono quel ideale e si considerano già realizzati così come sono.
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L'umanità per tutta la sua esistenza ha cercato il benessere in modo da poter essere più altruista, quando finalmente c'è riuscita ha dimenticato lo scopo originario.
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A guardare la realtà d'oggi, pare proprio che la letteratura non sia il solo campo dove il genere distopico abbiano avuto più fortuna del genere utopico.
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