Stavo leggendo di quella madre che trovata dalla figlia biologica, non acconsente ad un prelievo di sangue per delle cure salvavita. La cosa che mi lascia più perplesso di questa brutta storia è la saccenza e disumanità delle persone che commentano il fatto, condannando senza scampo la madre, come una crudele egoista, senza conoscere un cazzo di niente della faccenda.
Ricapitoliamo per fare poi qualche ipotesi, un po' i fatti come si possono grosso modo apprendere dai giornali: quella donna da giovane e stata violentata ed è rimasta incinta, invece di abortire, CORAGGIOSAMENTE decide di non far pagare ad un innocente le colpe del criminale che l'ha abusata e perciò di portare a termine la gravidanza, però rendendosi conto che non potrà mai riuscire ad amare quella creatura che per lei e solo il simbolo vivente di un dolore troppo grande, decide anche che una volta ultimata la gravidanza sarà bene affidarla alle strutture competenti.
Pochi giorni fa dopo svariati decenni, quando ormai quel terribile evento era diventato solo un tormentoso ricordo, gli si presenta con un certo schiamazzo mediatico, una sconosciuta che gli dice di avere una grave malattia, ma supratutto di essere la figlia e di aver bisogno del suo sangue per un test genetico utile ad una cura salvavita.
Ed ecco che tutto quello che si era cercato di nascondere e dimenticare salta fuori "magari anche l'identità del violentatore". Adesso sto facendo solo un'ipotesi; ma mettiamo che lo stupratore sia un conoscente intimo o addirittura un parente, magari stretto, così stretto che la vittima per continuare ad aver fiducia nell'umanità in tutti questi anni ha dovuto mentire perfino a sé stessa, ed ecco all'improvviso che salta fuori questa figlia e gli chiede di riconoscere quella verità, è non solo a parole, ma con i mezzi inappellabili della scienza, poco importa l'anonimato, per qualcuno che certe verità le aveva negate perfino a se stessa, magra consolazione per una settantenne a cui si chiede di fare personalmente i conti col passato.
la poveretta ad un evenienza simile si rifiuta, forse terrorizzata, di sicuro quanto meno colta alla sprovvista. ed ecco che viene aditata come un mostro (magari dalle stesse persone contrarie all'aborto,ma insensibili alle conseguenze di scelte simili, e dicendo questo puntualizzo che pur io sono contrario, ma senza la pretesa d'imporre ad altri scelte personali).
Scrivendo del argomento io non so se sia giusto o meno che questa donna, manchi cosi tanto di pieta verso non una figlia, ma verso un altro essere umano, potrebbe forse essere questo un inciampo del destino, per trasformare quello che è nato come una mostruosita in qualcosa di perfino bello, o per lo meno di chiudere una malvagita con una buona azione, magari anche la violenza e tutte le speculazioni su cui ho costruito alcune ipotesi sono solo suggerimenti giornalistici, utili solo ad aumentare i lettori, e tutta la vicenda si riduce ad una ragazzina come purtroppo molte, lasciata sola in un qualcosa piu grande di lei e di cui non si sentiva preparata ad offrontare, ma nonostante cio ha deciso di andare avanti,. Pero di certo so che tutti quelli che senza avere la minima sensibilità umana, almeno quella minima che permette di riflettere ponderatamente sulla vicenta, ma nonostante ciò rivolgono insulti e condanne verso quella donna, sono senza ombra di dubbio molto peggiori. Se non altro perché quella donna gia una volta ha fatto una scelta di grande eroismo mentre lorsignori sono capaci solo di rivolgere ogni male ad una persona che per loro non è simbolo di qualcosa di orribile e vissuto, ma solo la involontaria protagonista di una notiziola letta in fretta su facebook.
Post scriptum
Attenzione, mi è stato fatto notare che con questo post, do l'impressione di giustificare la Signora in questione dal suo gesto egoistico, niente di più erroneo, l'intenzione di questo post è un'altra; qui non si vuole assolvere o condannare nessuno, qui si sta cercando di tentare di comprendere, e magari suggerire di non ergersi a giudici inappellabili dell'animo umano.
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